La scadenza era di quelle importanti e tra gli appassionati di ufologia la si attendeva con particolare attenzione. Sarebbe stato assolto o condannato Alessandro Di Roio dalla accusa di falso ideologico e truffa ai danni dello Stato italiano? Il Giudice di Sondrio Carlo Camnasio ha però velocemente risolto il caso: ASSOLTO PER NON IMPUTABILITA’. Festa in paese, tarallucci e vino in abbondanza per tutti, evviva la giustizia italiana. Però poi qualcuno ha iniziato a fare l’inventario della situazione e si è domandato: ma se l’accusato non era imputabile, per quale motivo è stato imputato? Sprovvedutezza dei denuncianti? Voglia di rompere i coglioni, tanto poi al limite paga il popolo italiano e l’importante è la personale carriera?
Lasciamo la pista dei carrieristi servitori di sistema e restiamo ai fatti. Il maresciallo Di Roio ha sempre affermato: ho semplicemente svolto il mio compito, ricevevo e inviavo a chi di dovere le segnalazioni e questo generava fastidio presso i superiori; al punto che sono iniziate le vessazioni e le denunce a mio carico. Ora a processo concluso, (ma potrebbe ancora esservi ricorso contro questa sentenza) sorge la domanda: tutto qui? No, non è tutto qui, anzi ora si inizia a considerare come sono realmente andate le cose, anche se i giornali più che altro fanno caciara.
Cosa significa dire: dare la caccia agli ufo non è reato. Di quale caccia si sta parlando? Nessuna legge italiana proibisce ad un comune cittadino di accertarsi; ma la parola caccia ci sta come i cavoli a merenda. Ancora di meno ci sta se il cittadino è un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri; in quanto è la legge stessa che prevede siano svolti gli accertamenti di dovere. Cos’è questo voler ingarbugliare la matassa?
Alessandro Di Roio riceveva le segnalazioni che girava a chi di dovere, quando le segnalazioni erano firmate dai testimoni; ma ovviamente non si procedeva quando in caserma si presentavano testimoni i quali facevano la loro dichiarazione, ma non la firmavano. I superiori non gradivano le segnalazioni del Comandante di Roio, ma sarebbe stato sufficiente ignorarle come sempre fatto in precedenza, ed il gioco se ne sarebbe stato arenato nei cassetti del dimenticatoio all’italiana.
Qualcosa però non ha consentito un tranquillo seguito in base a questa logica e, il qualcosa è stato generato dal Comandante nel momento in cui si è prefissato di volerci vedere chiaro in questa faccenda di presunti alieni. Dice oggi Di Roio: dovevo capire in quale misura la presenza aliena era presente sul territorio e, in quale misura poteva eventualmente costituire un pericolo per la popolazione. Automobilisti affermavano di aver visto esseri umanoidi attraversare la strada all’improvviso, voci di corridoio riferiscono di un caso in cui un allogeno sarebbe stato investito, luci viste percorrere la vallata nel corso delle notti, tracce al suolo nella neve, nella sabbia presso il torrente Mallero, pietre e massi posti in posizioni non naturali in stato di perfetto equilibrio senza che nei paraggi vi fossero tracce umane, etc.
Tutto questo e altro ancora non poteva essere ignorato, pertanto nel 2010 il Maresciallo Di Roio inizia a volerci vedere chiaro in questa faccenda; quindi senza divisa, senza ore di straordinario pagate, inizia a battere la Valmalenco alla ricerca delle tracce della presenza aliena, ma anche e soprattutto per rendersi conto di eventuali pericoli a carico dei valligiani.
Andando alla ricerca delle tracce/conferme, Alessandro trova tracce e conferme; ma non solamente trova le conferme, trova pure il fatto che ci sono in zona delle presenze aliene particolarmente disponibili nei suoi confronti e della popolazione. Quindi avviene che in numerosi casi delle entità aliene si palesano di fronte a lui, non si lasciano toccare, ma si lasciano tranquillamente fotografare e in diverse occasioni pure salutano. Si fanno vedere presso gli alpeggi in alta Valmalenco e praticamente tutti i locali valligiani ne sono consapevoli. In molti affermano di aver visto i “fumin”, i piccoli grigi.
L’azione di ricerca di Alessandro Di Roio fa sì che la popolazione ora lo consideri il principale referente in merito alla questione ufologica. Gode della fiducia della popolazione sia umana quanto aliena e, questo non è accettato dai superiori dell’Arma al servizio delle sacre istituzioni di Stato. Alessandro Di Roio sta dando fastidio. Genera fastidio in quanto è andato ad accertare quanto il Ministero italiano della Difesa non vuole che diventi di conoscenza pubblica. Domanda: ma questo Ministero della Difesa chi sta servendo? Il popolo italiano, o interessi nostrani? Lasciamo questa pista e torniamo a Di Roio.
Alessandro Di Roio sta rompendo le scatole al sistema italiota in quanto di fronte a lui si palesano ufo ed entità aliene, lo salutano, si lasciano fotografare, scavalcando ogni logica formale con lo Stato italiano. La presenza aliena si conferma con Di Roio ma non relaziona con lo Stato italiano, quantomeno ufficialmente! Questo è un affronto che non si può accettare nel momento in cui il Ministero vorrebbe essere il solo e unico referente e, vorrebbe tenere tutto nascosto!
