E’ passato un anno da quando è avvenuto il clamoroso caso ufologico di Corio 6/6/2018 ed ora vi è una novità, abbiamo la foto dell’ufo di Corio. Come per tutte le cose, passato il clamore, l’attenzione e, come da volontà di sistema o di potere, tutto è andato ricomponendosi nell’archivio del dimenticatoio di Stato.
Nulla abbiamo saputo di veritiero su questa vicenda, dagli Enti preposti alla sicurezza dei cittadini, a parte le versioni ufficiali cucinate a dovere e sbandierate dai mezzi di informazione compiacenti. Il tutto per portare l’opinione verso il nulla di avvenuto, perché altrimenti ce lo avrebbero detto! Nulla abbiamo ottenuto dalle numerose videocamere o webcam attive in zona che, certamente qualcosa avrebbero dovuto aver registrato, quantomeno l’aspetto sonoro per quanto riguarda quelle che erano preposte anche per tale funzione.
Dal sonoro si sarebbe potuto avere conferma circa il numero dei jet in zona. Calma piatta, poi però qualcosa di interessante è avvenuto; in quanto seppure in forma anonima (E-mail utilizzata e poi cancellata) mi fu inviata una foto con la dicitura “QUESTO è L’UFO DI CORIO”. La foto è la sottostante al quale ho sovrapposto l’ingrandimento.

La prima domanda che mi posi fu: Veramente questa foto ha ripreso l’ufo di Corio, oppure è una patacca per delegittimare la vicenda? Non avendo il nome dell’autore della foto al quale porre domande, ovvero quella di stabilire il punto dal quale fu scattata, occorreva procedere diversamente. Contattai Adriano Brunetta già noto testimone di questo caso, al quale domandai in quanto residente in zona, se per caso era in grado di stabilire dove fosse eventualmente localizzabile lo steccato che compare in foto.
Mi disse il Brunetta che a parere suo quella cresta montuosa che si vede di fronte, poteva essere quella davanti al rifugio Alpe Soglia, rifugio posto a mt.1723 in ottima posizione panoramica. Schiarii la foto (come da sottostante n.2) e tutto fu più evidente.

Andai alla ricerca di una foto del rifugio che mi confermasse la staccionata e la trovai, cercai su Google Maps la cresta montuosa e la trovai. Due particolari consentono di determinare l’esatta direzione verso il quale è stata ripresa la presenza luminosa. La staccionata presenta le traverse superiori posizionate in modo alternato, tranne nella parte sottostante la luminosità, come evidente sulla verticale mediante linea verde.
Andando a vedere la foto del rifugio con staccionata, si trova l’esatto punto dal quale è stata scattata la foto, come presentato nella immagine sottostante. Per di più si ha anche la conferma del filo elettrico in aria che nella foto dell’ufo, si vede salire trasversalmente proprio nella parte sottostante la luminosità. Pertanto la posizione dal quale è avvenuto lo scatto fotografico è cosa certa.

La stella rossa indica la posizione dello scatto fotografico, con un margine possibile di errore di pochi metri. La linea verde indica l’esatta direzione della luminosità, linea gialla ad ipotizzare la possibile altezza minima della luminosità. Ora andiamo a mettere le due linee sopra le due mappe, prendendo a riferimento la cresta montuosa, ma prima una puntualizzazione.
Il principale motivo per il quale la foto con ufo luminoso non si rese sul momento credibile e quindi non la pubblicai nell’immediato, fu che la luminosità, così come compare in foto, non corrispondeva al percorso indicato dai molti testimoni i quali tutti concordi asserivano che l’ufo era passato su Corio per scomparire sopra la Val Grande di Lanzo; mentre in questa foto non è sopra Corio. Corio lo vediamo indicato nella zona in rosa della foto 2.

Nella soprastante mappa 4/A, mediante l’inserimento della stessa linea verde della foto 3 la quale tiene conto del riferimento della catena montuosa che si trova di fronte, si ricava l’esatta direzione dello scatto della foto. Nella mappa 4/B la linea verde è riportata e proseguita in viola.
Ora si scopre che la direzione è esattamente: Forno Canavese, Rivara, Busano. Pertanto riporto la linea viola sulla ricostruzione sottostante che a suo tempo feci del caso Corio, ora riproposta mediante l’immagine 5, la quale consente di scoprire l’arcano: L’ufo presente nella foto uno è quello visto e testimoniato da Maila Fenzi dalla circonvallazione di Busano, riportato con le stelline gialle a cinque punte, partendo da quella più grande per poi andare via in direzione delle piccole. Occorre però dire che la luminosità, dal punto di vista della teste era in alto nel cielo, pertanto la distanza difficile da desumere. Quindi probabilmente leggermente più lontana di quanto indicato con la quarta/quinta stelletta.
5- Al momento dello scatto fotografico

