In seguito alla pubblicazione dell’articolo relativo ai blocchi aeroportuali della Malpensa, Linate, Londra etc., ho ricevuto numerose osservazioni in base al quale quelli che io sostengo essere ufo o droni alieni, sarebbero invece droni di matrice umana che ipotetici rompiscatole o burloni, avrebbero fatto volare o parcheggiare sopra gli aeroporti.
Ho quindi voluto valutare quanto questa ipotesi è condivisa dalla massa ed è emerso che è la prevalente. Perché? Semplice la risposta: In prevalenza la massa è ignara del fatto che sul nostro pianeta circolano droni alieni, ma è consapevole che sul pianeta sono presenti droni nostri, motivo per il quale se sopra gli aeroporti ci sono dei droni la deduzione è ovvia, si tratta di roba nostra.
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L’informazione di massa dovrebbe informare la massa, ma pare che debba anche sostenere gli interessi del potere che non ha a cuore l’interesse della massa. Motivo per il quale opera trasversalmente. Esempio: Si parla genericamente dei numerosi aeroporti bloccati per la presenza di uno o più droni, si afferma chiaramente che la causa sono i droni, intanto si fanno scorrere in TV immagini di droni commerciali nostri.
Nessun accenno alla ipotesi dei droni alieni; la prevalenza della massa fedele e credente, andrà a scrivere su Facebook in quanto nel frattempo confermato dai giornali, che la causa dei blocchi degli aeroporti sono i droni fatti vedere in Tv. Quindi coloro i quali sostengono che si tratta di droni alieni, sarebbero dei pirla. Bene, ora mediante questo articolo mettiamo in chiaro per quale motivo gli aeroporti non sono bloccati a causa dei droni nostri.
Premetto che non sono un esperto di droni, ma evidenzio che non occorre esserlo per formulare alcune semplici considerazioni a tutti accessibili; soprattutto è possibile accedere ad articoli specifici sull’argomento presenti in Internet. Es: https://filmora.wondershare.com/it/drones/types-of-drones.html Oppure: http://www.gtfondazione.org/industria-4-0/le-principali-tipologie-di-droni/
Ma lo ripeto, per comprendere che non si tratta di droni nostri non è necessario essere degli esperti, bastano alcune considerazioni mirate.
I droni possono essere divisi in categorie:
A) Droni commerciali per amatori
B) Droni commerciali professionali
C) Droni militari
D) Droni alieni
QUALI SAREBBERO QUELLI CHE BLOCCANO GLI AEROPORTI?
I droni commerciali per amatori sono di piccole dimensioni, arrivano al massimo a circa cm. 20/25 e con un peso massimo poco più di un chilogrammo. Volete pensare che un Boeing 757 lungo circa mt. 50 non può atterrare in quanto davanti a lui vi è un drone del genere? Faccio notare che un’aquila reale supera in apertura alare i 2 mt., quindi oltre dieci volte il drone amatoriale, ma nessun pilota si preoccupa più di tanto e l’aeroporto non viene bloccato.
Ma poi, come è individuabile un drone di così piccole dimensioni se posto a cinque km dal punto di atterraggio come nel caso recente della Malpensa? Visivamente non è possibile. Il radar non lo può riprendere, per di più occorre che il drone se ne stia fermo, perché se è di passaggio chi eventualmente lo vedesse pensa che sia un volatile oppure, se si rende conto che è un drone, prima che faccia segnalazione, il drone se ne è andato. Se invece il drone se ne sta fermo vi sono altri aspetti da considerare.
I droni per amatori sono controllabili entro una distanza limitata e per una durata di tempo in base alla carica delle batterie. Se un drone se ne sta per ore sopra un aeroporto, significa che non è un drone commerciale, neppure se di tipo professionale, in quanto la carica delle batterie non lo consentirebbe. Sarebbe poi opportuno che coloro i quali sostengono che sono droni nostri quelli che bloccano gli aeroporti, si leggessero il seguente articolo e ne prendessero atto: https://italianeography.com/modi-abbattere-droni-illegali/
Quindi se un drone se sta sopra un aeroporto e pertanto il traffico viene bloccato, significa che è stabile, visibile e che il radar lo segnala, ma soprattutto la polizia non può intervenire per portarlo a terra oppure abbatterlo. Un drone amatoriale o professionale, è gestito mediante un segnale. Basta inviare un prevalente secondo segnale di interferenza che svia il primo ed il drone non è più gestibile dal proprietario, quindi lo si toglie agevolmente dal gioco con armi come quelle presentate sopra.
