Ufologia olografica

PREMESSA

Osservando in generale il panorama che l’ufologia offre, si riscontra il fatto che esiste una ufologia “dadi e bulloni” ovvero di tipo materiale, mediante tecnologia convenzionale, seppure di livello superiore al comunemente noto. Poi però esiste una ufologia non convenzionale, non materiale come da materia comunemente intesa. E’ quella ufologia che trascende ogni logica umana, quella che ci fa vedere gli ufo che passano dentro le montagne, i vulcani, i mari. Esiste però anche una terra di mezzo, è quella in base al quale, in quanto gli ufo dadi e bulloni si servono di sistemi avanzati di occultamento e gestione della immagine in gioco, questa parrebbe essere tecnologia che trascende la fisicità comunemente intesa, mentre invece si tratta di tecnologia avanzata.

Abbiamo così degli ufo che compaiono e scompaiono, con gli spettatori che ipotizzano le materializzazioni, le porte spazio/temporali, quando invece si tratta di tecnologia avanzata; oppure di manifestazioni olografiche. 

Questa posizione è maturata soppesato la vicenda ufologica valtellinese nel suo insieme, nel momento in cui sono andato a quantificare anche se superficialmente, quanto di questa ufologia non era oggettiva/materiale; ma virtuale/olografica. Riscontrato il fatto che la percentuale delle manifestazioni olografiche era decisamente alto, mi sono posto la seguente domanda: “perché una situazione del genere”? Cosa significa e comporta? Perché in merito a questo argomento, l’informazione è così tanto latitante?

Perché gli autori delle manifestazioni ci invadono con così tanta olografia? Chi sono costoro? Dove intendono andare a parare? Ci arriveremo, ma gradatamente e con ordine che vado a proporre mediante una serie di domande dal contenuto progressivo. Domande che si adattano ai meno addentro la tematica, quanto per coloro che già addentro ci stanno. Occorre ora arrivare a distinguere le manifestazioni olografiche da quelle non olografiche e, separare quelle di matrice umana da quelle aliene.

Cosa si intende con “Ufologia olografica”?

Un ologramma è una immagine tridimensionale proiettata in cielo o dove si ritiene opportuno. Se l’immagine generata propone un oggetto volante e questo è inteso quale UFO, ci troviamo di fronte ad un esempio di ufologia olografica.

Perché in ufologia l’argomento olografia crea maggiori difficoltà rispetto alla così detta normalità?

Nel mondo detto normale, un oggetto o esiste o non esiste. Se esiste quello è riconosciuto come normale; se non esiste lo si esclude, stop. Mediante le manifestazioni olografiche avviene invece che le cose appaiono e scompaiono ripetutamente, generando sconcerto. Poi, le manifestazioni olografiche possono sia replicare aspetti di realtà detta normale, così come possono proporre aspetti che nulla hanno a che fare col mondo condiviso; ecco per quale motivo la matassa diventa complessa se non inestricabile.

Come classificare l’ufologia olografica?

Come minimo occorre suddividerla mediante due distinti livelli:

A) Olografia prodotta da tecnologia umana.

B) Olografia generata da tecnologia aliena.

L’olografia umana a sua volta è da suddividersi in due distinte zone di indagine; quella relativa all’informazione condivisa con la massa e, quella di stampo militare e oltre; pertanto ovviamente non resa disponibile alla massa.

Come e perché suddividere la tematica umana da quella aliena?

Intanto sarebbe opportuno delineare l’esatto confine o livello esistente tra tecnologia umana e quella aliena, onde disporre del corretto pensiero in merito al traguardo raggiunto dalle due parti; sarebbe però opportuno arrivarci anche per stabilire dove i nostri sono giunti con il tentativo di replicare quella aliena. Conoscere il confine della tecnologia aliena sarebbe interessante, ma forse è troppo pretestuoso, pertanto è opportuno puntare a livelli più facilmente accessibili. Non è al momento possibile stabilire dove stanno i confini, certamente però è possibile iniziare a delineare una ipotesi di lavoro.

