Finalmente è pervenuta la risposta parlamentare in merito alla vicenda dell’ufo di Corio del 6/6/2018. Formalmente, quindi ufficialmente e pertanto teorica/mente, del caso se ne stanno interessando in molti. La Procura di Ivrea, dottor Giuseppe Ferrando, l’Arma dei Carabinieri, l’Aeronautica Militare. In Parlamento erano state depositate richieste di spiegazioni al Ministro della Difesa, in merito al presunto intervento di due jet a bassa quota sopra Corio. Il popolo interessato, era pertanto in trepidante attesa della risposta che sarebbe stata fornita. Tutti noi cultori dell’ufologia, ma non solo, attendevamo con ansia, la possibilità di assistere al dibattito pubblico che la RAI certamente avrebbe portato nelle case italiane.
1- Ricostruzione del primo avvistamento
Finalmente sarebbe emersa la verità, dopo la spudorata prima versione dell’Aeronautica, col quale affermava che un solo suo aereo era presente ad alta quota sopra Corio quella sera. Finalmente sarebbe emersa la verità dopo la versione fatta circolare, in base al quale, la fonte luminosa inseguita dai due jet era un drone sfuggito al controllo, come se i due jet fossero in grado di recuperare oggettivamente un drone.
Era però stata fatta circolare anche la notizia che i due jet erano due Tornado in fase di esercitazione e, il precedente presunto drone, un bersaglio virtuale necessario, appunto per l’esercitazione. Praticamente, era stata realizzata la strategia del riversare sul mercato dell’informazione, di tutto e il suo contrario e ancor di più; in modo che di fronte a qualsiasi imprevisto, fosse possibile ricondurre il tutto, a ciò che più si rendeva opportuno. Strategia del pescar nel torbido, alla italiana.
Comunque, la trepidante attesa doveva essere sciolta tra le ore 14.00 e le 15.00 del 2 agosto; ma purtroppo, un primo accidentale imprevisto. La trasmissione in diretta iniziava alle 15.00…maledetta sfortuna, proprio oggi che volevo assistere al dibattito. Proprio oggi che volevo riscontrare quanto l’On. Francesca Bonomo sarebbe riuscita a realizzare in merito a quanto aveva affermato all’Hotel Miramonti di Corio. Serata nel corso del quale si erano riuniti i testimoni del caso Corio, serata al quale ero stato invitato, sia in quanto testimone, sia in quanto ricercatore e relatore in ambito ufologico.
Sintesi conclusiva emersa nel corso della serata, relativa alle testimonianze:
NOI ABBIAMO VISTO SOPRA CORIO, LA PRESENZA LUMINOSA ANOMALA. TUTTA LA POPOLAZIONE HA SENTITO IL BACCANO GENERATO DAI JET PASSATI A BASSA QUOTA SOPRA IL PAESE. IN MOLTI HANNO VISTO I DUE JET INDIRIZZARSI VERSO LA FONTE LUMINOSA, LA QUALE VELOCEMENTE SE NE E’ ANDATA. ORA NON VENITECI A RACCONTARE CHE QUESTO E’ UN PAESE DI VISIONARI. VOI ISTITUZIONI, DELEGATE A RAPPRESENTARE LO STATO ITALIANO, CI DOVETE LA RISPOSTA, CHE NON DEVE ESSERE UNA RISPOSTA QUALSIASI!
Nel corso della serata, più soggetti avevano espresso all’On. Bonomo le loro perplessità, circa la possibilità che sarebbe stata resa pubblica la verità del caso Corio; e lei in risposta affermò più volte che avrebbe fatto tutto il possibile affinché avvenisse. Una cosa è però il parlare a Corio in una anonima serata lontana dai sacri palazzi, altra cosa è realizzate l’intento a Roma. Quindi, come ampiamente preventivato, il destino fece il suo corso. Nessuna diretta, nessun dibattito, semplicemente una nota col quale l’Aeronautica Militare rende nota la loro versione!
TRAGGO DA:
POLITICA | GIOVEDÌ 02 AGOSTO 2018, 18:33
Bonomo (Pd): “Sul caso di Corio sarebbe stato meglio avvisare gli amministratori locali”
La deputata Dem, dopo il question Time in commissione Difesa: “Non si sarebbe creato allarmismo”
È stato discusso oggi pomeriggio, giovedì 2 agosto, il question time presentato in commissione Difesa dalla deputata Francesca Bonomo (Pd) con il collega Alberto Pagani, per chiedere delucidazioni in merito a quanto accaduto nella serata dello scorso 6 giugno nei cieli sopra Corio, nelle Valli di Lanzo.
