UFO bloccano aeroporti

Il presente articolo intende indirizzare l’attenzione su di un aspetto non adeguatamente considerato, ma molto interessante dell’ufologia; quello relativo al fatto che gli ufo in alcuni casi, bloccano arrivi e partenze del nostro traffico aereo.

Se consideriamo la casistica accumulata negli ultimi anni si resta sorpresi, sia dalla quantità quanto dal significato della interferenza. Soprattutto sorprende quanto emerge su di un versante per quanto riguarda il fenomeno ufologico vero e proprio, ma ancora di più sorprende il riscontrare come il fenomeno alla fine è ridotto a carta straccia in conseguenza della logica di sistema imposta. Vediamo alcuni casi assunti alla cronaca, mentre moltissimi altri non sono stati resi noti:

18/8/2011 Un ufo ha sorvolato l’aeroporto di Chongqing, bloccando per un’ora il traffico aereo. Lo scrive lo Shanghai Daily. Intorno alle 12.30 un oggetto volante non identificato è stato avvistato sopra la pista dell’aeroporto internazionale Jiangbei di Congqing. L’evento sarebbe stato confermato anche da alcune fonti ufficiali dello scalo. In quel momento diversi aerei erano già pronti per decollare, sono stati fermati e altri voli ritardati o dirottati. La municipalità di Chongqing non ha voluto confermare l’evento, confermato invece dalle autorità aeroportuali. La notizia dell’avvistamento dell’Ufo ha fatto il giro della rete creando molto interesse. 

Non è la prima volta che viene avvistato un Ufo a Chongqing, la più popolosa città cinese. L’anno scorso dopo diversi giorni da un paio di precedenti avvistamenti, le autorità spiegarono che gli oggetti volanti erano in realtà dei grossi aquiloni. Si ricorda che già il 7 luglio 2010 un altro aeroporto cinese, quello di Hangzhou, era stato chiuso per un oggetto volante non identificato, su cui il governo cinese non ha mai fatto luce… o almeno non ufficialmente. (In questo caso fermano un aeroporto per un aquilone, non si sentono patetici e nessun apparato militare interviene direttamente)

12/2/2017 Lima (Perù) Flotta di UFO Bloccato Aeroporto di Lima alle ore locali 19:38. Secondo notizie recenti, un folto gruppo di oggetti volanti non identificati ha generato la sospensione delle operazioni regolari presso l’Aeroporto Internazionale Jorge Chávez di Lima per ben due volte. Causa, una flotta di dodici oggetti volanti, foto sotto. (Anche qui non è stato il caso di intervenire per accertare o provvedere) 

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30/7/2017 Lisbona (Portogallo) Mentre il teste riprende il decollo dell’aereo, vede sul display della videocamera un oggetto sfrecciare velocissimo nei paraggi dell’aereo. Nell’immediato ipotizza che si possa trattare di un banale volatile, ma l’elevata velocità lo induce ad attento controllo il quale rivela che trattasi di oggetto volante non identificato, ma non certamente un commerciale drone di piccole dimensioni nostro. Non avendo stazionato presso l’aeroporto, non è stato il caso di allertare. Se non ci dicono cosa sono gli oggetti volanti che stazionano, figuriamoci se ci dicono degli altri!

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22/12/2018 bloccato per oltre tre giorni l’aeroporto di Glatwick. Massima allerta nel secondo scalo di Londra. Voli dirottati anche su Parigi e Amsterdam. La causa sarebbe dovuta alla persistente presenza sopra l’aeroporto, di numerosi droni, come da immagine sottostante e, da un grande velivolo come da foto uno. La polizia ha arrestato due presunti responsabili fatti passare inizialmente come tali. 

