Ufo su Chiesa V.co e Caserma Carabinieri

Sin dall’antichità si accenna a clamorose vicende proprie del folklore popolare che oggi possiamo definire ufologiche, nella zona del valtellinese, in Valcamonica e, per quanto riguarda il presente articolo, in Valmalenco. In questa vallata, sin dall’antichità si accenna a strane presenze volanti e pure strani esseri a terra. L’aspetto ufologico inizia ad affermarsi con notevole evidenza nel 2010 con la vicenda avvenuta in cima al Pizzo Scalino; ma poi fu un succedersi di eventi. Vicende ignorate dalla stampa e dalle tv, poiché scottanti e non in linea con la strategia del potere. Arriviamo così al 2012, anno della vicenda che si andrà a riportare e per il quale non fu possibile ignorare, data la portata e l’aspetto ufficiale che assunse.
Siamo nel 2014 ed è appena uscito il libro “Ufo: I dossier italiani”. In questo libro sono riportati i casi ufologici clamorosi, de/secretati dall’Aeronautica Militare. Due di questi si erano verificati in Valmalenco/Sondrio.  In particolare il primo caso ha dello sconcertante, pertanto ora andiamo ad indagare quanto avvenuto. Cittadini segnalano al Comandante della locale Stazione dell’Arma C.C., ovvero Alessandro Di Roio, un UFO passare sopra il paese e poi stazionare sopra la locale caserma dei Carabinieri, pertanto si avvia la vicenda. 


1- Ufo sopra Chiesa in Valmalenco


Si accenna ad almeno una settantina di persone in piazza che, col naso all’insù, indicano con l’indice quanto stanno vedendo; occorre però rendersi conto del fatto che Chiesa in Valmalenco si trova al centro di diverse vallate e paesini circostanti, pertanto il numero dei testimoni è di gran lunga superiore!
Il Comandante Alessandro Di Roio dovette prendere atto di quanto avvenuto, pertanto stese la nota al meglio delle sue possibilità, che ora ritroviamo esposta nel libro a pag,306.
Chiesa in Valmalenco (Sondrio), 7 agosto 2012
Agosto 2012, mese caldissimo anche sul fronte Ufo. Avvistamento di massa in provincia di Sondrio il 7 agosto 2012. La vicenda è fra le più clamorose. Le autorità vengono sommerse dalle segnalazioni di un disco volante, osservato per molti minuti da cittadini e turisti di Chiesa in Valmalenco. I Carabinieri ricevono persino una lettera anonima con due fotografie. Serve a poco, dato che anche il comandante della locale stazione dell’Arma, A.D.R., è fra i testimoni dell’evento, un incontro ravvicinato. Il maresciallo giorni dopo scrive un dettagliato appunto in cui si riassume i fatti di quella stranissima serata e riferisce altre notizie apprese da testimoni di fatti successivi. Ecco il rapporto:
La sera di martedì 7 agosto ultimo scorso, verso le ore 22,27, venivo contattato al cellulare di servizio da R.M., celibe, falegname, il quale mi segnalava la presenza di una luce molto grossa e appariscente, di colore rosso-arancio sopra la Piazza S. Giacomo e Filippo di Chiesa in Valmalenco. Mi specificava che con lui c’era anche un suo amico. N.A. classe 1985, e che nella piazza erano presenti numerosi turisti che avevano visto anche loro la strana luce in cielo.
Nell’immediatezza venivo contattato anche dai miei figli D.R.M., classe 1995, D.R.I., classe 1998 e D.R.D., classe 2003, che si trovavano in piazza con un amico, Z.M., celibe, studente, segnalandomi anche loro la presenza di quell’ufo particolarmente visibile. Indicando che l’oggetto si stava muovendo a velocità moderata con andatura ondeggiante verso la caserma. Immediatamente uscivo all’esterno del Comando dove effettivamente vedevo avvicinarsi la luce arancione segnalatami poco prima.
L’oggetto volava ad un’altezza relativamente bassa, circa 500 mt., e nell’avvicinarsi era silenzioso. Aveva un volo ondeggiante simile ad una foglia al vento. Appariva come una luce sferica di colore arancione tendente al rosso, pulsante nei brevi momenti di accelerazione. Una volta raggiunta la mia posizione rallentava repentinamente, posizionandosi sopra la caserma. In questo frangente potevo distinguere nettamente il velivolo che si presentava con una luce più grande ed intensa al centro e una corona luminosa tenue verso l’esterno. Inoltre erano presenti n.9 cerchi o luci arancioni dislocate quasi simmetricamente sulla corona stessa. L’oggetto nel fermarsi, aveva ridotto notevolmente l’intensità della luce quasi a zero.