Questa la risposta del sottosegretario alla Difesa, Raffaele Volpi (Lega): «Lo Stato Maggiore dell’Aeronautica, a seguito dei dovuti accertamenti, ha escluso la presenza di velivoli all’orario e nell’area indicata; tuttavia, ha comunicato che lo scorso 6 giugno, intorno alle 23 locali, nell’area del Comune di Corio è transitato un velivolo Tornado, in missione addestrativa notturna regolarmente pianificata che prevedeva un avvicinamento all’aeroporto di Torino Caselle.
Il bagliore e il boato percepiti dalla popolazione potrebbero ricondursi alla manovra di normale avvicinamento alla pista eseguita dal velivolo e, più in particolare, alla “ri-partenza” che prevede, per poter effettuare la salita in totale sicurezza, l’uso della massima potenza del motore, incluso l’impiego del postbruciatore. È il caso di sottolineare che tali manovre sono state condotte nel totale rispetto della normativa vigente e delle limitazioni in materia, così come tutte le attività addestrative ed esercitative sono compiutamente disciplinate e regolamentate da specifiche direttive di Forza armata, finalizzate a minimizzare i disagi agli abitanti. L’utilizzo degli spazi aerei è programmato dall’Aeronautica militare giornalmente e ogni pianificazione è comunicata anche alle competenti autorità dell’aviazione civile che devono conoscere l’entità del traffico aereo militare e i dettagli del piano di volo, sia per esigenze organizzative che di sicurezza.
Quanto all’informazione preventiva, da parte delle autorità militari, nei confronti della popolazione in occasione dello svolgimento di attività addestrative con velivoli, è già prassi di Forza armata dare pubblico preavviso di ogni esercitazione di rilievo, così come di ogni evento che preveda la contestuale partecipazione di più aeromobili. Nel caso in esame, si è trattato di una missione addestrativa di un singolo velivolo che ha utilizzato le normali traiettorie di volo che non ricade nelle casistiche sopra esposte. Sugli aspetti legali alla sicurezza e al rispetto delle norme vi è la massima attenzione, affinché l’indispensabile esigenza addestrativa riduca al minimo l’impatto sui residenti nelle aree interessate da esercitazioni di volo. Proprio per questo motivo, oltre che per evitare interferenze con il traffico civile, sono previsti stringenti limiti procedurali, temporali, geografici e di quota per tutte le attività sia addestrative che esercitative».
La deputata del Partito Democratico, Francesca Bonomo, commenta così la replica del Governo: «Forse sarebbe stato meglio avvisare gli amministratori locali, anche se, da quanto emerge dalla risposta del Governo si è trattato di un solo velivolo, così avrebbero potuto tranquillizzare i propri cittadini. Certo è strano il fatto che l’Enav fosse informata: perché allora non è stato subito chiarito da loro l’episodio e anche da parte dell’Aeronautica quando sono stati interpellati? Ci sono voluti un esposto alla Procura della Repubblica, un’interrogazione parlamentare e decine di denunce alle forze dell’ordine per avere una risposta esaustiva. Speriamo che tutto questo non si ripeta in futuro. Ci teniamo a ribadirlo: se ci fosse stato un avviso preventivo, sicuramente non avremmo avuto alcun tipo di allarme».
ALCUNE CONSIDERAZIONI
Intanto esprimo all’On. Francesca Bonomo, l’apprezzamento per: AVERCI PROVATO; non certamente per il risultato conseguito. Poi, non posso in quanto cittadino italiano, testimone diretto del passaggio dei due jet e ricercatore interessato, non esprimere il mio dissenso, accompagnato dal pensiero di tutti quei testimoni, che nella vicenda Corio ci hanno messo il nome e la faccia.
Al sottosegretario Raffaele Volpi:
Comprendo il fatto che la realtà dietro le quinte è diversa da come è stata fatta credere alla massa. Comprendo il fatto che vi sono in gioco tasselli i quali, per causa di forza maggiore, impongono talune ragion di Stato, per il quale la verità deve sottostare a logiche superiori. Comprendo anche il fatto che lei svolge un lavoro che si potrebbe definire, almeno in questo caso: il rimestolar la pece; ma questo lei ha scelto e io non ho votato lei. Probabilmente lei non ha interessi che vanno più in là della mera prassi da seguire. Non certamente valori quali l’etica, la morale o qualsivoglia tipo di ideali; ma semplicemente l’intento di svolgere al meglio il ruolo per il quale è stipendiato. Dai cittadini contribuenti ovviamente, ma grazie alla approvazione di quanto sta al piano di sopra.
