Correva l’anno 2013 quando avevo da poco iniziato a pubblicare nel mio blog, clamorose foto a carattere ufologico relative alla Valmalenco ma pure relative al Piemonte, quando inaspettatamente un giorno ricevetti un messaggio dal sig. Angelo Carannante, presidente del C.Ufo.M., una delle massime autorità in Italia in fatto di blasonata ufologia. Quale onore mi dissi, evidentemente il mio lavoro sta assumendo riconoscimenti!
1 video vero e video falso
Immediatamente però vengo disilluso, il messaggio diceva: sono Angelo Carannante, presidente del Cufom, ho notato che lei pubblica foto spettacolari a carattere ufologico. Essendo spettacolari le foto, tutto fa presagire che lei pubblica foto false quindi sarebbe opportuno chiarire la cosa nell’interesse dell’ufologia sana. (La mette giù tosta, nuda e cruda, poiché lui è un Marchese Del Grillo della nobiltà italiana e io nessuno!)
Rimasi di stucco, poiché io mai sono andato a sindacare le foto oppure l’operato del Cufom, quindi mi domandai: chi è e cosa vuole costui da me? Quale autorità o confidenza ha per porsi in questo modo? Avrei potuto se proprio al limite comprendere che fosse il CUN per come lo intendevo allora, ad accertare mie eventuali scorrettezze, ma perché il Cufom? E continuò: Se lei intende affermare il contrario, ovvero ad esempio che quella foto è genuina, (la foto in questione era la sottostante ma unicamente per la parte ingrandita, mentre la richiesta era per avere anche l’originale e altre foto), sarebbe bene che mi invii la foto che ha pubblicato il 17/2/2014 nell’articolo degli ufo su Torino.
2 spettacolare scramble in alta Valmalenco
Quindi il Carannante sebbene usando termini ancora civili, seppure di pessimo gusto e strategicamente di poco conto, mi ordina di inviargli la soprastante foto in versione originale assieme ad altre foto. Ad una pretestuosa cafonata del genere avrei potuto scegliere di non rispondere non avendone obbligo, ma il mio intento era di comprendere dove costui intendeva andare a parare, quindi rispondo: non decide lei se io devo o non devo pubblicare tali foto, comunque essendo certo della genuinità delle stesse, le invierò delle foto. Le scelgo però io tra quelle del quale dispongo della versione originale, poiché non sempre gli autori delle foto mi consegnano gli originali e non sempre gli autori concedono il consenso alla divulgazione. Da parte sua però si deve impegnare ad analisi condotte, ad inviarmi copia scritta delle perizie.
Quindi risponde: ok, mi invii le foto, noi le perizieremo e a breve le faremo sapere quale è il responso. Quindi io scelgo sei foto in versione originale e le invio ad Angelo Carannante.
Passato un breve lasso di tempo, ricevo il responso di Carannante il quale in sintesi dice: purtroppo le devo comunicare che, come già sospettavo, tutte le sei foto inviate sono dei falsi. Un attimo di smarrimento, ma la possibilità che il Carannante fosse un buffone di sistema l’avevo prevista, quindi risposi: mi spiace per lei che qui sia cascato l’asino, ma lei ora deve sapere che tre delle sei foto inviate, le ho scattate personalmente io e, ancora sono dentro la fotocamera in versione originale! Come vogliamo procedere ora? Mi faccia sapere!
In quel momento terminò ogni mio rapporto con l’emerito presidente del Cufom, che mai più si affacciò all’orizzonte in quanto la faccia se l’era ormai giocata! Qualcosa dietro le quinte però si stava muovendo ed io percepivo una strana puzza in arrivo. Passò un breve lasso di tempo quando a Torino fu tenuta una conferenza a carattere ufologico dove uno dei relatori era tale Davide Serra, per l’occasione accompagnato da tale Graziella P. In sala sono proiettate spettacolari immagini relative alla Valmalenco, quando ad un certo punto si avvicina un tizio alla signora e si presenta: sono il signor Luigi Parisi per conto del CUN e, collaboratore di Vladimiro Bibolotti. In quanto CUN noi avremmo la necessità di accertare e pertanto di disporre e periziare gli originali delle foto che presentate.
La signora dice che è Giacoletto Dario a disporre delle foto in originale, pertanto sarebbe opportuno che a lui si rivolga. Vengo quindi contattato dal sig. Luigi Parisi il quale mi dice le stesse cose dette da Carannante, quindi dovrei inviare le foto del quale il Parisi si impegna a breve di farmi pervenire il responso CUN. Invio pertanto sei foto in versione originale a Luigi Parisi a patto che mi ritorni gli esiti periziali.
