Chi sono, come individuarli e sconfiggerli
Troll significato:
Il significato originale è quello di “Spirito maligno che popola i boschi nelle leggende nordiche”. Nel nostro caso, troll prende il significato che gli è stato dato in tempi recenti, per indicare una categoria di personaggi che popolano l’ambito dei gruppi ufologici.
In questo caso sono operatori della disinformazione, disturbatori della ricerca, provocatori a prescindere, pur di sviare il corretto svolgersi dei lavori. Alcuni sono però anche degli agenti al servizio della mafia di sistema, la quale li foraggia e protegge con soldi nostri. Lo scopo è il controllo dell’ufologia e la gestione della informazione in generale, impedendo il corretto dibattito e pertanto la comprensione del fenomeno ufologico a livello di massa.
In quanti sono
Ovviamente non è possibile contarli con precisione. Apparentemente sono tanti, ma appena si va ad indagarli, si scopre che non sono così tanti. Tanti sono gli account, i profili ed i nomi o pseudonimi col quale si presentano e operano. Occorre tenere presente che operano singolarmente, ma si riconoscono e sostengono tra di loro. Agiscono quindi in branco, da sciacalli quali sono.
La strategia di fondo è una e uguale per tutti. Ovviamente ognuno ci mette del suo, ed in base alla maschera scelta per quello pseudonimo, si comporta di conseguenza. I troll sono presenti in molti ambiti, non sono esclusivi dell’ufologia.
Quanti tipi di troll ci sono
Il troll pacchiano. Opera palesemente con nomignoli falsi. Gli argomenti che adotta sono inconsistenti, volgarmente beceri. E’ facile da scoprire e evidenziare. Si afferma unicamente con la platea superficiale. In alcuni casi il troll pacchiano è unicamente la maschera o una versione di un troll con più pseudonimi. Tipico, si dice in piemontese, di chi fa il fesso per non pagare il sale!
Il finto pacchiano. Il finto pacchiano di solito si inserisce in un gruppo, oppure in un dibattito in forum oppure in una discussione su facebook. Genera quindi reazione accesa e scomposta tra i partecipanti, servendosi di provocazioni programmate e precotte a dovere. Il finto pacchiano contemporaneamente può essere presente anche con altro nome, recitando commedie varie.
Può essere anche il gestore del gruppo, del forum o quello che è. I due o più compari (che sono uno solo con pseudonimi diversi) agiscono di concerto. Uno provoca la reazione del soggetto che intendono boicottare; l’altro interviene a zittire o cacciare il soggetto che ha reagito alle provocazioni del finto pacchiano. Sono numerosi i troll che gestiscono forum e gruppi ufologici su facebook.
Il troll raffinato. Questa categoria è la più difficile da individuare, in quanto è formalmente ben mimetizzata e attrezzata. Utilizza parole e strategie ben ponderate, con l’intento di aggirare il malcapitato senza essere scoperto. Quando il troll raffinato è tra i gestori di un gruppo, gli aderenti al gruppo hanno grandi difficoltà nell’individuarlo. Maggiori difficoltà ancora, sono generate dai troll in occulto, che operano mediante gruppi ufologici blasonati. Praticamente costoro lavorano direttamente alle dipendenze dei servizi segreti che, a loro volta, lavorano per la mafia di stato. L’Aeronautica Militare è unicamente un passacarte volante per la platea.
Questi gruppi blasonati e corrotti, hanno il loro tallone d’Achille e pertanto sono individuabili, nel fatto che nulla fanno in concreto per debellare il branco dei troll on-line, che tanto danno fanno all’ufologia. L’apoteosi dei disinformatori, in Italia si manifesta poi mediante il tentativo di legittimare il tutto mediante un organismo che, si vorrebbe far passare per scientifico, utile e legittimo, ovvero il CICAP.
Il CICAP (inizialmente acronimo di Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, è stato cambiato dal 24 settembre 2013 in Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) si auto definisce una organizzazione educativa senza fini di lucro, fondata nel 1989 per promuovere l’indagine scientifica e critica sui cosiddetti fenomeni paranormali e più in generale sulle pseudoscienze.
Per rendersi conto della funzione del Cicap, basta osservare la differenza di comportamento che adotta nei confronti della miracolistica della chiesa cattolica da una parte, rispetto all’ufologia dall’altra. La miracolistica non è sbugiardata, mentre ufo e alieni non esistono.
