-2- Nulla è come credevi

Nulla è come credevi e, quando scoprirai chi sei, riderai di ciò che pensavi di essere! Il concetto di realtà adottato non regge!

1-Realtà da dentro un abitacolo

L’ESSERE UMANO E’ CIECO, MA VISUALIZZA COME SE VEDESSE. SI COMPORTA COME SE AVESSE DI FRONTE LA REALTA’ ASSOLUTA; MA NON HA ALCUNA PROVA CERTA CHE TALE SIA. L’ESSERE UMANO VIVE DENTRO UNA BOLLA DI PRESUNTA REALTA’ NON VERA! QUESTA E’ MATRIX! Sono le parole col quale terminava la prima parte.

CONCETTI DI REALTA’

L’essere umano può ipotizzare quanti concetti di realtà ritiene opportuno, in quanto tutto è puramente teorico, relativo e a suo carico. In questa occasione propongo di considerare alcune vie alternative.

CONCETTO A

Questo è il concetto al quale ci siamo affidati sino a poco tempo fa, lo possiamo considerare il vecchio concetto, tradizionalmente inteso. In questo vecchio concetto, prima l’atomo non esisteva; poi si scoperse che esisteva e che possedeva solidità. Si affermò l’idea scientifica che il nucleo centrale dell’atomo era il mattone di base, costituente la materia e, tutto ciò che intorno all’essere umano manifestava una qualche forma di tangibilità, costituiva nel suo insieme il così detto mondo della materia.  Noi umani eravamo materia biologica che interagiva intelligentemente con altra materia.

CONCETTO B

Ad un certo punto la scienza scopre che l’atomo non è solido, quindi non è il mattone che genera la materia e, siccome l’immateriale non può essere l’elemento costituente il materiale, se ne ricava che nulla è materiale, pur apparendo tale. Si passa quindi dalla fisica dell’atomo alla fisica quantistica. L’atomo diventa il quanto, ovvero una ipotetica particella oppure onda di energia. Se la materia non esiste per come l’avevamo creduta, anche il fisico corpo umano non è più materia, ma un corpo energetico. Quindi tutto ciò che apparentemente è, sarebbe energia in stato di manifestazione, illusoriamente materiale.

2- Realtà virtuale

CONCETTO DI REALTA’ VIRTUALE

Ad un certo punto la ricerca umana sviluppa il concetto di Realtà Virtuale o VR. Ovvero realtà artificiale e quindi non vera, replicante dal punto di vista estetico, la realtà fisica del concetto A. Quindi la seguente domanda

La ricerca ha intuito che la realtà A è di tipo virtuale e quindi cerca di ricrearla in forma umana; oppure la ricerca è casualmente pervenuta alla Realtà Virtuale e ora riscontra che anche la realtà A potrebbe essere della stessa natura? 

Interessante sarebbe la risposta; ma in attesa di saperlo, nulla cambia nella sostanza dei fatti.

Il concetto di realtà B presuppone che la realtà è energia manifesta. Prima si è ipotizzato che fosse dovuta a manifestazione naturale, ma poi approda all’idea della Realtà Virtuale. La Realtà Virtuale energeticamente espressa, indirizza verso la Realtà Olografica.

REALTA’ OLOGRAFICA

La realtà olografica è una manifestazione artificiale, determinata mediante input intelligente, il quale si serve di energia per poter manifestare. Quindi la manifestazione olografica è manifestazione di energia.

Ora è necessario porre una domanda, la quale ci indirizza verso la risposta necessaria per poter proseguire: 

LA MANIFESTAZIONE OLOGRAFICA DI MATRICE UMANA, OFFRE LO STESSO GRADO DI ILLUSORIETA’ DELLA MANIFESTAZIONE DI MATRICE ALIENA?

Ieri l’essere umano non sapeva cosa fosse la creazione olografica. Oggi l’essere umano si serve di olografia. Domani il concetto olografico sarà certamente più avanzato. Oggi la scienza umana collabora supinamente con il potere, il quale non vuole che l’essere umano sia consapevole della presenza aliena sulla Terra. Potere e scienza sono a conoscenza che la manifestazione olografica aliena è molto più avanti di quella umana. Anzi, quella umana è il tentativo di replica di quella aliena. 

Quella aliena non si manifesta ad un unico livello, ma mediante molteplici livelli di competenza. Quella umana sta come la clava nella caverna, a quella aliena che è lo smartphone; oppure se preferiamo, a Matrix dell’omonima serie di film.  

Come si dice nel film, MATRIX è LA’ FUORI PER INGANNARTI. Io affermo, che Matrix non è là fuori per ingannarti; però intanto ti inganna e, ti ingannerà sino a quando non avrai scoperto l’arcano. Matrix è la realtà olografica di matrice aliena, col quale noi umani stiamo interagendo.

3- Interazione col virtuale

Seppure in forma embrionale, anche gli umani hanno sviluppato la possibilità di interagire con la realtà virtuale/olografica da noi stessi generata. Lo stiamo facendo a vari livelli, mediante simulatori che ci offrono la possibilità sia di interagire, quanto quella della illusione di identificarsi o immergersi in quella realtà virtuale. Qui compaiono i videogiochi, ma ce ne possiamo servire anche per l’apprendimento veloce, sino ad arrivare a simulare una realtà virtuale replicante quella tipica umana. A questo punto chi è in grado di capire capirà. Purtroppo gli altri resteranno fuori!

Se l’atomo e quindi la materia non esiste. Se tutto è energia che si manifesta mediante intelligenza o realtà virtuale; ne consegue che neanche il corpo umano è materiale e pertanto anch’esso è realtà virtuale/olografica illusoria. Quindi il corpo umano altro non sarebbe che uno strumento per poter interagire con una ipotetica realtà virtuale/olografica di matrice aliena o comunque superiore. Definirla creazione Divina mi pare troppo, ma superiore ci può stare. Il corpo umano quindi altro non sarebbe che il “CORPO SIMULATORE” necessario per la simulazione e l’interazione con la realtà virtuale/olografica, che sino a ieri definivamo come creazione divina. 

ULTERIORE PASSO

Mediante il concetto A, Dio avrebbe creato l’universo nel cui centro avrebbe posto l’essere umano, affinché potesse vivere la sua vita. Mediante il concetto B, ipotetiche divinità superiori o presenze aliene, avrebbero creato una realtà virtuale oppure olografica, dentro il quale l’ologramma o corpo umano interagisce, vivendo o credendo di vivere la sua vita.

Sino ad ora ho ipotizzato la realtà virtuale espressa mediante tecnica olografica. Ora però, nel tentativo di procedere, possiamo ipotizzare una realtà, la quale non ha alcuna necessità che esista una vera manifestazione olografica o meglio, ciò che gli esseri umani visualizzano come realtà tangibile, non è oggettivamente olografico, ma semplicemente la rappresentazione visiva o sensoriale della retrostante realtà virtuale. In sostanza, ho utilizzato sino ad ora il concetto olografico per indirizzare la mente del lettore, ma raggiunto lo scopo, è ora opportuno metterlo da parte. Per procedere occorre però che l’essere umano scopra chi è lui stesso.

COSA è L’ESSERE UMANO?

Dal punto di vista fisico oppure olografico, l’essere umano è lo strumento che consente l’esperienza del vivere quanto prevede il programma di simulazione. E’ lo strumento che consente di simulare l’esperienza della vita! E’ UN SIMULATORE! Un simulatore a disposizione dell’entità immateriale che lo gestisce! Ecco perché qualcuno scrisse: QUANDO TU RISCOPRIRAI CHI SEI, RIDERAI DI CIO’ CHE PENSAVI DI ESSERE!

Pensavi di essere un corpo fisico oppure umano e non lo eri. Pensavi di vedere all’esterno la realtà, mentre visualizzavi dall’interno mediante il simulatore che proietta o manifesta sul proprio monitor. Noi umani stiamo vivendo una realtà virtuale simulata; per questo motivo sono apparentemente manifeste tutte quelle che noi definiamo ASSURDITA’ che imputiamo a Dio, a Satana oppure alla stupidità umana. 

Nulla di tutto questo è vero in senso assoluto, tutto è vero in senso relativo. La verità vera è ancora oltre e, nel tentativo di scoprirla, occorre indagare il simulatore umano di matrice aliena e, i simulatori che ora gli umani stanno costruendo, compreso il perché dell’andare in questa direzione che ci prospetta il post umanesimo.

Praticamente il corpo umano è un PC biologico che non vede affatto; ma che visualizza sul suo monitor, apparentemente esteriorizzato, la decodificazione di determinati segnali o informazioni che giungono apparentemente dall’esterno, ma in realtà da dentro. Se questa lettura è corretta, l’essere umano si trova alle prese con una realtà non vera ma simulata! Pertanto lui stesso è lo strumento simulatore del quale l’entità di base è il reale gestore.

IL SIMULATORE

Ora ci troviamo di fronte a due tipi di simulatori. Il simulatore tecnologico di produzione umana e, il simulatore di produzione aliena, ovvero il corpo umano. Ciò che l’essere umano sta realizzando mediante la realtà virtuale, è esattamente quanto a monte è stato realizzato dalla volontà aliena! Il simulatore tecnologico di matrice umana si pone all’esterno del simulatore alieno o corpo, come da immagini 2 e 3. 

Così come l’essere umano si identifica nella realtà virtuale da lui stesso simulata, così l’entità si identifica nella realtà virtuale da lui stesso generata. Mentre l’essere umano simula mediante il simulatore tecnologico, può essere consapevole o meno di ciò che sta facendo. Così vale anche per l’entità aliena mentre sta simulato con il corpo simulatore umano, ovvero la vita umana. Tutto dipende dal grado di identificazione e pertanto di consapevolezza o coscienza dell’essere.