3 foto Giacoletto Dario dal torinese
Passano giorni, settimane e poi mesi e nessuna risposta mi perviene. La domanda che mi frastornava in quel periodo era: ma cosa centra il Cufom con il Cun? Perché entrambi mi contattano nello stesso modo, nello stesso periodo per lo stesso fine, quando nulla io devo a loro? Per di più nella mia testa ero convinto che l’addetto Cun per le analisi fotografiche fosse l’Ing. Massimo Angelucci, non Luigi Parisi.
Ricontatto il Parisi al quale dico: lei aveva promesso che mi avrebbe inviato i responsi delle analisi, per quale motivo si è dimenticato di farlo? Risposta e qui viene il bello: Lei Giacoletto la deve smettere di fare il furbo. Lei conosce perfettamente come stanno le cose, pertanto questa faccenda finisce qui. Dopo di allora ho perso le tracce del Parisi, sino a quando poi è ricomparso, ma scopriremo come più avanti.
Ora però devo inserire per la vostra comprensione, il tassello mancante: presumendo furberie di sorta da parte del Cun e del Parisi, a costui avevo inviato le stesse sei foto inviate a Carannante dicendomi, ci cascherà anche costui come quell’altro?
Nel trabocchetto delle foto da far passare per false, il Parisi non ci cadde, ma non ci cadde in quanto il Cun era stato informato da Carannante altrimenti non avrebbero potuto sapere come stavano le cose. Quindi mentre io ignaro nel sottobosco andavo per la genuina ricerca ufologica, altri tramavano nel tentativo di screditarmi e di delegittimare l’ufologia della Valmalenco e, ricordo che eravamo nel 2014, pertanto la strategia delegittimante già era in atto! Riferii di questa strana vicenda ad alcuni appassionati di ufologia, tra i quali un socio Cun il quale mi disse: attento Dario, questi ora cercheranno in qualche modo di fartela pagare, tu li hai presi per il culo e loro non lo dimenticheranno!
Ero molto impegnato con la ricerca, stavo per dimenticare l’accaduto, ma ecco che all’improvviso tutti assieme in rete compaiono i troll. I troll sono i disturbatori seriali, quelli che in rete attaccano personaggi o situazioni da frantumare nell’interesse del diktat di sistema. Poi vi sono anche i troll della tribù dei beceri, ma questi lavorano gratis a differenza dei primi. Insomma, all’improvviso i troll si scatenano come ad un segnale. Mettono in campo tutta una serie di foto fasulle ricavate dalle genuine, che alla resa dei conti non sono poi veramente tante, ma molto insistentemente sono proposte in rete, a dimostrazione che era presente una precisa struttura delegittimante ben collaudata, con parvenza CICAP.
A questo punto potrei ricordare i nomi (sempre fasulli) di alcuni troll e, da quali siti avvenivano gli attacchi. Tutto questo già lo avevo reso noto e si potrebbe andare a riprendere, ma ciò che in questo momento fa specie, è il fatto che il materiale utilizzato dai troll di allora, oggi serve al Cun mediante Alfredo Benni alias Roberto Pinotti, per il loro attacco denigratorio all’ufologia della Valmalenco! Ma scusate una domanda a voi del Cun: non avete proprio nulla di meglio a cui appellarvi che delegittimi l’ufologia della Valmalenco che non passi per la strategia ed il materiale dei troll? Perché siete così tanto affezionati a questo materiale? Per caso voi avete informazioni che non sono nella mia disponibilità? Ora però andiamo a ripescare quanto del binomio troll/Cun avvenuto mentre il Cun operava conferenze ufologiche affiancato dal CICAP. Pazzesca questa cosa, a conferma del fatto che esiste pure la cricca degli onesti!
Alcuni anni dopo ebbi opportunità di accennare a questa vicenda, domandando all’Ing. Massimo Angelucci mentre era responsabile per il CUN in fatto di perizie fotografiche, come era da intendersi la vicenda Carannante/Parisi/Bibolotti. Mi disse che mai quanto avevo affermato, era giunto alle sue orecchie! Ora comprendo per quale motivo mai il Cun ha preso le distanze dall’azione denigratoria che i troll hanno attuato mediante la rete. Pura casualità ovviamente, ma da non sottovalutare o scordare. Ora andiamo a vedere un caso opera dei troll, che oggi il Benni alias Pinotti, va cavalcando:
4 il capolavoro di Alfredo Benni per il CUN
La soprastante foto A è l’esteticamente originale versione di una delle foto della serie Lanzada 2011. Un pidocchio in parvenza umana (chiedo scusa ai pidocchi) ha preso tale foto, ha tolto la luce centrale, ha oscurato il resto, quindi è andato a pubblicarla in un certo sito retrodatando la prima pubblicazione. Quindi i colleghi di partito hanno inscenato la farsa in base al quale questa foto del caso Lanzada era un falso poiché la versione B era precedente ad A.