La notizia ha immediatamente fatto il giro del pianeta. Le autorità li hanno poi a breve rilasciati, ammettendo che era stato un errore. Costoro nulla avevano a che fare con la vicenda, ma questa notizia è stata molto meno importante e pertanto sbandierata molto meno: https://www.soulask.com/confirmed-ufos-caused-the-closure-of-gatwick-airport-and-there-is-a-video-that-shows/ In seguito la polizia ha poi affermato che la presenza dei droni neppure era da imputarsi ad un atto terroristico, ma ad una deliberata azione mirata a bloccare l’attività dell’aeroporto. Nessun intervento militare diretto ad accertare o risolvere il problema.

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3/3/2019 Ufo blocca Malpensa.

Nel corso della serata del 3/3/2019, un oggetto volante non identificato, quindi un O.V.N.I. o U.F.O., se ne sta immobile in aria sopra il corridoio di atterraggio dell’aeroporto della Malpensa di Milano. Il traffico in arrivo è deviato per circa un’ora, poi l’oggetto scompare e tutto torna normale o quasi. Viene data la notizia, ma come avviene solitamente in questi casi, al poco fornito inizialmente, fa seguito l’azione del sistema informativo o meglio di disinformazione, mirante a riportare i buoi nella stalla e quindi l’ordine di sistema.

https://www.notizie.it/cronaca/2019/03/03/oggetto-non-identificato-aeroporto-malpensa-voli-dirottati/?fbclid=IwAR3G00kaabk9ZGSiNBeBwxlEMJ9ldQHugXTXUbI_dfr

Una voce autorevole si leva dal coro del gregge, è quella di Enrico Gianini, riportata nel seguente video che, consiglio vivamente di considerare: https://www.youtube.com/watch?v=66M-6w9sNsc

Da puntuale osservatore quale è, Gianini evidenzia il fatto che l’oggetto è un ufo ed io aggiungo, probabilmente un drone non nostro, mentre sta conducendo una precisa missione presso l’aeroporto Malpensa. Allo stato attuale, per quanto sono io a conoscenza, non sono disponibili immagini dell’oggetto in questione nel momento in cui stazionava nella zona di atterraggio; poi però ricevo da Luciano A., la notizia che durante il giorno in questione poco più di un’ora prima, nei pressi di Dovera è stato ripreso in video, uno strano oggetto volante. Video sottostante:

Osservando il video, l’oggetto pare viaggiare ruotando sul proprio asse verticale, mentre ritmicamente emette dei flash. Siamo però in pieno giorno e possiamo anche ipotizzare che i flash sono gli attimi in cui opera le riprese o monitoraggio del territorio.

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L’oggetto fermo sul corridoio di atterraggio manteneva invece una luminosità costante. Il gestore dell’oggetto non identificato non teme di essere visto anzi, pare che deliberatamente intende esserlo. Non teme neppure un intervento della polizia oppure dei Jet o tanto meno che gli aerei di linea continuino ad atterrare. Non teme un suo schianto e neppure di essere individuato quale autore dell’infrazione. 

Il gestore dell’ufo in questione si sente certo di poter condurre il gioco a suo piacimento, tanto è vero che le autorità preferiscono fermare il traffico aereo piuttosto che affrontarlo, a riprova del fatto che sono consapevoli. Questo aspetto mette in luce come stanno le cose oltre il malconcio velo dell’apparenza che il sistema ci propina quotidianamente. Qualcuno mediante questo ufo ha inteso bloccare la Malpensa, esattamente come a Glatwick e altri aeroporti.

