Si può nascere, vivere e morire, anche senza pensare più di tanto a Dio. In fondo, se esiste un Dio che è la causa generante ovvero il Tutto (umanità e sottoscritto compreso); è lui che deve pensare a me! Nulla però, vieta di pensarci! Questo articolo, non è rivolto agli atei non battezzati ma semmai, agli atei battezzati, ai laici battezzati, ai cattolici in particolare ma, a tutti i religiosi. Ogni religioso (per coerenza) dovrebbe rispondere alla seguente domanda: “Il tuo Dio è il Tutto assoluto oppure è parte del Tutto?” Medita e, rispondimi come e quando vuoi, io ti aspetto.
Nel caso la risposta sia che il tuo Dio è “parte del Tutto”; io ti rispondo che questo tuo Dio (per conseguenza) non è assoluto in quanto non comprende in sé il Tutto e, pertanto è semplicemente una parte ovvero, al limite, una divinità. Se tu mi rispondi che il tuo Dio è il Tutto Assoluto; allora ti rispondo che, per conseguenza, tu sei in Dio anche se sei ateo e quindi, sei parte di Dio. In quanto parte di Dio, tu sei Dio stesso in forma umana.
Nel corso della mia vita, ho posto la nevralgica domanda ad ogni occasione. Tutti i sacerdoti interpellati, mi hanno risposto sempre che Dio è Dio di tutti, è il Tutto assoluto, indipendentemente dal fatto che l’essere umano sia religioso, credente o meno. Ho chiesto a sacerdoti cattolici, se il Dio cattolico è il Dio di tutti o solamente dei cattolici. La risposta è stata che il Dio dei cattolici è il Dio di tutti, compresi gli aderenti ad altre religioni e agli atei.
Ora però mi assilla una domanda; per quale motivo devo essere cattolico se, l’esserlo o il non esserlo nulla cambia tra me e Dio in quanto io sono parte di Lui stesso? Fin da piccolo mi avevano inculcato l’idea che l’essere cattolico mi privilegiava di fronte a Dio; ma può un Dio serio, privilegiare alcuni suoi figli a scapito di altri? Se non sei cattolico, andrai all’inferno! I bambini non battezzati andranno nel limbo! ecc. Ora però scopro che sostanzialmente non è vero!
Per impormi tale idea, la chiesa mediante la società ed i miei genitori, mi ha battezzato quando non avevo voce in capitolo, per poi dirmi che il battezzato aveva caratteristiche e diritti, maggiori rispetto agli altri fratelli umani non battezzati. Non si paventa con il battesimo una forma di razzismo religioso? Anzi, non si impone mediante il battesimo una differenza che sfocia nel razzismo? Tutti gli esseri umani nascono già, battezzati in Dio in quanto sue creature insite in Sé Stesso; perché ledere questa realtà divina con una religione che opera una discriminazione?
Semplice la risposta, perché le religioni in generale ma il cattolicesimo in questo caso, non sono state create e finalizzate per far conoscere Dio agli esseri umani; ma per separare la creatura dal creatore mediante gestione. Mentre formalmente sostengono di operare per l’interesse umano e Divino; in realtà, sostanzialmente, operano contro l’interesse individuale, collettivo e Divino. Ecco perché qualcuno affermò: “ Le religioni sono l’oppio dei popoli”. Perché la religiosità non fa altro che drogare le menti umane.Il battesimo è un rito iniziatico che sancisce l’impegno assunto, di far parte di quella associazione o famiglia. L’impegno ha valore di giuramento a vita pertanto, ogni battesimo distrae e allontana l’individuo dalla sua condizione naturale di appartenenza alla grande famiglia Divina.
Abbiamo così le famiglie di “cosa nostra”, quella cattolica, quella massonica, quella della “santa alleanza” ecc. Ognuna di queste famiglie si è staccata dal ceppo originale mediante un rito iniziatico e di giuramento creando separazione e caos. Ogni iniziativa di separazione intenzionalmente lesiva, si può definire satanica. L’unica religione che dovrebbe esistere, dovrebbe essere la religione delle non religioni ovvero, delle non religioni formali ed esteriori. Quindi religione interiore relativa al tuo rapporto personale con il Tutto che ti fa esistere, ovvero Dio. In base a questa logica di ragionamento, confermata da una infinità di prove riscontrabili oggettivamente, nell’operato della chiesa cattolica; si può tranquillamente affermare che la religione cattolica, al vertice, è satanista. Opera occultamente per la separazione dell’umanità da Dio, ponendosi ella come mediatrice infallibile, mentre invece svia il soggetto dal suo rapporto personale mediante la coscienza interiore. Sostituisce la via interiore dell’essere umano, con una via esteriore da loro gestita a piacimento.
