La lettura di questa seconda parte richiederebbe che in precedenza sia stata letta e compresa la prima, onde evitare maggiori difficoltà nel seguire la vicenda. Il primo problema emerso allora, fu che quanto prima visto sul display mentre riprendevo e in seguito sulle foto, non era uguale a quanto visivamente riscontrato. Soprattutto però poi sconcertava il fatto che quanto ripreso dopo l’intervento loro, ovvero nella seconda serie di foto con tanto di effetti speciali, ora queste foto comparivano nella prima serie delle 25, mentre parte delle prime erano ora poste altrove. Scardinavano così la corretta progressione degli scatti, che comunque presentavano nel loro insieme una numerazione progressiva e apparentemente corretta! Basterebbe questo per mandare in crisi una mente razionale.
4- Una delle presenze
Supponendo che la fotocamera potesse essere andata in tilt, a riprova scattai più tardi alcune foto e controllai. La fotocamera funzionava perfettamente con tanto di datario e orario corretto! Non capii cosa fosse successo, quindi lasciai in sala di attesa le foto di quella sera e indirizzai altrove le mie ricerche. Di tanto in tanto mi tornava in mente questa strana vicenda, ma non venendone a capo, continuavo ad attendere.
Poi un giorno mentre scambiavo informazioni con il Maresciallo Alessandro Di Roio in merito alle reciproche esperienze ufologiche, costui mi disse: non riesco a capire per quale motivo ho scattato delle foto al mattino e altre al pomeriggio; ma quelle del mattino riportano l’orario di quelle del pomeriggio e quelle del pomeriggio riportano l’orario del mattino. Eppure la fotocamera prima e dopo funzionava perfettamente.
Controllai le sue foto che effettivamente presentavano questa incongruenza e, mentre cercavamo di capire come fosse possibile una cosa del genere, un lampo mi attraversò la mente portandomi il seguente pensiero: ma tu Dario sei mai andato a controllare i dati di acquisizione della serie fotografica dell’1/1/2014?
5- Altra presenza
Quindi andai nell’archivio a controllare e qui, mi si rizzarono i capelli! Premetto che quella sera non controllai l’esatta ora prima di iniziare a fotografare, ma a memoria mia e di mia moglie, era passata poco dalla mezzanotte, qualcosa tra i 5 e 10 minuti, pertanto quando riscontrai (come da scaletta sottostante per la prima foto) ore 00.09’.18”, supposi che era corretta. Poi però in base alla registrazione, il secondo scatto sarebbe avvenuto 1’.47” dopo. Cosa impossibile, o quantomeno incoerente rispetto il mio ricordo. Io ancora oggi ricordo perfettamente che dopo il primo scatto effettuato senza mirare i quattro oggetti, ho alzato la fotocamera, puntato gli oggetti e scattato. Questione di un attimo, quindi come si è creata questa differenza temporale?
SCALETTA DEI TEMPI DI ACQUISIZIONE
6151: 00.09.18” 6152:00.11.05” 6153:00.11.32” 6154:00.11.51” 6155:00.12.18”
6156:00.12.37” 6157:00.13.18” 6158:00.13.54” 6159:00.14.11” 6160:00.14.39”
6161:00.14.58” 6162:00.15.23” 6163:00.15.42” 6164:00.15.58” 6165:00.16.32”
6166:00.16.53” 6167:00.17.07” 6168:00.23.55” 6169: 00.24.17” 6170:00.24.31”
6171:00.24.47” 6172:00.24.59” 6173: 00.25.11” 6174:00.25.33” 6175 :00.25.50”
Tutte le 25 foto sopra sono registrate con data 2014/1/1, con orario progressivo e presumibilmente corretto tranne forse la prima. Da ora in poi le foto riportano invece una retrodatazione di nove anni per il quale spunta il 2005/1/1 in n. 16 foto; delle quali dieci con orario progressivo ma palesemente errato!
6176: 00.00.28” 6177: 00.00.43” 6178: 00.01.01” 6179: 00.01.21”
6180: 00.01.31” 6181:00.01.39” 6182:00.01.56” 6183: 00.02.04”
6184: 00.02.18” 6185: 00.02.53”
Permane nelle foto a seguire, la datazione 2005/1/1, ma con un improbabile balzo di 15’ per quanto riguarda le due prime foto a seguire, mentre per le altre quattro vi è un ulteriore scarto indicante le ore 19.42’.30” e con datazione 2005/1/5.
6186: 00.17.47” 6187: 00.17.58” (2005/1/1)
6188: 19.42.30” 6189: 19.43.10” 6190:19.43.40” 6191:19.43.59” (2005/1/5)
Insomma, da qualsiasi angolazione si valuta l’acquisizione del materiale fotografico, appaiono incongruenze dopo l’avvenuta affermazione in base al quale possono farci vedere ciò che vogliono; come se le foto equiparate a carte da gioco, fossero state mischiate dopo che erano stati falsati in gran parte i tempi di acquisizione! Ecco riscontrato cosa significa: POSSIAMO FARVI FOTOGRAFARE CIO’ CHE VOGLIAMO E NE FORNIAMO LA PROVA.
Posso comprendere che per il comune lettore non addentro a questo genere di cose, la faccenda è ardua da accettare; ma per il fatto che poi sono andato alla ricerca di altri eventi del genere segnalati da altre persone, posso ora confermare appieno che gli amici de piano di sopra possono interferire liberamente nel vissuto umano, fotocamere e apparecchiature varie comprese.
6- Da decriptare
Non è stato facile arrivare ad inquadrare questo aspetto di interferenza da parte di una intelligenza o regia superiore e, definirli alieni potrebbe essere riduttivo e fuorviante. Durante il personale percorso di ricerca nell’ambito della fotografia extravisiva e paranormale, ho ritenuto opportuno in seguito condividere mediante: https://www.presenze-aliene.it/c/fotografia-extra/
Giunto al punto in cui ho avuto piena conferma che noi umani ci troviamo di fronte ad un aspetto della fotografia che però coinvolge la vita in toto, che trascende ogni apparente logica prima sostenuta, ho scelto di utilizzare la definizione: DISCRASIA in questa occasione “fotografica”, ma che va ben oltre il fotografico. Per indicare cosa esattamente si intende con discrasia fotografica, il tutto è stato raccolto qui: https://www.presenze-aliene.it/discrasia-fotografica/
7- Una scritta?
A seguire la terza parte: