Uomo chi sei? Donde vieni? Donde vai?
E’ stato fatto credere che mai nessuno ha risposto a queste domande; ma è veramente così? Oppure semplicemente chi gestisce l’informazione ha imposto questa convinzione? La domanda ha radici che vanno indietro nel tempo, in epoche in cui la donna non era considerata. Oggi sarebbe più opportuna la domanda che ne ingloba la sua presenza, quindi: “Umano, chi sei?”.
1- Discesa nel mondo della simulazione
Tre risposte in base a differenti correnti di pensiero, che ipotizzano tre diversi concetti di realtà. Solo uno è destinato a sopravvivere e, non è definitivo. Il concetto D si palesa a l’orizzonte.
Concetto A
In base a questo concetto, tu uomo sei un essere bipede e animato, di tipo fisico e pertanto biologico. Ora questo concetto si divide in creazionismo ed evoluzionismo; quindi una corrente sostiene che sei stato creato da Dio, in base a quanto afferma la religione cristiana/cattolica. Tu sei un’anima, oppure uno spirito disceso nel mondo della materia per vivere la tua esperienza umana.
La scienza sino a poco tempo fa ha sostenuto l’evoluzionismo; pertanto tu uomo sei sorto spontaneamente dal nulla, ti sei evoluto passando nel regno delle scimmie e ora, rappresenti l’essere al centro dell’universo o quasi.
Concetto B
L’insoddisfazione maturata mediante le due varianti del concetto A, ha nel tempo dato luogo alla teoria detta: dell’evoluzionismo pilotato. Non Dio ma suoi subalterni o divinità, oggi meglio noti come alieni, avrebbero pilotato l’evoluzione umana, generando mediante interventi nella genetica, quei salti evoluzionistici non spiegabili mediante la teoria di Darwin.
Intanto la ricerca scientifica, pur asservita al potere che per secoli aveva imposto il concetto A, è giunta alle recenti scoperte della Fisica Quantistica, la quale ha dato luogo al concetto C.
Concetto C
Questo concetto fa tabula rasa dei precedenti, in quanto è rivoluzionario rispetto ai precedenti modi di pensare. La Fisica Quantistica sostiene che l’atomo, il così detto mattone costituente la materia, non è solido, ma è energia (onda o particella) immateriale. Ora una domanda: COME PUO’ CIO’ CHE NON E’ MATERIALE, COSTITUIRE CIO’ CHE SAREBBE MATERIALE? La risposta è che, così come l’atomo non è materia, così tutto quanto è costituito da atomi, non è materia!
Quindi così come la materia dell’atomo è pura illusione, così è illusione tutto quanto è definito materiale dagli uomini. Illusione non significa che si è di fronte al nulla assoluto. Significa che ciò che vi è di fronte non è come si vede o si crede.
Di fronte abbiamo un qualcosa che al momento possiamo definire come olografico e costituito da informazioni. La nostra percezione sensoriale, decodificata dal cervello, viene poi tradotta in forma visualizzata, assumendo l’idea che questa è la realtà!
PERCEZIONE DELLA REALTA’
Appurato il fatto che la realtà non era/è come prima si credeva e, appurato che ciò che riteniamo di percepire non corrisponde al vero; occorre chiarire come si giunge a ciò. L’essere umano si rapporta alla presunta realtà, mediante i mezzi di percezione del quale dispone che poi sono: la percezione sensoriale e la percezione extrasensoriale.
Percezione sensoriale
LA VISTA
Ora sappiamo che l’essere umano non vede, ma visualizza rappresentazioni del presunto vero. L’occhio serve per cogliere determinati segnali i quali sono informazioni. Invia il tutto al cervello decodificatore, il quale decodifica, genera la rappresentazione e la rende visibile al soggetto. Noi umani vediamo grazie ad una azione espressa dall’interno verso l’esterno e non, generata da ciò che sta all’esterno, il quale si impone all’interno come avevamo creduto.
IL TATTO
Con una mano tocchi un muro, sei certo che è solido, ma il meccanismo è lo stesso della vista. Il tocco della mano coglie un segnale che è informazione. Invia l’informazione al decodificatore il quale provvede alla ricostruzione del presunto vero, imponendoti la solidità del muro. Tu quindi sarai disposto a giurare che il muro è solido; ma è pura illusione.
