C.U.N. 2024-Operazione discredito (prima parte)

Il Simposio CUN 2024 verrà ricordato nelle pagine della storia a venire, come l’anno in cui l’esposizione a carattere ufologico prodotta da uno dei relatori invitati, ovvero l’ex Luogotenente Alessandro Di Roio, ha mandato in visibilio la platea oltre il consentito. Questo è avvenuto in una Italia completamente sottoposta ed asservita al potere di sistema o meglio al “diktat” con tanto di benedizione papale. Poi però qualcuno si è reso conto che la faccenda era sfuggita di mano, i buoi erano scappati dalla stalla, ora occorreva andare a riprenderli.


1 persone in posa per farsi riprendere con degli ufo


Esporre la presenza di oggetti volanti di presumibile origine esogena è oggi consentito, poiché ammesso dallo stesso Pentagono e dalla Marina USA e pure dal Vaticano ma, altra cosa è andare ad esibire la presenza di entità aliene non ipotetiche, ma oggettive e riscontrate. Ora però dalla stalla i buoi erano scappati, era necessario trovare il responsabile o quantomeno il capo espiatorio per rimediare e salvare entro il possibile la situazione e, la persona fu Roberto Pinotti.
La persona di maggiore visibilità e rappresentanza, nonché ritenuto responsabile per aver invitato ufficialmente il Di Roio a relazionare in merito al riscontro ufologico in Valtellina/Valmalenco era Roberto Pinotti, sebbene tramite Massimo Angelucci; pertanto a lui la gogna. A Pinotti l’onere di recuperare i buoi scappati dalla stalla e, l’onere di stabilire quale strategia adottare da quel momento in poi. Anni addietro la strategia adottata dai poteri forti mediante i servizi segreti, non esitava ad arrivare sino alla eliminazione fisica, ma poi l’umanità si civilizzò, quindi ora si adotta la strategia del discredito che non si limita al verbale, ma va ad oltranza.
Per recuperare i buoi scappati, Roberto Pinotti ha scelto di adottare la strategia del discredito e, questa scelta lapalissiana si è palesata mediante una serie di comunicati CUN presenti a tutt’oggi sulla sua pagina Facebook, ma con strategia innescata a più livelli. In questi comunicati, Pinotti asserisce che tutta una serie di fotografie inerenti l’ufologia della Valmalenco sono dei falsi e, tale conclusione sarebbe emersa dopo approfondite analisi sul materiale fotografico. Qui nasce il primo intoppo, poiché il Pinotti non presenta perizie forensi redatte da Enti legittimati, fatte su foto in versione originale con tanto di autorizzazioni da parte dei titolari ma, prende foto pure dal mio blog senza specificarne l’origine. Tutte le foto postate in rete non possono più essere considerate originali, pertanto non possono arbitrariamente essere fatte passare per falsi.
Tale operazione di discredito, peraltro alquanto scialba, di cattivo gusto in quanto scorretta e condotta senza interpellare il proprio Consulente scientifico CUN ovvero Ing. Massimo Angelucci, ha generato reazione a tutti i livelli. Il Consulente si dimette, le Perizie Forensi non vengono presentate poiché non esistono, i presunti esperti non si conosce chi sono poiché non legittimati, Alfredo Benni li rappresenta tutti e sostiene che in fondo le perizie non sono necessarie in quanto lui vede ad occhio che si tratta di falsi fotografici! Questa operazione discredito è destinata ad un fallimento totale, poiché da quel momento, capito come stanno le cose, in molti lasciano il CUN. Pinotti sostiene che quelli che se ne vanno sono i peggiori e quelli che restano i migliori, ovvero ad esempio Alfredo Benni e Giorgio Di Salvo; ma bando alle polemiche, andiamo oltre. Qui sotto vediamo l’invito ad Alessandro Di Roio e la presa di posizione del responsabile delle analisi Massimo Angelucci.