In queste cose però il fido Benni è un esperto, pertanto ha voluto dimostrare quanto è bravo in videografica ed è andato oltre. E’ persino riuscito a scoprire che sotto quel lampione della versione A, vi sarebbe un palo. Dopo il quale è andato a prendere la foto di un lampione vero asserendo che la foto A è la foto di un lampione, quando invece tutte le persone informate e sane di mente sanno che, sarà pure simile ad un lampione; ma per il fatto che ne ha una vaga somiglianza, non significa che lo sia. Poi vi è da aggiungere un particolare che il Benni in quanto pusillanime di corte, non accetta di riconoscere, poiché si considera al di sopra delle parti. Le foto del caso Lanzada 2011 sono state sottoposte a Perizia Forense mediante il GAUS, il responso è stato che sono genuine, pertanto il Benni sarebbe ora che si levi dagli zebedei sebbene Pinotti ha la necessità che qualcuno faccia il lavoro sporco.
5 fantastico ufo su Pizzo Scalino
Ora però viene il bello in merito ad una delle recenti vicende Valtellinesi. Mentre il CUN portava avanti l’operazione discredito nei confronti dell’ufologia della Valmalenco, ad un certo punto compaiono i: “MALIENI”. Pertanto per chi non è informato, la domanda: chi sono i malieni? Il termine malieno, in questo caso non è da intendersi come collegato agli abitanti del Malì, ma è preso in prestito quale forma ironica, comica e dispregiativa del termine “alieno” per sbeffeggiare gli alieni della Valmalenco!
Se ci atteniamo a quanto Alfredo Benni per il CUN ha pubblicamente affermato, i malieni sono una trovata pubblicitaria orchestrata dalle Pro Loco Valtellinesi, per attrarre turismo in zona, ovviamente a proprio tornaconto. In effetti la vicenda dei malieni ha attratto parecchia attenzione, al punto che stranamente i giornali della zona, pur seguendo il diktat del non propagandare l’ufologia vera, hanno pubblicato a go-go la faccenda dei malieni. Cosa bolle in pentola?
I giornali non devono riferire in merito all’ufologia vera, ma devono pubblicizzare la trovata dei malieni?! Chi sta operando da dietro le quinte? Qui occorre procedere mediante una verifica quantomeno elementare di psico/dialettica. La psico dialettica è quella disciplina in base al quale andando a sondare il come e perché sono adottati determinati termini posti in un certo modo, è possibile dedurre dove l’autore intende andare a parare! Pertanto ora andiamo a scoprire dove l’autore del sottostante articolo sui malieni, intende portare la credulità del lettore.
In base al sottostante articolo, la trovata dei malieni sarebbe una goliardica trovata di un non ben identificato ragazzo, autore della vicenda. Si sa come sono i ragazzi d’oggi, hanno voglia di scherzare e di far vedere quanto sono bravi in rete quali videomaker, con gli smartphone, photoshop etc. Certamente il ragazzo è ben informato in merito all’ufologia vera della Valmalenco, poiché nei suoi video, ironizza in modo molto centrato e lungimirante! L’articolo è però uni direzionale, ovvero la trovata è piacevole, non arreca danni evidenti, porta una ventata ironica e comica sull’ufologia della Valmalenco. Ovviamente l’articolista non è di parte, sempre che non abbia pubblicato quanto già precotto a monte e, si nota che casualmente scorda un importante aspetto.