Si tratta di una immagine olografica contenente informazioni (il muro), il quale impone ad altra immagine olografica (la mano), che le due immagini non sono compenetrabili. Cosa diversa se al posto del muro vi è acqua oppure aria!
Chi troverà la chiave da utilizzarsi, piegherà le forchette con la mente, oppure farà passare le carte da gioco attraverso i muri, oppure anche la mano. Le entità aliene, quando entrano nelle camere dei presunti rapiti, passano attraverso i muri!
UDITO
Tu senti un suono, quindi sei certo che esiste. Stessa logica della vista e del tatto. Non esiste il suono, esistono frequenze diverse, le quali decodificate in un certo modo, generano le diverse tonalità e quindi il suono che tu percepisci. Tutto è frutto della tua interiore decodificata ricostruzione.
OLFATTO
Anche per l’olfatto vale quanto detto sopra. Gli odori sono ricostruzioni del decodificatore, non sono reali, ma indicano corrispettive precise frequenze, espresse dal presunto oggetto.
GUSTO
Tutti percepiamo il gusto in modo più o meno uguale, seppure personale. Vale la logica espressa per gli altri sensi. Tutto è ricostruzione mediata dal nostro cervello, il quale agisce mediante un programma a doc, del quale non siamo consapevoli. Tutti i programmi dei singoli sono a loro volta collegati al cervello generale o Matrix. Siamo collegati tutti in rete e, dalla rete, riceviamo l’input della presunta realtà!
PERCEZIONE NON SENSORIALE
L’essere umano interagisce o ritiene di interagire, con la presunta realtà che gli sta di fronte, mediante altri strumenti. Il suo corpo pare poter viaggiare nello spazio, a terra, in aria, nell’acqua etc. Per farlo utilizza due arti inferiori, ovvero le gambe; oppure degli artifici meccanici, quindi i mezzi di trasporto. Occorre quindi fissare il concetto di spazio; ma siccome ciò che teoricamente percorre lo spazio parrebbe essere materia, ma si è scoperto che tale non è, ora sorge il dubbio se lo spazio esiste, oppure se anche esso è illusione.
Gli esseri umani percepiscono poi il trascorrere del tempo; il quale parrebbe in relazione alla durata di ogni manifestazione fisica, ma siccome la materia non esiste, da un punto di vista superiore e assoluto si potrebbe ipotizzare che il tempo, così come lo spazio non sono reali. Esistono però quali valori relativi ed ipotetici, in un mondo virtuale o olografico oppure, detto in vecchia maniera, materiale. Esistono poi percezioni quali l’equilibrio fisico e l’orientamento; ma anche queste possibilità sono estremamente soggettive, anche se estremamente necessarie.
PERPLESSITA’
Valutando la facoltà percettiva dei sensi, si ha la sensazione che la realtà non è quella che credevamo, ma cosa straordinaria, tutto il genere umano contemporaneamente è soggetto allo stesso fenomeno illusorio. Pertanto significa che una certa azione illusoria contemporaneamente agisce ovunque, mediante tutte le parti in gioco. E’ il gioco imposto dalla rete di Matrix.
Ora scopriamo che un individuo ipnotizzato, al quale si dice che il gusto prima piacevole ora fa schifo; non percepirà più il gusto come prima e, stessa cosa per gli altri sensi. Quindi la percezione sensoriale non è oggettiva, stabile e uguale per tutti, anche se risponde ad una logica comune. Tutto dipende da come lavora il cervello decodificatore e quindi da ciò che il cervello ti restituisce come rappresentazione della presunta realtà.
Pertanto la percezione sensoriale parrebbe essere un qualcosa di comune e oggettivo, ma poi si rivela come apparentemente comune e soggettivo! A questo punto sorge una domanda che ci mette maggiormente in crisi ovvero: QUANTO NOI UMANI SIAMO LIBERI E PADRONI DI NOI STESSI? QUANTO DIPENDIAMO DA UNA REALTA’ SUPERIORE CHE CI SOVRASTA?
