Volti alieni e pareidolia

PAREIDOLIA

Con il termine pareidolia si intende quella possibile caratteristica umana in base al quale è possibile vedere forme soggettive, laddove vi è elasticità di interpretazione. Quindi si intende la forzatura psicologica che viene esercitata per indirizzare la spiegazione nella direzione voluta. L’immagine sottostante è un esempio di interessante bizzarria della natura, che diventa pareidolia se l’osservatore soggettivizza. Vediamo  come Wikipedia definisce la pareidolia: 

1- Bizzarria della natura

La pareidolia (dal greco εßδωλον, immagine, col prefisso παρÜ, simile) è l’illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale. È la tendenza istintiva e automatica a trovare forme familiari in immagini disordinate; l’associazione si manifesta in special modo verso le figure e i volti umani. Classici esempi sono la visione di animali o volti umani nelle nuvole, la visione di un volto umano nella luna oppure l’associazione di immagini alle costellazioni. Sempre alla pareidolia si può ricondurre la facilità con la quale riconosciamo volti che esprimono emozioni in segni estremamente stilizzati quali le emoticon. Si ritiene che questa tendenza sia stata favorita dall’evoluzione perché consente di individuare situazioni di pericolo anche in presenza di pochi indizi, ad esempio riuscendo a scorgere un predatore mimetizzato. La pareidolia consente spesso di dare una spiegazione razionale a fenomeni apparentemente paranormali, quali le apparizioni di immagini su muri o la comparsa di “fantasmi” in fotografie. 

La pareidolia  può verificarsi con il legno; ma infinite sono le possibilità. Vi possono essere implicate nuvole, ombre, formazioni rocciose, venatura del marmo, ortaggi, disposizioni di oggetti, con la mappatura del suolo lunare e marziano, con le posizioni delle stelle, con il fumo, il fuoco, vapori, gas, ghiaccio ecc.. Una particolare frequenza la si riscontra con la miracolistica, il Cristo, la madonna, i santi ecc. La pareidolia può anche essere di carattere sonoro e altro. 

2- Apache di Ebihens

Nell’immagine soprastante, il così detto “Apache di Ebihens” (Francia). In questo caso non è necessario forzare l’immaginazione, tanto è evidente. Certamente poi vi sarebbe da domandarsi se tutto quanto è opera della casualità e della natura; oppure se la mano dell’uomo in qualche misura ha inciso. 

In quella sotto, un esempio di come gli ortaggi possono essere argomento di pareidolia. Spiegare il tutto come casualità inizia a diventare difficile.

3- Peperoni piccanti

Per le nuvole poi, sorge un quesito. Certamente possono generare casualmente la parvenza di forme umane, animali o altro; ma siamo proprio certi che non può esistere forma di intelligenza superiore all’essere umano in grado di plasmare forme intenzionali per fini di comunicazione e non solo? Oggi si parla di “nuvole intelligenti”, di “nuvole aliene” e non solo. Dato il contesto, per il momento meglio non approfondire; ma la cosa non è da rigettarsi in toto in ottica futura.

4- Cane da guardia

Vedere in questa nuvola il muso di un cane, per alcuni sarà pure pareidolia; ma nessuno può affermare che non vi sia quantomeno una straordinaria  somiglianza. Le nuvole però paiono essere delle notevoli artiste, giungendo a creare l’immagine dell’orsetto sottostante. Rigettare questo è difficile, quantomeno è interessante quale bizzarria.

5- Orsetto peluche

Quante sono statisticamente le possibilità che una casuale conformazione nuvolosa possa inscenare un orsetto come quello soprastante? Ed un volto quale il sottostante? Certamente con il loro peregrinare per il cielo variando continuamente l’estetica, generano una infinità varietà di forme pareidoliche, ma ciò comunque lascia meravigliati.

6- Anziani nel vento

Il giro del mondo hanno fatto le immagini delle torri gemelle in fiamme nelle quali si riscontrano parvenze di volti, per giunta dalle espressioni per nulla amichevoli. Sarà pure pareidolia; ma sconcerta la presenza contemporanea di così tanti volti. Per giunta, non è molto frequente il fatto che compaiano volti nel fumo, ma altri li vanno a cercare pure mediante la fotografia alle fiamme.

7- Durante atti terroristici

IL CONFINE

Che esista la pareidolia è fuor di dubbio. Che vi possano essere casi di pareidolia fraudolenta pure. Il difficile è stabilire l’esatto confine tra pareidolia di ciò che pare essere ma che non è, rispetto a ciò che pare essere ma che effettivamente è. Compare quindi ciò che superficialmente pare pareidolia, ma è invece realtà intenzionalmente prodotta da intelligenza aliena.

