Cronaca dal mondo dell’impossibile

Non è intento del presente blog, andare nella direzione del gossip; poi però un certo non meglio identificato sig. Domenico ha inviato a codesta redazione, la sottostante immagine con la seguente domanda: lei cosa ne pensa?

Sono rimasto basito. L’immagine mette assieme quattro ingredienti che apparentemente nulla hanno o avrebbero da spartire tra di loro: Il matrimonio gay con tanto di rappresentante dell’Arma dei Carabinieri. Il martelletto della giustizia in merito al caso giudiziario all’ex Comandante Alessandro Di Roio. Poi la vicenda vaticana relativa a monsignor Diego Coletti. Il quarto ingrediente è l’ufologia con un preciso caso ufologico relativo alla Santa Messa al Pizzo Scalino. Consideriamoli ora uno per volta, per poi offrire al sig. Domenico la risposta richiesta.

1- I quattro ingredienti

IL MATRIMONIO GAY

Il matrimonio gay con tanto di rappresentante dell’Arma dei Carabinieri, non poteva non destare sconcerto; non ne abbia a male l’Arma dei Carabinieri al quale comunque va il mio apprezzamento per l’arduo compito chiamato a svolgere. Noi della massa siamo però tendenzialmente tradizionalisti; e, benché parrebbe che anche tra i personaggi della storia passata non mancassero le trasgressioni sentimentali, concedeteci comunque un certo sconcerto. A noi non interessa cosa avviene nel privato, tra le mura domestiche, nella stalla o sotto le lenzuola, però si richiederebbe in quanto salassati contribuenti dello Stato, che non si mischiasse il sacro col profano. 

Voglio però essere accondiscendente e progressista, basta con questi pregiudizi; l’amore è l’amore ed è giusto che non conosca ostacoli! Certo che però di questo passo a breve vedremo le donne rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e non solo queste, sposarsi tra di loro. Non vorrei che poi al passo seguente diventassero coniugi degli uomini, le galline, le anatre, le pecore e le scimmie; oppure coniugi delle donne, i cani e gli scimpanzé per poi arrivare ai muli! Con la gomma e il silicone, già è stato tutto chiarito. Cerco però di adeguarmi, in fondo ci troviamo nei tempi del post/umanesimo, del transumanesimo, dei transgender etc..

Ovviamente la mia è esagerazione tratta dal mondo dell’impossibile, ma poi noto che l’Arma dei Carabinieri si sarebbe espressa mediante tanto di picchetto ufficiale, quindi aumenta la perplessità.  Penso che il sig. Angelo mediante la soprastante immagine ha voluto burlarsi del sottoscritto, quindi vado ad accertarmi se la vicenda è proprio cosa reale. Vado in rete e digito: “nozze gay carabinieri” ed ecco cosa compare:

2- Il gossip gay

Ma allora è tutto vero! Angelo e Giuseppe si amano davvero! Complimenti a loro, con l’augurio di una lunga vita felice assieme e che i parti siano indolore. Per chi volesse approfondire la vicenda, con tanto di video esplicativo: https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/puglia/nozze-gay-brindisi-carabiniere-alta-uniforme_64511244-202302k.shtml Lasciamo la faccenda dei gay che è solamente gossip e andiamo oltre.

IL MARTELLO DELLA GIUSTIZIA

In merito alla vicenda del matrimonio gay, l’Arma dei Carabinieri ha manifestato accondiscendenza, partecipazione e quindi nessuna obiezione  in merito, o almeno così parrebbe. Non è andata invece nello stesso modo la vicenda relativa alla questione Alessandro Di Roio, l’ex Comandante dei Carabinieri, denunciato e parrebbe vessato dalla stessa Arma dei Carabinieri. La causa sarebbe l’aver continuato a segnalare gli avvistamenti ufologici nel valtellinese come da prassi di legge, nonostante l’invito informale a desistere. Per lui, niente picchetto d’onore!

L’assurdo di questa vicenda si palesa nel fatto che l’ex Comandante è stato assolto da tutte le accuse formulate dallo Stato italiano, ma ora lo Stato italiano ha impugnato le sentenze, pertanto ricorre contro se stesso! A questo punto ora qualcuno mormora: tanto a pagare sono gli italiani contribuenti, mentre il gioco è condotto da altri, quelli seduti in poltrona in rappresentanza dello Stato italiano!

Morale della storia: se i carabinieri sono gay non è un problema; ma se un carabiniere fa il suo dovere in ambito ufologico, questo è un grave problema, pertanto deve essere lapidato! Eppure lo ha ammesso il Pentagono che gli ufo sono presenti e scorrazzano liberamente nei nostri cieli. Lo ha ammesso la Marina USA e per certi versi pure il Vaticano; perché allora l’Arma dei Carabinieri applica la logica del segreto di Stato? Misteri della fede e degli intrallazzi all’italiana!

VICENDA MONSIGNOR DIEGO COLETTI

Nella immagine inviata dal sig. Domenico, è presente Monsignor Diego Coletti, per l’occasione in cima al Pizzo Scalino per la ricorrenza e la celebrazione della Messa del centenario. Ovviamente della posa della croce ivi presente.

La presenza del Coletti nella soprastante immagine 1, presumo che non sia stata posta a caso; poiché il Coletti personaggio ora collocato in Vaticano, sarebbe in qualche modo impelagato nella vicenda relativa alla pedofilia ivi presente. Parrebbe poi che la documentazione relativa al suo caso sia misteriosamente scomparsa prima delle sentenze.