Pure io sono stato come lei un dipendente; e come lei ho dovuto per cause contingenti, sottostare a dei compromessi. Quando però mi sono trovato in quelle situazioni, un pensiero mi martellava, ed era il seguente: Se non posso fare a meno di accettare il compromesso, posso almeno tentare di renderlo il più dignitoso possibile. Ora, leggendo e soppesando la sua dichiarazione, mi sorgono delle atroci perplessità. Il fatto che lei non ha detto il vero, sapendo di non dirlo è palese e, potrei anche soprassedere; ma la sicumera, ovvero il modo e la faccia, col quale lo ha fatto, esige una risposta proporzionale.
· Lei sostiene che il Tornado è passato sopra Corio in fase di avvicinamento a Caselle; ma per quale motivo tutti i testimoni parlano di due jet provenienti da Caselle, passati su Corio e andati oltre? Sono imbecilli tutti i testimoni, sottoscritto compreso; oppure lei sta parlando di un altro caso?
· La nota afferma: Il bagliore e il boato percepiti dalla popolazione potrebbero ricondursi alla manovra di normale avvicinamento alla pista eseguita dal velivolo e, più in particolare, alla “ri-partenza” che prevede, per poter effettuare la salita in totale sicurezza, l’uso della massima potenza del motore, incluso l’impiego del postbruciatore. Mi scusi signor Volpi, ci potrebbe spiegare cosa significa potrebbero ricondursi (condizionale?… E’ o non è? Si decida!), non aveva lei, poc’anzi affermato che l’aeronautica aveva fatto i dovuti accertamenti?
· Poi afferma: tali manovre sono state condotte nel totale rispetto della normativa vigente… Ma la normativa vigente, prevede che i jet possano passare rasenti alle case? Perché vede signor Volpi, i testimoni questo hanno affermato e, delle due l’una. O hanno mentito i testimoni, oppure lei si sta riferendo ad altro caso! Ma se le testimonianze sono state messe a verbale… i Carabinieri hanno verbalizzato il falso?
· …finalizzate a minimizzare i disagi agli abitanti. Gente corsa in strada impaurita, che pensava al terremoto. Vetri e case che vibravano. Gente che telefona al Sindaco e ai Carabinieri. Bambini che impauriti piangono e lei, riporta tutto questo come: finalizzate a minimizzare i disagi agli abitanti!? Ma rompere i coglioni, per lei significa: minimizzare i disagi degli abitanti?
· …L’utilizzo degli spazi aerei è programmato dall’Aeronautica militare giornalmente e ogni pianificazione è comunicata anche alle competenti autorità dell’aviazione civile… Nel caso che a lei Volpi sia sfuggita anche questa, oppure erroneamente abbia preso in considerazione un caso che non è quello di Corio, le riporto su cartina geografica, immagine uno, la ricostruzione a futura e perenne memoria, di parte della vicenda Corio. Come affermato da tutti i testimoni, due erano i jet i quali sono passati su Corio arrivando da Caselle e non il contrario. La fonte luminosa, ovvero il velivolo che emetteva la luce in questione, dal primo testimone, ovvero tale Claudio Mannella, è spuntata dal monte Giovetto e, non era generata da un jet. Luogo indicato con stelletta più grande, quindi ha percorso un tragitto semicircolare, portandosi sul lato opposto della val Malone e poi su Corio, quindi al sopraggiungere dei due jet, rapidissima ripartiva per oltrepassare i monti.
Nella cartina sottostante, è presentata parte della zona interessata. Come è possibile notare, ho circoscritto in rosso la zona detta: VAUDE. Questa è una zona che in passato, sin dal tempo dei Savoia, era totalmente zona militare; poi gradatamente divenne moderatamente abitata. Allo stato attuale è in parte zona militare e in parte considerata parco naturale. Insomma, un ottimo posto dove andare a fare una esercitazione militare, esattamente come avveniva in passato! Invece no! La scelta non è caduta sulla Vauda, ma fuori dalla Vauda e sopra un centro abitato, alle 23.00 e con aerei rasenti sulle case! La stella ad indicare dove è stata riscontrata la fonte luminosa; in nero l’aeroporto di Caselle.