2 invito CUN a Di Roio e precisazione M. Angelucci


Nel nostro mondo le domande servono per ottenere le risposte, pertanto ora la seguente: la presente operazione di discredito nei confronti dell’ufologia valtellinese, è la prima azione posta in essere, oppure in precedenza ve ne sono state altre?
Forse gli interessati non ne sono a conoscenza; ma l’intento di oscurare l’ufologia valtellinese non è cosa di oggi, poiché va molto indietro negli anni e, negli anni sempre è stata presente e costante anche prima che Alessandro Di Roio comparisse all’orizzonte. Basta valutare con accortezza la sottostante locandina inerente la prima conferenza tenutasi a Sondrio nel lontano 2003. Questa conferenza caldeggiata dal ricercatore Felice Sirtori mediante la locale Associazione Astrofili, fece sì che contattassero il CUN nella persona di Alfredo Benni quale responsabile del CUN Lombardia. A costui oggi si dovrebbe domandare come comparve il CICAP in quella conferenza e, se era una costante il fatto che il CUN operasse affiancato dal CICAP.
In quella occasione Felice Sirtori portò alla conferenza un certo numero di diretti testimoni di casi ufologici eclatanti avvenuti in zona, con l’intento di portare attenzione a quanto in valle stava avvenendo. I testimoni furono smontati, annullati e derisi da Bibolotti e Morocutti, facendo passare che quelle dei testimoni erano unicamente fantasie popolari. La conferenza tradì le aspettative, poiché il pubblico accorso per avere risposte dal CUN, ebbe le risposte del CICAP con appoggio CUN. I testimoni se ne andarono via incazzati adducendo a Felice Sirtori delle responsabilità che non aveva. Alfredo Benni, responsabile per il CUN Lombardia nel frattempo si era defilato come si conviene ad un grande stratega. Ora costui, messo nella sua posizione di esperto CUN da Roberto Pinotti, contesta a tutto tondo l’ufologia della Valmalenco!!!


3 quando il CUN operava col CICAP


Per chi non lo sapesse il CICAP è stato (ora tramontato poiché sostituito da nuovo partito come avviene in politica quando un partito ha fatto il suo tempo) un comitato indetto per le indagini sul mondo paranormale e pertanto anche in ambito ufologico. Finanziato con soldi pubblici per informare la massa, ma nella realtà dei fatti, per delegittimare tutto quanto non torna opportuno al potere mediante la logica di sistema da imporre, ovvero il diktat.
Il CICAP terminò la sua funzione nel momento in cui l’inefficienza ma soprattutto la palese faziosità strumentale ora riscontrata dalla massa, lo condusse al fallimento e alla chiusura. Oggi riposa in pace senza mai essere morto realmente, anche se ora nel suo ultimo libro, Pinotti disapprova l’operato del CICAP, ma occorre tenere presente che Pinotti era presente pure lui nel CUN nel 2003. Chiusa parentesi conferenza 2003 per dire che già allora il CUN faceva opposizione all’ufologia valtellinese, a presagio di quanto poi sarebbe avvenuto se mai la vicenda Valtellina fosse maggiormente emersa!
Se oggi il CUN o chi per lui, pur di delegittimare l’ufologia valtellinese è disposto a sacrificarsi, significa che è consapevole del fatto che il CUN ha fatto il suo tempo, con la possibilità che possa andare a tenere compagnia al CICAP. Altre persone, altre sigle, altre illusioni e nuovi partiti. La storia deve apparentemente cambiare, per non cambiare mai nella sostanza di fondo ovvero: il potere comanda.