Quale la strategia di fondo delle due parti in causa?

In base a quanto riscontrato in ambito ufologico, le due parti in gioco adottano strategie completamente diverse. I nostri mirano a replicare la tecnologia aliena, rilasciando a livello di informazione di massa, unicamente quel tanto che li fa apparire grandi, con potere e gestori della situazione. Ai nostri non interessa informare la massa, ma unicamente far credere che la massa deve fidarsi di loro. A livello di olografia in ambito militare, nulla impedisce di supporre che in un futuro prossimo forse neppure lontano, i nostri si potrebbero servire dell’olografia quale arma di distrazione di massa, o di indirizzo. In altre parole: Far credere ciò che torna a loro utile.

La strategia aliena persegue una logica completamente diversa e non facilmente comprensibile, neppure da parte di chi sta addentro alla tematica. Ciò però non significa che non si possa comprendere; semmai arduo è il proporla a chi ne è troppo lontano.

Gli umani si suddividono in due categorie; coloro i quali sono certi che là fuori esiste la realtà materiale e, coloro i quali sostengono che là fuori vi è unicamente la simulazione di un ipotetico mondo materiale. I primi seguono il credo della fisica classica, mentre i secondi seguono la logica della fisica quantistica.

La strategia e pertanto la manifestazione aliena, porta l’osservatore dall’affidarsi alla fisica classica, all’affidarsi alla fisica quantistica; ovvero là fuori non esiste materia solida (come affermato dal Nobel Max Plank) al sostenere: viviamo in un mondo olografico/virtuale, seppure apparentemente reale.

Per quale motivo così tanta ufologia “virtuale/olografica” in Valtellina? Da parte di chi?

Se i nostri avessero avuto interesse ad informare la massa, questo avrebbero fatto, Valtellina compresa. Se nulla hanno fatto, significa che questo è il loro indirizzo, quindi non cerchiamoli in Valtellina. I nostri hanno interesse ad ingarbugliare la matassa; ricordiamoci che gli autori terrestri della matassa ingarbugliata sono gli stessi che oggi gestiscono la pandemia ed in passato hanno gestito le guerre e l’indirizzo umano.

Sull’altro fronte è invece necessario andare ad accertare quale è il fine di così tante manifestazioni olografiche in Valtellina, cosa che ora faremo, ma prima occorre stabilire quale gioco stanno giocando.

Quale gioco stanno giocando quelli di sopra mediante l’olografia?

Per comprendere quale gioco sta giocando la presenza aliena sulla Terra, occorre prima fare mente locale sulla sottostante immagine tratta da un video dal titolo: Gatto gioca con il laser”. Ma veramente è il gatto che gioca con il laser, oppure è la mente umana che mediante il laser sta facendo giocare/credere il gatto? Il gatto crede che vi sia in gioco un oggetto che può acchiappare; pertanto ne va a caccia. Corre e crede, crede e corre!

L’essere umano vede in cielo un oggetto che crede reale, quindi inizia la caccia agli ufo. Chi controlla la manifestazione del laser, farà correre tanto i gatti credenti, quanto gli umani credenti. Non per nulla in passato fu utilizzato il termine “parodia” per indicare l’inestricabile matassa ufologica.

Gatto gioca con il laser – YouTube

Quale il senso di tutto ciò?

L’essere umano che gioca col gatto, semplicemente non ha di meglio da fare o forse vuole dedurre quale è il livello dell’intelligenza del gatto; ma per quanto riguarda la similare azione aliena, si tratta della stessa cosa? In passato mi sono posto la domanda molte volte, sino a quando per necessità ho formulato la domanda seguente: Vi è un mezzo per scoprire se il loro nei nostri confronti è un puro giocare, oppure ha un fine che va oltre? Loro hanno dimostrato di esserci decisamente superiori, questo fa presumere che se interagiscono con noi, non lo fanno per interesse tecnologico loro, semmai potrebbe essere per interesse nostro. Su questo punto ci torneremo, in quanto sono in molti i sostenitori del fatto che gli esseri imani sarebbero strumentalizzati dagli alieni. Cosa che non escludo, ma che necessita degli opportuni paletti.

