Chi è cieco e intende restare tale, continuerà col dire a coloro che vedono, che sono dei visionari. Mai dirà che costoro sono dei vedenti!!! Ammetterlo significherebbe riconoscere che lui è cieco!
- Sfere azzurre e arcobaleno
Fatta l’affermazione riportata sopra, la quale riflette quella che possiamo considerare la logica comune, occorre andare oltre. Questo perché la logica comune non è garanzia di verità assoluta, ma di un grado di verità relativamente basso. L’argomento prende spunto da una delle domande che mi è rivolta più di frequente dai lettori: “Per quale motivo vi sono persone che vedono e fotografano regolarmente ufo ed entità aliene, mentre altre non li vedono affatto?”.
Questa domanda richiama un particolare fenomeno riscontrato in ufologia da molto tempo. E’ stato notato che in occasioni di taluni avvistamenti di ufo, vi erano persone presenti che vedevano e altre che, pur essendo presenti, non vedevano nulla. I negazionisti immediatamente sostenevano che l’aver visto era unicamente una conseguenza del desiderio di vederli, ma che nulla di oggettivo era presente. Pertanto costoro sono detti sostenitori della teoria del “Fenomeno soggettivo”.
Di negazionisti ne esistono di due tipi. I negazionisti a causa della loro inconsapevolezza, ed i negazionisti a prescindere, per scelta a monte di tipo strumentale. I primi saranno costretti a ravvedersi quando la loro mente imporrà il ravvedimento, i secondi non saranno soggetti a ravvedimento, in quanto la posizione è una scelta motivata da interessi. Si tratta del classico mercato mercenario dei troll; ovvero persone pagate inconsapevolmente dalla massa dei contribuenti, per operare disinformazione nei confronti della massa stessa. Quindi la risposta alla domanda sopra, esclude ogni risposta ai negazionisti a oltranza; semmai si risponde ai negazionisti disponibili alla comprensione, ma veniamo alla risposta.
Metaforicamente, possiamo ipotizzare che alla scuola infantile gli ufo e le presenze aliene non esistono. Alle elementari si prende in considerazione la possibilità che ufo e alieni possano esistere, mentre alle superiori la presenza aliena e quindi ufologica è cosa data per scontata. Nulla vi è da rispondere ai facenti parte della scuola infantile, in quanto non è previsto dal programma. Ai facenti parte delle elementari sarà data la risposta A, mentre a quelli delle superiori la risposta B.
RISPOSTA: A
Alle elementari sono giunti coloro che provenivano dalla scuola infantile, pertanto giungono senza avere la minima idea circa l’ufologia. Se ne inizia a parlare in prima elementare ed immediatamente si riscontra che gli alunni hanno interessi e predisposizioni decisamente diverse tra di loro, come se facessero parte di gruppi di anime diverse. Si va da chi manifesta immediata comprensione del fenomeno, a chi non possiede i requisiti per accedervi facilmente.
Pertanto è immediatamente caos, in quanto l’argomento ufologia è comparso improvvisamente nelle loro menti. Qui ci sono alunni i quali affermano di aver visto; ed altri i quali affermano di non aver mai visto nulla di non convenzionale; pertanto nessuno a giudizio loro può aver visto. Entra in gioco la favola della volpe e dell’uva acerba. Il che equivale a dire che per alcuni, se una cosa non l’hanno fatta loro, non è possibile che possano averla fatta altri.
Intanto vi è da dire che per vedere occorre voler vedere, quindi occorre essere svegli e avere interesse. Occorre poi possedere oltre all’apparato visivo efficiente, le informazioni necessarie che consentono il vedere; in quanto se io non sono in grado di riconoscere quanto mi sta davanti, non potrò affermare che l’ufo che mi stava di fronte è stato da me visto. Se poi si intende anche fotografare quanto visto, occorre disporre della tecnologia necessaria ed utilizzarla in modo adeguato. Oggi con l’avvento dei cellulari, tutto è più facilmente a portata di mano; ma è necessario conoscere un importante aspetto del fenomeno.
