Il presente articolo si pone quale obiettivo, quello del porre a confronto aspetti dell’ufologia mondiale con l’ufologia della Valtellina; ovvero porre a confronto l’erba del vicino, con l’erba di casa nostra. Da qui una serie di articoli nel presente blog dal titolo: “Ufologia della Valtellina: come nel mondo e qualcosa di più!”.
Questa apparentemente esagerata affermazione potrebbe far pensare ad uno svitato di testa che vede lucciole per lanterne, ma poi andremo a porre a confronto l’erba nostra con quella del vicino, quindi si paleserà la portata di quanto affermato. Ovviamente mediante un articolo non è possibile porre a confronto tutti gli aspetti della tematica ufologica; pertanto restringo il campo all’aspetto camaleontico degli ufo. Intendo per aspetto camaleontico, la facoltà del cambiare intenzionalmente l’estetica a noi visibile.
Non tutte le tipologie di ufo dispongono della facoltà camaleontica; ad esempio quando si tratta di oggetti dovuti a tecnologia umana con estetica stabile, possono cambiare le condizioni ambientali e queste incidere sull’estetica, ma non più di tanto. Possiamo trovarci di fronte a manifestazioni ufologiche di natura olografica dovute a tecnologia umana e, tali manifestazioni possono cambiare l’estetica visibile, ma non è a queste che in codesta occasione volgiamo lo sguardo; ma bensì a quella esogena.
Indagando il panorama delle manifestazioni ufologiche su tutto il pianeta, emerge una evidenza che sconcerta e destabilizza il tentativo di definire quante e quali sono le tipologie di ufo esogeni (alieni) che interagiscono sul nostro pianeta. Osservando la panoramica, si riscontra che vi sono talune tipologie che sono ripetitive nel tempo, mentre altre non lo sono.
Poi si scopre che quelle ripetitive nel tempo, di natura apparentemente oggettiva, posseggono la facoltà camaleontica. Averlo riscontrato costituisce un passo avanti nella comprensione delle manifestazioni ufologiche, ma poi si riscontra che parte delle manifestazioni ufologiche di natura esogena, sono manifestazioni olografiche. L’olografia umana desunta da quella esogena, consente oggi dei risultati notevoli, ma quella esogena è ben oltre.
Come se però non bastasse tutto ciò per rendere complessa la matassa, le manifestazioni esogene possono abbinare l’utilizzo di sistemi atti alla gestione dell’estetica di tipo tecnologico/materiale con quello virtuale e proprio dell’olografia. Poi vi sarebbe pure da considerare il fatto, che talune tipologie con similare estetica presentano modelli di dimensioni diverse. Fatto questo preambolo, necessario per arrivare al bandolo della matassa, ora andiamo a considerare il materiale fotografico che in questo articolo si pone in gioco.
La soprastante comparazione pone a confronto due diverse foto scattate alla stessa navetta in momenti diversi. Questa tipologia di velivolo non è uguale alla tipologia presentata nelle altre foto di questo articolo, ma la presento in quanto la caratteristica camaleontica di base è la stessa. L’immagine 2/A evidenzia una scocca suddivisa in pannelli i quali possono essere gestiti indipendentemente o di concerto in quanto ad estetica. Questa possibilità consente di generare aspetti quali quelli presenti nella foto 1/D ed E, ovvero l’oggetto multicolore che può presentarsi continuamente variabile. L’intento qui è ora è però quello di evidenziare come il sistema di occultamento di questa navetta, consente l’aspetto camaleontico che va dal visibile all’invisibile, passando per tutte le varianti estetiche compresa l’apparente trasparenza (che sostengo non essere reale ma fittizia) e, come appunto visto con le varianti del caso brasiliano.
BRASILE-Rio de Janeiro 22/9/2020
Il collage soprastante è stato tratto dai frame del seguente video: https://www.facebook.com/Luanjare/videos/5103196933087384/ Di fronte alla folla che osserva e riprende, l’intelligenza esogena che gestisce la manifestazione dell’ufo, decide di far vedere agli umani, quante e quali sono le possibilità tecnologiche in loro possesso, circa il gestire l’estetica del mezzo volante. Ovviamente propone alcune varianti estetiche e non certamente tutte, anche perché le varianti vanno pure dal visibile all’invisibilità dell’oggetto.
Di fronte ad un video del genere, qualsiasi persona interessata all’ufologia è indotta a porsi la seguente domanda: Quanta e quale affidabilità offre un video del genere? Risposta: Questo video può essere vero quanto falso, io non conosco l’esatta risposta. Però di una cosa sono certo, del fatto che indipendentemente che sia vero o falso, questo video è in coerenza a materiale fotografico di prima mano per il quale ho certezza di genuinità. Ciò significa che questo video, comunque sia, mi fa vedere il vero. Ciò al momento basta per procedere nell’intento; poi scopriremo perché.
CALIFORNIA 7/11/2015
La prima cosa che si nota, è che il velivolo è fortemente simile a quello ripreso in Brasile. Si potrebbe obiettare che non è esattamente uguale, ma se consideriamo che la loro estetica è variabile, dire che si possa ipotizzare la stessa tipologia non è una eresia. Ha affermato l’autrice delle foto, che percorrendo una certa strada, si è dovuta fermare in quanto questo oggetto volante vi stazionava sopra/davanti.
