L’eccezionale evento ufologico è avvenuto in località Villanova Canavese-To. il 22/9/2006. Nella vita sono stato testimone di numerosi eventi a carattere ufologico. Questo è il primo che fotograficamente ho ripreso con ottimo risultato; ma partiamo dall’inizio della vicenda.
Quella sera il mio cane Argo, era particolarmente nervoso. A mezzanotte circa, scoprii che si era sfilato il collare e stava insistentemente abbaiando in mezzo ad un prato nelle vicinanze della casa. Abito in piena campagna e di notte è completamente buio. Infastidito presi una pila e mi avviai a cercarlo. Lo trovai che stava abbaiando ad un immobile e impaurito riccio.
Misi il collare col guinzaglio, quindi alzai la testa per avviarmi verso casa. In quell’istante vidi un oggetto bianco e leggermente luminoso, della lunghezza apparente di mt.2/3 di forma ovoidale che, alla distanza di mt.200 circa ad una altezza di mt. 100/150 dal terreno in direzione Nord-Sud, passava veloce per poi scomparire. Avvistamento eccezionale per nitidezza e certezza. Tornai a casa e andai a dormire.
Due giorni dopo, ripensando all’avvistamento, mi dissi di aver sbagliato nel non fare alcune fotografie notturne nel tentativo di cogliere qualcosa di particolare subito dopo l’avvistamento. In molti casi, quando le presenze non sono più visibili, sono ancora fotografabili. Pertanto decisi di provarci quella sera. Presi la fotocamera e alle ore 10. 46.51″ scattai la prima sottostante foto.
Fotografai dal balcone di casa mia, nella direzione dove due sere prima avevo visto andate la presenza luminosa. Con mia meraviglia, al primo scatto (foto 1540 soprastante) vedo l’oggetto nel mirino della fotocamera al momento dello scatto, alla distanza di circa mt.70. Vedo un oggetto bianco leggermente luminoso, oggetto che ora definisco A simile o uguale se non lo stesso che avevo visto due giorni prima quando andai a riprendere il cane. Meglio si vede l’oggetto nella sottostante 1542.
Nello scattare la prima foto lo interpreto come quasi immobile e quindi scatto una serie di 10 foto. Cerco di centrarlo il più possibile (teniamo presente che era visibile mediante il display, ma non lo era ad occhio nudo e si andava lentamente spostando) onde avere più conferme possibili. Fatte queste foto e certo di avere già ottenuto un buon risultato; corro in casa a prendere il cavalletto (che tengo sempre pronto, dopo essere stato testimone di eventi ufologici non fotografati) e intanto dico a mia moglie che c’è un ufo poco sopra l’albero in questione. Mia moglie va sul balcone e guarda; intanto io arrivo e metto il cavalletto con inserita la fotocamera.
Aumento lo zoom manuale, punto la cima dell’albero e scatto. Delusione, non vi è più nulla! lo dico alla moglie e lei mi risponde: mentre tu arrivavi col cavalletto, ho visto come un lampo bianco andare via dal punto che mi avevi indicato e scomparire a circa mt.80/100 di fronte a casa nostra; dove vi è un rudere di casa. Punto allora la fotocamera in quella direzione e scatto la foto n.1558 sottostante. Con mio grande stupore, centro fortunosamente l’oggetto di prima che, ora si trova fermo accanto ad altra cosa (che definisco B). Con la foto n.1559 centro meglio quanto intendo riprendere.
Passo ora con la fotocamera, in modalità notturna per avere ulteriori indicazioni e riferimenti possibili, foto n.1560. Aumento lo zoom e scatto la 1561(la prima dell’articolo) che, a parere mio, è la foto più importante e sconcertante di tutta la serie. In questa foto è fissato l’attimo nel quale l’elemento “A” si sposta e si unisce all’elemento “B”. Mediante la foto 1562 si riscontra che tutto è scomparso.
Valutando la prima serie di foto, si evidenziata un ulteriore particolare nella foto n.1544, nella quale è visibile una ulteriore presenza (definiamola C) anomala. La foto è la sottostante con aggiunta dei due particolari ingranditi.
Al buio è sempre difficile stabilire dimensioni e distanze, quindi aumento la luminosità della stessa foto, onde scoprire esatta posizione, dimensioni e distanze. Così riscontro (elaborata sottostante destra) che l’oggetto A si era abbassato e avvicinato e si trova ora davanti all’albero in questione. Mentre la presenza C è qualcosa di dimensione decisamente minore in quanto si trova davanti ad un pino vicino casa.
L’importanza del materiale fotografico (17 fotografie in progressione, intenzionali, limpide e poi conservate in versione originale) è eccezionale. La differenza tra le 17 foto esistenti ed i 22 scatti che dovrebbero esserci in base alla numerazione assegnata, è dovuta al fatto che le foto mancanti sono stati tentativi di scoprire se in zona vi fossero altre presenze anomali. Riscontrato che non ve ne erano, le foto sono state eliminate. Un particolare interessante da aggiungere, è il fatto che la luce prodotta da queste presenze è particolare.
Intanto quella della presenza A si è resa visibile unicamente al momento dello spostamento; poi è una luce fotografabile ma non visibile, se non nella fase di spostamento e questo potrebbe significare che in fase di spostamento assume una frequenza che entra nel visibile umano, mentre da ferma sta su una frequenza non visibile ma fotografabile. Altro particolare è il fatto che questa luce non produce luminosità sull’ambiente; ma questo particolare è frequente in ufologia e alcuni la definiscono come luce fredda.
L’immagine sottostante, creata sulla foto n. 1559, è una cartolina ricordo dell’evento nel quale sono state aggiunte due presenze aliene riprese in altro momento, nello stesso luogo. Esprimo la mia disponibilità, a chi volesse eventualmente visionare o indagare tutta la serie di foto, compresa la fotocamera. Faccio notare che ingrandendo l’elemento “B”, si evidenzia che esso pare essere costituito da un compattamento di Orbs che per l’occasione assumono forma ufoidale.