Come ampiamente ho sostenuto e spiegato in altri articoli; circa la metà delle foto clamorose e genuine con tanto di ufo e/o entità aliene spettacolari, sono state fatte casualmente e senza che il soggetto fotografo se ne accorgesse. Il riscontro è avvenuto dopo. Ciò avviene a causa di motivazioni diverse.
La causa principale è che esiste una piccola banda di frequenza fotografabile, ma non visibile. Se le entità oppure gli ufo intendono farsi riprendere senza essere visti, si palesano in quella frequenza al momento dello scatto ed il gioco è fatto. Possono inoltre palesarsi sulla frequenza del visibile umano, inibendo dal vedere i presenti che ritengono non idonei e, farsi vedere o fotografare unicamente dagli altri. Nella risposta B spiegherò come questo è possibile e perché. Possiamo quindi iniziare a parlare di una concessione loro ad essere visti, di tipo selettivo.
Quindi si entra nel mondo dei così detti contattati.
Vi è poi da ricordare che seppure le manifestazioni ufologiche avvengono su tutto il pianeta; la frequenza delle manifestazioni è distribuita a macchia di leopardo. Quindi zone calde, con numerose manifestazioni e altre molto meno. Pertanto la risposta alla domanda non può non tenere presente questo aspetto. La Valmalenco ad esempio, è una zona dalla intensa attività ufologica, quindi ciò favorisce la presa di coscienza della popolazione locale. Ciò nonostante vi sono persone della scuola infantile che gli ufo continuano a non vederli e altre, delle elementari che pongono la domanda del perché avviene questo. Per chi abita in Valmalenco è quasi impossibile non avere riscontro del fenomeno; eppure questo avviene.
Ditemi voi se è mai possibile che in una occasione nel quale compare un arcobaleno quale quello della prima foto, vi è chi vede e fotografa i due ufo sopra l’arcobaleno e, una moltitudine di persone che non li vede o riprende! E’ pur vero che tra coloro i quali affermano di non averli visti, ci sono quelli che li hanno visti, ma che non lo ammettono. Sono quelli che non intendono esporsi, preferiscono invece passare come se non avessero visto. Questi sono strascichi da omertà, tipici del sistema Italia e non solo; ma anche conseguenza dell’indottrinamento ricevuto. Nel fondo dell’animo, ancora alberga quasi inconscia l’idea: se io vedo ciò che non devo vedere, rischio e sono peccatore, meglio non vedere! Altri invece, vedono e fotografano. La foto dell’arcobaleno è stata scattata da Chiesa in Valmalenco; mentre le sottostanti a San Marino.
2. Ufo sopra il Simposio
Se la foto della Valmalenco è spettacolare, quelle di San Marino rasentano la pazzia. Mentre si stava svolgendo l’annuale Simposio Internazionale di San Marino sugli ufo, organizzato dal Centro Ufologico Nazionale; sopra San Marino, allegramente una miriade di presenze non convenzionali, pertanto ufo, hanno effettuato la loro esibizione.
Ciò significa che mentre tra i presenti al simposio vi era chi si chiedeva se realmente esistono gli ufo, fuori dal locale vi era chi li stava vedendo e fotografando. Nella prima foto sopra si vedono persone che li stanno osservando. Tra costoro anche il noto Roberto Pinotti, rappresentante del CUN, come riportato nella Gazzetta di Parma. Non è possibile non considerare importante un evento del genere e, non è possibile non vederlo; eppure è avvenuto questo e altro. Intanto solamente un limitato numero di persone si è resa conto di quanto stava avvenendo, e questo perché molti presenti ancora frequentano l’asilo e pertanto non alzano gli occhi al cielo.
