Mario Sasso è un appassionato di fotografia, diventato per conseguenza appassionato di ufologia da quando si è reso conto che in talune fotografie erano presenti cose e fenomeni che non si potevano definire normali o convenzionali. Alcuni anni fa mi contattò per esprimermi le perplessità di fronte ad un fenomeno del genere. Mi inviò la sottostante immagine con queste parole: Io riprendo o meglio compaiono cose del genere nelle foto. Quando faccio vedere le foto, la gente mi dice che sono fuori di testa, ma queste cose non le metto io nelle fotografie!
1- Velivolo triangolare non convenzionale
Risposi: Parole sacrosante caro Mario, ma vallo a spiegare a chi non fa fotografia oppure ha interessi di parrocchia! Invitai pertanto Mario ad inviarmi alcune sue fotografie in versione originale, cosa che a più riprese poi fece. Mi resi conto che Mario proponeva fotografie discutibili quanto si vuole, ma certamente genuine e certamente in piena coerenza a quello che è il panorama relativo a questo aspetto della fotografia e del fenomeno ufologico.
La maggior parte delle persone non informate, sono convinte che la realtà è quanto loro vedono, sentono o comunque, quanto la percezione sensoriale comunica. Non riescono ad immaginare il fatto che la così detta “percezione sensoriale” concede unicamente una versione arbitraria della realtà. La fotocamera, così come la videocamera, spaziano su frequenze non accessibili alla percezione sensoriale, pertanto rivelano un mondo sconosciuto agli esseri umani.
Mario Sasso, non è pazzo perché la sua fotocamera riprende cose che gli occhi dei vicini non vedono! Quando i suoi vicini si cimenteranno con una fotocamera, otterranno risultati similari a quelli di Mario. Il fatto che in merito a questo aspetto l’informazione latita, è unicamente in quanto il gestore dell’informazione è un latitante!
3- Fotografabile ma non visibile
Le foto di Mario meritavano di essere pubblicate, io però ho problemi di abbondanza, pertanto non riesco ad accontentare tutti coloro che inviano foto. Alcuni giorni fa, Mario mi invia la soprastante foto 1 e, mi domanda come è opportuno definire quanto compare in foto, ma traspare il desiderio che le sue foto siano pubblicate in questo blog. Lo voglio accontentare, perché è genuino quando dice come vanno le cose. Il mitomane scatta una foto che riprende una cosa anomala e non vista, ma si accolla il vanto di averla ripresa. Il genuino dice: io non ho visto quanto compare in foto, me lo sono trovato lì! Vi sono certamente anche cose anomali che possono essere viste e fotografate, ma la maggior parte delle cose anomali, compaiono senza essere viste.
La foto 1 è una di queste. Non è possibile sapere se quell’oggetto anomalo è di quelli non visibili in base alle frequenze che emette, oppure se non è visibile a causa della distanza, della disattenzione dell’osservatore, oppure della velocità. Certamente però quell’oggetto è qualcosa che vola e che non presenta caratteristiche tipiche della tecnologia di casa nostra.
La foto 1 riprende un velivolo triangolare. Di velivoli triangolari ve ne sono di molteplici tipologie; sia se si tratta di tecnologia nostra oppure di quella aliena. Si va dalla forma equilatera a quella isoscele e addirittura a quelli variabili. La forma triangolare equilatera, in base alla prospettiva crea l’illusione che si tratti di triangolo isoscele come appunto nella foto di Mario. La foto 4 posta a comparazione, è invece una foto scattata in Valmalenco, dove i velivoli triangolari sono stati frequentemente visti e fotografati.
Una delle tante foto più sconcertanti di Mario, è però la 3. Dice Mario: Ho fotografato il lungomare, nulla di anomalo ho visto, ma quando ho guardato la foto, sono rimasto di stucco! Di cosa si tratta?
Bella domanda, è la prima volta che vedo un qualcosa del genere. Non si tratta di un qualcosa di visibile con gli occhi, non è conseguenza di un funzionamento errato della fotocamera, è la manifestazione di un qualcosa che trascende la nostra realtà, pertanto un qualcosa di estraneo o alieno.
