I mille volti della Valmalenco

Potrebbe essere il titolo di un film, forse di un libro; ma più semplicemente è un articolo che mira ad evidenziare alcune sfaccettature di questa sperduta valle ai piedi del Bernina. Mille potrebbero essere i volti folcloristici locali, coi personaggi, le vicende, coi prodotti caratteristici. Qui però questi mille volti incontrano i mille contradittori volti dell’ufologia e non solo. Ne nasce un cocktail agrodolce, dal sapore strano e inebriante. Forse anche pericoloso, in quanto su un versante genera dipendenza passionale, sull’altro un ipotetico o reale scontro con parte della realtà locale e, peggio ancora, lo scontro con i mille volti della logica del potere. 

1- Magnifico volto ripreso senza essere visto

Ho conosciuto la Valmalenco, invitato da persone le quali sapevano che sono un ricercatore in ambito ufologico e non solo, con l’intento di tentare di fornire una spiegazione razionale al fenomeno che stava emergendo. Uno dei primi aspetti riscontrati in questa vallata, è la collocazione isolata e a se stante, con grande frequentazione in inverno per le piste di sci e, in estate per i suoi paesaggi poetici quasi incantati. 

Poi però si scopre che in cima alla vallata sono stati costruiti due enormi e spettacolari invasi, Campo Moro e Alpe Gera che, se considerati con ottica pessimistica, potrebbero distruggere incanto, poesia e vallata. Sulla destra spicca il maestoso Pizzo Scalino, palcoscenico principale dei mille volti dell’ufologia locale. 

L’idea di scrivere un articolo con questo titolo è sorta nel momento in cui il signor P.B., un volto della contestazione locale, ha voluto fornire la prova che io sarei un impostore, in quanto le foto presentate nell’articolo: https://www.presenze-aliene.it/pizzo-scalino-la-santa-messa/ , relative alla Messa sul Pizzo Scalino del 22/8/2010 sono a suo dire false. Il soggetto ha pertanto posto sul piatto della bilancia quale prova, il seguente video:

2- Il video di Gianmario Nana

Visionai il video e, con mio grande stupore, dovetti riscontrare che l’affermazione del P.B. è errata. Probabilmente involontaria, ma certamente non vera e non adeguatamente accertata da parte sua; in quanto in tre punti del video si vedono passare velocissimi due ufo in coppia. La persona non abituata ad osservare i video alla ricerca di quanto meno visibile, ma non certamente meno vero, ha difficoltà a cogliere i fugaci passaggi. Rallento quindi il video e accertata la cosa, estrapolo i frame in questione.

3- Conferma dal video di Gianmario Nana

 Ne ripropongo tre, uno per ogni passaggio e segnalo dove li potete riscontrare. Sono i punti: 11.43.14/11.44.00    per il primo, 16.50.00/16.50.05   per il secondo, 27.16.03/27.16.11   per il terzo passaggio. Faccio presente che testimonianze fotografiche e verbali relative a quel giorno, dimostrano la presenza sfuggevole di tre ufo, dei quali due parevano viaggiare in coppia.

4- I presenti salutano

 Si potrebbe obiettare che le immagini non dimostrano molto per quanto riguarda gli ufo; ma occorre tenere presente alcune cose. La qualità della videocamera, la velocità degli oggetti; e più importante il fatto che questi oggetti adottano sistemi di schermatura parziale (in questo caso) oppure diversamente o totale in altri, andando a generare combinandosi con i giochi di luce, distorsione delle immagini degli ufo. 

Come si può notare in tutti i tre frame, gli oggetti manifestano deformazione di immagine. Per i denigratori che ignorano, come per quelli a pagamento al servizio del sistema, questo aspetto è ottimo per fini di delegittimazione. Anche questo è un volto della Valmalenco, però diffuso in tutto il mondo, secondo le logiche di sistema. 

A questo punto ringrazio P.B. per avermi segnalato il video che, sfortunatamente per lui, non prova quanto intendeva provare, ma esattamente il contrario! Qual ora avesse a disposizione altro materiale del genere per la contestazione, è pregato di inviarmelo. Così pure ringrazio l’autore del video; che invito ad intervenire per eventuali precisazioni.

5- Quando si coprivano i volti

 Ora però voglio capire se chi ha messo in rete questo video, ovvero l’autore, ha inserito tutto quello che è stato ripreso quel giorno al Pizzo Scalino, oppure ha lasciato i tre passaggi, in quanto sfuggiti alla sua attenzione. L’autore del video è pubblico e si chiama Gianmario Nana di Chiesa in Valmalenco. Contatto questo signore al quale pongo la seguente domanda: “Lei ha messo in quel video tutto quanto è stato ripreso quel giorno al Pizzo, oppure ha operato una selezione atta a non evidenziare la presenza di ufo di maggiori dimensioni?”.

Risposta: “Quel giorno nessun ufo è stato da me visto o ripreso, è stata una giornata assolutamente normale. Mi dimostri lei che erano presenti degli ufo”. Invio pertanto al signor Nana tre fotografie attestanti la presenza di ufo quel giorno, fotografie che mi erano state recapitate in anonimo tempo fa, presumo da persone presenti sulla scena in questione. 

Alla vista della prima foto il Nana reagisce dicendo: “Non è possibile! Questa foto è uguale identica ad una foto che ho fatto io quel giorno; in cui però l’ufo non è presente” e, mi invia la foto in questione. Effettivamente la foto è esteticamente identica tranne che per il particolare dell’ufo. E’ la seconda foto sottostante. Sono perplesso, devo riflettere.

6A- Foto con presenza di UFO

6B- Senza l’UFO

Ad accertamento la foto con oggetto volante parrebbe ricavata e pertanto non nella versione originale. Foto non originale, non significa quanto di solito la maggioranza delle persone pensano, ovvero che non rappresenta il vero; in quanto una foto ottenuta in post produzione (replicata) che è esteticamente uguale all’originale in RAW, non sarà a sua volta originale, ma rappresenta comunque il vero! 

A questo punto si sarebbe indotti a pensare che l’originale è la foto inviatami dal Nana senza la presenza dell’ufo; ma i conti non tornano, in quanto neanche questa foto è nella versione originale RAW! 

Una foto per essere nella versione originale RAW non deve aver subito alterazioni intenzionali, ma neanche essere stata spostata mediante programmi di gestione che vanno ad intaccare i dati originali. Quindi chi sposta foto mediante la posta via mail non in allegato, oppure postando su Facebook, senza rendersene conto altera l’originale, se mai prima lo era. Quindi ora, una delle due ipotesi: O l’oggetto è stato posto sulla foto inviatami in anonimo; oppure l’oggetto è stato tolto dalla foto del Nana. Una cosa però è certa; le due foto presentano la stessa scena, non similare ma identica, pertanto con scatto di base comune. 

A questo punto ho fatto richiesta al Nana di rispondere ad alcune domande. La prima è la seguente:” Lei mi conferma che la foto inviatami, da quando lei l’ha scattata sino ad ora è sempre stata nella sua unica disponibilità, oppure altri hanno avuto a disposizione questa foto?” 

Ancora oggi attendo la risposta! Il Nana sa benissimo che ribadendo che la foto l’ha scattata lui e questa è stata nella sua unica disponibilità, lui è il responsabile della foto, quindi altri non potrebbero aver incollato l’ufo. Se mi dice che altri hanno avuto a disposizione la foto, allora ha altro da dover spiegare, compreso chi mi ha inviato le foto in anonimo. 

La cosa migliore da farsi ora, sarebbe che il Nana metta a disposizione la foto nella versione RAW, cosa che garantirebbe che la foto è genuina e in suo reale e unico possesso. Non penso che farà questo, in quanto la non risposta, già è la risposta. 

A questo punto l’ipotesi per me più plausibile, che raccoglie l’intera vicenda, è la seguente: La verità è data dal video, in quanto la presenza degli ufo è sfuggita al Nana per sua stessa ammissione (…nessun ufo quel giorno è stato visto o ripreso…) cosa invece confermata anche dalle foto inviatemi in anonimo, da più autori, delle quali le foto quattro e cinque A, sono della stessa serie. In queste foto si vedono, non solamente degli ufo, ma si vedono in coppia (foto cinque) esattamente come nel video e come da testimonianze verbali! 

Resta da stabilire se l’ufo alle spalle del vescovo è stato messo oppure tolto. Eventualmente si scoprirà in una prossima puntata; una cosa però è certa, quel giorno gli ufo sono stati visti e ripresi. Lo dice il video, ma lo dicono le persone che, visti gli ufo, si mettono a salutare! A mente serena, parrebbe addirittura che una mano fatata sia intervenuta in questa vicenda: “Prima fornendo le prove che gli ufo sono stati fotografati, per poi in seguito voler far passare che non erano stati fotografati!” Cosa è avvenuto nel frattempo? Qui mi fermo nel riportare questa vicenda. Chi fosse interessato al seguito della storia, potrebbe chiedere direttamente all’interessato come stanno le cose. A lui, spiegare eventualmente questo esempio dei mille volti della Valmalenco.

7- Volto alieno fotografato ma non visibile

 Mi spiace dover nascondere alcuni volti su alcune fotografie, ma ciò si rende necessario per non incorrere in contestazioni. I volti della Valmalenco sono però migliaia e anche di questi altri occorre parlare. Non esclusivamente volti umani come generalmente sono ripresi;  ma volti alieni, sui quali non metterò veli sino a quando non saranno loro stessi ad esprimermi questa necessità (foto 7). Sin dall’inizio della mia avventura in Valmalenco, ho riscontrato che i volti alieni che qui si erano visti e ripresi, poco avevano a che fare con le ipotetiche ricostruzioni dei volti alieni che compaiono nel calderone dell’ufologia in generale; benché poi vi sono anche conferme. 

Ora però, per fare in modo che il lettore comprenda, devo fornire alcune precisazioni. Quando si riprende una entità aliena, due sono le possibilità. Posso aver visto l’entità e quindi l’ho fotografata; oppure ho fotografato dove l’entità non era visibile, ma essa è comparsa nella fotografia, in quanto lì stava. Ciò è possibile in quanto la banda della percezione visiva umana è ridotta rispetto alla banda di acquisizione della fotocamera. Pertanto se l’entità si manifesta sulla frequenza del fotografabile non visibile, io otterrò la foto dell’entità senza averla vista. Può anche capitare che il fotografo non vede per disattenzione l’entità e la riprende; ma questa è un’altra variante. 

Pertanto la domanda da porsi di fronte alla foto di una entità è sempre: “Si tratta di entità vista e fotografata, oppure di entità fotografata ma non vista? La risposta indica quindi il grado di manifestazione di quella entità. Chiarito questo volto dell’ufologia, occorre chiarirne altri. In ambito ufologico è noto che si possono fotografare volti alieni non visibili alla vista umana; ma è opinione molto più rara, il fatto che si possono fotografare volti umani non visibili alla nostra vista (Foto 1-8).

8- Non si tratta di volto specchiato

Le fantastiche foto 1-7-8-9, sono esempi di straordinari volti fotografati ma non visti direttamente, tutti ripresi in Valmalenco. A questo punto è opportuno tentare di spiegare di chi sono i volti umani fotografabili e non visibili.  Diverse sono le ipotesi, in quanto non è possibile al momento avere certezze; ma due ipotesi hanno maggiore consistenza. La prima è quella parafisica, ovvero, così come le entità aliene possono manifestarsi generando la figura a vari stadi di concretezza fisica ovvero materializzazione; così potrebbero semplicemente adottare figure umane, in questi casi esclusivamente il volto scelto. 

