Il termine “UFO” è poco adatto per indicare ciò che si andrà a indicare, ma non è migliore “UAP. Il termine però è questo e quindi, questo si utilizza per elencare le diverse tipologie UFO in Valtellina.
In ufologia due sono i maggiori filoni da indagare; gli ufo fisici ovvero oggettivamente materiali, così come l’essere umano intende la materia e quindi gli ufo sono macchine e, gli ufo parafisici o transmidium dove la materia non è come quella generalmente intesa.
La differenza tra le due tipologie è che la prima è stabile nella forma e nella sostanza, mentre la seconda è variabile e quindi instabile e mutante. L’instabilità della forma, sia che si tratti di ufo quanto di entità aliene, genera il termine “mutaforma o mutante”.
Al momento non ho ricevuto dalla Valtellina, alcuna prova di presenze/ufo/macchine da tecnologia umana. Mentre invece tutte le entità e gli ufo avvistati o fotografati, hanno manifestato caratteristiche di para/fisicità e pertanto, il presente post ruoterà intorno a questo filone e ignorerà l’altro. Con il termine para/fisicità, intendo la materia che varia il suo campo di frequenza e pertanto passa dal visibile all’invisibile. Passa dal tangibile all’etereo e quindi è in grado di passare dalla materializzazione alla smaterializzazione.
1- Caso Lanzada 2011

Fatta la distinzione tra ufo fisici e parafisici, oggi si va affermando il termine “transmidium”, occorre evidenziare un fondamentale chiarimento che è il seguente. Gli ufo fisici si devono dividere nuovamente in due categorie, quelli che adottano sistemi di occultamento e quelli che non li adottano. Quelli che li adottano che sono di natura aliena e sono certamente la maggioranza, posseggono la facoltà estetica di apparire e scomparire, esattamente come quelli parafisici, rendendosi così indistinguibili. Non dimentichiamoci poi che oggi sono possibili le proiezioni olografiche, sia nostre quanto soprattutto di natura aliena, quindi è possibile far apparire velivoli all’apparenza fisici o parafisici.
Gli ufo possono inoltre essere presenti ma non visibili all’occhio umano. Possono essere in talune circostanze, fotografabili ma non visibili e in altre, visibili ma non fotografabili. A tutto questo si aggiunge poi “l’effetto velocità”. Con esso deve fare i conti ogni mezzo di percezione, sia che si tratti di occhio oppure di mezzo tecnologico.
2- Da Torchione

Chi si interessa di ufologia, vorrebbe sapere quanti tipi di ufo esistono. E’ possibile la cosa? Assolutamente no. Non tanto perché nessuno può avere la consapevolezza del fenomeno nella sua totalità; ma perché al momento si possono unicamente raccogliere le prove fotografiche e visive delle apparenti diverse tipologie.
In base a questo concetto d’indagine, presento in questo articolo una serie di fotografie che mostrano ufo di tipologie esteticamente diverse, ma che potrebbero anche essere in talune occasioni, di uguale tipologia nel corso di manifestazione estetica diversa. Per giunta, può capitare di fotografare proprio mentre avviene la trasformazione estetica. Qual è l’effetto sulla fotografia? Un esperto di fotografia così mi disse: “Certe volte quando analizzo fotografie ufologiche, ho la sensazione che tutto quello che conosco della fotografia tradizionale, non abbia più alcun valore!”
Vi è da riflettere, ma procediamo. Dopo aver visionato un consistente numero di fotografie di ufo della Valtellina; ho maturato la sensazione che la tipologia più frequente (aldilà del gioco delle parvenze e delle sfere bianche o di altri colori) sia quella che è stata immortalata con la foto “uno” ripresa a Lanzada. https://www.presenze-aliene.it/il-caso-lanzada-2011/
Qui si vedono nella parte sottostante il velivolo, otto luci più quella centrale. Nella foto due, ne troviamo sei più la centrale: https://www.presenze-aliene.it/ufo-ondata-del-25-26-1-2013/
In altre occasioni, sia valtellinesi che non, sono state riscontrate luci in numero diverso. O si tratta di tipologia ufo in grado di cambiare il numero delle luci; oppure si tratta di una tipologia composta da modelli diversi in dimensioni e numero di luci, ma esteticamente simili.
Quando gli ufo di questa tipologia sono in movimento e stanno ruotando, la luminosità sottostante diventa unica e abbiamo l’effetto estetico presente nella foto tre sottostante; al quale si aggiunge l’effetto di allungamento a causa della velocità.
3- Sul Pizzo Scalino

Le luci sottostanti però, evidentemente non sono indispensabili per viaggiare e possono essere mantenute spente. Avremo così un effetto estetico diverso, come dimostra la foto quattro sottostante. Questa tipologia, al momento e per quanto ne sono a conoscenza io, è stata ripresa solamente una volta in occasione della foto in questione, pertanto sarebbe da accertare se trattasi di specifica tipologia, oppure semplicemente una variante estetica di altra tipologia.
4- Tipologia non abituale

La foto quattro parrebbe dimostrare che si tratta di altra tipologia; ma se si considerano tutte le immagini di questa serie di foto, ci si rende conto che le cose non stanno così. Stessa possibilità di inganno vale per la tanto discussa foto cinque che pare alterata, soprattutto per il fatto che l’ufo sembra essere diviso in settori apparentemente anomali. Queste anomalie o distorsioni estetiche, sono dovute al sistema di occultamento quando parzialmente adottato e non a falsificazioni delle foto!
5- Navetta classica

Se però si considera l’immagine seguente n.6 (guardare con molta attenzione tra le nuvole sopra il monte quanto poi ingrandito), la questione dei settori assume una sua logica, laddove subentra lo sconfinamento nella mimetizzazione.
La struttura del velivolo, certamente una navetta, pare composta da una infinità di pannelli i quali potrebbero essere ciascuno un pannello tipo i nostri LCD e quindi fungere singolarmente o collettivamente come un televisore.
6- Navetta schermata

Fino a questo punto, si può affermare che è stata presentata una sola tipologia di navetta, mediante le foto 3,4,5,6, seppure con aspetti diversi. Altri aspetti potrebbero essere aggiunti; ma l’importante è capire che, cose diverse nella apparenza, possono essere uguali nella sostanza e viceversa, cose apparentemente uguali, possono essere sostanzialmente diverse.
Per quanto riguarda le foto 1 e 2 è stato possibile dedurre che questi illuminatori posti nella parte sottostante di molte tipologie di ufo, appartengono in questo caso a velivoli triangolari, presumibilmente dei droni.
Passiamo ad altra tipologia, foto sottostante:
7- Sferoidi

Questa tipologia si presenta esteticamente, come un tre quarti di sfera leggermente schiacciata e con colorazione tendente al grigio. La parte soprastante, spesso si presenta quasi come trasparente. Nella parte sottostante, foto 8 compare l’aspetto della propulsione che genera il movimento dell’ufo. Se riferito a tecnologia di casa nostra, potremmo dire tipo razzo o jet; ma trattandosi probabilmente di roba aliena, non è possibile definire di cosa si tratta.
8- Sferoide

Generalmente gli ufo non presentano questa estetica; se però consideriamo la spettacolare foto seguente, vediamo un ufo similare ma con getti multipli tutt’intorno al perimetro dell’ufo. Anche per questa tipologia, al momento dispongo di un solo caso, nonostante l’enorme quantità di foto in archivio. Ciò indirizza verso l’ipotesi che nel contesto ufologico valtellinese, esistono tipologie confermate nel tempo, mentre altre paiono occasionali.
9- Estetica non abituale

Foto 10: Si tratta della stessa tipologia della foto otto, ma con utilizzo in modalità diversa e quindi non appare il getto retrostante, oppure si tratta di altra tipologia? Difficile a dirsi. Pare, nella parte sottostante, addirittura rientrante e con superficie liscia. La foto è stata così elaborata, per escludere le persone presenti nella versione in originale. Questa tipologia potrebbe essere la stessa che frequentemente è stata fotografata dai coniugi Urzi nei dintorni di Milano. Se così fosse e, nulla lo esclude, l’eventuale conferma incrociata offrirebbe maggiore credito alla genuinità delle testimonianze.
10- Classico

Spesso gli ufo manifestano superfici lisce e forme esteticamente coerenti alla logica dell’aeronautica nostra, ovvero rispettano quelli che sono i profili di maggiore penetrazione nell’aria; nel caso seguente però, si riscontra una logica completamente diversa. Questa tipologia pare molto simile a quella manifestatasi il 3 /9/2006 a Punta Raisi, con il caso poi detto dell’ufo Kinder sorpresa. A riprenderlo, tale Giuseppe Garofalo, poi passato alla cronaca come falsario delle foto a giudizio di emeriti esperti del settore.
La sorpresina Kinder, faceva seguito alla costruzione di un modellino utilizzato in un film. La mia domanda quindi è: “Chi disegnò il modellino, dove e da chi prese le informazioni e le disposizioni?”. Pare che nessuno abbia voglia di rispondere.
11- Non abituale
Le logiche aliene, poco hanno da spartire colle logiche terrestri, come ad esempio, nell’aspetto aerodinamico. La forma a cappello riscontrata in Valtellina lo conferma. Immagine sottostante. Interessante sarebbe capire se quelli che sembrano oblò, lo sono effettivamente, oppure sono sfere bianche in prossimità dell’ufo. Sarebbero necessarie altre conferme fotografiche. Potrebbe anche essere che questa tipologia presenta sia le sfere quanto gli oblò.
12- Classica forma a cappello

Dal web, una nota fotografia circolante da diversi anni che, è similare a quella valtellinese e, potrebbero confermarsi a vicenda.
13- Cappello non valtellinese

CONCLUSIONE
Difficile se non impossibile dire quante sono le tipologie in gioco. Il presente articolo è unicamente un tentativo che verte a inquadrare una realtà molto complessa e pertanto suscettibile di correzioni e approfondimenti. Le tipologie presentate sono unicamente alcune tra quelle riscontrate. Chi fosse in possesso di ulteriori informazioni o materiale, è invitato a contattarmi.
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