Supporre che un oggetto del genere fosse lì per caso, sarebbe indice di poca accortezza. Che si tratti di oggetto a guida remota, oppure con entità a bordo, nulla cambia. Molto probabile è il fatto che dal sottostante mezzo, un occhio osservava, controllava e gestiva la situazione. L’intelligenza gestrice del mezzo alieno, ha inteso farsi fotografare. Questi mezzi volanti di matrice aliena possono condurre le loro operazioni senza farsi vedere da noi umani. Perché allora esibirsi intenzionalmente in questo modo? Semplice la risposta; per veicolarci un preciso messaggio.
VALMALENCO 4/8/2020
Ci troviamo nel paese di Chiesa di Valmalenco, nella via centrale. La gente passeggia, nessuno è interessato a vedere quanto sta avvenendo in cielo; quando compare il visitatore. Si ferma un attimo, consente ad un testimone più sveglio di altri di riprenderlo, quindi se ne va. Come evidente, questo oggetto è similare a quello della California, ovviamente occorre fare i conti con le variazioni di colore legate ai giochi di deflessione della luce.
VALMALENCO 23/10/2020
Ho inizialmente affermato: “Come nel mondo, ma qualcosa di più”; forse sono un megalomane, pertanto occorre precisare. Non intendo affermare che eventi quali quelli del Brasile o della California valgono meno di quelli della Valtellina; intendo però affermare che in Italia sarebbe ora di smetterla con la logica in base al quale l’erba del vicino è più verde della nostra, mentre la nostra poco vale. In Valtellina abbiamo quantomeno una prateria che non teme confronti con nessuno.
Se il caso del 4/8/2020 ha il difetto di essere stato ripreso con un unico scatto, questo del 23/10/2020 consta invece di ben dodici foto, delle quali le due qui presentate sono le più esplicative. Questa tipologia di velivolo non è però stata ripresa unicamente due volte in Valmalenco; in quanto sono presenti una quindicina di segnalazioni, con o senza materiale fotografico a sostegno. Possiamo quindi affermare, che questa tipologia in Valmalenco è di casa.
A questo punto sarebbe opportuno accertare se questa tipologia di velivolo è stata riscontrata anche altrove e non solamente in Italia o in America; pertanto attendo eventuali segnalazioni da parte dei solerti e attenti lettori.
CONCLUSIONE
Sino ad oggi non sono disponibili informazioni in merito ad eventuali inconvenienti procurati al genere umano da questa tipologia di velivolo. E’ palese l’intenzionalità del farsi vedere e del comunicare la loro presenza. I ricercatori più addentro all’ufologia, ma anche le persone più accorte, sono consapevoli del fatto che la mente umana non è un qualcosa di isolato ovvero a sé stante; ma del fatto che a livello superiore un qualcosa ci unisce tutti quanti.
Diceva un tale: Siamo tutti quanti pensiero nella mente di Dio. Ciascuno di noi intende a modo proprio la parola Dio. Per altri siamo entità entro una Matrix collettiva e, altri ancora ipotizzano ulteriori possibilità. A livello tecnologico oggi i nostri si stanno ingegnando per arrivare a gestire il pensiero umano e pertanto la massa.
Mediante espedienti psicologici e di manipolazione mentale già lo fanno da tempo; ma i nostri vorrebbero farlo tecnologicamente. Forse, anzi certamente sanno, che questa possibilità è nella disponibilità dei gestori che stanno al piano di sopra. Certamente se ne auspica l’utilizzo anche da parte umana; pertanto nell’attesa la ricerca si indirizza verso la sostitutiva intelligenza artificiale.
Non è chiaro se il velivolo presentato in questo articolo è un drone a guida remota, oppure una navetta con pilota a bordo e, nella eventualità che disponga di pilota, se questo è di natura robotica o biologica e con quale tipologia di intelligenza. Indipendentemente da quale sia la realtà di fatto, dietro a queste manifestazioni è presente l’intelligenza, in quanto non può essere diversamente. Una intelligenza al momento a noi estranea, ma in grado di interagire e quindi di comunicare con noi.
In base a quanto sopra esposto, tutto il mondo è paese. L’erba è la stessa per tutti e, forse la differenza è data non tanto dalla disponibilità loro di renderci consapevoli che comunque esiste, quanto piuttosto dalla determinazione e/o capacità nostra di essere ricettivi rispetto il loro messaggio. Sino a quando crederemo nello specchietto delle allodole e cercheremo di trovare la presenza aliena nello spazio profondo, resteremo allodole inconsapevoli.
E’ vero che in definitiva tutti quanti siamo un po’ allodole, laddove lo specchietto è l’ufo stesso ed in particolare se di natura olografica; ma oggi vi sono allodole che hanno compreso la differenza e, poco vale che sia i nostri quanto quelli di sopra, ricorrano all’olografia quale specchietto, poiché anche di questa si va prendendo consapevolezza.
Una cosa possiamo affermare: Se tu non guardi il cielo, pare che il cielo non ti parli; ma se tu guardi il cielo, questo ti parla continuamente, ammicca e ti fa l’occhiolino…