Questo è il resoconto approfondito di una vicenda che dal mio personale punto di vista, costituisce la base essenziale per comprendere cosa realmente è la sino ad oggi mal compresa ufologia trascendente, da non confondersi con quella “oggettivamente reale” che pur essendo, è lo stesso panorama visto da altra posizione!
Di sconcertanti vicende a carattere ufologico ne ho vissute parecchie, ma quella che ora andrò a raccontare, è quella che ha lasciato il segno più profondo a causa del significato rivelatore assunto nel tempo. Quando si vivono vicende che anche altri hanno vissuto e reso noto, il non testimoniarle non arreca particolare danno; ma non rendere noto un qualcosa che al momento non è noto alla massa dei ricercatori, sarebbe un peccato imperdonabile che non intendo portarmi nella tomba. Pertanto, data anche la mia età, vado a rendere nota una vicenda del quale sino ad ora avevo unicamente accennato, il cui peso specifico sarà in futuro assegnato in base alla capacità personale di ciascun interessato.
-TO- VILLANOVA CANAVESE (zona Prati) 1/1/2014 luogo dell’evento.
Era passata da pochi minuti la mezzanotte, quando mia moglie che stava sul balcone di casa, ad un certo punto con enfasi mi chiama. Tutta agitata grida avvertendomi che vi erano alcune anomali luci in cielo che stavano volteggiando davanti alla nostra abitazione. Abito in zona isolata di campagna, poco inquinata da interferenze luminose, pertanto con buona possibilità di vedere eventuali luminosità anomali. Esco e vedo quattro luci perfettamente evidenti che volteggiano ad una distanza apparente di alcune centinaia di metri. Sull’onda di precedenti esperienze, corro a prendere la fotocamera che è sempre a portata di mano, ritorno sul balcone e inizio a scattare foto.
1- Messaggio in melodia
A questo punto avviene la prima sconcertante costatazione ovvero, le quattro luminosità compaiono sul display e poi in seguito in foto, molto più piccole e diverse rispetto a come si vedevano visivamente da entrambi. Mentre visivamente entrambi le vedevamo come monete da uno o due euro a distanza del braccio, sul display erano dei piccoli punti gialli e luminosi, apparentemente molto più lontani. Visivamente le quattro presenze luminose si trovavano esattamente sulla verticale o poco oltre la casa di fronte posta a circa 80/100 mt. che in questa occasione non aveva persone all’interno oppure luci accese.
La serie complessiva prodotta con fotocamera Fujifilm, consta di n. 41 foto. Nella stessa occasione, in presenza dei quattro ufo o luminosità, ho altresì scattato altre due foto con videocamera Panasonic. La ripresa fotografica è avvenuta in tre distinte fasi, come poi vado ad evidenziare.
2- Onde nello spazio?
Durante la prima fase scatto 25 foto, poi mi fermo e penso che ho certamente ripreso quanto essenziale. Ora l’intento è di appoggiarmi ad un riferimento per essere più stabile, quindi utilizzare maggiormente lo zoom e cercare di cogliere i particolari.
E’ in quell’istante, mentre ho la sensazione di vedere una vaga tenue luminosità che mi si avvicina frontalmente, che una forte voce telepatica irrompe nella mia mente affermando: NOI SIAMO QUI, SIAMO SEMPRE QUI ANCHE SE TU NON CI VEDI E, POSSIAMO FAR VEDERE, FOTOGRAFARE E VIVERE CONTEMPORANEAMENTE A CIASCUNO DI VOI, REALTA’ DIVERSE. ORA TI FORNIAMO LA PROVA.
Iniziai a scattare foto nella direzione della quattro luci per un totale di 16 scatti, nel corso del quale espressi il seguente pensiero: ma voi mi conoscete? Scattate ancora alcune foto la voce disse: ORA BASTA. Nel frattempo le luci si stavano allontanando lentamente.
3- Fotografato non visto
Durante la serie delle 16 foto in cui mi avrebbero dovuto provare che potevano far vedere e riprendere ciò che volevano, mentre scattavo notavo sul display e non direttamente, delle luminosità e particolarità che poi saranno riscontrate nelle foto che andremo a vedere, ma non coerenti a quanto mi dicevano gli occhi in diretta. Questa incongruenza rispetto a quanto era presente visivamente mi fece pensare che la fotocamera non funzionasse regolarmente; quindi corsi a posare la fotocamera e presi la videocamera che impostai per fare fotografie.
Ritornai sul balcone, le quattro luci erano ancora visibili seppure ora più lontane, quindi scattai due foto delle quali una ingrandita è la sottostante n.11. Nel frattempo mia moglie si andava calmando dopo aver percorso più volte il lungo balcone, agitandosi dicendo che non era possibile che fossero così evidenti!
3B- stessa foto precedente ora con maggiore luminosità e contrasto
Vicenda terminata, quindi ora occorreva e ancora occorre, andare a soppesare quanto avvenuto. Vi è da comprendere cosa hanno inteso comunicare con: FAR VEDERE, FOTOGRAFARE E VIVERE CIO’ CHE VOGLIAMO. Affermazione dal peso enorme se comprovata, quindi emerge l’aspetto più sconcertante della vicenda. A seguire, la seconda parte: