Di atterraggi alieni in Valmalenco ne sono stati segnalati e riscontrati parecchi. Quello che in questo articolo andremo ad esporre è però uno tra i più significativi e sconcertanti, anche per quanto si evidenzierà dalle foto. Immagini del genere non mi sono pervenute da nessun’altra parte del pianeta e, questo fa la differenza. Il caso riguarda quanto avvenuto il 12/12/2017 nella zona tra Chiesa Valmalenco e il Parco di Vassalini.
La sottostante foto è parte della serie pervenuta e più volte pubblicata, sempre per evidenziare quali sono le caratteristiche estetiche di queste navette aliene, ma mai per raccontare la vicenda nel suo insieme; cosa che ora andremo a fare. Le foto pervenute sono quattro, in versione originale, genuine se sottoposte a programmi atti al riscontro e, la sottostante è la terza della serie.
La foto ci fa vedere una navetta aliena mentre spicca il volo da terra dove era parcheggiata. Queste navette possono essere completamente visibili, oppure completamente invisibili, ma essendo modulabile il loro occultamento, di queste possiamo vedere tutte le modulazioni intermedie. Nel momento dello scatto fotografico la navetta è in stato di occultamento parziale, parzialmente visibile ad occhio nudo e ovviamente fotografabile.
La soprastante foto è alquanto scura rispetto l’originale, poiché modulata onde meglio vedere i particolari. La schermatura occultante utilizza il sistema a deflessione della luce e, questa è deducibile dal fatto che la vaga luminosità di quel giorno, comunque altera l’uniformità dello scafo. Per questo motivo è visibile nella parte superiore della navetta, il riflesso luminoso. Il fatto che la navetta pare essere trasparente è dovuto all’effetto ottico generato dal sistema di occultamento. Ora però andiamo alla vicenda, ma prima occorre che i non addetti abbiano la seguente informazione.
Gli animali in genere, ma In particolare i cani, posseggono la facoltà di percepire la presenza di entità aliene e, per conseguenza anche degli ufo. Quando in una zona tutti i cani abbaiano e pare non esservi causa, meglio prendere in mano una fotocamera e aguzzare la vista! Ci sono cani che manifestano o segnalano poco il loro riscontro, ma altri sono fortemente infastiditi dalla presenza aliena e la segnalano in modo insistente.
Racconta il testimone: ero uscito da Chiesa con il mio cane per fare una camminata. Giunto in prossimità del parco di Vassalini, il cane ha iniziato ad agitarsi, a tirare il guinzaglio in modo anomalo, pertanto convinto che avesse visto qualche altro animale, lo lasciai libero. Il cane partì di corsa, andò sino in mezzo al prato antistante, si fermò e iniziò a ringhiare come se qualcosa o qualcuno fosse presente. Inizialmente non vidi nulla che si distinguesse dalla neve sottostante, ma dopo un attimo mi parve di vedere una vaga evanescente figura umana. Presi il cellulare con l’intento di riprendere la scena e scattai mentre la strana figura evanescente si era messa a correre in discesa e pertanto destinata a passarmi di fronte.
Quando giunto a casa guardai le foto, seppure entusiasta per aver ripreso l’oggetto volante e l’entità sul ciglio della strada, rimasi deluso per non averla ripresa mentre mi passava davanti. Quando però ingrandii la foto, rimasi sconcertato poiché avevo centrato a meraviglia la presenza umanoide.
2– Entità parzialmente schermata che corre
La soprastante foto, ovviamente non è la versione originale, dove l’entità si vede di meno ed è più lontana, ma di questa è la versione ingrandita con aumento di contrasto, per meglio vedere i particolari. Si vede l’entità umanoide che con lunghi balzi, corre in un innevato, leggero pendio. La presenza è oggettiva, in quanto lascia dietro di sé le orme dei suoi passi e ciò, rende possibile stabilire seppure vagamente, come sono i suoi calzari!
Arrivata in prossimità della strada, l’umanoide velocemente l’ha attraversata per nascondersi o mimetizzarsi dietro il mucchio di neve; ma poi dopo un attimo, è ricomparsa in piedi e più visibile di prima, come da foto sottostante, anche qui nella versione ingrandita e contrastata.
La statura è notevole e, facendo un rapporto proporzionale con i pali che si vedono, si potrebbe ipotizzare prossima a mt. 3. Le braccia quasi parrebbero di natura robotica e, certamente porta un casco con tanto di visori ottici. L’abbigliamento sa di divisa militare. Anomala quella placca che si nota sulla spalla sinistra, dove nei film di fantascienza in genere collocano un’arma per la difesa personale.
L’entità guarda grossomodo nella direzione di chi sta fotografando, pertanto è consapevole e questo dimostra che il farsi vedere e riprendere è intenzionale. Manca solamente che saluti, come avvenuto in altre occasioni, seppure con entità diverse segnalate da più testimoni locali.
Dopo alcuni secondi l’entità scompare, ed è in quel frangente che compare la navetta come da foto in testa all’articolo. Diventa presumibile pertanto che la navetta fosse lì parcheggiata ed in stato di totale occultamento. Quindi, ridotta l’invisibilità da parte del gestore, è diventata visibile e fotografabile, mentre l’entità sarebbe salita a bordo per poi volarsene via. La sottostante quarta foto ci fa vedere la navetta mentre già alta in volo, assume l’estetica dei classici dischi volanti.
Di fronte a foto del genere, occorre inchinarsi e ringraziare l’autore, motivo per il quale non ho mai avuto il coraggio di andare a domandargli se nella stessa occasione erano state scattate anche altre foto forse meno ben riuscite!
DURATA DELL’EVENTO
Foto 1: Ore 12.12.12” Foto 4: Ore 12.13.35”
In base ai tempi di scatto tra la prima e la quarta foto, la distanza temporale è di 1’.23 secondi. Complimenti al testimone per la reattività, nonché capacità di cogliere l’attimo e ovviamente per aver condiviso l’esperienza ed il materiale.
SINTESI FINALE
L’umanoide, almeno apparentemente, parrebbe essere un militare. Se così fosse, diventa presumibile che si trovasse a terra in quel luogo, in funzione di uno specifico compito, una missione a terra appunto, quando è stato individuato dal cane. Dapprima l’entità è scappata, ma dopo aver attraversato la strada, ha reputato opportuno porsi in posa per la foto ricordo e quindi poi andarsene.
Ricordo che queste entità e questi oggetti volanti, possono operare in stato di assoluta invisibilità, pertanto tutto ciò che è stato reso visibile e fotografabile, è parte di un regalo, se vogliamo del destino. Qualcuno potrebbe ipotizzare che l’essere stati colti in stato di visibilità sia imputabile a qualche inconveniente; ma questa tesi è leggerina, se si considera il fatto che la presenza aliena è in grado di fuorviare se non totalmente inibire la vista e la consapevolezza di eventuali presenti indesiderati. Per questa loro concessione, ringrazio i gestori della situazione.
Alcune domande però si fanno strada, ovvero: una entità del genere, come è da intendersi? Trattasi di entità biologica diversa o come un essere umano, oppure trattasi di robot-androide similmente umano? Oppure trattasi di proiezione olografica simulante entità umanoide, ma comunque interagente con la realtà circostante? Questo comunque umanoide, è in grado di auto determinarsi in fatto di scelte, oppure risponde ad una gestione da remoto?
L’ORMA LASCIATA
Quando la sera il testimone fotografo si rese conto della presenza dell’entità, si domandò cosa fare. Da anni in zona si vociferava di ufo ed entità aliene viste dalla popolazione locale, ma erano noti anche i problemi emersi per aver fatto esposti in caserma; quindi il testimone decise di contattare tale Felice Sirtori, considerato l’ufologo di zona, al quale fece pervenire le foto e il racconto dell’accaduto.
Era sera e nulla più si sarebbe potuto fare per fini di accertamento, ma il giorno dopo, se nella notte non fosse piovuto o nevicato, si sarebbe potuto andare a cercare le tracce lasciate sulla neve.
Durante la notte non piovve e non nevicò, quindi il giorno dopo, Felice assieme a Enrico Rossi, altro ricercatore ed entrambi localizzati in Sondrio, salirono al luogo dell’evento. Assieme al testimone trovarono la fila delle orme esattamente come in foto, scattarono alcune fotografie per indagarle e per dedurre l’altezza dell’entità fotografando e misurando il paletto lungo la strada, fecero un sopralluogo generale, quindi se ne andarono e mi contattarono.
Mi feci raccontare l’accaduto dal testimone, visionai le foto e mi feci dire come erano queste orme. Mi relazionò Felice: le orme erano ben visibili a distanza cadenzata e regolare di un essere che dispone di un passo ben maggiore a quello umano.
L’orma anch’essa ben più grande non ha le caratteristiche delle suole di scarpe o scarponi umani. Si presentava come se nella parte sottostante la suola ci fossero due appoggi tondi di circa mm.40 ed una altezza di 25/30 mm; che sarebbero quelli che appoggiandosi in terra nella poca neve, hanno lasciato come visibile nell’ingrandimento della foto sopra, i due punti scuri scoprendo il terreno sottostante.
In un mondo normale a vecchia maniera, una vicenda del genere parrebbe non essere credibile; ma in Valmalenco lo diventa eccome! Lo diventa in quanto non si tratta di evento a sé stante, ma parte di una realtà già ben assodata in precedenza e confermata a seguire. Lo diventa perché ci sono quattro foto autentiche e lo diventa poiché oltre alla testimonianza dell’autore, altre due persone credibili hanno ottenuto riscontro sul luogo.
Non servirà a nulla che poi compaiano gli esperti da scrivania a delegittimare il caso e le foto. In merito a commenti pervenuti circa il fatto che io a detta loro pubblico foto false, in generale e non in merito a questo caso, faccio notare quanto segue:
In base al più diffuso modo di pensare, le foto possono essere vere oppure false. Se la foto è vera ci fa vedere il vero e, se è falsa ci fa vedere il falso. Questa logica pare essere inattaccabile, ma non lo è affatto! Se io prendo una foto vera che mi fa vedere il vero e creo una variazione nei dati, ad analisi la foto è un falso, benché faccia vedere la scena del vero. Se prendo una foto vera che mi fa vedere una scena intenzionalmente alterata o costruita ad arte; per il fatto che la foto è genuina, non significa che lo sia la scena! Quindi cari detrattori del nulla, meditate e ricordate che così come chi afferma che esistono gli ufo e le entità aliene lo devono dimostrare, così anche voi detrattori dovete dimostrare le vostre affermazioni! Quindi quando dite che una foto è un fake, dimostrate che lo è la foto e pure la scena, perché in quel contesto potrebbe essere più importante la scena che voi state intenzionalmente ignorando!