Si favoleggia circa una “mitica età dell’oro”, quando gli dei camminavano a fianco dell’uomo. Qualcuno sostiene che la posta in gioco fosse realmente il metallo; poi qualcosa avvenne…i tempi cambiarono…si persero di vista, se non eccezionalmente mediante sporadiche apparizioni. Oggi si rende necessario andare alla ricerca degli agganci al passato.
Attualmente il potere terrestre impose che gli dei alieni e quindi gli ufo loro macchine volanti, non esistevano e non esistono. Ora in molti però, scrollato di dosso il condizionamento religioso, consapevoli che scienza e potere non hanno il cuore limpido, possono confrontare le evidenze di oggi con le tracce rimaste del passato. Consideriamone alcune:
1- Rappresentazioni del passato
In base a materiale e dati raccolti in Valtellina, ma presente in molte parti del mondo, si può tranquillamente affermare che la presenza aliena sul pianeta terra è cosa certa e ricca di innumerevoli prove oggettive. E’ stato riscontrato che le entità aliene, per i loro spostamenti, utilizzano una infinità di diverse tipologie di mezzi volanti; ciò è dovuto principalmente al fatto che le tipologie aliene in gioco sono/erano numerose. In passato gli ufo erano detti clypeus dai romani, vimana dagli orientali, shem nella cultura sumera, nella bibbia troviamo la “gloria del Signore”, la mitologia “del carro volante” era presente un po’ ovunque, etc.
Queste presene aliene spaziano/spaziavano su tutto il pianeta; ma incide il fatto che alcune tipologie sono stanziali, quindi occupano un preciso territorio, mentre altre sono occasionali. Esattamente così come l’essere umano spazia su tutto il pianeta, ma lo si ritrova maggiormente nelle città e, i loro mezzi volanti li troviamo negli aeroporti.
2- Quadri comando e ufo
Dal punto di vista ufologico/alieno, la zona valtellinese è paragonabile ad una nostra città, pertanto aumenta la possibilità di vederli, fotografarli, averne conferma. Uno dei mezzi principali del quale si servono per gli spostamenti in cielo, è una relativamente piccola navetta. Nella sottostante immagine, la vediamo mediante i particolari: 3/A-B-C.
La stessa è vista mediante uguale forma, ma estetiche diverse sono possibili, in quanto diversa è la modulazione dell’azione di schermatura, al quale si somma l’effetto dell’ambiente circostante.
In 3/A-B, la modulazione genera l’effetto trasparenza, quindi crediamo di vedere ciò che sta dietro; mentre in 3/C, ridotto l’effetto trasparenza, la navetta ci appare come solida. Essendo però unicamente ridotta l’azione schermante, non vediamo nitidi i particolari, ma una parziale distorsione della immagine. Pertanto abbiamo una foto vera che si presenta come falsa, per la gioia dei detrattori e dei disinformati.
La 3/D ci fa vedere una navetta di dimensione minore, sopra il quale paiono esserci almeno tre individui. La 3/E ci fa vedere una entità parzialmente schermata che da sopra il suo volopattino, saluta il soggetto che la sta fotografando. La 3/F ci fa vedere sopra un volopattino simile a quello precedente (forse la stessa entità), altra entità accovacciata sul suo mezzo.
Ricordo che questi mezzi volanti, entità comprese, sono soggette a sistema antigravitazionale, sono più o meno schermate e, al momento vi è da stabilire se sono entità di natura biologica, come o diverse da noi, oppure di natura robotica. La risposta potrebbe essere che siamo di fronte a tutte le possibilità!
3- Riprese in Valmalenco
La 3/G ci offre qualcosa di più: ci fa vedere una entità di alta statura, riquadro in rosso, posta di spalle. Quanto compare nel riquadro in verde è un mezzo di trasporto loro; una specie di motoretta in grado anche di volare; meglio dire atterrare e risalire.
Nella foto integrale, la zona della motoretta è riscontrabile esattamente sotto la navetta presente in 3/B. Di queste foto esistono gli originali, mentre per l’occasione sono proposte ingrandite o trattate per meglio evidenziarne i particolari. La 3/F ad esempio è presentata a colori invertiti; in quanto a colori normali si vedrebbe meglio l’entità che in realtà è nera, ma non si vedrebbe bene il mezzo sottostante che sarebbe bianco.