Cosa poi assai più grave, tra coloro che hanno visto, molti hanno fatto finta di non aver visto e quindi hanno taciuto. Occorre tenere presente che il simposio di San Marino, per la rilevanza a livello internazionale, attrae una miriade di addetti alla informazione. Quindi giornalisti, rai, tv, blogger ricercatori e altri. Questo caso è un esempio lampante del come la massa non vede, in quanto indottrinata al non vedere, da coloro che informano in senso inverso. In base alla logica comune, dell’asilo e ancora delle elementari, se non si dice che una cosa esiste, significa che non esiste; non che esiste ma non è stato detto!
RISPOSTA: B
La risposta B è rivolta agli alunni delle superiori, quindi parte dal presupposto che ufo e alieni esistono; ma anche dal fatto che l’ufologia e la presenza aliena sulla Terra è da leggersi mediante una logica alternativa più avanzata rispetto a quella abituale.
3- Il cervello vede o visualizza?
L’essere umano è convinto, in quanto così gli è stato inculcato; che gli occhi vedono. Ebbene, come ampiamente esposto in: https://www.presenze-aliene.it/il-concetto-di-realta-prima-parte/ , l’essere umano non vede affatto; ma visualizza rappresentazioni che poi intende come risultato ottenuto mediante la vista. La visualizzazione avviene mediante gli occhi, pertanto noi abbiamo l’illusione di vedere, ma ciò non è. Gli occhi di per sé non possono vedere/visualizzare, se non sono collegati alla mente della persona. Quindi non sono gli occhi che vedono, ma la mente che vede, o meglio visualizza, mediante gli occhi.
Pertanto, se la mente non possiede i dati necessari, oppure la determinazione del voler vedere, non vedrà. Il soggetto che vorrebbe vedere, ma che ancora non vede, come prima cosa deve determinarsi mentalmente, organizzare la propria mente con i dati necessari, dopo del quale inizierà a vedere. Diverse persone mi hanno scritto dicendomi: “Dopo aver letto suoi articoli, mi sono reso conto che alcune cose che avevo visto, non erano ciò che pensavo, ma ufo!”. Quindi la mente di queste persone, sino a quel momento, non aveva a disposizione i dati necessari per riconoscere, nonostante gli ufo fossero presenti e visibili. Dimostrazione questa, che è la mente a vedere mediante gli occhi e non viceversa.
4- Il bandolo della matassa
Occorre poi svelare un altro importante aspetto dell’essere umano. E’ stato fatto credere che ogni individuo è un essere a sé stante, indipendente e scollegato dal collettivo. Ebbene, è un inganno orchestrato malignamente per poter manipolare meglio la massa! Ogni individuo è come un PC. Può operare come singolo a sé stante, oppure può collegarsi in rete e operare congiuntamente ad altri PC. Esiste una consapevolezza individuale, ma esiste una coscienza collettiva. Questo aspetto è stato ampiamente trattato in: https://www.presenze-aliene.it/3-realta-condivisa-e-non/
Abitualmente gli esseri umani pensano, perché così è stato imposto a loro di pensare, che l’umano attuale è il prodotto di un percorso evolutivo naturale, oppure in alternativa, ad un fatto di creazione divina. Negli ultimi tempi però, si va affermando una terza ipotesi in base al quale l’essere umano attuale è il prodotto elaborato mediante interferenze di matrice aliena.
Interferenze quindi relative a manipolazione genetica, che sarebbero avvenute a più riprese, generando quelli che poi appaiono come “balzi evolutivi” e non solo. Tracce di queste interferenze aliene, sono riportate in testi e tradizioni da tutto il pianeta. Trasudano da tutti i testi sacri nel momento in cui si va ad una lettura libera da pregiudizi. In merito al vedere o meno, si legge nel “Popol Vuh” libro della cultura Maya:
Io suppongo che la velatura operata fu una interferenza o modificazione a livello di frequenza del sistema visivo. Ridussero lo spettro visivo a disposizione, quindi la vista si ridusse e non fu più come prima possibile vedere lontano su frequenze maggiori. La vista umana spazia ora tra i valori 380 e 750, come da spettro sopra esposto. Spostando questi valori nelle impostazioni del cervello, si aumenta o diminuisce la vista.
