Il caso Lanzada -2011-

Ha dichiarato un ventenne di Lanzada, che nella serata dell’1/11 2011, tra le 19.04 e le 19.17 in cielo, proprio sopra il centro abitato di Chiesa in Valmalenco direzione Lanzada, ha notato una «luce rossastra che, dopo aver sostato per alcuni minuti, velocemente si è diretta verso di lui. Incuriosito dal fenomeno ed escludendo si trattasse di un elicottero, ha afferrato la macchina fotografica dal cruscotto e ha scattato una serie di foto.

Questa è la notizia come venne diffusa in prima battuta dai giornali. In seguito poi emerse il fatto che l’autore delle foto non fu un giovane di Chiesa, ma fu l’allora Comandante della locale stazione Carabinieri di Chiesa in Valmalenco, il Luogotenente Alessandro di Roio. L’informazione menomata fu messa in atto onde tutelare il personaggio, data anche la posizione che rappresentava. Ricordo che erano gli anni in cui ancora dal Pentagono e dalla Marina USA non era sta ammessa la presenza degli UFO sul nostro pianeta.

Per quanto riguarda il materiale realizzato ed ora disponibile, si tratta di una serie di ben quattordici foto in sequenza numericamente progressiva. In questo articolo le foto saranno presentate con i relativi ingrandimenti, pertanto non tutte sono nella versione originale; ma occorre precisare che nella versione originale sono state messe a disposizione dall’autore.

La prima foto della serie è la sottostante PB080043. L’oggetto volante è presente sopra il centro di Lanzada, paese adiacente a Chiesa in Valmalenco. Appare rossastro, poco evidente, contorno non ben delineato. Lentamente si sta spostando, pertanto la scena muta costantemente.

Foto sottostante n. 044. L’ufo si avvicina, diventa più evidente nei particolari. Si nota una luminosità centrale attorniata da una serie di luminosità minori. La foto presenta inoltre, una serie di forme sferiche variamente colorate e di dimensioni diverse. Si potrebbe ipotizzare che trattasi di riverberi luminosi, dovuti a riflessi sull’obbiettivo. Si potrebbe trattare probabilmente di altra tipologia di presenze aliena, ovvero dei più comuni ORBS in manifestazione tenue.https://www.presenze-aliene.it/gli-orbs-ci-guardano/ ma queste sono unicamente ipotesi.

Continua il testimone dicendo che il velivolo, «ora si muoveva più velocemente e, fluttuando ondeggiava». Pare abbia rallentato la sua corsa, proprio all’altezza del bivio con la via San Giovanni di Lanzada, proprio dove si era accostato il fotoreporter per scattare le istantanee. La sottostante è la 045.

L’oggetto, ha raccontato il teste, aveva un colore pulsante le cui tonalità andava dall’intenso rosso fuoco all’arancione tenue e, mentre rallentava la corsa, emetteva un rumore elettrico sordo, che nel complesso risultava piuttosto silenzioso. Dopo aver sostato brevemente sul bivio suddetto, sembra che l’oggetto volante abbia ripreso rapidamente la corsa verso il centro dell’abitato del paese e, più precisamente, in direzione del campanile della chiesa. Foto sottostante n.046. 

Ora l’oggetto è sopra il campanile. Questa è una bellissima fotografia, sia per la nitidezza, sia per quanto riguarda il fatto evidenziante come sono fatti i lampioni di Lanzada, chiosa riferita ai denigratori; i quali hanno sostenuto che l’ufo era un lampione. La Luna pare osservare la scena, quindi aggiunge un tocco di poesia. Scattata la sottostante 047, il testimone dell’avvistamento si sposta e raggiunge rapidamente la piazza.

Mentre si avvicina, scatta la sottostante 048, in cui compare qualcosa che lo meraviglia. Dall’ufo sono uscite due piccole luminosità di colore verde/azzurro, che vanno a scendere. Afferma il testimone: «ho visto uscire due specie di sfere verdastre che rapidamente hanno aggirato la struttura (campanile), come se dovessero scannerizzarla», per poi rientrare nell’abitacolo “alieno” (così è definito).

Con la foto 049 sottostante, il teste riprende ingrandendo, la stessa scena. Le due luminosità non sono più sulla stessa verticale del campanile. Appaiono come luminosità deformate, forse in conseguenza del loro movimento e dell’emissione luminosa. La logica a questo punto impone di pensare che le luci da sole non volano in cielo, quindi se vi è una luce, significa che dietro vi è la causa che va manifestando. Pertanto si presume una piccola sonda per ricognizione se non con un essere a bordo. 

Al buio di notte possiamo vedere il faro di una moto e non la moto; ma non per questo non esiste. Stessa logica per un mezzo volante anche se silenzioso e non visibile. In base però alle informazioni attuali, a livello puramente ipotetico, nulla esclude che certe luminosità possano essere semplicemente delle proiezioni olografiche, seppure manifestanti una apparente oggettività. Occorrono insomma ulteriori conferme.

Con la foto n.050 sottostante, si ha la migliore e più dettagliata fotografia del caso Lanzada. Si evidenziano caratteristiche dell’ufo. Si ha la conferma che questa tipologia di ufo è ricorrente in Valmalenco e dintorni. Questa foto è eccezionale, veritiera, incontestabile e, riconosciuta come genuina dopo le indagini condotte dal G.A.U.S. Per questo motivo appena è stata resa pubblica, si sono scatenati i denigratori.