CASO SULMONA 14/2/2019

Il presente video di tale Enrico testimone del fatto, è particolarmente interessante. Enrico si trovava in auto, quando notava volteggiare in cielo quello che sul momento ritenne un drone oppure un aquilone, ma immediatamente emergeva un forte dubbio. Decideva quindi di fermarsi, per osservare meglio. Qualcosa gli suggeriva che non si trattava di piccolo drone e neppure un aquilone data la velocità e la modalità col quale si spostava; pertanto decideva di filmarlo. Purtroppo però il velivolo si andava allontanando ed alzando sopra i monti, quindi nel video ora lo vediamo lontano e piccolo. Video sottostante:

https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwg9FFuKC92Ued04TRCGqhtFVqFQy648_Vd2IoMDYl-x2QGaUzAHgWD3Wt9AsXozHvl0HzcV5tyddlmnqpVD_Mh5XLj_HZFzluMRgoMuEEnHDBJ5RaNhC32ym_MCzr1GI1bXd8c

Esteticamente Enrico ha visto una sfera bianca vagamente luminosa, niente altro. Una di quelle tipiche luci abbondantemente segnalate in ufologia. Estrapolato un frame poi ingrandito, si ottiene l’immagine sottostante. Spostandosi, la sfera luminosa genera un certo effetto scia. Più che di una sfera luminosa questa parrebbe una delle classiche luci che stanno generalmente nella parte sottostante dei velivoli alieni. Alle spalle della luminosità in effetti si intravvede la sagoma di un corpo volante schermato, quasi totalmente nascosto alla vista umana.

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Guardando il video più volte con attenzione in modalità rallentata, è possibile costatare che è presente un secondo velivolo. Passa velocissimo da sinistra verso destra a metà montagna, individuabile conoscendo il tempo del passaggio: 00.12.05 /00.13.08. Estrapolato un frame mentre il secondo oggetto passa pressappoco sotto la perpendicolare del primo ormai sopra il monte ed evidenziato con ingrandimento A, si ottiene la sottostante immagine del quale l’ingrandimento B è ora la parte in questione relativa al secondo oggetto. Come è possibile osservare, anche il secondo velivolo possiede una luminosità apparentemente sferica come il primo e anche il secondo presenta alle spalle un corpo volante con forma molto strana.

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Osservando il passaggio in modalità rallentata, si nota che l’oggetto ruota costantemente sul proprio asse orizzontale a differenza di quello di Dovera che ruotava sull’asse verticale. Entrambi però dispongono della luminosità/flash, probabile occhio per osservazione e ripresa. Siccome poi l’oggetto B non ha forma regolare ma completamente asimmetrica, genera l’apparenza del cambiare forma nel corso del veloce passaggio.

Non posseggo prove certe per affermare che il drone della Malpensa è come i due del video di Sulmona oppure quello di Dovera; ma ho prove più che sufficienti per affermare che vi sono degli aspetti che li accomunano. Per intenderci, definiamo drone C quello che ha stazionato in zona di atterraggio a Malpensa. Drone D quello di Dovera. Drone A quello costantemente bianco del video di Sulmona e, drone B quello passato velocissimo orizzontalmente.

Il drone A con luminosità bianca costante, non fa altro che mantenere la luminosità costante come quello di Malpensa sin quando è rimasto visibile; mentre il drone D girando sul proprio asse ed emettendo alternativamente dei flash, non fa altro che fare quanto fa il drone B. Quanto detto, per ribadire la spiegazione ipotetica che al momento io prediligo ovvero, queste luminosità continue oppure alternate o flash, sono il probabile occhio col quale droni e ufo monitorano la situazione. Se però possono operare il monitoraggio mediante brevissimi flash mentre sono in modalità schermata e quindi non visibili da noi; per quale motivo si rendono visibili con flash prolungati se non con luminosità continua come a Malpensa? La spiegazione può essere una soltanto: INTENDONO RENDERSI VISIBILI!

8- Dal caso di Corio 2018

CONSIDERAZIONI FINALI

La becera informazione di regime, svolgendo il proprio ruolo, tenta di minimizzare e rendere banale il tutto, facendo passare l’ipotesi in base al quale l’ufo che ha generato il blocco del traffico aereo a Malpensa era un piccolo drone prodotto da tecnologia umana. Stessa strategia iniziale per spiegare il blocco dell’aeroporto di Glatwick, stessa per diversi altri casi e stessa strategia soprattutto per spiegare il caso di Corio.