LA VICENDA PERSONALE: Dopo meditazioni protratte per anni; decisi di compiere la scelta maturata. Andai dal sacerdote della parrocchia presso il quale ero stato battezzato 58 anni prima. Mi presentai dicendogli che avevo necessità di parlargli. Il sacerdote mi rispose che era lì per sentire quanto avevo da dire. Io gli dissi che avevo scoperto, di essere stato battezzato contro la mia volontà e che ora chiedevo mediante la sua persona, alla chiesa di porvi rimedio! lo vidi diventare paonazzo, boccheggiò un po’ e, mi disse che erano stati i miei genitori a farmi battezzare ed io ora ero cattolico a vita. Io gli risposi che i miei genitori erano stati plagiati dalla chiesa e quindi, la loro scelta non era stata consapevole e responsabile pertanto, legittimamente non valida.
Gli dissi che ero a conoscenza di quanto prevede la legge e che pertanto il bluff del “non si può fare nulla”, non poteva funzionare. Precisai che si doveva unicamente stabilire se il tutto doveva avvenire con le buone o con le cattive. Mi rispose: Cosa intende per cattive? Gli dissi: per cattive intendo che nel caso non accettiate la mia pacifica richiesta che ora sto formulando, la mia richiesta verrà portata avanti mediante una causa da parte vostra con l’U.A.A.R.. Cambiò tono e mi rispose: Oggi sento il vescovo, lei venga domani in sacrestia che ne parliamo. Il giorno seguente mi presentai con la lettera in mano, guarnita della documentazione necessaria. Il sacerdote si dimostrò consapevole e disponibile. Mi espresse la disponibilità del vescovo ad acconsentire pacificamente allo sbattesimo.
Il sacerdote mi domandò: Perché lei, dopo una vita come cattolico, ha deciso di non esserlo più? Sta pensando ad altre religioni? Gli risposi: Ho deciso di non essere più cattolico, da quando ho scoperto che il vertice della chiesa cattolica è satanista. Il sacerdote riprese l’espressione e la colorazione che aveva già espresso in precedente occasione. Aggiunsi io, che ero però disposto a rivedere la mia posizione, nel caso lui fosse stato disposto a dimostrarmi che mi stavo sbagliando! Mi rispose: assolutamente no! Non intendo pronunciarmi su questo! Il gioco in corso era stato chiarito.
COSA PREVEDE LA LEGGE: La legge italiana, stabilita in accordo con la chiesa cattolica, prevede la possibilità dei cittadini italiani, di dissociarsi ovvero di sbattezzarsi. La chiesa riconosce tale possibilità; ma ostacola nei limiti del possibile. La chiesa sostiene che il battesimo è operato mediante un rito pertanto, per sbattezzarsi occorre rito contrario, ma questo non verrà mai officiato. Semplicemente, coloro che fanno richiesta di sbattesimo, saranno cancellati dall’elenco dei facenti parte dei battezzati, o meglio, mediante un’annotazione sul registro parrocchiale a fianco della registrazione dell’avvenuto battesimo nel quale si afferma la volontà del richiedente di non far più parte della chiesa cattolica.
E’ evidente il cavillo furbesco che consente alla chiesa di sostenere l’adempimento secondo la legge; lasciando in sospeso un aspetto di condizionamento psicologico. Non vieni formalmente sbattezzato né, cancellato dal registro. Semplicemente si dichiara per iscritto, che non fai più parte della chiesa cattolica. In genere il cattolico che non vorrebbe essere tale, non conosce la procedura per sbattezzarsi. Teoricamente, quando viene presentata richiesta al parroco dove si è stati battezzati, (con tanto di raccomandata e ricevuta di ritorno, francobolli per la risposta ecc.) si dovrebbe ottenere il risultato. Non avviene però così. Se il richiedente non opera secondo prassi stabilita, la sua richiesta viene rigettata; ma viene rigettata anche se la prassi è formalmente corretta, in quanto il richiedente non riceverà risposta alcuna.
Secondo la legge, il richiedente potrebbe fare causa e avrebbe teoricamente ragione; la chiesa però cavilla sul fatto che, il credente medio non è in grado di intentare una causa e, se anche lo facesse, sarebbe come opporsi ad un ciclone. In Italia, una delle associazioni in grado di intentare cause collettive alla chiesa cattolica e di vincerle, è l’UAAR.
Questa associazione, raccoglie tutte le richieste di sbattesimo a loro pervenute, ma non soddisfatte e, con causa comune, cita in giudizio la chiesa. La legge riconosce e, la chiesa perde le cause, questo è avvenuto in passato. Per questo motivo, quando ho citato l’UAAR, il sacerdote mi ha immediatamente palesato la fattibilità della mia richiesta. La strada più sicura e veloce è questa.U.A.A.R.: Associazione di promozione sociale, significa Unione Atei Agnostici Razionalisti. Premetto che io non sono ateo ma semmai, laico, filo/gnostico; pertanto non propongo l’associazione in quanto sostenitore ateo ma, in quanto ritengo che l’operato svolto dall’UAAR nell’ambito delle cause di sbattesimo, sia meritevole di considerazione.
Ogni informazione necessaria per realizzare la pratica, è chiaramente visibile nei siti dell’UAAR alla voce “sbattesimo” al quale rimando i lettori interessati. Sebbene non se ne parli, gli sbattezzati in Italia sono migliaia e, secondo l’UAAR, oltre ventimila sono stati gli sbattezzi negli ultimi anni. Esiste anche la giornata dello sbattesimo in cui, in molte città italiane, vengono posti dei gazebo in cui si raccolgono le richieste di sbattesimo oppure si rendono note le informazioni necessarie ai richiedenti.
ESEMPIO MODULO DI RICHIESTRA:
OGGETTO: istanza ai sensi dell’art. 7 del Decreto Legislativo n. 196/2003.Io, sottoscritto …. ….. nato a …. Il …….residente a (indirizzo)con la presente istanza, presentata ai sensi dell’art. 7, comma 3, del Decreto Legislativo n. 196/2003, mi rivolgo a Lei in quanto responsabile dei registri parrocchiali. Essendo stato sottoposto a battesimo nella Sua parrocchia, in una data a me non nota ma presumibilmente di poco successiva alla mia nascita, desidero che venga rettificato il dato in Suo possesso, tramite annotazione sul registro dei battezzati, riconoscendo la mia inequivocabile volontà di non essere più considerato aderente alla confessione religiosa denominata “Chiesa cattolica apostolica romana”. Chiedo inoltre che dell’avvenuta annotazione mi sia data conferma per lettera, debitamente sottoscritta. Si segnala che, in caso di mancato o inidoneo riscontro alla presente richiesta entro 15 giorni, mi riservo, ai sensi dell’art. 145 del Decreto Legislativo n. 196/2003, di rivolgermi all’autorità giudiziaria o di presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali.
Dichiaro di rinunciare fin da subito a qualsivoglia pausa di riflessione o di ripensamento in ordine alla soprascritta istanza; avverto che considererò ogni dilazione come rifiuto di provvedere nel termine di legge (15 giorni, ai sensi dell’art. 146, comma 2, del D. lgsn. n. 196/2003) e che quindi sarei costretto a ricorrere all’autorità giudiziaria o al Garante per la tutela dei dati personali, qualora Lei illegittimamente differisse l’annotazione richiesta. Ciò, in ottemperanza del Decreto Legislativo n. 196/2003 (che ha sostituito, a decorrere dall’1/1/2004, la previgente Legge n. 675/1996), in ossequio al pronunciamento del Garante per la protezione dei dati personali del 13/9/1999 ed alla sentenza del Tribunale di Padova depositata il 29/5/2000.Si diffida dal comunicare il contenuto della presente richiesta a soggetti terzi che siano estranei al trattamento, e si avverte che la diffusione o la comunicazione a terzi di dati sensibili può configurare un illecito penale ai sensi dell’art. 167 del D.lgs. n. 196 del 2003. Si allega fotocopia del documento d’identità nonché, rimborso spese di risposta. Certo della sua comprensione e correttezza, cordialmente saluto Firma ……………….…A richiesta avvenuta e soddisfatta, si riceve mediante lettera, conferma dell’avvenuta annotazione nel registro dei battezzati. L’occasione consente al vescovo della diocesi a cui è rivolta la richiesta o, chi per lui, di esprimere il suo pensiero del quale (nel caso mio) riporto :“Spero che la sua ricerca di fede abbia un seguito ulteriore e che lei possa un poco alla volta riscoprire il valore oggettivo di molte realtà che al presente possono risultarle per tanti motivi anche contingenti offuscate. Mi unisco nella preghiera ecc..”