Percezione extrasensoriale
La percezione extrasensoriale è quella possibilità, reale o presunta, mediante il quale un soggetto si rapporta alla realtà senza un supporto fisico o sensoriale. Definita ESP, anch’essa come la percezione sensoriale è estremamente soggettiva. Ciò nonostante parrebbe esistere o quantomeno parrebbe essere quel filo invisibile che lega la manifestazione dell’essere umano, ad una ipotetica realtà superiore.
Alcuni parlano di Io superiore, Sé superiore, Spirito guida oppure Dio; ma potrebbe trattarsi anche della stessa entità che sta manifestando o facendo esperienza mediante il soggetto umano apparentemente fisico. L’essere umano, mentre sperimenta la vita umana, dispone in modo diretto e quindi cosciente, del retaggio e della personalità acquisita durante l’esperienza umana.
Il retaggio o coscienza dell’entità che sta sperimentando mediante il suo essere umano, è posta altrove, inconscia all’uomo, ma accessibile mediante quella che poi è chiamata: VOCE DELLA COSCIENZA. Chi nel corso della vita ha trovato consapevolmente il contatto, agli altri esseri umani non consapevoli, apparirà come una persona dalle doti superiori e fortemente ispirata. In passato lo avrebbero definito un genio, un mistico, un maestro, un avatar.
2- Coscienza in stato di interazione
PERCHE’ TUTTO QUESTO?
In passato, fior di filosofi e pensatori, hanno espresso affermazioni relative al non senso di questa vita. Io non condivido l’ipotesi del non senso della vita e affermo che il senso esiste; il fatto è che la manifestazione della vita presenta aspetti di non senso, ovvero non compresi. Si tratta di due cose diverse e, occorre comprendere il perché dell’apparente non senso.
Soprattutto occorre comprendere che l’essere umano non è l’autore della sua vita, ma la manifestazione vitale o rappresentazione, di una causa che sta a monte, che noi non conosciamo. Così come la fisicità del mondo non è reale, così non è reale la fisicità del corpo umano. Così come tutto è energia, anche il corpo olografico umano è energia.
Così come tutto è energia che interagisce con altra forma di energia, così l’essere umano è un campo energetico che inter/relaziona e si rapporta con l’esterno, o apparente tale. Siccome anche l’esterno è dello stesso tipo/illusorio del corpo umano, significa che quanto sta avvenendo, è una FORMA DI SIMULAZIONE di un presunto reale!
Quindi se l’ipotesi è corretta, NOI UMANI SIAMO DELLE ENTITA’ CHE INTERAGISCONO CON UNA REALTA’ DI TIPO OLOGRAFICO, MEDIANTE UN APPARENTE CORPO. MEGLIO PERO’ SPECIFICARE, UNO STRUMENTO SIMULATORE!
L’entità è la detentrice della coscienza d’essere e della mente, la quale dispone dello strumento simulatore con il suo centro operativo che è il cervello. Stessa cosa dicasi per ogni forma di vita presente in questa presunta realtà, tutta quanta simulata.
Per quanto riguarda la presenza dentro questa realtà olografica di altre tipologie di presenze, dette aliene, queste, altro non sono che entità adottanti tipologia diversa di simulatori, per una esperienza di tipo diverso. Il fine di tutto questo è lo sperimentare noi stessi in un tentativo teso ad aumentare la CONSAPEVOLEZZA D’ESSERE.
IL SIMULATORE
Tutto il percorso umano è costellato dal continuo tentativo di migliorare la relazione che l’essere ha con la presunta realtà circostante. Continuamente l’essere umano ha cercato di aumentare le prestazioni del suo corpo e, continuamente ha cercato di migliorare gli strumenti a sua disposizione. Si è passati dalla clava all’aratro, dalle caverne ai grattacieli. Dalla concezione materialistica a quella olografica/virtuale.
Scoperto che, per poter agire dentro una realtà olografica è necessario un corpo olografico che funga da simulatore, la ricerca umana si è messa all’opera. Oggi noi disponiamo della possibilità di creare della realtà virtuale, col quale interagire.
L’aspetto più evidente è quello dei videogiochi; ma la ricerca è molto più avanti. Comunque sia, occorre evidenziare che è in atto il tentativo umano di replicare in piccolo, quanto già è stato realizzato in grande da una presunta volontà superiore, tutta da definire.