Quindi mentre i matrimoni gay tra i carabinieri sono leciti in funzione di un futuro migliore e teoricamente non è lecita la pedofilia in Vaticano, la giustizia italiana fa il suo corso. Lo fa denunciando chi come il Di Roio fa il suo dovere, perché segnala con tanto di prove poi depositate pure in sede di giudizio, la presenza aliena (aliena significa estranea) sul nostro pianeta! Pazzesco! Per riprendermi ho bisogno di un attimo di ossigeno, quindi facciamoci una risata:

3- Non avverrà mai…

LA VICENDA UFOLOGICA

Nel collage soprastante compare la scena dell’UFO alle spalle dei due personaggi in posa. In merito a questa vicenda già si era abbondantemente riportato una prima volta nel 2013: https://www.presenze-aliene.it/pizzo-scalino-la-santa-messa/  ma erano gli anni in cui ancora si coprivano i volti dei presenti, causa i preconcetti ed il timore. Poi iniziarono a baciarsi in pubblico i gay, pertanto perché coprire i volti dei testimoni dei casi ufologici? Se la faccia la mettono costoro, la possono mettere anche altri!

Una seconda volta in merito alla vicenda ufologica si era approfondito nel 2016 qui: https://www.presenze-aliene.it/i-mille-volti-della-valmalenco/   Ora però si rende necessaria una ulteriore appendice, onde precisare a dovere e mettere a tacere in modo definitivo ogni tentativo posto in atto per screditare la vicenda. Occasione che matura nel momento in cui sono comparse altre fotografie a sostegno della tesi in precedenza affermata.

4- Il quesito

Avvenuta la vicenda in oggetto, le numerose persone che avevano visto si divisero in due schieramenti. Quello di coloro che volevano insabbiare il tutto e, quello di coloro che volevano rendere noto a tutti quanto avvenuto. Da anonimo interlocutore, ricevetti allora otto fotografie della stessa serie, tra le quali  era presente la foto soprastante 4/A. Le foto erano numerate, pertanto si evinceva che la serie delle foto era molto più numerosa.. Diventata nota la vicenda, qualcuno si agitò e per screditare il tutto, mi fece pervenire la foto 4/B dove non è presente l’UFO, dicendomi che quella era la foto originale e non le altre.

Tranne per la presenza dell’ufo, le due foto sono uguali e, a particolare approfondimento, emerge che l’autore si è dimostrato abile e professionale nel far scomparire l’ufo. In quel periodo nei social alcuni personaggi si prodigarono tentando di delegittimare il tutto; ma costoro non presero in considerazione alcuni particolari. I denigratori non tennero presente che mentre la vicenda si svolgeva in cima al Pizzo Scalino, gli ufo furono visti, fotografati e testimoniati anche dal basso.

5- Dal rifugio Cristina

Fu cosi che, come appare evidente dalla soprastante foto, scattata dal rifugio Cristina numerose persone videro gli ufo volteggiare attorno alla cima del Pizzo Scalino e pertanto fotografarono. Certamente l’oggetto volante è lontano ed in movimento, non è stato pertanto possibile riprenderlo con dovizia di particolari, ma questo è e, non è poca cosa; poiché coloro che hanno visto e fotografato, potrebbero avere a disposizione molte più foto di quanto si suppone.

6- Campagneda

Altro testimone, sempre in prossimità del Rifugio Cristina, mentre stava in mezzo alle abitazioni, vide anch’esso gli ufo volteggiare attorno al Pizzo. Decise di scattare una foto mentre un oggetto in alto passava sulla perpendicolare delle capre. Siccome non era il sedere delle capre che interessava, qui ho posto l’ingrandimento dell’ufo, non ne abbiano a male gli amanti degli animali!

La vicenda della Santa Messa al Pizzo Scalino non avrebbe necessità che siano portate altre prove per dimostrarne l’autenticità; ma poi emerge che i colpi di scena non sono finiti. Col passare del tempo le persone si adeguano all’idea che metterci la faccia non è un crimine contro lo Stato. Semmai lo Stato dovrebbe domandarsi come mette la sua faccia!

7- Visitatori

Qualcuno ad un certo punto della vicenda, ha voluto mettere in circolazione una versione della foto 4/A, senza la presenza dell’oggetto volante, ovviamente  per screditare la faccenda. A distanza di tempo, ora un soggetto non ben identificato ma evidentemente sostenitore della fazione interessata alla divulgazione, forse l’autore stesso della foto, ha pertanto posto in circolazione la soprastante foto 7. Foto in piena coerenza con decine di altre foto scattate quel giorno. 

Come si può facilmente riscontrare, la scena ambientale è la stessa, le persone sono le stesse o quasi. L’oggetto volante ora si presenta ad una distanza maggiore. Non è possibile stabilire se in fase di allontanamento o avvicinamento, ma nulla impedisce di supporre che in futuro, quando tutte le numerose foto di quel giorno saranno  a disposizione, lo potremo scoprire.

8- Dal mondo dell’impossibile

Fatta una breve valutazione della immagine inviata dal sig. Domenico, ad opinione richiestami così rispondo: in uno Stato dove si lasciano affogare i cittadini sotto la melma ed il debito di Stato. Dove ai cittadini gli si mette la testa tra l’incudine ed il martello della giustizia per ricavarne il sangue, mentre si sostiene la guerra del massacro; la questione dei gay è l’ultimo problema a cui pensare.

Chiudo questa cavalcata nel mondo dell’apparente impossibile con una battuta: bei tempi quando con fierezza monsignor Coletti teneva sulla sua scrivania presso la sede di Como, l’ingrandita foto soprastante! Un grazie ai testimoni e agli autori delle foto.

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