5- Comparazione navette ieri e oggi
Molto interessante la foto 5, sebbene in apparenza dice poco. Due piccoli oggetti sono presenti in lontananza, ma andando ad ingrandire compare la sorpresa. Paiono proprio due navette aliene. Aumento il contrasto, gioco coi colori per meglio vedere i particolari, ed ecco la sorpresa come da particolare in cornice rossa.
Dentro l’abitacolo della presunta navetta, il presunto pilota! Si potrà dire ciò che si vuole, ma mentre vi sono i presupposti che si tratti di due navette con tanto di piloti, nulla dimostra che non lo potrebbero essere! Di queste piccole navette, negli anni ne sono state riprese di molteplici dimensioni ed estetiche. La più famosa è però quella in terracotta, posta a confronto.
Altra sconcertante foto la 6, scattata mentre una scia apparentemente di condensa si va formando. Perché non scattare una foto per vedere se l’aereo sarà ripreso a dovere? Ma ecco la sorpresa, non si tratta di aereo, ma di ben altra cosa!
La prevalente logica umana a questo punto fa supporre che essendoci una scia, questa sta a significare che si tratta di oggetto volante prodotto da tecnologia nostra e di scia di condensa; ma le conferme avute e pubblicate ormai più volte, dimostrano ben altro.
Esistono certamente le scie di condensa, ma la maggior parte delle scie sono generate artificialmente mediante il rilascio di sostanze chimiche. Questo vale sia a livello umano, quanto alieno. Vedere aerei che generano scie è diventato abituale. In molti casi non vediamo l’aereo che genera la scia e pensiamo che comunque si tratta di aereo, ma in molti casi non si tratta di aerei, ma di ufo. Una tipologia di ufo che genera ma non necessariamente sempre, una scia; è la classica sfera scura.
La vediamo mediante la foto 7 scattata in Valmalenco, ma ancora meglio la vediamo mediante la foto 6 scattata da Mario. Qui la vediamo mentre pare aprirsi e rilasciare quanto poi andrà a generare la scia. Questa foto è eccezionale, in quanto pur disponendo di un alto numero di foto che fanno vedere una sfera mentre irrora e genera la scia, mai in nessuna foto mi era capitato di vedere questi particolari.
Interessante anche la foto 8 scattata a Soller. Vista così, la presenza anomala parrebbe essere una classica navetta aliena, ma qualcosa suggerisce di andarci cauto. Occorre tenere presente che quando si va a riprendere nel fotografabile non visibile ad occhio nudo, si riscontrano molteplici tipologie di manifestazioni che si presentano come se fossero degli organismi viventi. Paiono viventi in quanto mutano continuamente la forma e, in taluni frangenti, paiono ufo, astronavi o navette. Interessante pertanto la foto, ma con riserva per quanto riguarda la spiegazione.
L’affermazione riportata sopra nella foto 9, in base al quale il castello di Valmarino sarebbe visitato anche da extra, potrebbe apparire esagerata; ma poi Mario ha ripreso il castello anche di notte, ed ecco la sorpresa mediante la foto 10!
E’ presente una strana nuvolosità non visibile ad occhio nudo e, sul castello quasi parrebbe vedersi in fantasma. Ricordo ai non addetti, che questa nuvolosità fotografabile e non visibile, esiste realmente, ed è un peccato che la scienza la ignori; ma si sa che la scienza è indirizzata in base alle logiche del potere.
La foto in questo scenario fiabesco, presenta due anomalie luminose. Una sorta di S luminosa che pare spostarsi rapidamente da destra verso sinistra e, una ciambella o disco volante giallo/rosso, certamente spettacolare. Una foto che potrebbe essere oggetto di un quadro, del quale i più penserebbero che è pura fantasia!
Cison di Valmarino si trova in provincia di Treviso ed è un magnifico posto da visitare. Per il fatto poi che da questa zona ho ricevuto numerose segnalazioni di avvistamenti ufologici, la zona merita ulteriore attenzione. Grazie Mario per la condivisione.