3- Interazioni diverse
LE DUE REALTA’
L’accostamento delle due foto sopra, evidenzia quanto sta avvenendo. La seconda foto mostra una operatrice mentre, dotata di guanti sensori collegati al visore riproducente la realtà virtuale, interagisce con la fantomatica realtà artificiale mediante la tecnologia simulatrice.
Il boscaiolo, mediante il corpo simulatore dotato di tecnologia che amplifica le sue possibilità, interagisce con la realtà virtuale di livello superiore.
NOI UMANI SIAMO TUTTI QUANTI DEGLI OPERATORI ALLE PRESE CON LA REALTA’ VIRTUALE MEDIANTE IL CORPO SIMULATORE
A scanso di equivoci occorre precisare che, mediante il vecchio concetto di realtà, l’essere umano disponeva di un corpo materiale e tutta quanta la realtà circostante era tale. Mediante il nuovo concetto di realtà l’essere umano è di tipo olografico e la realtà circostante pure. Questo non significa però che si è raggiunta la verità assoluta; ma semplicemente che è stato fatto un passo avanti e pertanto l’attuale verità relativa è da porsi un gradino più avanti rispetto a prima, ma non certamente in cima alla scala.
Inizialmente ho accennato al concetto D che si sta palesando all’orizzonte. Il concetto D è quel concetto che mette in evidenza la necessità del prendere atto che parlare di realtà olografica è un errore necessario, in quanto passo che poi consente il seguente, di questo forse interminabile viaggio. Parlarne ora sarebbe inopportuno, data la difficoltà col quale la massa è disposta ad abbandonare i concetti A/B e anche C.
Dal blog CONOSCENZE AL CONFINE
Non crederai ai tuoi occhi: il tuo viso è un ologramma! Questo esperimento sarà la prova della tua reale sostanza. E’ un esperimento che serve alla conoscenza del sé.
Ti serve un grande specchio. Siediti di fronte ad esso, rilassati e poi concentrati su una delle tue pupille. Guarda fisso nella zona della pupilla e vedrai un buco nero. Non distrarti. Fissa la tua pupilla. Con la coda dell’occhio osserva i cambiamenti del tuo viso senza staccare gli occhi dalla tua pupilla.
Già dopo qualche minuto il tuo viso comincerà a cambiare, ti vedrai diverso. Non spaventarti, è soltanto un’illusione ottica, come tutto questo mondo olografico. Capirai che il tuo viso non è altro che una maschera che cambia la sua forma. Esso sembra inserito in questa realtà ma si trova altrove.
Il tuo viso è una sorta di maschera con dei buchi neri, attraverso i quali osservi la realtà esterna. Soltanto il vuoto nero degli occhi non cambierà durante l’esperimento, tutto il resto cambierà forma.
Un’attenta osservazione del proprio viso comporta una presa di coscienza riguardo la vera natura della realtà. Continua a guardare e vedrai ora che la tua testa sembrerà sospesa nell’aria e sembrerà più vicina a te rispetto al resto del corpo. Mentre il corpo ti sembrerà piatto, come fosse disegnato sullo sfondo.
Guarda ancora bene dentro il buio delle tue pupille. Chi ti guarda da lì? Vedrai che ti osserva il Vuoto, attraverso questa maschera virtuale 3D. Continuando a guardare, ora rivolgi lo sguardo dentro di te. Prima osservavi attraverso i buchi/occhi della tua maschera virtuale il mondo esterno, ora gira il tuo sguardo dentro di te. Che cosa vedi?
Vedi un immenso Vuoto. Questo sei tu, è la tua vera realtà. Un immenso vuoto cosmico guarda il mondo attraverso i tuoi occhi. Guarda attraverso le maschere delle persone diverse che si considerano separate, ognuno con i propri pensieri. E’ una delle illusioni olografiche.
L’immensità è una sola, ma si rivela attraverso un’infinità di esseri. UN’ENTITÀ IMMENSA E SENZA CONFINI, GUARDA ATTRAVERSO GLI OCCHI DI OGNI PERSONA. Traduzione dal russo: Olga Samarina