A questo punto le immagini 1/ 2/ 5, le quali ci fanno vedere strani esseri sopra fantomatiche piccole macchine, assumono tutto un altro significato. Non si tratta di fantomatiche o mitologiche macchine fantascientifiche del passato; ma di oggettive macchine volanti a disposizione di strani esseri alieni che, nel caso della immagine 4, hanno le ali.
LE ALI DEGLI ANGELI e DEGLI ALIENI
Da quando è stata imposta la religione cristiana/cattolica, è stato fatto credere che sono esistiti ed esistono gli angeli e, questi sono presentati con le ali. Poi arrivarono i Mauro Biglino, quindi si scopre che il dio della bibbia non è Dio, ma uno degli dei. Si scopre che gli angeli non hanno ali, ma sono entità aliene in grado di volare. Perché gli angeli del cristianesimo sono rappresentati con le ali?
Semplice la risposta: Perché dovevano rappresentare sostituendoli, gli angeli alieni che in precedenza da secoli, erano stati rappresentati con le ali! Gli angeli erano gli emissari, i rappresentanti, i messaggeri della presenza aliena e questa, doveva scomparire dalla consapevolezza umana. La religione e quindi il potere, cancellarono la figura aliena sostituendola con quella religiosa. In questo articolo si parla esclusivamente di presenze aliene di tipo fisico; pertanto è escluso ogni aggancio a entità angeliche in forma parafisica o spirituale.
4- Angeli non angeli e presunti demoni.
Se noi osserviamo le tre immagini soprastanti, solamente se siamo dei credenti possiamo dire che la prima immagine dice il vero e le altre il falso. Un minimo di razionalità ci dice invece che la prima è stata creata per far credere i credenti e, forse la seconda e la terza ci fanno vedere quanto realmente l’autore ha inteso rappresentare, seppure con tutte le domande che simili rappresentazioni generano. Intanto si nota che in passato, prima dell’avvento del cristianesimo, gli angeli erano rappresentati con due oppure quattro ali. Perché quattro ali? Probabilmente due e quattro sono indici di caratteristica, la quale distingue le due diverse categorie.
Messa da parte la questione ali degli angeli nella religione, poniamo l’attenzione esclusivamente agli esseri alieni che erano rappresentati con le ali. Intanto erano rappresentati con le ali gli dei che volavano; quindi troviamo ad esempio Ahura Mazda il dio della religione zoroastriana che vola dentro il suo carro volante alato.
Nella prima sottostante rappresentazione, si vede Ahura Mazda che manifesta l’aspetto della forza, muscoli e armi. Era però rappresentato anche come essere di luce, quindi il pensiero corre all’aspetto spirituale; ma più probabilmente era un essere di luce in quanto il suo carro (o ufo oggi) manifestava luminosità simile al sole (che probabilmente in questa vicenda non ci azzecca nulla, se non nella speculazione attinente alla religione e alla volontà di sistema).
5- Ufo del passato
La questione di Ahura Mazda è solamente un esempio, ve ne sarebbero molte altre estremamente interessanti, ma per brevità andiamo oltre.
L’immagine sottostante ci fa vedere due esseri alati sopra due aggeggi che, nulla impedisce di accostare ai volopattini di 3/E ed F. Per di più il primo porta il casco e presenta la postura di chi sta guidando un mezzo volante in quanto suggerito dal fatto che ha le ali.
6- Tratto dal video
Quindi abbiamo scoperto che gli angeli, così come sostenuto in seguito da Mauro Biglino nei suoi libri, gli angeli biblici altro non erano che entità aliene in grado di volare mediante la loro tecnologia. Per giunta non era questa una prerogativa della bibbia, in quanto si trovano in altri testi antichi, su tavolette, ceramiche, statuette etc. su tutto il pianeta. Il mito degli angeli caduti, altro non è che il mito e pertanto storia, della discesa degli angeli, ovvero entità aliene. Siccome quelli che sono caduti, sono arrivati dopo quelli che erano già arrivati prima, ne consegue un certo caos.
RINGRAZIANDO IL CIELO
Oggi, quando nasce un figlio, tendenzialmente si ringrazia il cielo. Oggi, quando muore una persona, si dice che è volata in cielo. Il cielo è considerato il luogo del prima e del dopo la manifestazione della vita. L’essere umano che ha fatto propria la spiegazione scientifica, non ringrazierà il cielo, ma semmai le scimmie, mentre il credente cristiano ringrazierà Dio per averlo creato dal nulla.