Alcuni teorici ipotizzano la possibilità che questi volti umani sono l’espressione delle entità che con quei volti hanno vissuto in Terra la vita umana. Quindi sarebbero i volti dei defunti che noi piangiamo come morti, ma che sarebbero ben vivi come entità ora da noi considerate aliene. Altra ipotesi è quella in base al quale si tratterebbe di volti proiettati da tecnologia aliena ovvero proiezioni olografiche, oppure addirittura da tecnologia umana non convenzionale o nota a noi. A quale pro sarebbe però tutto da definire.

9- Volto dal nulla apparente

Io non sono al momento in grado di affermare quale sia la verità; ma posso affermare con certezza che questo fenomeno esiste ed è straordinario, soprattutto sotto l’aspetto estetico e per quanto potrebbe presupporre. Nella eventualità che si tratta di volti umani adottati da entità aliene nel corso della vita umana, significherebbe che la morte non esiste, se non come trapasso di ritorno da dove siamo venuti. Significherebbe che noi umani siamo entità aliene (ma anche entità spirituali, entità animanti un corpo fisico, o anime) momentaneamente presenti sulla Terra per questo genere di vita! 

Che sia giunto il momento di rivedere il nostro concetto di morte? Lo spero nell’interesse di tutti noi, affinché sempre meno lacrime si debbano versare e, si smetta di pregare per poter accedere al paradiso; ma si realizzi pienamente il fine per il quale siamo qui ora. A questo punto occorre prendere atto, che questi volti presentano una espressione, un calore, una veridicità veramente sconcertante!

Non ho certamente finito di presentare i mille volti della Valmalenco, se saranno di vostro gradimento, vi sarà un seguito. Nella eventualità che alcuni di voi abbiano ripreso volti del genere, ma non abbiano avuto il coraggio di renderlo noto, questa è l’occasione giusta per farlo. Gettate il riserbo e fatecelo sapere! Se invece qualcuno di voi riconosce o pensa di riconoscere uno di questi volti, è pregato di contattarmi! 

Comprendo il fatto che quanto riportato in questo articolo possa meravigliare o sconcertare alcuni lettori, oppure che sia incredibile; ma se l’umanità ha perfino creduto che si nasce con un debito di stato e pertanto ingrassa la mafia bancaria, ha creduto che si nasce col peccato originale e ha ingrassato la chiesa; per quale motivo non può ipotizzare che sia meritevole di considerazione quanto esposto sopra? In fondo, sono secoli che si crede alla madonna, senza mai averla vista o fotografata come in questi volti! Un grazie agli autori delle foto.

PS: Il presente articolo è presentato in questa veste in quanto in versione originale 2016, quando un certo timore induceva alla moderazione. Ora i volti sono resi noti.

2 commenti:

  1. Anonimo11 dicembre 2016 alle ore 05:05BUONGIORNO

    Sono positivamente impressionato dal suo sito, interessante, esaustivo e pieno di
    colpi di scena.

    Non sono della Valmalenco, ma e una vita che i miei nonni frequentano questa bellissima Valle, e io con loro, quindi mi sento in diritto di dire la mia.

    Io sono Simone di 27 anni, personalmente non ho visto nulla di particolare, ma ho
    sentito diversi amici e conoscenti parlarne e ci credo.

    Premetto che i nativi della Valle non sono molto contenti di questo, a volte risultano particolarmente ostili con chi ne parla, quindi la mia confidenza rimane anonima per tale motivo.

    Fatta la dovuta precisazione valuti lei se pubblicare o meno.

    Ora volevo condividere con lei l’esperienza fatta da i nonni già negli
    anni 50 – 60 in Valmalenco durante un’escursione alpinistica,
    verso la Cima Bernina.