I denigratori si dividono in due categorie distinte: Il denigratore fine a se stesso, figlio dell’ignoranza becera. Vi è però anche il denigratore a pagamento, è quello che finge di non capire, mentre è a conoscenza di come stanno le cose; intanto opera al sevizio del suo datore di lavoro. Costoro sono i troll e le teste di legno. Vedere: https://www.presenze-aliene.it/troll-on-line/

Procediamo con la presentazione della serie fotografica con la sottostante 051. Le sferette verdi e luminose uscite dall’ufo, continuano apparentemente a scandagliare la zona intorno al campanile. Dico apparentemente, in quanto non è pensabile che questa presenza aliena, presente da chissà quanti anni in Valmalenco, ha la necessità di scandagliare la chiesa e campanile. Se poi, proprio avesse avuto necessità di farlo, avrebbe potuto farlo senza rendersi visibile, oppure in altro orario. Nella foto il campanile sta segnando le 19.15 

Le foto n.052 e 053, sono tentativi di ingrandire l’ufo, ma non sono particolarmente interessanti; in quanto il troppo zoom al buio, rende le foto non nitide. Per giunta, in questi casi di particolare eccitazione, chi fotografa tende a condizionare la qualità delle foto a causa della frenesia e agitazione. Dopo l’operazione l’Ufo si è allontanato con un bagliore. Foto sottostante n.055. Forse ha voluto salutare in modo inequivocabile, con la certezza di essere stato visto; e con fare anomalo rispetto alle dinamiche di volo al quale siamo abituati, si allontana. 

Dopo il bagliore il testimone scatta un’ultima foto. E’ la sottostante n. 055, nel quale l’ufo esteticamente ridiventa simile alla foto iniziale. Poi scompare nel buio. Questa è la serie fotografica che ha generato il caso Lanzada 2011. Nella foto 056, l’ufo non compare più. Per la verità però, qualcosa compare, ma non è possibile stabilire se è da porsi in relazione all’ufo fotografato più volte oppure è una manifestazione a se stante. Valuterò la cosa in seguito. Dalla foto 043 alla 055 sono trascorsi otto minuti.

CONSIDERAZIONI

Il testimone ha effettuato quattordici foto, con grande ricchezza di particolari, che si confermano a vicenda. Il fatto che non abbia reso noto il proprio nome, non costituisce prova di falso; anche perché in vallata tutti sanno di chi si tratta. Il giornale locale (immagine sottostante) pubblicò la notizia il 12/11/2011. In internet inizialmente circolò unicamente la foto n. 050. Questo fatto ha favorito il lavoro di discredito dei detrattori che, ignorarono intenzionalmente quanto riportato dal giornale. Immagine sottostante.

 Come invece abbiamo potuto costatare, il racconto del testimone e quanto evidenziano le fotografie, è in piena coerenza. Pertanto io presento questo caso partendo dal presupposto d’innocenza del testimone e di genuinità delle foto. Se qualcuno mi invia documentazione incontestabile che si tratta di falso; io mi impegno a pubblicarla con uguale risalto.

Ovviamente nei siti che trattano ufologia, grandi discussioni circa la credibilità o meno del caso. Nei forum di discussione si è detto di tutto. Per fare un po’ di chiarezza però, è opportuno cancellare quanto è frutto dell’ignoranza becera fine a se stessa, più quell’altra ignoranza a pagamento, ovvero strumentale per fini di disinformazione. Chi invece intende valutare seriamente e in modo sereno il caso; non può non chiedersi, “quante persone hanno visto l’ufo?” 

Quantificare il numero esatto è ovviamente impossibile, considerato che l’ufo ha percorso l’intera vallata della Valmalenco e quindi è stato visto da molti punti d’osservazione diversi. E’ stato visto addirittura dalla Valtellina sopra Sondrio; pertanto come minimo i testimoni sono stati alcune centinaia. Come si sa però, molti preferiscono defilarsi per pigrizia, altri non possiedono un minimo di informazione al riguardo e preferiscono tacere. 

Alcuni intendono evitare seccature o il rischio di essere criticati. Ci sono poi coloro che, ancorati alla religiosità, temendo per la loro fede e condizionati dal fantasma del peccato, scelgono di nascondersi, dimenticandosi che il loro Dio dovrebbe essere il Dio di tutti compresi eventuali alieni. Il testimone fotografo ha invece giustamente e responsabilmente scelto di testimoniare e, per questo, deve essere ringraziato e apprezzato.

Domande di fondo: L’operazione ufologica svolta dalle intelligenze aliene sopra il campanile di Lanzada; mirava a scandagliare il campanile oppure, con il pretesto del campanile mirava a rendersi visibile e quindi contattare per una presa di coscienza la comunità locale? Siamo certi che, considerando quanto in fatto di tecnologia e quindi di possibilità hanno a disposizione, non avrebbero potuto scandagliare il campanile (se veramente possono aver bisogno di questo) in modo non palese alla popolazione? Sarebbe stato sufficiente fare la stessa operazione alle tre di notte e il numero dei testimoni sarebbe sceso a picco. A parere mio si tratta quindi di intenzionale e palese approccio o contatto alieno, con la comunità locale e non solo

In merito a questa serie fotografica il GAUS ha operato una serie di accertamenti. Metà delle foto sono state sottoposte a Perizia Forense con esito di provata genuinità. Non regge l’ipotesi che un ufo artefatto di circa 10/12 mt. di diametro sia stato posto sopra il campanile per poi avere foto genuine mediante un falso orchestrato.

Tra le foto inizialmente non periziate ci fu la 047, scartata per apparente poca importanza. In seguito venne scoperto che questa foto ha maggiore importanza rispetto alle altre, poiché presenta un aspetto da sconcerto che possiamo definire: “DISCRASIA FOTOGRAFICA”. La foto fu quindi periziata e ritenuta genuina, ma non è questo il contesto onde andare a sviscerare la cosa. Chi fosse interessato veda link a seguire.

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