IL RUOLO DELL’ARMA DEI CARABINIERI
La vicenda valtellinese relativa alla presenza ufologica ma meglio dire aliena, ha visto più distinte posizioni: quella della popolazione, quella dell’Arma dei Carabinieri e quella del potere che tutto sovrintende mediante il diktat. La popolazione riscontrava questi eventi anomali, l’Arma dei Carabinieri gestiva come prescritto dalla legge e dal diktat del momento. Un giorno mentre scambiavo opinioni in merito alla vicenda in questione e mentre vedevo Alessandro Di Roio in un momento di profondo sconforto gli domandai: scusa, ma questa vicenda dell’ufologia valtellinese, è spuntata all’improvviso quando sei stato posto in questa posizione, oppure esisteva anche prima?
Risposta: certo che esisteva anche prima, ma devi considerare quanto mi disse il precedente Comandante quando lasciò il servizio. Disse: cerchi di fare sempre del suo meglio, e se mai le dovesse capitasse di vedere o sapere in merito a cose particolari, mi ascolti, volga lo sguardo dall’altra parte! In quel momento, dice ora Di Roio, non immaginavo cosa mi stava aspettando!
Inizialmente come da prassi dovuta, Di Roio indirizzava al Comando di Sondrio le testimonianze e, qui confluiva il materiale fotografico dei testimoni e quanto personalmente riscontrato. Il comando di Sondrio certamente non aveva interesse a sbandierare quanto perveniva loro, pertanto per un certo lasso di tempo l’Arma sapeva, sapevano i testimoni e un po’ di persone al quale il segreto era stato confidato. Teniamo presente che voci di corridoio, ma pure favole del passato e anche presenza nel folclore, sostenevano la tesi relativa a strane presenze tra le quali quella dei “fumin” oggi detti grigi, prossima ad una zona oggi casualmente detta dei grigioni.
La cosa si mantenne stabile per un certo lasso di tempo, ma poi iniziarono a comparire notizie sui giornali locali, sino a quando avvenne la vicenda che fece traboccare il vaso, quella del 2010 in cui in vetta al Pizzo Scalino in occasione del centenario della messa in posa della croce, il fotografo Gianmario Nana, riprese a tutto tondo quanto avvenne. Non è dato sapere a quanto ammonta il materiale fotografico prodotto, ma certamente scattò l’eclatante sottostante foto, parte di una numerosa serie. Poi riprese con videocamera, tutto quanto avvenne quel giorno alla messa del centenario. Non Solamente il Nana riprese l’accaduto poiché almeno una decina di altri testimoni con altre fotocamere hanno rese note le loro conferme, oltre a tutti coloro che seppure presenti e ripresi con fotocamera in mano, mai hanno condiviso quanto ripreso. Pertanto ora è inutile negare.


4 quel giorno tutti hanno visto


Quel giorno tutti i presenti videro le evoluzioni degli oggetti volanti, le foto erano conferme clamorose, pertanto il Nana o chi per lui, decise di far pervenire un cd con il materiale selezionato, direttamente ad Alessandro Di Roio. Una persona mai accertata poiché non registrata si sarebbe presentata al piantone di servizio della Caserma di Chiesa di Valmalenco consegnando una busta con cd e dicendo: questa busta è personale per Alessandro, lui capirà chi l’ha inviata. Quel giorno Alessandro Di Roio non era di servizio, il giorno dopo gli fu consegnata la busta.
Anch’io ricevetti un cd, pertanto anch’io ebbi a disposizione parte delle foto di quel giorno. Le mie erano undici foto, non sono a conoscenza del numero esatto ricevuto dal Comandante, ma certamente non era coerente a tutta la serie di foto scattate dal Nana. La foto in mio possesso con numerazione più bassa è la 0081 e la più alta 0121, pertanto sono quaranta scatti certi, ma le foto disponibili sono undici, pertanto mancano come minimo ventinove foto. A questo punto sorge un quesito: il Nana ha consegnato un cd con undici foto, oppure ha consegnato al piantone un cd con tutta la serie?
Nel nostro mondo dubitare è lecito e quindi la domanda: perché l’agente di servizio non ha registrato il nominativo di colui che ha portato la busta e, per quale motivo poi la busta era aperta quando venne consegnata a Di Roio? Oggi i malandrini dicono: non sarà mica che il Comando di Sondrio ricevette le foto del Nana ancora prima che le vedesse il Di Roio? Questo oggi si potrebbe domandare all’agente che ricevette la busta, ma a detta sempre dei malandrini locali, si suppone che costui avrebbe perso memoria. Poi però lo si ritrova in altri contesti a carattere ufologico in cui non lo si sarebbe dovuto trovare, se non per fini tutti da chiarire.
In Valmalenco tutti sapevano, anche perché avevo pubblicato un primo articolo con alcune foto del Nana. La gente del posto voleva sapere, quindi proposi alcuni miei articoli in gruppi Facebook della Valtellina e qui avvenne quanto non sarebbe dovuto avvenire. In questi gruppi comparvero alcuni soggetti che data la loro posizione, proprio non ci dovevano stare in veste di oppositori all’ufologia valtellinese. Mi vennero rivolti insulti e minacce di querele, poiché a loro dire tutte le foto con ufo oppure entità aliene che avevo pubblicato erano false e per di più potevo essere denunciato per procurato allarme.