    Il nonno giovane Capitano di Corvetta e la nonna Laureata in ingegneria navale partono dal Rifugio Marco e Rosa con una guida, necessaria per attraversare il ghiacciaio dell'”Labirinto” e scendere poi verso Morteratsch in Svizzera.

    Giornata di sole e cielo terso, quindi arrivano al ghiacciaio.
    Ai loro occhi una spettacolare distesa bianca resa accecante dalla luce solare e ricamata da una ragnatela di letali crepacci, che danno il nome alla zona.

    A metà del percorso succede una cosa inaspettata, vengono investiti improvvisamente da un banco di nuvole basse e dense che oscurano il cielo
    limitando la visibilità a poche decine di metri.

    L’indicazione della guida e di sostare e aspettare il passaggio delle nuvole,
    che avevano colto anche lui impreparato.
    La zona si oscurava, immersa nella nebbia.

    Da sotto il ghiaccio avvertono un ronzio e un crepitio sordo e da alcuni crepacci
    vedono uscire dei bagliori dai colori elettrici.

    Spaventati chiedo delucidazioni e la guida che riferisce:
    la causa è da attribuire al “Labirinto”.

    segue
  2. Anonimo11 dicembre 2016 alle ore 05:05Spiega che il ghiacciaio è una zona altamente instabile, lo scivolamento a valle crea tensioni, tali forze erano la causa dei crepacci e dei flesch, innescati al contatto elettrico delle nuvole basse.

    Ma mentre spiegava questo, ad una trentina di metri, da un grosso e profondo crepaccio, affiora una sfera. Luminescente, biancastra, attraversata da scariche luminose rosso blu elettrico.

    Alzandosi si posizionava in aria ad una decina di metri , rimanendo ferma, silenziosa e vorticante su se stessa per alcuni secondi.

    Da bianco perla, si illumina di luce bianca “neon” e con un sibilo si allontana zigzagando tra la nebbia.

    Le nuvole come erano apparse svaniscono facendo ritornare il sole luminoso.

    La sensazione che hanno sempre detto di aver avuto, oltre alla la paura e la meraviglia, e che quella cosa era viva, intelligente e si era fermata ad osservarli. Escludendo con sicurezza un fulmine globulare.

    La guida sull’episodio scherzando gli avrebbe detto, forse per sdrammatizzare,:
    ” Qui siamo vicino a Dio e i suoi Angeli giocano tra i ghiacci”

    Comunque tutto, alla fine, proseguiva per il meglio, quindi ……

    NULLA ERA ACCADUTO.

    La magnifica esperienza veniva posta e custodita nei ricordi di giovinezza dei nonni e qualche volta rispolverata con i nipoti.

    Oltre alla bella storia forse può interessargli i seguenti dati tecnici indicati da mia nonna:

    La sfera aveva un diamentro di 6 / 8 metri.
    Velocità di accelerazione da 0 / 200 km orari.
    Capacità di volo antigravitazionale, possibilità di spostamento sia in orizzontale che in verticale.
    Angolo di Bank (AoB): non definito per la sua sfericità ma poteva muoversi con virate ad angolo retto.
    Lungo la via di allontanamento, persisteva un forte odore di ammoniaca (NH3).
    Il crepaccio d’uscita era largo 10 metri e profondissimo.
    Lungo la risalita, nelle pareti del crepaccio, la cosa aveva innescato in parte lo scioglimento del ghiaccio. Lungo la scia lasciata il ghiaccio presentava colorazione multicolore come quella attribuibile a delle sostanze
    oleose-petrolifere.

    La sfera all’uscita dal crepaccio presentava uno scafo, luminescente, sferico, di materiale solido
    simile alla madreperla, solcato da scariche elettriche multicolori, privo di aperture.
    Durante la rotazione su se stessa, la sfera diveniva luminosa di luce bianco-azzura tipo “neon”.

    Che dire sembra………..una di quelle sfere che vedono anche, in questi giorni, attraversare la Valle.


    Grazie
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