Un piccolo drone nostro di fronte ad un grande aereo di linea, ha la stessa proporzione e consistenza di un moscerino di fronte ad un’aquila, motivo per il quale non se ne saprà nulla senza alcun intervento esterno. Nel caso che si tratti di un grande drone nostro che non si è fatto identificare, immediatamente intervengono in pompa magna i nostri jet, con scramble e boati ultra/sonici. Ovviamente ed ufficialmente, l’intento è di ripristinare l’ordine. 

Casualmente l’intento è manifestare al mondo l’efficienza delle nostre forze aeree e, poco ci manca che non facciano anche qualche manifestazione commemorativa a futura memoria con tanto di sindaci in prima fila e Presidente della Repubblica a prostrarsi per gli encomi. Cosa succede però se il drone che genera il blocco del traffico aereo è un drone non nostro e quindi alieno? Risposta: DIPENDE… Dipende da chi è preposto per l’eventuale intervento su quel territorio.

Oggi in Italia i nostri fanno finta di non vedere, ma se qualcuno dei nostri intende vedere, allora si alzano in volo i jet, fanno un giro intorno all’intruso se è stazionante e se ne vanno. Se l’ufo se ne va da una parte, loro se ne vanno dall’altra. Non sempre però succede, in quanto potrebbe anche avvenire che qualche decisionista prenda delle iniziative diverse. Se poi avvengono casuali incidenti come quello di Ascoli, diventa arduo tacitare i complottisti. 
In merito a questo caso traggo da Vikipedia: L’incidente di Ascoli è un incidente aereo verificatosi durante un’esercitazione operativa il 19 agosto 2014 sull’Appennino marchigiano, a poca distanza da Ascoli Piceno. Lo scontro ha coinvolto due cacciabombardieri Panavia Tornado del 6º Stormo dell’Aeronautica Militare e ha causato la morte di entrambi gli equipaggi. È la prima collisione in volo tra due velivoli di questo tipo mai registrata. 

Le indagini sulle cause dell’incidente sono state affidate alla Procura di Ascoli Piceno e alla Procura Militare di Verona. Dalle perizie tecniche sono state evidenziate carenze di pianificazione e organizzative per le quali sono state formulate ipotesi di reato; sebbene dopo due anni di indagini fosse stata richiesta l’archiviazione del caso, i supplementi d’indagine richiesti dai familiari delle vittime hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati di due ufficiali responsabili della pianificazione dell’esercitazione.

Interessante sarebbe chiarire il fatto in base al quale i due jet avrebbero avuto problemi relativi alla gestione dei comandi, come spesso è avvenuto in casi nei quali i piloti dei jet intendevano “accostare” il presunto intruso.

Ho detto DIPENDE, in quanto in Italia non intervengono unicamente le Forze Italiane, ma anche quelle straniere presenti nei paraggi. Esiste ad esempio in Valtellina al confine con la Svizzera, una zona detta CBA e quindi con aspetti di extraterritorialità aerea, dove sono stati riscontrati scrambler aerei dagli aspetti più sconcertanti. Jet di molte nazioni ed in particolare gli F-22 made in USA ad inseguire velivoli avveniristici che taluni vorrebbero far passare per nostri; proprio nella zona CBA dove vi è la più altra frequenza di avvistamenti ufologici mai riscontrata. Occorre però ammettere che i nostri intervengono sporadicamente quando in zona ci sono degli ufo visibili. Fanno un giro esibizionistico con tanto di bang dentro le vallate; quasi per dire: SAPPIAMO CHE SIETE LI’, RESTATECI PURE MA NON FATEVI VEDERE DALLA POPOLAZIONE, ALTRIMENTI DOBBIAMO INTERVENIRE…E, SALUTI ALLE SIGNORE!