Qualcuno potrebbe pensare che quanto riportato nel Popol Vuh è mitologia e non storia; ma faccio presente che su tutto il pianeta, prima gli umani potevano vedere gli dei e pertanto le presenze aliene; ma da un certo punto in poi, gli dei non si poterono più vedere se non in casi particolari. Pertanto i conti tornano e il puzzle si compone. Non sono andati via gli dei, è andata via in parte la possibilità di vederli! MA NON TOTALMENTE!
Un’altra domanda che di frequente mi è rivolta è la seguente: “se il vedere è dovuto ad azione mentale e quindi è cosa soggettiva, perché poi è cosa confermata da altre persone e anche dalla tecnologia e dalla fotografia?” La domanda è conseguenziale e legittima; ma per avere la risposta occorre disporre di determinate specifiche informazioni, non comuni alla massa. L’insieme delle informazioni necessarie è esattamente quanto presentato nella serie degli articoli pubblicati, relativi al concetto di realtà. Quando si lascia il vecchio concetto di realtà per condividere il nuovo, la risposta si afferma da sola.
L’essere umano non vive dentro una realtà materiale e oggettiva come ci è stato fatto credere; ma dentro una realtà SIMULATA e pertanto immateriale, sebbene con le caratteristiche illusorie della tangibilità! Ciò non significa che la realtà simulata non esiste; in quanto simulazione esiste eccome! Pertanto così come è individuata e accettata dal corpo simulatore umano, così è riconosciuta dalla tecnologia e dalla fotocamera. Simulazione non significa simulazione parziale, ma simulazione totale, in grado di sostituire totalmente una realtà materiale e oggettiva!
Accettare una spiegazione del genere non è assolutamente facile per coloro i quali non dispongono delle informazioni necessarie; ma allora cosa fare? Forse che l’essere umano farebbe meglio mediante il non dirlo? Eppure tutto questo già era noto in passato, quando Socrate diceva: “uomo, conosci te stesso, conoscerai così l’universo e gli dei!”. Il punto centrale di tutta la faccenda, è il fatto che l’essere umano non sa cosa e chi è lui stesso; pertanto non può comprendere chi o cosa sono le presenze aliene e l’ufologia.
Indagando l’ufologia ci si trova nel caos totale, troppe cose non tornano e tra queste spicca l’interpretazione materialistica. Quando invece si giunge ad indagarla facendo finta che la realtà non è materiale, ma energetica e simulata, molti tasselli vanno ad inserirsi a dovere. Si afferma che ci sono entità aliene, le quali passano attraverso la materia ed i muri, così come si afferma che sono stati visti ufo andare dentro vulcani oppure il mare; oppure entità che si materializzano e smaterializzano. Se si ipotizza che tutto quello che pare essere materiale è energia simulante, gestita da un programma; tutto diventa facilmente spiegabile. E’ quel programma che stabilisce cosa e quando si può fare una certa cosa, pertanto nulla è impossibile possedendone il nulla osta.
Dentro quel programma di simulazione, sono stabiliti i parametri di riferimento e limitazione; pertanto nella simulazione, ognuno spazia in base a quanto stabilito in sala di regia mediante il programma di base. Ciò significa che il genere umano spazia dentro i limiti imposti, così come per ogni cultura aliena inserita nel progetto di simulazione. L’immagine 3A, in base alla interpretazione delle elementari, fa vedere come gli occhi vedono fuori la realtà esistente e, mediante lo spettro di destra, ci dice quali frequenze l’essere umano può vedere. Mediante le superiori, facendo finta che la materia non esiste, si vede a sinistra che la mente, mediante un cervello illusorio sul piano materiale, ma esistente sul piano energetico, proietta quale realtà credere di vedere.