Ora andiamo a scoprire perché i carrieristi dello stato italiano tanto odiano il Comandante che si può permettere di incontrare dei rappresentanti alieni. Premetto che in questa faccenda il gioco non è mai stato gestito a piacimento da Alessandro di Roio, che a posteriori lo possiamo identificare quale strumento, che suo malgrado si è ritrovato ad interagire con una occulta regia aliena. Ora andiamo a considerare un caso, il quale ci prospetta il fatto che in zona è presente un apparato militare alieno, che si palesa a dei comuni cittadini.
VICENDA 25/4/2019
Quanto avvenuto quel giorno, in parte già era stato riportato in: https://www.presenze-aliene.it/discrasia-fotografica/ , ora però andremo a raccontare il seguito della vicenda. Ci troviamo di pomeriggio presso il Parco Vassalini nelle vicinanze del torrente, dove è posto un grande masso con forma di trapezio. Il teste ad un certo punto vede una strana figura che staziona sul lato torrente, come da foto sottostante.
Non si rende conto immediatamente di chi o cosa si tratta, anche perché la figura sta nell’ombra e pare portare un casco. Il teste non è nuovo a vicende del genere, pertanto senza paura gli si avvicina, nel frattempo da dietro il masso l’entità aliena si sta alzando mentre in precedenza probabilmente era accovacciata.
Con la seguente foto ora la possiamo vedere meglio. Si tratta di una entità di alta statura come se ne vedono di frequente in zona; pertanto mt. 2,30/40. Porta certamente una divisa militare e quelli che possiamo vedere, paiono gradi o simboli di appartenenza.
Porta certamente un casco integrale chiuso, pertanto non è possibile vedere i particolari del volto. Nella soprastante foto vediamo l’entità mentre si appresta a venir via da dietro il masso. Si porta di fronte al masso mentre il testimone si è avvicinato. Ora si trova a breve distanza e l’entità si è fatta scorrere a salire, il primo livello di visiera. Per questo motivo ci pare di vedere una testa molto alta. A livello sottostante ancora non si vedono gli occhi come in natura, ma parrebbe avere un ulteriore visore.
Questa entità porta certamente una divisa militare con tanto di gradi e ciò comprova quanto da tempo in zona si supponeva; ovvero il fatto che in Valmalenco sono presenti entità aliene militari e altre non, ovvero quelli che in genere sono detti civili alieni o allogeni.
La serie fotografica a disposizione consta di sei foto in versione originale, ma non ci fa vedere come questa vicenda è terminata, o meglio come l’entità poi sarebbe andata via. Occorre ricordare che più testimoni hanno confermato una strana situazione che in alcuni casi si va a creare quando si incontrano entità aliene. E’ un po’ come se si entrasse in un sogno ad occhi aperti, dove si vede e fotografa, ma che poi termina sfumando esattamente come se si stesse sognando o uscendo da uno stato post ipnotico.
Entità aliene con tanto di divisa militare già erano state presentate mediante questo blog; ricordo il sottostante caso:https://presenze-aliene.blogspot.com/2022/10/missione-terra-12122017.html
Anche in questo caso l’entità ha pressoché la stessa statura, porta divisa e simboli e se non si tratta della stessa entità, comunque è certamente parte dello stesso apparato militare, regolarmente operativo in zona. Ecco cosa oggi certamente possiamo affermare: Il Comandante Di Roio in seguito ai suoi accertamenti, come peraltro ha affermato di fronte al Giudice, in Valmalenco esiste una situazione di questo tipo. Ora però spunta la seguente domanda: lo Stato italiano di tutto questo era o è consapevole o, non lo era e non vuole che la popolazione lo sia?
Il Governo italiano di tutto questo è sempre stato perfettamente informato a livello di chi di dovere e, se si fosse scomodato di fissare a dovere i paletti, tutto il casino che poi si è verificato non sarebbe avvenuto. I rappresentanti dello Stato italiano hanno però avuto la faccia tosta di prendere tutti gli italiani testimoni per dementi, nel momento in cui hanno avuto la pretesa di far passare per idioti tutti coloro che della presenza aliena hanno avuto riscontri.
Sarebbe bastato che fossero convocati i vertici dell’Arma dei Carabinieri e a loro fosse stato detto: noi Stato italiano siamo perfettamente a conoscenza della presenza aliena in Valmalenco. Ci dobbiamo convivere nel migliore dei modi; pertanto quando si presenta in una Caserma un testimone non lo si deve prendere per scemo, anzi, gli si devono fare i complimenti per aver adempiuto il suo dovere. Se questa logica fosse stata applicata, il Comandante Di Roio non avrebbe dato seguito alle segnalazioni, poiché già tutto sotto controllo.
A posteriori e di fronte a tale situazione, possiamo ancora dire che la popolazione non è stata preventivamente informata in quanto ritenuta non matura; oppure possiamo affermare con assoluta certezza che gli immaturi sono coloro che dall’alto colle con sguardo sprezzante vessano l’Italia? Ricordo che nel momento in cui attorno alla zona del Bernina è stata istituita la zona CBA, già lo Stato italiano era perfettamente a conoscenza della situazione. La strategia del far passare un Comandante dei Carabinieri, ligio al suo dovere, quale instabile per la condizione psico-fisica, è unicamente un modo per venir fuori da un pantano all’italiana! Pantano ulteriore dal quale ora suppongono di venirne fuori alla grande nel momento in cui arrestano un boss latitante da trent’anni, che parrebbe essersi consegnato per problemi di salute! Qualcosa non torna… Domanda: ma la trattativa stato/mafia, cosa prevedeva in fatto di ufologia? Chi sono i veri direttori d’orchestra?