I made in USA presenti su territorio italiano, hanno ormai una esperienza alle spalle. E’ passato il tempo in cui volevano intercettare i velivoli alieni, in cui mostravano i muscoli e sparavano, vedere: https://coyote61.altervista.org/duello-aereo-su-porto-rico_31/ Oppure gli sconcertanti casi relativi al periodo della guerra in Vietnam. La faccenda del confronto militare è andata però molto oltre in passato e, va ben oltre in maniera occulta ancora oggi.

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Però tutto DIPENDE; perché per quanto riguarda il caso Corio, questa è una tra le vicende più intriganti per comprendere cosa si cela dietro il malconcio velo dell’apparenza, del quale l’ipotesi spacciata dell’esercitazione militare è stato un patetico brandello. Dunque…

Se l’Aeronautica Militare non interviene in casi come quello della Malpensa, significa una cosa sola: NON POSSIAMO E NON DOBBIAMO INTERVENIRE IN QUANTO SE INTERVENIAMO E LA CONTROPARTE REAGISCE MALAMENTE, NOI LE BUSCHIAMO ESATTAMENTE COME ALTRE VOLTE E’ CAPITATO. Non dimentichiamoci che noi abbiamo avuto notizia del caso della Malpensa in quanto l’oggetto era a tutti visibile, ma non sappiamo come sarebbe logico, se in modalità non visibile a noi, ci fosse pure una astronave come quella di Glatwick che dal di sopra presenziava a doc.

Ora appare chiaro che Glatwick e Malpensa sono state due palesi provocazioni attuate da chi ha in mano il banco. Nel caso di Corio la provocazione è stata molto più sottile, ma brutalmente efficace. Se l’ufo di Corio si fosse manifestato all’improvviso su Corio, così come in una infinità di altre manifestazioni su territorio italiano, l’Aeronautica Italiana avrebbe fatto finta di non vedere e così pure i made in USA. 

I nostri amici del piano di sopra, sono a conoscenza di tutto questo, quindi volendo creare l’allarme presso l’aeroporto di Caselle decidono di andare a lanciare la provocazione in Francia, sapendo che i francesi avrebbero abboccato. Costoro non hanno avuto casi come a Cabo Royo, del Vietnam o quello di Mantel, loro posseggono ancora i muscoli e intendono servirsene. Come pivellini, con due caccia inseguono l’ufo che si porta su Corio passando sull’aeroporto di Caselle! 

Avviene il caos…esattamente come da volere superiore. A Caselle non ci dovrebbero essere dei jet in grado di intervenire, ma quella sera ci sono in quanto a Torino è in corso il summit Bilderberg, quindi scatta l’allarme all’aeroporto, siamo in stato di guerra. I francesi passano radenti alle abitazioni per non essere visti dai radar, i nostri si fanno un giro turistico. I francesi giunti sopra i monti di Corio sparano due raffiche di mitraglia che ho sentito personalmente che, non dimenticherò facilmente. Non posso affermare che hanno sparato all’ufo, potrebbero aver sparato semplicemente in aria per un atto di bullismo, ma con quale autorizzazione su territorio non loro? Ma se anche fossero stati sul loro territorio, non sarebbe stato meglio sgonfiarsi i muscoli?
 Quali le prossime mosse sulla scacchiera mondiale? Non dimentichiamoci mai che la realtà dietro il velo dell’apparenza imposta, non è quella in cui crede la massa ignara e, neppure quella della massa più accorta che considera vicende come quelle della Malpensa. Ma neppure è poi ancora quella nota alle istituzioni preposte al controllo sul territorio, nonostante queste dispongono ovviamente di mezzi tecnologici e conoscenze superiori. Conoscenze che consentono di andare ben ben al di là dell’immaginario collettivo della massa, ma comunque dentro un limite preciso. Cosa hanno visto sopra la Malpensa, Glatwick etc. gli apparati militari preposti, se hanno deciso di bloccare gli aeroporti ma di ignorare tutto il resto?

10- La grande scacchiera

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