In base a quanto dedotto è ora possibile fare una affermazione con notevoli possibilità di aver centrato la corretta risposta. Come affermato da chi mi inviò la foto, questa riprende effettivamente l’ufo di Corio nel corso della sua seconda manifestazione. Come testimoniato da numerosi testimoni, l’ufo che passò su Corio al sopraggiungere dei jet scomparve oltre i monti verso la Val Grande di Lanzo; ma scomparsi i jet, ovvero pochi minuti dopo, lo stesso ufo oppure un altro esteticamente uguale, era presente esattamente dove fotografato. La foto è di buona qualità, se si considera che è stata scattata al buio e la luminosità è abbastanza lontana; non mi stupirei se l’autore avesse scattato più foto, e questa fosse una delle migliori.
Non è però mai facile convincere le persone che vedono o fotografano cose particolari, ad esporsi senza riserve mettendoci la faccia. Le testimonianze rese pubbliche, relative a questo caso, sono state molte e occorre riconoscerlo; ma certamente la maggior parte dei testimoni non sono usciti allo scoperto e probabilmente esistono numerose prove fotografiche mai emerse. L’ufo che passò su Corio era in movimento prima lento e poi rapido, comunque non facile da fotografare; mentre quello della foto fu più lento, altrimenti la foto non si presenterebbe così nitida.

Nonostante più volte lo abbia ribadito, in molti mi hanno domandato cosa ha generato la luminosità vista a Corio. Ebbene, la risposta è che io non lo so, in quanto non ho prove certe. Dispongo però di numerose prove fotografiche in merito a casi similari, precisando che in ufologia, aspetti simili non significano automaticamente che sono generati da cause uguali. Se però osserviamo le foto 6 e 7, pertanto quattro foto diverse, vediamo che presentano quattro luminosità generate dai retrostanti velivoli.
7- Vedere luce non è vedere oggetto

Le luminosità (es. foto 6 e 7)possono essere prodotte da velivoli di tipologia diversa, quindi avremo velivoli con forma di dischi volanti, di triangoli, oppure di droni di dimensioni minori con le forme più disparate. Se però il mezzo che le genera è occultato, noi sempre vedremo unicamente una luminosità e, spenta quella, penseremo che davanti a noi nulla è presente. In taluni casi, il velivolo potrebbe essere visibile, se non fosse che la luminosità è irradiata in forma conica come nel caso della foto di Corio, motivo per il quale la base del cono copre la figura del velivolo retrostante, quindi non è visibile. Se la luminosità della foto 7/B viene ingrandita da parte della fonte che la genera, noi vedremo unicamente la luminosità e non la fonte.
I detrattori dell’ufologia a questo punto cavalcano la logica in base al quale se è vista una luminosità senza una retrostante causa, significa che si tratta di fenomeno naturale. Questa possibilità certamente esiste, ma per le cause naturali non si alzano in volo i jet; in quanto per farlo occorre che vi sia la traccia o conferma radar che ne giustifica la motivazione.
Pertanto se è stato dato l’ordine di far decollare i jet e sono stati disposti a generare un caos del genere, significa che ne valeva la pena in quanto l’ufo era confermato e persistente in zona. Ora però, alla luce del fatto che dopo essere scomparso oltre Corio al sopraggiungere dei due jet presumibilmente francesi, l’ufo si è bellamente ripresentato, sorge una ulteriore domanda. Perché l’ufo della prima manifestazione è stato inseguito e invece non il secondo, nonostante i jet già fossero in volo? Meglio non fare ulteriori brutte figure da giustificare poi mediante improponibili versioni?
Chiudo ringraziando chi mi ha inviato la foto seppure in anonimo, del quale non sono a conoscenza se è l’autore vero oppure un soggetto che ne era giunto in possesso; ed invito costui o costoro a contattarmi all’indirizzo sopra indicato, compresi altri eventuali testimoni della vicenda non ancora usciti allo scoperto. Per coloro che la richiedono, garantisco riservatezza assoluta. Faccio presente che le numerose informazioni e foto di ufo che io pubblico in favore di tutti gli interessati, è possibile unicamente grazie alla presenza delle persone collaborative. In questo caso le foto utilizzate a parte quella di Corio, provengono dalla Valtellina ed a loro dobbiamo rendere merito.
LINK relativo alla vicenda Corio:
https://www.presenze-aliene.it/ufo-su-corio-6-6-2018-seconda-parte/