Ora si va affermando il termine “IMMERSIONE”. E’ il termine col quale si quantifica il livello di identificazione nella realtà simulata. Stiamo arrivando alla immersione totale con la tecnologia umana; mentre l’umanità ha vissuto sino a ieri in stato di religiosa immersione totale. Immersione totale significa per conseguenza: INCOSCIENZA!

PERCEZIONE SENSORIALE

Quanto sino ad ora ipotizzato, ci indirizza verso una drastica costatazione: Matrix, come detto nel film, è là fuori per ingannarti! Non vi è nulla di reale da cogliere all’esterno; o meglio, se vi è qualcosa là fuori da cogliere, non è possibile coglierlo mentre si ha addosso il simulatore! 

Il corpo umano simulatore dispone della così detta: facoltà di percezione sensoriale.

4- Il reale dei sensi

Nella parte superiore troviamo scritto: Con tutto il nostro corpo conosciamo quello che ci circonda. I nostri 5 sensi ci aiutano a scoprire il mondo. L’affermazione non fa una grinza mediante il vecchio concetto di realtà; ma mediante il nuovo concetto, è assolutamente errata. 

Si dovrebbe scrivere: i nostri 5 sensi ci aiutano a scoprire il mondo virtuale e simulato! Non ci fanno scoprire il mondo vero, ci fanno scoprire quello fittizio! I sensi non ci dicono affatto ciò che percepiamo là fuori, ci dicono cosa dobbiamo pensare che ci sia là fuori! 

Non esiste una realtà all’esterno di noi, la quale ci fornisce dei dati per essere interpretata; esistono dei dati interni a noi, che si palesano mediante una forma di esteriorizzazione illusoria, generata dal corpo umano simulatore, il cui strumento principale è il cervello decodificatore. Decodificatore di dati in uscita, non in entrata come si credeva! Ecco cosa è l’esperienza dell’immersione totale; è l’esperienza esteriorizzata del corpo umano!

Termina qui la seconda parte, consapevole che molte altre cose ci sarebbero da dire e, consapevole che un argomento del genere necessiterebbe di maggiore capacità da parte mia. Mi rendo conto che molti lettori a questo punto si domanderanno: La simulazione è come una droga, ok, ma come è possibile che siamo tutti contemporaneamente drogati, al punto da dover affermare tutti quanti che la realtà simulata è la stessa? 

Di questo si accennerà nella terza parte. Accennai di quanto presente in questi due articoli relativi al concetto di realtà, ad un amico programmatore e conoscitore della simulazione virtuale. Considero interessate la sua risposta e quindi ve la propongo:

IL GIOCO di Alessandro Micali

 Io sono sempre più convinto che noi siamo esattamente come dentro un video gioco.

Il programmatore (gli Dei, o forse noi stessi a livello di super io) hanno/abbiamo creato una piattaforma 3D (la Terra) e l’hanno o abbiamo, popolata esattamente come un programmatore popola un ambiente 3D, di natura e corpi biologici animali e umani. (Probabilmente anche altre specie che si muovono nello stesso programma non visibili dagli altri semplicemente impostando un valore 0 o 1). 

Gli stessi Elohim, ma secondo me potremmo benissimo essere noi stessi in quanto io o realtà superiore dell’essere, animano con la propria energia questi corpi biologici umani attraverso il quale vivono (o viviamo) esperienze, che in forma puramente spirituale o energetica non potrebbero vivere, esattamente come si fa con il simulatore. Io umano vivo attraverso il simulatore l’esperienza di pilota in pista, che altrimenti non potrei in questa “realtà”. 

La fisica è esattamente quella che viene creata in un gioco. Io posso scrivere un programma e dire che la pallina colpisce il muro e rimbalza. Ma posso anche dire che il muro è trasparente e la pallina continua la sua corsa attraversandolo. Ecco perché alcune specie aliene possono attraversare la materia; per loro la fisica è differente in quanto per loro è stata scritta in modo diverso rispetto agli umani.

Es. nei giochi che faccio, io assegno al guardrail un valore 1, il cui significato è che deve comportarsi come un solido, quindi se ci sbatto, determinerà danni alla mia vettura. Se invece al guardrail imposto valore 0, è trasparente e lo attraverso.

…L’Elohim vive esperienze di vita in questa terra o altre potendo provare sentimenti come amore, odio, rabbia, tenerezza etc. Probabilmente attraverso il corpo biologico questi sentimenti provocano in lui enorme piacere, così come godono piacevolezza, i video giocatori giocando o simulando al PC.

Noi umani programmiamo nel nostro piccolo (siamo la generazione che vive di video giochi) esattamente quello che fanno gli Elohim, o forse noi stessi. 

Forse inizialmente la Terra doveva essere il paradiso terrestre dove provare solo sentimenti che fanno parte dell’amore e della pace. Troppo facile e banale? Quindi perché non complicarsi la vita aggiungendo alla stessa livelli di abilità sempre più difficili, esattamente come i livelli di difficoltà che esistono in ogni video gioco? Così è stato aggiunto il male per alzare il livello di abilità.

La vita terrestre è il video gioco degli Elohim da sempre, quando ci si stufa si muore e game over. Pronti per una nuova avventura!

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