8- Alla cascata

Al comune mortale la soprastante fotografia non lascia dubbi, questa è pareidolia. Poi però spunta la domanda: pare essere e lo è, oppure pare essere pareidolia ma poi è qualcosa di più? La domanda pare insensata poiché la maggior parte delle persone a questo punto obietta: ma cosa vuoi che sia di particolare! 

La comune persona che considera unicamente il così detto mondo normale, non può fare altro che la supposizione in base al quale l’acqua della cascata ha casualmente generato la parvenza di un volto. Le persone che fanno ricerca nel mondo detto paranormale oppure extra visivo, possono anche supporre che un volto del genere può comparire in foto senza che nulla abbia a che fare con l’acqua!

9- Oltre l’abituale

La foto 8 genera un dubbio giustificato, si può affermare che è semplice pareidolia; pertanto proviamo ad andare oltre. Lo facciamo proponendo la foto 9. In questo caso i volti sono molteplici e più delineati; sempre pareidolia?

IPOTESI DI SPIEGAZIONE

L’essere umano, in base alla cultura prevalente, è solito affermare che esiste la casualità nel verificarsi degli eventi. Spesso parla di natura e delle sue bizzarrie, come capriccio o comunque senza determinazione intelligente. Parallelamente esistono però personaggi di pensiero, i quali affermano che il caso non esiste in quanto tutto è Uno e, quell’Uno Tutto è intelligenza e organizzazione che poi si manifesta anche, tramite le individualità degli esseri. 

Per i comuni mortali, le nuvole sono espressione della natura e pertanto le forme sono casuali. Nel Web oggi si trovano informazioni relative a nuvole dette aliene e/o intelligenti. Per coloro i quali sostengono tale ipotesi, gli esempi di pareidolia presentata mediante le nuvole possono essere espressioni di intelligenza e non casuali.

Per tentare di comprendere, spostiamo l’attenzione su altra zona di indagine. Con l’avvento dello spiritismo si è riscontrata la presenza di materializzazioni parziali e totali di presenze aliene, in questo caso detti spiriti o presenze di ipotetici defunti. Queste manifestazioni sono dette ectoplasmi, possono essere parti del corpo umano, oppure possono apparire come delle velature che assumono vagamente la forma di cose note. 

Ciò dimostra la presenza di concretizzazioni parziali in forma velata. Ricordiamoci anche i fantasmi con il velo. Ora la domanda: Per quale motivo, dopo aver constatato che esistono intelligenze aliene in grado di materializzarsi, manifestarsi e smaterializzarsi, non possiamo ipotizzare che sono anche in grado di creare materializzazioni velate o mimetizzate e momentanee, in grado di essere fotografate da chi scelgono loro, per poi scomparire?

10- Volti velati

I detrattori sicuramente obietteranno: “ma vogliono farsi vedere o non farsi vedere?” La risposta a loro è, che la manifestazione mimetizzata mediante la natura, consente da parte di queste entità l’utilizzo dell’induzione sugli umani, della percezione selettiva indotta.  

La percezione selettiva indotta, è quell’elemento per cui di fronte a un evento oggettivo reale, alcuni lo constatano e altri no. E’ il meccanismo per cui, alcuni fotografano alieni e ufo, mentre altri ne sono esclusi. E’ il meccanismo per cui, di fronte alla stessa realtà oggettiva, due persone vivono due realtà soggettive diverse. L’induzione consiste nell’inviare al soggetto in questione quel pensiero che recepito, a livello di subconscio, lo farà propendere nella direzione voluta dall’induttore.

 Ora però intendo portare l’attenzione su queste ultime due fotografie. In quella soprastante viene ripreso il masso dal quale fuoriesce una vaga figura di presenza umanoide. Una foto del genere, se presentata da sola, fa ipotizzare per un gioco di apparente casualità o pareidolia e, nessuna persona di buon senso direbbe che si tratta di presenza aliena. Se però poi vi sono altre foto scattate in sequenza che confermano, allora tutto cambia. 

11- Senza velatura

La foto 11 in modo inequivocabile, dimostra quanto detto. Nel caso che però l’entità non avesse voluto farsi riprendere; avrebbe potuto mantenere la parvenza della foto 10 oppure, manifestandosi ancora meno non si sarebbe ripreso nulla. 

Se proprio di pareidolia vogliamo parlare, allora consideriamo quanto è presente nel cerchio verde della foto 10. Sostenitori della pareidolia a oltranza ravvedetevi! Oppure affermate che l’ultima foto è il frutto di una illusione ottica! Se invece volete sostenere che la foto non è genuina, dimostratelo, tenendo presente che tra le due foto ve ne potrebbero essere altre!

Per concludere, la pareidolia esiste ed è quel meccanismo che ci fa mentalmente costruire figure immaginarie; ma poi ci sono figure immaginarie che non sono pareidolia, le quali possono manifestare concretezza. Poi vi è un ulteriore livello di interferenza, detto discrasia fotografica, ma questo è un argomento che va oltre, da considerarsi in futuro.

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