I troll falsari.In quanto agenti per la disinformazione, costoro operano falsificando informazioni, fotografie video, che poi andranno a proporre dentro ai gruppi di ricerca. Alcuni sono abili hacker e pertanto operano creando scompiglio informatico. Quello sotto è un palese esempio di come operano falsificando fotografie, per delegittimare gli autori oppure i sostenitori del caso ufologico troppo accreditato. La foto A è una foto originale del famoso caso Lanzada 2011. La B è l’elaborazione falsata.
Il troll falsario ha preso la foto A, l’ha elaborata togliendo la luminosità centrale e scurendola leggermente, quindi è andato ad inserirla in un articolo postato due anni prima in un sito suo o comunque compiacente. Quindi ha poi messo in circolazione la notizia screditante in base al quale la foto A era un falso creato traendolo da B. Peccato per lui però, che della foto A io posseggo l’originale, mentre lui della foto B ha unicamente parole per i credenti. Altra strategia dei troll falsari è prendere una foto vera, aprirla con photoshop o similare, intervenire ma senza modificarne l’estetica, ma degradandola, quindi rimetterla in circolazione sbugiardandola in quanto non originale, come dimostrabile da analisi.
A quel punto la foto vera e quella falsa non sono distinguibili esteticamente e ciò genera caos e discredito. I troll sanno però riconoscerle e sul piatto della discussione metteranno sempre quella alterata. Per questo motivo non posso permettermi di mettere a disposizione dei troll o presunti tali, le foto clamorose che pubblico, benché le abbia rese disponibili alle persone più accreditate. Mi spiace per i troll: J.M.V., K.H., L.S., Z.P., E.T., A.M., R.R., I.S. ecc. ecc. al quale non consegnerò mai degli originali, seppure alcuni me le li hanno richiesti. Si devono adattare loro alle mie condizioni, non io a loro.
Una menzione particolare la merita però tale Scott Brando, per l’enorme sudiciume che è riuscito a riversare sull’ufologia italiana e un complimenti per il fatto che continua a sostenere, nonostante l’evidenza, che la foto A genuina del caso Lanzada è falsa e tratta da B; quando invece tutte le rocce della Valtellina sanno come stanno realmente le cose. A ruota del Brando, attualmente si sta facendo strada un tale Agostino De Santi Abati, intimo di Alfredo Benni. Ricordatevi questi nomi.
I trollati.Costoro sono semplicemente degli ignoranti psicotici che, a causa della loro condizione inconsapevole, si schierano a fianco dei troll veri. Li sostengono e difendono, senza rendersi conto della loro ignoranza becera. Sono comunque tollerabili, in quanto vi è ancora la speranza che si rendano conto e crescano. Quando si renderanno conto, passeranno dall’altra parte e diventeranno acerrimi oppositori dei troll veri, pertanto non è il caso di andare oltre con loro, se non invitarli a far visita ad uno psicologo.
Come agiscono
Non sono molto diversi dai mercenari che operano in politica, nelle corrotte istituzioni di stato, oppure nell’informazione in generale. Il fatto che sono coerenti ad un’unica strategia di fondo, induce a pensare che esiste un protocollo o programma di base ben architettato. Come già detto si infiltrano nei gruppi di ricerca ufologica sani, per controllare e portare scompiglio; ma possono fare di peggio, specialmente su Facebook, quando sono loro stessi a creare gruppi di ricerca, oppure a mettere in rete dei falsi ufologici con pseudonimi a doc, dopo del quale con lo pseudonimo da salvaguardare, recitano la parte del ricercatore che ha scoperto il falso!
Caso S.B.: Altri troll hanno la faccia tosta di andare ancora più in là. Tempo fa ho scoperto che ve ne era uno che aveva avuto il coraggio di scrivere alcuni articoli immondizia a nome mio, che poi aveva messo in rete. Non solo aveva fatto questo, ma ha avuto la faccia tosta di essere lui a informarmi di questi articoli dicendomi: “Se non ti va bene puoi provare a denunciarmi!”. Siamo a questi livelli. Occorre aspettare che il destino faccia il suo corso.