5 una tra le più belle foto con presenza di ufo


Le foto del cd uscirono probabilmente anche per altre vie, poiché ad un certo punto la soprastante foto quattro compare sopra la scrivania di Monsignor Diego Coletti nella diocesi di Como, arrivarono certamente al Comando di Sondrio e la vicenda divenne di dominio pubblico in Valtellina.
Fu in quel momento che Gianmario Nana, forse mal consigliato da colui che aveva ricevuto la busta, sugli stessi social, iniziò a dichiarare, ben spalleggiato dai soggetti di prima, che nel giorno del centenario, sul pizzo Scalino nessun ufo era mai stato presente. A sostegno di tale tesi, pubblicò un video che riprendeva il Vescovo durante la funzione, apparentemente senza che vi fossero oggetti volanti visibili. Questi oggetti volanti in alcune occasioni sono però molto veloci, pertanto decisi di ingrandire e rallentare il video e, qui la sorpresa. Intanto il video era un insieme di spezzoni e poi guardando meglio, emerse che gli oggetti volanti quel giorno erano presenti eccome e, probabilmente quelli ben visibili come nelle foto, erano stati asportati. Ovviamente le mie sono illazioni da complottista.
Quindi Gianmario Nana cambiò repentinamente posizione come da farina del suo sacco, oppure come da imposizione altrui? Lui ora che sono cambiati i tempi e gli ufo sono ammessi lo dovrebbe dire e pure oggettivamente dimostrare. Quando io lo invitai a dimostrare, mi disse che lui delle foto emerse, disponeva degli originali in versione Raw e che la versione Raw della foto con Maresciallo e Vescovo non riportava la presenza dell’ufo alle spalle. A riprova mi recapitava una foto uguale a quella incriminata, ma senza la presenza dell’ufo, adducendo che quella era la vera foto e non l’altra. Io ribadivo che era necessario disporre della versione Raw senza la presenza dell’ufo, ma a questo punto il Nana si eclissava e non accettava più il dialogo. Questa reazione fu per me la risposta che poneva fine al dubbio se l’originale vero aveva la presenza dell’ufo o meno, quindi faccenda chiusa.
Però anche tu Giampiero Nana non esagerare, la foto senza l’ufo è una foto realizzata in post produzione in tempi posteriori, per giunta con denominazione incoerente rispetto la serie che dovrebbe essere di appartenenza, non prendere tutti per scemi! Comunque ancora sei in tempo a rimediare, ora che ufficialmente gli ufo esistono e tu non devi più sottostare a chi ti aveva male informato; esci allo scoperto, metti sul tavolo tutto il materiale originale del quale disponi, ed io ti stringerò la mano dicendoti che sei un galantuomo.
Caro Pinotti, onde evitarti una ulteriore figuraccia, ti faccio presente che se vuoi invalidare il caso del Vescovo al Pizzo Scalino, non devi presentare una sola foto in versione Raw del quale ho seri dubbi che tu disponga, la quale replica quella senza l’ufo peraltro comparsa in secondo tempo. Per fare bella figura, devi presentare tutte le versioni in Raw di tutte le foto scattate quel giorno e rese note e, tutte quante non devono avere la presenza degli ufo; altrimenti casca l’asino.
Poi, devi invalidare pure tutte le dichiarazioni rese da testimoni diretti, con la divisa oppure il tricolore in veste di sindaci etc. e pure dovresti domandarti se, per il fatto che nelle foto si vedono molte persone che stanno fotografando, per caso non vi sia qualcun altro che ha ripreso assieme il Maresciallo, il Vescovo con tanto di ufo alle spalle; perché vedi, in circolazione ci potrebbero essere altre foto del quale tu non hai minima conoscenza, anche perché non sei mai andato a sentire i testimoni. Quanto detto, per evitarti una figuraccia che andrebbe ad aggiungersi alle altre.
Se hai tempo, leggiti pure cosa dichiarava Alfredo Benni allora, lo trovi nella sottostante immagine, evidenziata in rosso! Oggi tu mi dici che nel CUN le foto sono periziate dai migliori esperti; ma Benni sarà pure un esperto, ma sino ad ora ha dimostrato altro. Ha dimostrato che lui si interessa dei falsi, ma di quel 5% che ammette come vere, nulla avete indagato ed esposto, perché? Non avete sempre detto che voi del CUN studiate l’ufologia sana?