· Quanto all’informazione preventiva, da parte delle autorità militari, nei confronti della popolazione in occasione dello svolgimento di attività addestrative con velivoli, è già prassi di Forza armata dare pubblico preavviso di ogni esercitazione di rilievo… E’ già prassi? Ma se non è stato fatto, di quale ca…cavolo state parlando? Era stato informato il Sindaco di Corio? I Carabinieri? La popolazione? Ora emerge che l’ENAV ne era a conoscenza. Certamente l’Enav era a conoscenza e certamente sa cosa realmente è avvenuto; ma ci potreste dimostrare se era stata informata in precedenza e non a seguire?
Siccome poi, proprio quel giorno, a Torino vi era il summit Bilderberg; avevate informato anche il loro sistema di sicurezza e per conseguenza l’aeroporto di Caselle, oppure vi siete dimenticati di costoro? Ma proprio mentre l’aeroporto è sottoposto a questo particolare stato di allerta dovuto al Bilderberg, l’Aviazione Militare ha necessità di svolgere una esercitazione su Corio, per giunta, per un solo aereo? Non è che lei ci sta raccontando involontariamente delle balle?
· Nel caso in esame, si è trattato di una missione addestrativa di un singolo velivolo che ha utilizzato le normali traiettorie di volo che non ricade nelle casistiche sopra esposte… scusate, ma siete certi che state parlando del caso di Corio? Non è che state parlando di altro da un altro pianeta, per far credere in un altro universo?
· Proprio per questo motivo, oltre che per evitare interferenze con il traffico civile, sono previsti stringenti limiti procedurali, temporali, geografici e di quota per tutte le attività sia addestrative che esercitative… Complimenti, col linguaggio del politichese incrociato con la neurolinguistica, siete bravi; ma pensate che gli italiani sono analfabeti, non in grado di leggere ciò che avete affermato? Oppure la vostra strategia è quella di essere tanto spudorati, da generare disgusto tale da demotivare l’approfondimento di questa e altre vicende similari che verranno?
Io non contesto a lei signor Volpi, il fatto che non ha detto il vero. Nella sua posizione non avrei potuto dirla, pena l’esecuzione sommaria; ma la sua nota in Parlamento, è un insulto alla decenza. Se nell’immediato della vicenda, fosse stato detto che era scattato a Caselle un immotivato allarme antiterroristico, magari proprio per la presenza Bilderberg, motivo per il quale erano stati inviati due jet su Corio provenienti da Caselle; tutto sarebbe passato in sordina.
Lei/voi salvavate capra e cavoli, i testimoni del posto si acquietavano, e tutto andava avanti come da logiche di sistema. E invece no, voi ci volete prendere palesemente per il culo, senza il pudore del salvare più, neppure la vostra faccia! Perché i cittadini non hanno il diritto di vedere le registrazioni radar?
L’aeroporto di Caselle, così come tutti gli altri, sono costantemente monitorati mediante videocamere. Perché non rendere pubbliche le riprese del momento fatidico? Siamo costantemente monitorati dal sistema satellitare. Perché i cittadini hanno il dovere di lavorare per voi, mentre voi avete il diritto dovere di prenderli per il culo? Mi scusi il francesismo, ma la Francia qui è molto vicina e certe volte anche loro sconfinano! E sì, perché i due jet passati rasenti su Corio, provenivano da Caselle, pare che a Caselle ci sono arrivati dalla Francia e, che volassero rasenti per non essere ripresi dai radar! Altra cosa sarebbero i due jet nostri per la vicenda Bilderberg.
4- La matassa
All’On. Francesca Bonomo:
In merito alla possibilità che la verità si affermi, traggo domanda da mio precedente articolo: Come finiranno le cose?
Una volta avrei detto: IN UN CASSETTO. Oggi dico: all’italiana! Staremo a vedere cosa realizzano l’On. Francesca Bonomo e Mauro Marino, quando a Roma riceveranno consiglio da volontà superiore.
Tutto è nelle mani della dignità umana…o forse non proprio tutto e lei, ora si domanda, il perché di tutto questo polverone PER AVERE UNA RISPOSTA ESAUSTIVA. Ha ragione, questa è stata UNA RISPOSTA, purtroppo però non è stata esaustiva e non è stata LA RISPOSTA che attendevano i testimoni. Esaustiva lo è solamente per il signor Volpi e la fazione che rappresenta, in quanto non intendono concedere di più. Lei però, ne convenga: Una cosa è Barbania o Corio; altra cosa è Roma, la sede del santo papato.