Il torto di chi ha ragione
Ha ragione la parte sana e onesta che nell’ufologia cerca consapevolezza e conferme al fenomeno. Avere ragione però non è sufficiente, in un mondo dove verità e giustizia vanno costantemente conquistate e difese dagli sciacalli. E’ necessario quindi che, ogni ricercatore di verità, si ingegni nell’individuare la parte avversa, ma contemporaneamente si prodighi nel tentativo di evidenziarla e renderla nota a tutti.
Nel gioco degli scacchi si dice: “La forza di un giocatore, è sempre determinata dalla debolezza dell’altro!”. Pertanto, la forza dei troll e del sistema mafioso, è data dalla debolezza degli onesti. E’ quindi opportuno che tutti quanti assieme si prenda coscienza del fenomeno, ma anche che si impari ad affrontarlo. Non vi è necessità di salire su di un ring oppure usare la bomba atomica; basta semplicemente buttare in faccia al troll il fatto che è individuato, smascherato e disapprovato.
Un nodo dolente
Un particolare dell’ufologia, ma di tutto il mondo del paranormale, che consente ai troll di appigliarsi con apparente ragionevolezza, mentre invece è a loro totale discredito se ben compreso dai ricercatori, è la questione delle palesi anomalie (e non alterazioni) su fotografie genuine. Ovviamente i troll cavalcano la tesi: “Presenza di anomalia=presenza di fake”. A nulla serve ovviamente dire e dimostrare a loro che gli originali sono genuini. A nulla serve dare a loro gli originali, ne farebbero copia alterata e messa in rete. Di fronte alla questione delle anomalie fotografiche, due sono le categorie dei troll. Quelli che non hanno capito di cosa si tratta e, quelli che hanno capito ma fanno finta di non aver capito!
Alcune tipologie di entità aliene adottano mezzi schermanti, sia su di loro quanto sui loro velivoli. Quando uno schermo è attivo, genera alterazione nella rifrazione della luce e non solo, pertanto genera anomalia fotografica. Altre entità invece agiscono direttamente sulla materia, quindi generano aspetti paranormali. Eventuali fotografie manifesteranno anomalie non facilmente spiegabili.
Quando il troll non può dimostrare che sulla foto vi è un taglia e incolla, afferma che non vi è necessità di accertare se si tratta di falso, tanto è palese il fatto che lo è! Questa tesi di ragionamento non è unicamente sostenuta dai troll, ma anche dai ricercatori disinformati e presuntuosi. Pablo Ayo l’ha sostenuta e la sostiene nei confronti delle foto della Valmalenco, ma con una variante strategica a doc quando afferma: “HO ANALIZZATO PIU’ DI CENTO FOTO DELLA VALMALENCO E HO RISCONTRATO CHE SONO TUTTE FALSE!”
Caro Pablo, io dubito che tu abbia analizzato a dovere più di cento foto in versione originale della Valmalenco, ma nella eventualità che tu lo abbia fatto, dovresti dire chi ti ha fornito quelle foto, perché se tu le hai prese nella spazzatura dell’ufologia italiana, è ovvio che sono false e tu, mai hai dimostrato che erano false le versioni originali in tuo possesso. Se vuoi te ne fornisco alcune, tra quelle che ho scattato personalmente!!! Oppure tra quelle corredate di Perizia Forense con tanto di dicitura: NO FAKE!
Pablo Ayo è considerato un attendibile rappresentante dell’ufologia italiana e questa sua affermazione è stata riscontrata più volte in tv e non solo. Ovviamente chi sta dietro le quinte e conosce la faccenda, non viene a dircelo per interessi di parrocchia. La sottostante foto tanto discussa, ma periziata autentica, presenta palese anomalia, in quanto l’alieno sta dietro uno schermo ottico il quale altera e genera l’anomalia fotografica. Non vi è prova di taglia e incolla sulla foto originale. Per il troll consapevole o meno, si tratta di fake, per l’esperto vero si tratta di foto genuina con presenza di anomalia.