Se noi osserviamo l’immagine 6 tratta dal video, osserviamo che l’essere di destra, tiene tra le mani un bambino nato da poco. Le braccia dell’essere alato sono protese verso il cielo, come in una forma di offerta oppure di riconoscenza. Come per dire: DAL CIELO PROVENIAMO, AL CIELO DOBBIAMO, AL CIELO TORNIAMO.
Altra osservazione ci porta alla forma del cranio che, seppure fortemente stilizzata, è chiaramente allungato. Non è possibile stabilire se questo cranio è quello detto “dolicocefalo” della cultura Paracas; certamente vi sono delle similitudini. Ricordo che era uso nell’antichità, deformare i crani dei nascituri mediante tavolette, affinché si allungassero come quello degli dei.
Ciò significa, semmai ve ne fosse necessità, che il nascituro innalzato al cielo e quindi i loro genitori, sono portatori del cranio allungato e pertanto considerati esseri divini, ovvero alieni di una precisa tipologia.
7- Testimonianze
Le due immagini soprastanti chiariscono una serie di particolari. La prima evidenzia in modo inequivocabile la relazione tra l’essere alato e la soprastante macchina volante, come per dire: DA LI’ SIAMO SCESI.
La seconda ci fa vedere due o forse tre magnifici ufo o macchine volanti loro. Ci fa vedere che contemporaneamente alla presenza di esseri con cranio allungato, vi erano esseri con il cranio che manifestava parzialmente le caratteristiche dei primi. Probabilmente significava intervento nella genetica umana, o comunque una forma di incrocio; ecco perché le antiche popolazioni aspiravano al cranio allungato.
8- Offerta
Le due immagini soprastanti nuovamente confermano che gli alati erano alieni dal cranio allungato, portavano uno strano copricapo, ma abbiamo visto che erano caschi atti al volo. In entrambe le immagini il piccolo nascituro è elevato al cielo. Nella immagine di destra, l’essere che tiene il bambino è sopra un piccolo mezzo volante. Nulla esclude che questo mezzo possa essere accostato ai due della figura sei oppure alla recente 3/E- F.
Le immagini 6/7/8 provengono dalla cultura maya, ma non ne sono una caratteristica esclusiva. La sottostante proviene da quella egizia ed è la rappresentazione del faraone. Quindi essere divino, ma meglio alieno, Akhenaton il quale volge assieme alla sua consorte, i figli al cielo. Come evidente, tutti e quattro sono portatori del cranio allungato.
9- Crani allungati e divinità solare
CONSIDERAZIONI FINALI
L’umanità è stata oggetto di interferenze aliene, le quali hanno agito sul percorso della evoluzione dell’ominide terrestre. Resta da stabilire se questo già non fosse un prodotto piovuto dal cielo. Una delle culture aliene che ha interagito è quella che si presentava con cranio dolicocefalo.
Nel tempo questa caratteristica si è perduta in gran parte, ma resta individuabile ancora oggi tra i portatori umani più accentuati. Altre culture aliene hanno interagito, altre caratteristiche si sono sviluppate. Quelli provenienti dal cielo sono rappresentati con le ali; ma non tutti quelli che volavano avevano un corpo biologico.
Le culture aliene si sono sempre servite di macchine operatrici che, quando avevano forma umana, erano dei robot, meglio dire “automi”. Se noi osserviamo l’immagine 4/B-C, notiamo che presentano aspetti neppure vagamente ipotizzabili come umani. I piedi dell’essere rivolto di spalle, ma anche di quello frontale, nulla hanno di umano.
Visitatori non compatibili con la genetica umana, oppure automi? Si apre quindi una nuova finestra sul panorama ufologico che, eventualmente sarà trattata in seguito. Passano i secoli cambiano le estetiche; ma la realtà di fondo di questa grande giostra resta immutabile. Per questo motivo ho inteso proporre un accostamento tra passato e presente, in funzione del futuro e, un accostamento tra l’ufologia riscontrata nel valtellinese con l’ufologia del passato. Esiste poi anche altra ufologia commestibile, ma esiste anche quella non commestibile; è quella messa sul mercato da chi non vuole che presente e passato siano accostabili e comprensibili.
10- Mitologia del carro