6 i testimoni vedono, le fotocamere pure, Benni nega


I giornali valtellinesi per un certo lasso di tempo continuarono a pubblicare le vicende, ma poi all’improvviso concordemente tutti tacquero. A specifica domanda in merito al perché, la risposta ufficiale era che la materia non interessava. Poi in privato gli stessi dicevano che avevano avuto pressioni superiori affinché non si desse risalto all’ufologia per non allarmare la popolazione. La popolazione locale era invece all’armata dal debito di Stato, dalla corruzione in politica e dal muro di gomma generato, ma i giornali non se ne resero conto, quindi più niente foto ufo sui giornali.
Nel frattempo io però avevo aperto un blog in rete dove pubblicavo i casi e le straordinarie foto a conferma della presenza aliena in zona che mi pervenivano dai testimoni. Immediatamente venni subissato dall’attacco in rete da parte dei troll. Troll significa disturbatore, pertanto ci sono i disturbatori casuali ovvero semplici ignoranti, ma poi vi sono i troll pagati per svolgere un preciso intento delegittimante come da volontà CICAP e DIKTAT.
Portai avanti comunque il mio intento sino a quando ricevetti delle minacce, ma andai oltre. Ora però la domanda: in passato chi eliminava fisicamente i ricercatori ufologi? Chi poneva in essere azioni volte a manipolare l’informazione tutta, ma qui ufologica? Gli stessi che finanziano i troll? Certo queste sono puramente illazioni di un complottista malato di mente; ma andiamo a considerare cosa nel suo ultimo libro ha affermato Roberto Pinotti, proprio quello che sta mettendo in piedi la presente azione dissacratoria.

7 i poteri forti di oltre Atlantico

Andando avanti nella lettura del libro sempre di più si palesa il fatto che i così detti Poteri Forti di oltre Atlantico, mediante gli Apparati Militari e pertanto i Servizi Segreti, impongono il diktat al quale attenersi previa eliminazione fisica addietro negli anni e delegittimazione oggi. Quindi caro Di Roio, le denunce e le vessazioni che la tua stessa Arma ti ha imposto, altro non sarebbe che il diktat imposto dal potere forte. Chi poi sia questo Potere Forte, lo si scoprirà eventualmente in seguito altrove. Nel frattempo sia Alfredo Benni, quanto Giorgio di Salvo del CUN, dovrebbero leggersi il libro di Pinotti, quantomeno per tenere linea unica.
Per chi sta al di fuori di queste cose, pare impossibile che possa esistere un potere forte tanto subdolo, ma se Pinotti ad un certo punto cambia faccia all’improvviso ed io non posso pensare che sia così stupido, se il Nana cambia repentinamente posizione, se l’Arma stessa dei Carabinieri prima lascia fare e poi denuncia il soggetto da colpire, quindi lo assolve, poi fa ricorso contro sé stesso per essere nuovamente perdente, significa che dietro le quinte qualcuno o qualcosa ordisce.
Termino il presente articolo con la domanda: tutto qui? Assolutamente no, pertanto se il destino concede, vi sarà una seconda parte.
Fine prima parte

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2 thoughts on “C.U.N. 2024-Operazione discredito (prima parte)

  1. Sauro

    Certo ci può stare che non tutte le foto siano genuine , ma ascoltando i commenti del CUN proprio oggi 31/08 sul canale YouTube sei come calato in un complotto gigantesco dove ogni foto è falsificata , anche se poi a voce bassa si sussurra che non si vuole gettare discredito su tutta la storia….strano modo per farlo. Personalmente purtroppo non posso mettere la mano sul fuoco in quanto in quanto non sono a conoscenza né di perizie ufficiali (sembra costosissime) né dichiarazioni giurate dei testimoni.

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    1. dario.giacoletto Post author

      Accettare l’idea che ci troviamo immersi in un complotto di grossa dimensione, non è cosa facile poiché pare assurda; ma occorre quantomeno accettare l’idea che l’ufologia si trascina dietro un qualcosa di molto importante e non facilmente individuabile dalla massa. Io possiedo una panoramica che comprende la stragrande maggioranza delle foto ufologiche della Valtellina. Ci sono alcuni falsi ok, ma sono relativamente pochi, di tipo strumentale ed impugnati dal CUN. Non è affatto vero che la maggior parte delle foto sono dei falsi, questa è la linea che deve tenere il CUN in funzione degli interessi che è chiamato a portare avanti. Poi vi è il problema relativo ad una alta percentuale di foto le quali presentano l’aspetto della “discrasia fotografica” ovvero anomalia da interferenza paranormale che non è affatto manipolazione strumentale dovuta ad intervento umano. Purtroppo queste foto sono dal CUN fatte passare per false.

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