2 piazza S. Giacomo e Filippo


Mi portavo sotto il velivolo che rimaneva stabile sui 500 mt.  di altezza, potendo costatare con certezza che si trattava di un disco del diametro di mt. 10 circa (prendendo come riferimento il terrazzo della caserma), di colore scuro, probabilmente metallico perché era traslucido e rifletteva parzialmente la luce pubblica della strada. Notavo che nella parte inferiore del disco appariva una barra di luce tratteggiata di tenue intensità luminosa, di colore giallo arancio, che iniziava a girare. Il movimento della barra luminosa ricordava vagamente il movimento rotatorio di un radar con vertice il centro del disco stesso. 
Effettuati tre veloci giri, la barra di luce spariva e il disco repentinamente, senza nessun rumore, saliva vertiginosamente, posizionandosi a circa 1600 mt. (prendevo come riferimento la luce del campanile di Primolo). Qui il tutto si illuminava nuovamente di luce arancio-rosso e come un fulmine schizzava in direzione Caspoggio, in particolare verso la zona dove è ubicato il ripetitore del nostro apparato radio. Seguendola con lo sguardo, la luce si trovava sulla verticale del centro abitato di Caspoggio, zigzagando, si dirigeva verso l’arrivo della funivia dell’Alpe Palù (altezza 2000 mt.). 
L’oggetto proseguiva il volo verso la vicina vallata di Chiareggio, per poi riapparire poco dopo nuovamente sulla verticale della funivia. L’oggetto si dirigeva successivamente verso il centro di Lanzada e a seguire verso L’Alpe Prabello ed il Pizzo Scalino. La serata risultava calda e particolarmente serena e dava la possibilità di poter notare i movimenti dell’oggetto fino a lunghe distanze, anche perché la luce che proiettava era di un rosso molto intenso e ben visibile nella notte.
Chiamavo al cellulare P.W., gestore del Rifugio Cristina, posto all’Alpe Prabello, sotto la Cima di Monte Scalino, informandolo brevemente dell’avvistamento, chiedendogli di guardare l’arrivo di quella sfera di luce verso di lui. Nell’immediatezza il giovane mi confermava di aver visto la grossa luce, la quale era già passata sopra di lui. Mi spiegava infatti che pochi secondi prima era al telefono con sua madre e lei stessa, che si trovava a Caspoggio, era stata testimone dell’avvistamento di quella grossa sfera di luce rossa velocissima. 
P.W., inoltre, confermava che la sfera di luce rossa-arancio, passando silenziosa sopra il suo rifugio, dopo aver raggiunto la cima del Pizzo Scalino, era ritornata, accelerando vertiginosamente, verso Chiesa Valmalenco, dove la perdeva di vista dietro la zona del Lago di Chiesa. Il tutto, precisava, si era verificato in una frazione di secondo, il tempo di una breve telefonata al cellulare mentre sua madre lo stava avvertendo della cosa. Raggiungevo in abiti borghesi la vicina piazza San Giacomo e Filippo, gremita di numerosi turisti, dove, nonostante gli stessi commentassero fervidamente l’avvistamento dell’oggetto, risultavano omertosi nel verbalizzare ufficialmente l’accaduto. Nella piazza, comunque, si trovavano circa una settantina di turisti, compresi molti giovani della zona.
E’ mio interesse segnalare che la percezione che ho avuto su quell’oggetto è di un velivolo che si spostava in maniera intelligente e nel passare nei pressi della caserma era stato attratto per qualche motivo dallo stabile di questo Comando, probabilmente aveva individuato i flussi delle onde radio rilasciate dal nostro apparato ricetrasmittente. A conferma di ciò, infatti, lo stesso aveva proseguito il suo volo verso la zona del nostro ripetitore sito in Caspoggio. Questo territorio, negli ultimi mesi, non è nuovo ad avvistamenti simili mai potuti accertare o ufficializzare con certezza. Risultano comunque alcuni riscontri nella cronaca dei giornali locali dove vengono indicate dichiarazioni o fotografie anonime di avvistamenti UFO.
In forma anonima sono state fatte pervenire a questo Comando alcune foto scattate durante l’avvistamento da persone che, ad un attento esame delle riproduzioni fotografiche, possono essersi effettivamente trovate nei luoghi indicati e comunque sono verosimilmente compatibili con l’oggetto visto ed osservato personalmente dallo scrivente.
3 ricostruzione percorsi


Prosegue il libro: Il maresciallo allega diversi incartamenti, incluso il dattiloscritto anonimo menzionato nell’appunto. Questo l’inizio di questo testo:
“Comandante, siamo dei ragazzi della Valmalenco e ci scusi se non ci presentiamo di persona. Purtroppo, come ben sa la valle è piccola e se sapessero che abbiamo visto gli UFO saremmo derisi per tutta la vita. Detto questo sappiamo che ha chiesto informazioni sui testimoni dell’avvistamento dell’oggetto luminoso del 7 agosto 2012 in piazza, a Chiesa in Valmalenco. Pertanto vorremmo essere in qualche modo utili anche noi.”
I giovani allegano dunque delle foto, asserendo di averle scattate fra le 22,10 e le 22,30 da diversi punti della valle, da Caspoggio, Vassalini, e da Chiesa V.co. Tutti noi confermiamo l’avvistamento, scrive l’anonimo, precisando che le luci arancioni e rosse, sono apparse dalla zona del Lago di Chiesa. Una di queste in particolare, la più grossa, si è diretta verso il campanile di Primolo per poi dirigersi, abbassandosi, sopra il campanile del Santuario della Madonna degli Alpini. Da lì si è diretta successivamente verso l’altro campanile della Chiesetta della piazza S. Giacomo e Filippo. Dopo è stata vista sopra Caspoggio da altri nostri amici.
Non è la prima volta, si aggiunge nella missiva anonima, che vediamo queste cose e ultimamente si stanno intensificando. Questa, però, era molto bassa e ben visibile come quella dell’anno scorso a Lanzada.
Al contrario di questi ragazzi, alcuni testimoni compileranno, invece, la modulistica OVNI, con tanto di nome e cognome. Uno di essi è quel P.W. che il maresciallo chiama proprio nei minuti dell’avvistamento, il gestore del rifugio. Il testimone, 23 anni, conferma tutto e scrive di un fenomeno durato quindici secondi, stimando in 6-7 chilometri la distanza fra lui e l’oggetto non identificato che, racconta, scendeva in trasversale ad alta velocità passando davanti ad una montagna con luce rossa e gialla a intermittenza, che cambiava ogni tre secondi circa. La forma dell’UFO, grande fra uno e dieci metri, era sferica, somigliante ad un pallone. 
B.N., una casalinga quarantacinquenne di Caspoggio, è precisissima: dichiara di avere assistito all’evento per 23 secondi, alle 22,37. L’oggetto era rosso, secondo lei, e si muoveva con moto rettilineo a circa 1300 metri dal suolo e a tre chilometri da casa sua. La donna riferisce anche quanto affermato dagli altri: la zona è visitata spesso. Racconta di avere già visto un UFO, sempre di sera, dalla zona di Santa Elisabetta, nella sua Caspoggio. Si trattava, sostiene, di un velivolo di forma ovale bianca che si dirigeva verso Pizzo Scalino.
M.R. un falegname di 20 anni, è fra le persone che quella sera chiamano il Comandante della stazione dei Carabinieri, il quale convince il giovane a compilare la “Relazione su avvistamento di Oggetto Volante Non Identificato”. Anche il ragazzo riferisce di avere già notato in passato “luci simili”, “all’Alpe Lago di chiesa”, a Campagneda, Campo Moro e Lanzada, ma questa volta, aggiunge, è stata la più particolare”. Dichiara che la luce del 7 agosto, osservata mentre era in Piazza S. Giacomo e Filippo, era di colore arancione e si muoveva a velocità costante. In particolare il centro luminoso era circondato da un alone più tenue. Fine della vicenda riportata nel libro.
Di fronte al materiale probante presentato a sostegno, vi è da restare sconcertati. Ancora di più sconcerta il fatto che l’Aeronautica non rivela alcunché e si comporta come se gli eventi ufologici frequenti in Valmalenco e altrove, fossero una questione unicamente di folklore locale, senza alcuna consistenza. 
Se l’ufologia della Valmalenco e della Valtellina è unicamente una elucubrazione popolare locale, non si comprende per quale motivo in occasioni di ripetuti avvistamenti di UFO, compaiono i jet dell’Aeronautica al loro inseguimento. Possibile che siano sempre lì casualmente e che, non vedono e scoprono nulla? Ora però andiamo oltre.
Quanto sopra riportato, è quanto emerso nell’immediato; ora però effettuate ulteriori verifiche alla luce di nuovi tasselli emersi, diventa opportuno affidarsi a nuova lettura che così recita: Un testimone da Vassalini vede e fotografa, come da foto sottostante, tre oggetti volanti presenti sopra il Lago di Chiesa.
4 prima foto su Alpe Lago


Gli oggetti sono in movimento, stanno scendendo di quota e avvicinando, pertanto il testimone scatta una seconda foto che è la sottostante. Per quanto si conviene per la posizione, fa testo il campanile visibile che è quello di Primolo. Quindi abbiamo tre oggetti volanti che numeriamo da uno a tre.
Li numeriamo poiché la numerazione ci tornerà utile in seguito. Nello scatto seguente ne è presente unicamente uno che arbitrariamente definiamo il n.1, poiché gli oggetti vanno verso destra e più non sono visibili. Resta da stabilire se questi due oggetti rimangono in zona e se ancora sono visibili.


5 inizia l’avvicinamento


L’oggetto n.1 continua ad avvicinarsi e, come da foto sottostanti, passa sopra la verticale della chiesa, ovvero piazza S. Giacomo e Filippo, esattamente come vediamo mediante la foto 1, 2 e pure la sottostante. In questo momento, l’oggetto silenzioso e spettacolare, lentamente si avvia verso Lanzada ovvero direzione Pizzo Scalino.
Il percorso effettuato da questo oggetto, nella ricostruzione in mappa, è indicato mediante linea rossa e, di tutti gli oggetti volanti presenti quella sera, è quello rimasto presente più a lungo.


6 sopra il campanile


Mentre i testimoni vedevano, fotografavano e informavano il Comandante, costui costretto a prenderne atto, esce dalla Caserma. Anche il Comandante vede e riprende l’oggetto volante che si trova sopra il campanile ma già ormai verso Lanzada.
Da osservare il fatto che questo oggetto così come lo vediamo nella sottostante foto, è lo stesso della foto 1, ma in questo frangente presenta una leggera deformazione. Dall’oggetto principale pare staccarsi un qualcosa. Non si tratta di illusione, perché questa ipotesi poi si conferma con la foto 10.