Domanda: per quale motivo il giornalista elenca gli aspetti simpatici di questa trovata, ma dimentica totalmente quelli antipatici? Casualità? Domanda: quanto era opportuno che un tizio conoscitore certamente della vicenda ufologica valtellinese, in un momento di forte contrasto poiché tira in ballo la correttezza del CUN se non dei servizi segreti, degli apparati militari e della politica italiana, andare a mettere in gioco un qualcosa che di utile nulla porta ma caos certamente sì? Non sarebbe quantomeno stato opportuno scegliere un altro momento? Capisco che l’autore è giovane, timido e modesto, ma per non lasciare dubbi di sorta, avrebbe potuto presentarsi dicendo che intendeva avere successo mediante la fantascienza comica, nessuno lo avrebbe contestato, invece…
La faccenda ufologica valtellinese è cosa estremamente seria; per quale motivo andare ad impantanare tutto ciò, nella polenta, nei pizzoccheri e nel dialetto locale? Goliardia? Ora però questa goliardia si è dimostrata perfettamente funzionale a quello che è l’intento del CUN e di Alfredo Benni; ovvero screditare. La mettiamo in comica caciara così nessuno ci capisce nulla ed il tutto diventa sminuito ai minimi termini!
6 da uno dei giornali
Ma tu giornalista il quale affermi che l’autore dei malieni sarebbe un ragazzo con intento goliardico, cosa hai trovato a conferma del fatto che lo sia veramente e non si tratta invece di ben altro?
Certe volte il destino è davvero beffardo. Ad inizio articolo mi domandavo quale fosse il reale ruolo di Luigi Parisi nel CUN, dato il fatto che mai nulla di valore quest’uomo ha espresso in ambito ufologico. Lui si era definito quale collaboratore di Bibolotti, in relazione agli accertamenti periziali, ed ora lo andiamo a trovare in questa sottostante immagine. Immagine composita probabilmente da lui stesso realizzata, dove incredibilmente compare per la prima volta la figura di un malieno! Qui però siamo nel 2015, ancora gli attuali malieni erano di là a venire! Forse però la mamma era in gravidanza, pertanto stavano per nascere! Altra domanda: ma il CUN per divulgare l’ufologia sana del quale si dichiara legittimo portatore, come è possibile che abbia necessità di presentare una immagine del genere?
Non ci posso credere, il Parisi e ancora meno il CUN non possono essere gli autori della comparsa dei malieni in Valtellina, eppure questa sconcertante sottostante immagine dice il contrario! Per la verità sono però dispiaciuto del fatto che mediante questa immagine orchestrata dal Parisi, si sono dimenticati di Angelo Carannante, così tanto per chiudere il cerchio in bellezza.
7 il primo malieno
Poi una voce malevola è venuta a dirmi: lo sai che questo mondo è pieno di casualità? Pensa che il Parisi, pur essendo totalmente estraneo, ha tutti i requisiti professionali necessari per essere lui l’autore della parodia dei malieni attuali e, non solamente di questo! Io ovviamente scacciai la voce malevola, quindi ora a Benni la domanda: ma quando tu dicevi che la Pro Loco aveva creato la pantomima dei malieni, eri a conoscenza del fatto che il Parisi avrebbe corso il rischio di essere ingiustamente sospettato di essere lui il videomaker nostrano? Erroneamente ovvio, non mi permetterei mai di affermarlo!
Poi un lampo, forse nuovamente la voce malevola, poiché mi passa davanti quella vicenda relativa ad una blasonata corsa che si corre in alta Valmalenco, la VUT, Valmalenco Ultra Distance Trail. Domanda: ma cosa centra questa blasonata corsa alpina con gli ufo della Valmalenco? Lo scopriamo subito.
Correva l’anno 2018 e, come da sottostante foto di sinistra, era un periodo in cui in Valmalenco erano frequentemente ripresi degli ufo con forma triangolare e, una parte di questi presentavano il colore bianco. Troppo spettacolari, troppo evidenti e pubblicizzati, era necessario che i denigratori dell’ufologia intervenissero, anche se poi involontariamente avrebbero appoggiato l’iniziativa denigratoria del CUN che oggi porta il nome di Pinotti/Bibolotti/Benni/Parisi.
Non si comprende come, ma poi eventualmente chiederemo a Luigi Parisi di aiutarci a scoprirlo, la dirigenza del VUT mediante un videomaker di servizio, decide di creare un video falso in cui si vede un ufo/triangolo bianco, che gira attorno al Pizzo Scalino e poi se ne va. Il video è molto convincente, genera grande attenzione da parte degli ufologi ed in molti plaudono all’iniziativa di pubblicizzare il VUT mediante uno dei classici avvistamenti ufologici della Valtellina.
Passati alcuni giorni, arriva la doccia fredda. La Dirigenza VUT rilascia la notizia assieme ad altro video, in cui afferma che il precedente video era una trovata pubblicitaria ed in questo nuovo video compare al posto dell’ufo, la scritta VUT, come da immagine sottostante, dove addirittura la V di Valmalenco diventa un triangolo volante!