Pertanto se i responsabili degli aeroporti non fanno intervenire la Polizia significa che la Polizia oppure le autorità preposte compresa l’Aeronautica militare, hanno stabilito che non possono intervenire, in quanto si tratta di drone militare. Teoricamente un drone militare può creare questa situazione, ma immediatamente sorge la domanda: Perché quel drone militare compie una azione che blocca l’aeroporto, quando gli stessi militari sono coloro che devono controllare che l’aeroporto non subisca interferenze?
Quindi se il fatto avviene su territorio italiano, significa che si tratta di drone militare non certamente italiano, che però potrebbe essere di altra nazione. Se è però di altra nazione i casi sono due ovvero, è lì con consenso nostro, oppure è lì senza consenso. Siccome non può essere lì con consenso nostro a bloccare un nostro aeroporto, significa che è senza consenso. Perché non interviene la polizia e/o l’Aeronautica Militare per sloggiare l’intruso ma si preferisce bloccare il traffico aereo con enorme danno economico e figuraccia davanti a tutta la nazione? Semplice la risposta: PERCHE’ SI TRATTA Sì DI DRONI, MA DRONI ALIENI! Tentare di abbatterli significa ingaggiare uno scontro il cui esito rischia di essere peggiore del blocco dell’aeroporto.
DRONI ALIENI
Parlare di droni alieni ad un pubblico che nella migliore delle ipotesi conosce parzialmente i droni nostri, è cosa ardua. E’ bene però sapere che lo sviluppo della nostra tecnologia trae spunto da quella aliena. I nostri ricercatori di avanguardia sono a conoscenza della presenza aliena, molto di più di quanto poi si ammette a livello di informazione di massa. Quindi i nostri hanno considerato e tentato di replicare i droni alieni; ma vi è un problema di base.
I droni alieni sono antigravitazionali, mentre i nostri, quelli commerciali e pure quelli militari, sono ancora dotati di motore ad elica oppure turboelica: http://www.difesaonline.it/mondo-militare/difesa-online-scheda-tecnica-i-droni-predator-e-reaper pertanto seppure ridotto, generano rumore e non possono starsene per giorni fermi in aria come nel caso del blocco dell’aeroporto di Londra.
I droni alieni sono però altra cosa e ve ne sono di notevoli dimensioni. Intanto sono genericamente definiti ufo e qui, torniamo nuovamente in Valmalenco. Non intendo affermare che solamente nella zona di Sondrio sono presenti, ma certamente qui sono visti e ripresi in abbondanza e le autorità preposte non ci spiegano il perché.
Nel corso della serata del 30/4/2019 il Gruppo Accademico Ufologico Scandicci, GAUS, come da articolo soprastante, ha tenuto in Chiesa Valmalenco un aggiornamento in merito alle ultime analisi forensi effettuate su materiale fotografico riproducente la presenza ufologica in zona. Per la verità non ci sarebbe più bisogno di ulteriori prove del genere, in quanto il fenomeno è stato ampiamente confermato a tutti i livelli; ma in un mondo come il nostro, ben vegano ulteriori perizie a scuotere le gelide coscienze.
Nel corso della serata, come abituale, hanno poi avuto voce alcune testimonianze di eventi particolari verificatisi in zona. Interessante la testimonianza di un anziano signore il quale ha affermato di aver visto chiaramente e per un buon lasso di tempo i così localmente detti FUMIN ovvero entità generalmente definite come grigi. Fumin è l’equivalente di: grigi come il fumo.
Ancor di più sconcertante l’affermazione poi riportata dal giornale in merito ad un FUMIN che sarebbe stato investito da una autovettura. La vicenda da tempo circolava in valle, ma se ne parlava sottotraccia, come un qualcosa di realmente accaduto, del quale però non si doveva riferire. Il fatto che ora la gente inizi a riferire a dovere non è cosa da poco. In base alle voci circolanti, parrebbe che la donna la quale ha investito questo piccolo “fumin”, non essendo a conoscenza della loro presenza, intanto avrebbe di primo acchito cercato di capire quale tipo di animale avesse investito; dopodiché non riuscendo a comprendere, avrebbe informato le autorità.