Come avvengono le proiezioni olografiche?

Il laser del gioco col gatto è generato da un proiettore. Ogni proiezione olografica da tecnologia umana è un gioco tecnologico generato mediante un proiettore. Sono esistenti proiettori commerciali e proiettori militari o non commerciali. Tutti questi procedono dalla ricerca umana, la quale ha replicato sin dove possibile quella aliena.

Qui sotto vediamo un banale proiettore commerciale, quindi vediamo la proiezione olografica di una balena. L’immagine della balena ci è utile per prendere atto del fatto che la nostra tecnologia, dentro determinati confini, è in grado di farci vedere ciò che ritiene opportuno o quantomeno questo messaggio ci viene veicolato dalla rete. Teniamo presente che su altro livello le stesse immagini ci potrebbero essere proposte mediante la videografica.

Quale la differenza tra tecnologia umana e quella aliena?

Al momento non è possibile stabilire l’esatto confine; al limite è possibile intuire quali sono i riscontri ottenuti in merito sia dell’una quanto dell’altra. In sintesi si può affermare che fa la differenza il livello di “interazione” raggiunto.

Inizialmente l’olografia umana era di tipo statico, ovvero non interagiva con l’ambiente, non svolgeva azione era una fredda e morta immagine. Poi i nostri iniziarono a sviluppare sistemi di interazione, quindi l’immagine prese apparente vita. Perché i nostri perseguono questo indirizzo? Semplice la risposta: perché sono consapevoli che la controparte è già molto più avanti.

La foto soprastante 4/A è parte di una serie di fotografie. Questa manifestazione è, a parere mio, una manifestazione olografica di matrice aliena; quindi la domanda: Perché la manifestazione soprastante è da considerarsi aliena e non umana?

Certamente una manifestazione del genere potrebbe tranquillamente oggi essere generata anche dalla tecnologia umana; in fondo l’immagine della balena che si muove, è certamente più complessa. Una cosa però è dire alla massa: noi possiamo farvi vedere le balene che volano; altra cosa è andare a svelare quanto non si vuole che la massa comprenda in ambito ufologico.

L’immagine sopra non è stata scelta a caso ed è la ripresa di un evento avvenuto in Valmalenco il 28/10/2020. Di fronte ad un evento del genere, la persona media pensa che si tratta di ufo. Qualche saccente dirà che lì si è aperto un portale spazio/temporale. In pochi o quasi nessuno dirà che si tratta di proiezione olografica. Ora andiamo a scoprire per quale motivo ho scelto la foto soprastante.

La foto n.1 è stata scattata il 15/2/2020. In quella occasione alcuni testimoni della Valmalenco videro quello strano ufo risalire la valle e, sopra il centro Chiesa/Lanzada lo fotografarono. Ora se noi andiamo a valutare la foto 4, vediamo che l’immagine al suo interno presenta un qualcosa di molto similare all’ufo della foto 1. Casualità? Forse no. In questo caso abbiamo gli indizi per iniziare a supporre che ci troviamo di fronte ad una proiezione olografica con finalità di comunicazione. Per una questione di spazio non è al momento possibile approfondire questa faccenda, ma lo si farà in seguito mediante specifico articolo.

Quale la differenza tra la strategia olografica umana e quella aliena?

Il potere umano non ha interesse che la massa comprenda, tranne per quanto riguarda quel tanto strategicamente indirizzato, affinché la massa vada esattamente nell’ovile preposto.

L’atteggiamento alieno manifestato in Valtellina, mira ad altri risultati che, in pochi hanno compreso o comprenderanno. La foto 4 si può tradurre nel seguente messaggio: Non corrisponde a realtà il fatto che tutto ciò che viene visto in cielo è dovuto ad ufo dadi e bulloni e, smettetela di pensare che tutto ciò che interviene nel vostro mondo visivo, proviene da portali spazio/temporali. Smettetela di correre come corre il gatto del video, altrimenti resterete al palo.

Ciò significa che le manifestazioni olografiche in Valtellina hanno il fine di offrire maggiore consapevolezza al genere umano interessato.

IL PASSO SEGUENTE

Appurato il fatto che la presenza aliena si serve della olografia quale mezzo di comunicazione con la massa, si riscontra il fatto che le manifestazioni sono da suddividersi in due categorie.

A) Manifestazioni che replicano cose oggettivamente esistenti nel normale mondo umano. Quindi diremo che abbiamo visto quell’oggetto volante.

B) Manifestazioni che propongono cose non oggettivamente riscontrate nel così detto mondo normale. Quindi se fotografate, gli esperti del settore (vedi posizione CUN, Benni, Pinotti in merito alla figura mothman) diranno che si tratta di foto false poiché impossibili. Mica diranno che un falsario se intende ingannare, gli riesce meglio se mette cose credibili.

Replicare olograficamente cose oggettivamente esistenti significa che possono simulare ad esempio, un nostro aereo, oppure un comune volatile, oppure una nuvola. Simulare cose non riconosciute come oggettivamente reali, significa mettere in campo un campionario da fantascienza, dove tutto diventa apparentemente reale, anche una pentola, oppure un gatto che vola oppure il mothman!

Quindi mediante l’olografia diventa possibile tutto in quanto ad apparenza, anche un oggetto che muta trasformandosi in un altro. Non si tratta di un oggetto materiale che si trasforma in un altro; ma della immagine simulante un oggetto che viene mutata in un altro, esattamente come possiamo riscontrare mediante la manipolazione grafica in TV e PC.

Poi vi è un ulteriore passo da considerare. I nostri possono farci vedere la balena che vola e la possono rendere apparentemente animata. Ciò significa che al posto della balena possono mettere un uomo che vola, oppure che cammina per la strada, quindi lo vedremo apparentemente animato. Possono pure far comparire improvvisamente una persona in mezzo ad altre dando a credere che si è materializzata e, possono farci vedere la mutazione estetica di quella persona.

Lo faranno? Presumo di no, perché poi la massa potrebbero iniziare a riconoscere dove arriva la proiezione olografica e ciò che comporta in ambito ufologico. Il potere nostro non intende sbilanciarsi per il momento, ma la presenza aliena lo farebbe? La presenza aliena già lo fa, pertanto noi umani ricercatori possiamo avere a disposizione materiale fotografico attestante quanto detto. Avremo quindi foto e video riportanti l’attimo in cui la proiezione olografica aliena ci pone di fronte delle entità animate in grado di interagire con l’ambiente e le persone. Tutto questo mentre le autorità terrestri NASA compresa, invitano i curiosi ad andare a cercare la presenza aliena dove non la potranno mai trovare. 

Quanto sopra affermato in merito ad apparizioni di ufo ed entità aliene potrebbe sembrare impossibile o non comprovabile; ma assicuro che le prove oggettive in abbondanza esistono, sono unicamente da portare sul tavolo della vivisezione, da intendersi ed accettarsi. Un esempio è costituito dalle due soprastanti foto scattate in sequenza; dove è ripreso un oggetto volante olografico che muta costantemente forma. Per comprovare quanto affermato, sarebbe opportuno riportare tutta la serie fotografica e, sarebbe opportuno approfondire. Questo non è al momento possibile, pertanto ci dobbiamo accontentare delle due fotografie, in attesa dell’eventuale seguito della storia, se i lettori saranno interessati all’argomento.

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