8 foto vera e presa per il fondello
Perbacco dico io, qui hanno inteso prendere due piccioni con una fava! La pubblicità all’evento sportivo e, il discredito all’ufologia! Chi in ambito sportivo o di dirigenza dell’evento poteva avere interessi del genere? Assolutamente nessuno, poiché se l’interesse fosse stata la pubblicità mediante l’ufologia, perché non presentare l’ufologia sana mediante le vicende clamorose che qui si erano verificate? Ciò ci indirizza verso l’ipotesi in base al quale il discredito all’ufologia era strategicamente prevalente rispetto l’evento sportivo! Pertanto ora la domanda:
Caro Luigi Parisi, tu che in base ai requisiti e agli agganci del quale disponi ad alto livello professionale, potresti aiutarci a scoprire chi tra i tuoi colleghi ha realizzato questa buffonata, potresti collaborare mediante una piccola indagine? L’ufologia sana poi ti potrebbe ringraziare. Anche perché poi vi sarebbe altra cosa da capire ovvero: è stato creato un video falso e pertanto è stata presa in giro l’ufologia sana, oppure è stato preso un video vero e in base a questo si è costruito il finto falso a menare tutti per il naso? Non basta l’inserimento della scritta VUT per dimostrare che il precedente video era un falso, quindi svelaci tu l’arcano Grazie.
A Pinotti assieme a Benni, esperti in sovrapposizioni di immagini quando si tratta di screditare ufo ed alieni genuini, la domanda: il malieno che nella soprastante immagine sta di fianco mentre il Parisi pare dire: calma ragazzi, questa faccenda ve la gestisco io, questa è roba mia; quanto è identificabile correttamente o meno con i malieni comparsi nei video e sui giornali? Grazie per l’eventuale risposta che presumo andrà a finire con quella inviatami nel 2014 dal Parisi al quale ricordo: se ancora la faccenda delle mie foto ti interessa, potrei sempre inviarti le stesse sei foto e tu farmi pervenire il responso!
Morale della storia, l’operazione discredito che attualmente il CUN sta portando avanti nei confronti dell’ufologia valtellinese non è nata oggi, ha radici che vanno parecchio indietro nel tempo, come minimo dieci anni; poiché l’intento del CUN non è mai stato quello di indagare e divulgare l’ufologia vera, ma quello di gestire assieme al CICAP quanto stabilito dal diktat!
Fine seconda parte.
Wowww…..esaustiva.
Signor Gicoletto sappia , a conferma della sua idea, che persone che conosco e che sono stati testimoni su le cose in Valmalenco sono stati molto minacciati da persone non note. Tutto direi questo
In effetti mi sono giunte voci a conferma in tale senso e, pure io in passato sono stato minacciato. Certamente occorre stabilire se le minacce provengono da semplici imbecilli, oppure dalle Istituzioni di Stato. Certamente le vessazioni nonché le denunce ricevuto da Alessandro Di Roio, seppure celate, in fondo sono minacce. Ora pare che sia di moda la telefonata anonima. In passato vi fu una anomala moria di ricercatori ufologi. In tempi relativamente recenti la cosa è andata scomparendo. Non vorrei che dato il gran clamore generato dall’ufologia della Valmalenco, gli scagnozzi di sistema si rimettessero ad operare.
Ho scoperto il CUN solo un paio di anni fa, quando insieme ad una conoscente ho seguito il convegno annuale tenutosi a San Marino. La cosa che maggiormente mi ha colpito, e che mi lascia dei dubbi anche adesso, è il portare a conoscenza l’ufologia straniera da parte del Presidente Pinotti, tralasciando, ove possibile, i casi italiani. Seguendo successivamente dei suoi interventi in varie trasmissioni ho avuto sempre l’impressione che cercasse di sminuire i casi nostrani, intervenendo invece a favore dei casi mondiali, soprattutto statunitensi. Questa cosa non mi è piaciuta per nulla.
Elena
In effetti questa sua considerazione ci sta tutta. Non è cosa nuova, ed occorre evidenziare che è in piena coerenza con quello che è il diktat imposto, per conseguenza anche al CUN. La vicenda Valmalenco sta creando un grosso problema, perché qui non si tratta di vaghe luci lontane o ipotetiche presenze aliene quali fate e folletti. Qui si tratta di entità che si fanno fotografare accanto a persone e questo per il sistema non è tollerabile; quindi il fedele servitore CUN deve agire e sminuire.