La patologia dei troll
Quando comparvero sulla scena i personaggi troll, si tentò di spiegarne la loro esistenza, come conseguenza di una patologia mentale o psicotica. Si tirò in ballo una forma morbosa di sadismo, per cui il troll gioisce se arreca dolore al prossimo; oppure una sua personale necessità di attenzione. Ora, alla luce dei fatti, si è propensi a pensare che l’aspetto patologico è marginale, in quanto si è affermato l’aspetto intenzionale e mercenario. I troll on-line sono operatori pagati per disturbare il normale corso degli eventi, che conducono alla presa di coscienza della massa. Pertanto sono dei mercenari i quali hanno scelto uno dei nuovi mestieri emergenti. Sono dei finti debunker, mentre i troll che manifestano aspetti patologici, sono da inserirsi nella categoria dei trollati.
Come si individuano i troll.
Dentro ogni gruppo ufologico, un individuo sano ci va per curiosità, oppure per il confronto e l’arricchimento reciproco. Il primo inconveniente che riscontra il neofita, è che non si svolge alcun lavoro di ricerca in modo sistematico e non dispersivo, specialmente su Facebook. Ognuno dice la sua, senza sentire realmente cosa dicono gli altri. Se invece sente cosa dicono o propongono gli altri, ci si rende conto che gran parte è materiale inopportuno. Nel caso che qualcuno cerchi di proporre un sistema logico e quindi producente risultati, genera immediatamente l’entrata in gioco dei troll. Se il soggetto preso di mira ha espresso incongruenze seppure leggere, a queste si attaccano esaltandole e impedendo forme di revisione.
Se invece il soggetto si è espresso correttamente, forzeranno l’interpretazione dando il taglio e il significato che consente di trovare appigli per fuorviare il dibattito. Il loro palese intento è quello di spostare l’obiettivo della discussione. Chiamiamola “Strategia della deviazione”. Piano piano (ma neanche tanto) ti portano fuori contesto. In seguito sarai accusato di esserci andato. Gli osservatori meno accorti non comprenderanno quello che sta avvenendo. Occorre quindi imparare ad individuare la strategia di deviazione. Fatto questo, non vi è fretta, occorre osservare meglio il troll per avere ulteriori conferme.
Ciò serve per essere certi, ma anche per imparare ad individuare i particolari di conferma. Il troll è sempre un presuntuoso, pertanto pensa costantemente di poter menare tutti per il naso. Il soggetto può quindi, facendo finta di non aver compreso o di essere un poco tonto, porre domande o fare affermazioni il cui unico fine è quello di inquadrare il troll. Il fine dei troll è quello di disturbare e impedire lo svolgersi dei confronti, quindi la provocazione diretta, l’insinuazione oppure il tentativo di far passare che i coinvolti hanno detto ciò che in realtà non hanno affermato, sono le strategie più utilizzate. Avuta certezza della presenza di un troll, si passa alla fase seguente.
Come affrontarli
Una certa corrente di pensiero consiglia di ignorarli, in quanto nell’affrontarli si fornisce a loro del cibo per il loro lavoro. Ignorarli può essere una soluzione, ma se questi sono dentro al tuo gruppo ufologico, se tu sei il gestore del gruppo, oppure se il troll è gestore di un gruppo che coinvolge persone ignare, la strategia dell’ignorarli, funziona ancora? Ricordo che nei gruppi ufologici di Facebook sono molto numerosi; accertatevi! La strategia dell’ignorarli funziona unicamente nei confronti degli psicopatici, ma questi sono i trollati e non i troll. Nei gruppi seri, sono i gestori ad allontanare immediatamente i troll, ma occorre essere consapevoli e determinati.
Non si può pensare che i troll si possono sconfiggere tacendo, occorre dirlo a loro in faccia. Come diceva G. Funari “Se uno è uno stronzo, non gli devi dire che è uno stupidino!”. Gli creeresti illusione e danno; pertanto occorre dirgli che lo hai individuato per come è. Occorre dirgli che hai individuato la sua strategia precotta e, che la sua presenza non è gradita.
Non occorre fare guerre, e neanche perderci troppo tempo; però propongo ai gruppi di ricerca onesti, in particolare su Facebook, di creare una schedatura da mantenersi disponibile a tutti, in cui sono elencati i nomi dei non graditi disturbatori vari e, non idonei alla ricerca ufologica. Mi rendo conto che anche il mio nome finirebbe nell’elenco dei non graditi, ma unicamente nei gruppi gestiti da troll, che in questo modo si palesano. Quindi un invito: “Ogni volta che incontrate un troll on-line disturbatore, su Facebook, semplicemente postategli la sottostante immagine. Tutti capiranno!”.