IPNOSI/AUTOIPNOSI
L’essere umano è un essere che può manifestare modi d’essere diversi. Può così manifestare lo stato di sonno oppure di veglia; ma può manifestare il meno noto stato ipnotico. Generalmente è definito come stato alterato di coscienza. Il termine alterato non mi soddisfa, pertanto lo cambio in: alternativo. In questo stato alternativo per volontà propria quindi di autoipnosi; oppure per volontà altrui e quindi ipnosi, il soggetto cambia il suo tipico modo di essere e pertanto di vedere. L’ipnosi agisce mediante suggestione, così come l’autosuggestione; al quale possiamo aggiungere la forza di determinazione del soggetto. Entrando queste componenti in azione, andranno a spostare i valori di confine imposti che determinano i limiti della vista umana. Avremo così dei soggetti in grado di vedere di più o meno rispetto alla media.
Altro espediente utilizzato sin dalla antichità per ampliare lo spettro visivo, è quello di utilizzare sostanze stupefacenti in grado di alterare lo stato di coscienza. Siamo quindi nell’ambito delle sostanze psicotropiche. Fa testo lo sciamanesimo diffuso su tutto il pianeta, con l’uso di particolari funghi allucinogeni, del peyote, dell’ayahuasca, ma di una lunga lista di altre sostanze. Amplificare lo stato di coscienza è però una cosa; mentre il saper gestire in modo tale da rendere utilizzabile il tutto, è altra cosa.
PERCEZIONE SELETTIVA
La percezione selettiva è quel fenomeno per il quale, ciò che è percepito non è uguale per tutti. Se di fronte a noi vi è una realtà oggettiva assoluta, l’eventuale differenza nel coglierla è un fattore puramente soggettivo. Se di fronte a noi vi è una realtà simulata col quale interagiamo in base al nostro stato di coscienza, nuovamente è un fatto soggettivo. Se esiste (ed esiste) una eventuale volontà a noi esterna, oppure interna nostra ma del quale non siamo consapevoli, essa può interagisce su di noi.
Potrà quindi cambiare o determinare il nostro modo di percepire la realtà. I soggetti sottoposti ad azione non propria, sono soggetti selezionati; quindi ciò che verrà a loro imposto di vedere o sperimentare, sarà conseguenza di una azione selettiva. Ciò significa che i prescelti sono sottoposti a particolare esperienza di percezione da selezione, quindi si entra nel campo dei contattati. Ecco perché i presunti o reali contattati vedono e vivono cose fuori dal comune. Perché sono addotti. Poi si potrebbe disquisire circa l’aspetto positivo o negativo delle adduzioni e circa il significato del termine.
LA CHIAROVEGGENZA
La veggenza oppure la chiaroveggenza è la facoltà di acquisire conoscenze di eventi, luoghi, soggetti od oggetti attraverso una percezione extrasensoriale di tipo visualizzato; pertanto sconfiniamo nel campo del paranormale. Resta da chiarire, come detto sopra, se ciò avviene per caratteristica propria del chiaroveggente, oppure per interferenza da adduzione generata da volontà esterna. Potrebbero esistere entrambe le possibilità. Resta il fatto che comunque il chiaroveggente visualizza interiormente senza l’uso degli occhi. Siccome però anche chi crede di vedere visualizza, la differenza è che il visualizzato del chiaroveggente non è esteriorizzato, mentre nel credente/vedente comune avviene l’esteriorizzazione.
In conclusione, chi non vede ciò che altri vedono, non può affermare che ciò sia frutto esclusivo della fantasia. Occorre andare oltre nella comprensione sia del vedere, quanto del non vedere. In sostanza la visualizzazione è un atto di rappresentazione, operato dalla o mediante la coscienza del soggetto. Chi dispone di uno stato di coscienza inferiore, non deve permettersi di giudicare chi gli è superiore!
Vedono gli ufo quelli che hanno i requisiti per vederli e non li vedono, quelli che i requisiti non li hanno.
Ricordo ancora, per evitare malintesi, che realtà simulata non significa che ci troviamo di fronte al nulla. Significa che ciò che consideriamo esistente è frutto di simulazione e, in quanto tale, è presente e quindi fotografabile esattamente come per il visualizzabile.
6-Morale della storia