Non riescono proprio a guarire, mi dissi; perché non rispondergli? Ecco la sintesi della mia risposta: Egregio signor …..Con la presente, le esprimo la mia considerazione per il non aver opposto ostacoli di sorta, al dissociarmi dalla religione Cattolica. Per quanto riguarda la sua speranza che io dia seguito alla mia ricerca di fede, intendo esporle quanto segue: “ E’ proprio perché ho preso consapevolmente coscienza d’essa, che ho deciso di eliminare la presenza gestionale da parte della Chiesa Cattolica!..”…ritengo che fede e dottrina non sono equivalenti ma distanti una enormità, se non sovrapposti da interessi di parte.
Sono poi convinto, che la fede interiore in un individuo, è come un meraviglioso fiore Divino posto nell’intimo giardino umano. Nessun giardiniere, anche se in nome di un Dio che peraltro non ha mai realmente conosciuto, ha autorità mediatrice o altro. Inclusa la pretesa medioevale, del “Privilegio sulla fede”…. nel corso della mia vita, ho visto intorno a me, troppe persone affidare ingenuamente, il fiore della loro fede a giardinieri che, per motivi vari, lo hanno indirizzato ad appassire, per poi sostituirlo con un fiore di plastica, in nome dell’infallibilità della Chiesa e del loro mandato.
Stessa cosa farebbero eventuali manipolatori in un mondo da sviare e manipolare! Gli esseri umani, affidano la salute ai medici e poi, muoiono di malattia. Affidano il denaro alle banche e poi muoiono in povertà. Affidano lo stato ai politici e poi, diventano debitori i cittadini. Affidano la fede e la loro spiritualità alla Chiesa Cattolica etc. Pertanto, io spero che la sua ricerca di fede, abbia un seguito ulteriore e che lei, possa un poco alla volta riscoprire il valore di realtà che al presente possono risultarle per tanti motivi, anche contingenti, offuscate… (ripetendo la stessa affermazione che lui aveva fatto a me).Io da parte mia, intendo ergermi a Giardiniere, Signore e Sacerdote di me stesso, dinanzi al fiore della mia fede e della mia vita.
Non intendo delegare oltre, mentre considero la possibilità d’essere di pensiero laico e non agnostico o ateo. Ringrazio lei, per il suo intento di unirsi a me nella preghiera; ma le ricordo, che fin dall’inizio della religione cattolica, tutti i Papi e con essi la Chiesa ed i fedeli credenti, hanno pregato per la pace nel mondo e sempre, siamo stati in guerra! Sempre si è pregato per la salute, la fame, la giustizia, il perdono, con risultati opposti e, vedo intorno a me la prevalente miseria umana mentre, il potenziale umano latente, consentirebbe ben altri traguardi!
Forse proprio per questo, nella massa in molti vogliono gestire il prossimo! Quindi trionfa l’industria della plastica e dello sconforto! La invito pertanto, a non pregare per obiettivi che mediante classica preghiera, non saranno esauditi; ma ad operare affinché si realizzi il “vero” interesse individuale suo, che poi, al di là della parvenza, è lo stesso vero interesse mio e collettivo. Cordiali saluti ed augurio di sereno cammino.
SINTESI CONCLUSIVA: Un mio vicino, venuto a conoscenza del fatto che mi ero sbattezzato; ha posto la seguente domanda: “Ora che non sei più cattolico; quale religione sceglierai?”
Risposta: ”Come puoi pensare, che dopo essermi finalmente tolto un sassolino da una scarpa, io pensi di mettermene un altro?” Dopo essermi sbattezzato, mi sono sentito più leggero; sarà stato perché mi sono liberato della egregore cattolica?