Ovviamente il tutto è stato poi posto nel dimenticatoio di Stato. La donna avrebbe pure affermato che nel tentativo di soccorrere l’investito, lo avrebbe toccato. La sensazione percepita sarebbe stata quella dell’aver toccato un qualcosa di leggero e morbido, tipo gelatina. Queste sono voci circolanti, nulla di certo o provato; ma se ora sulle ali del vento che sta cambiando la reticenza a questa donna giungono queste righe, è gentilmente invitata a rivedere la sua posizione di riservatezza. La gente ha necessità di sapere, intanto altre voci circolano, ma passiamo ora ad alcune recenti segnalazioni pervenute.
Testimone presente in Valmalenco ha inviato una serie di otto foto con la seguente dichiarazione: “La notte del 27/4/2019 mi trovavo a rientrare in Valmalenco da Sondrio in ora tarda, quando ho notato strani bagliori in cielo. Mi sono fermato, sceso dall’auto, ho notato uno strano fenomeno luminoso che variava continuamente. Ho scattato otto foto che le invio”
Il fenomeno è innegabile, capire di cosa si tratta non è possibile, prendo la foto più nitida la ingrandisco ed aumento il contrasto per evidenziare eventuali aspetti poco visibili. Il risultato è la foto soprastante. Foto del genere sono presenti in grande quantità in Valmalenco e non sarebbe neppure da rendere pubblica in quanto poco dice. Poi però mi arriva un’altra segnalazione. Un sondriese segnala che una webcam posta a Sondrio la notte del 27/4/2019 ha ripreso in direzione Valmalenco, pertanto nella stessa zona della foto precedente, un qualcosa di anomalo e mi invia l’immagine, la prima sottostante, poi ingrandita ed evidenziata.
Già le foto al buio sono sempre un problema, se poi si tratta di webcam il problema aumenta; ma ciò nonostante questa conferma webcam è notevole; in quanto gli ufo presenti sarebbero più di uno e vanno a confermare le otto foto precedenti. Ingrandendo quello più evidente, si ottiene quanto nel riquadro sopra.
Tipologia non frequente, ma certamente già confermata in zona altre volte. Certamente qualche osservatore nuovamente mi farà presente che il presentare luci in cielo come quelle della foto 5, non dimostrano nulla. Pertanto propongo la sottostante foto a dimostrazione che se in cielo una luce viaggia, qualcosa la sta generando. Sempre dalla Valmalenco, questa foto è stata scattata nella stessa zona della 5, la quale fa vedere cosa genera o può generare, luminosità come quelle appunto della 5.
Tacitati costoro, certamente compariranno quelli i quali affermano che le foto degli ufo sono sempre scadenti, vaghe, al buio etc. Invito costoro se interessati a provare loro a fotografare gli ufo, così da rendersi conto. Se non interessati, a volgere il loro sguardo altrove.
La foto 7 è fantastica in quanto evidenzia il fatto che se appena il velivolo diventa meno visibile ( mediante il sistema di occultamento, oppure anche solamente per fattore di distanza o ambientale), si vedrebbe solamente la fonte luminosa in una infinita possibilità di variabili estetiche. Se invece lo stesso velivolo, oppure uno similare, lo riprendiamo di giorno; è possibile riprenderlo come nella foto sotto:
L’avvistamento e la ripresa fotografica è avvenuta l’8/5/2018 nel cielo sopra Sondrio. La notizia non era precedentemente emersa e il materiale fotografico è stato inviato recentemente. Grazie all’autore seppure preferisce non essere citato nonostante si sia presentato. Ora supponiamo che lo stesso velivolo della foto 7 oppure 8 non siano fotografati al buio o comunque dal lato in ombra, ma siano ripresi mentre sono soggetti a maggiore azione di occultamento o schermatura e, con la luce del sole che lo colpisce; per quale ragione non si può ottenere il risultato sottostante?
Ora supponiamo che gli stessi velivoli/ufo/droni alieni della foto 7, 8 oppure 9, per motivi da meglio definire, si vadano a collocare sopra un aeroporto, oppure anche solamente in prossimità della pista di atterraggio; ecco che si scopre per quale motivo i nostri rappresentanti delle Istituzioni di Stato preferiscono la pessima e scontata figuraccia che rimediano mediante la tesi del drone amatoriale. Certo che si tratta di droni, ma non nostri, con tanto di saluti dal Pizzo Scalino!
PS 29/5/2019: In seguito a pervenuta osservazione da parte dell’autore della foto 8, in base al quale è stata inizialmente ed erroneamente riportata la data 18/5/2018, provvedo inserendo la data corretta la quale è l’8/5/2018.