7 sopra la Caserma e campanile


Mediante la foto 10, scattata appena dopo quella del Comandante da altro testimone, si ha conferma che un secondo oggetto volante è collocato nei pressi del primo. Trattasi forse di uno dei due oggetti scomparsi in precedenza sopra l’Alpe Lago?
Il Comandante scatta una seconda foto similare alla precedente che nulla aggiunge, pertanto la accantoniamo. Siccome la posizione per riprendere non è buona in quanto troppa luce frontale danneggia la ripresa e, per il fatto che deve recarsi in piazza, si avvia in zona buia.
E’ in questo momento che il Comandante perde di vista l’oggetto n.1 che ora scompare oltre Lanzada, ma all’improvviso arriva sulla sua verticale uno strano e silenzioso oggetto volante che all’improvviso si immobilizza per alcuni secondi. Nella parte sottostante presenta una barra luminosa, la quale compie alcuni giri, quindi l’oggetto poi se ne va. La sottostante elaborazione di destra, è unicamente un tentativo per accertare meglio i contorni e la consistenza dell’oggetto.


8 secondo oggetto sopra la Caserma


Il Comandante rimane perplesso se non sbigottito, è la prima volta che pur avendone visto molti di oggetti volanti, ne vede uno del genere. Questo pare un ricognitore di modeste dimensioni, atto a svolgere una sua precisa funzione di riscontro e, nulla ha a che fare con l’ufo ripreso sopra il campanile ormai lontano ed in risalita lungo la valle.
Dopo alcuni secondi, l’oggetto assolutamente silenzioso come pure gli altri, all’improvviso parte in direzione Caspoggio, lasciando una vistosa scia luminosa che Alessandro riprende a meraviglia, esattamente come da foto sottostante. Dopo una breve fermata sopra il ripetitore radio, l’oggetto riparte in direzione inversa, si indirizza nella vallata di Chiareggio per poi tornare dopo un breve lasso di tempo. Qui viene visto sopra la funivia del Palù per poi indirizzarsi in direzione Tornadri come l’oggetto 1.


9 la scia di quando se ne va


Qui si perdono le tracce, ma questo oggetto da qualche parte è pure andato e qui sorge una ipotesi che seppure azzardata è fattibile: per caso, non è che l’oggetto ripreso sopra la Caserma è uno dei tre ripresi ad inizio vicenda e poi scomparso? Forse il n.3 che pare più piccolo e, poi lo stesso che pareva essersi prima avvicinato e poi distaccatosi dall’oggetto 1 per poi riavvicinarsi mediante la sottostante fotografia?
I tempi concordano e una certa logica propone. Nel momento in cui si perdono le tracce dell’oggetto che lascia la funivia del Palù, questo si sta indirizzando nella direzione e si trova a breve distanza dall’oggetto n.1 indicato in mappa mediante stella nera, e ripreso mediante sottostante foto 10.
La sottostante foto è l’ultimo scatto pervenuto, ma le testimonianze continuano. L’oggetto è visto mentre si avvia verso il Pizzo Scalino, verrà testimoniato mentre effettua un giro intorno alla cima per poi ridiscendere velocemente nella zona dell’Alpe Lago dove era stata scattata la prima foto mentre erano in tre.


10 sopra Tornadri


PERIZIE FOTOGRAFICHE
Pervenute al GAUS nella persona di Pietro Marchetti le foto inerenti le riprese fatte all’ufo sopra il campanile affinché fosse condotto accertamento periziale, le perizie dettero responso confortevole, ovvero le foto si sono rivelate genuine oltre ogni ragionevole dubbio. Pertanto al GAUS l’aver sancito la veridicità di questa vicenda, che merita di essere inserita negli annali dell’ufologia mondiale. Capita di rado che una vicenda ufologica sia avvallata dall’Arma Carabinieri, dall’Aeronautica Militare e considerata dal Ministero della Difesa. Un sentito grazie a tutti i collaboratori.

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2 thoughts on “Ufo su Chiesa V.co e Caserma Carabinieri

  1. Casu Gian Paolo Salvatore

    Carissimo Dario Giacoletto, ti ringrazio moltissimo della dettagliatissima descrizione degli avvenimenti
    Ufogici accaduti, (beati voi!) , in Valmalenco il 7 agosto 2012. A questo proposito vorrei, cortesemente, sapere se il libro citato nell’articolo è
    Scritto dal benemerito maresc.Llo A. DI ROIO o
    della Premiata Sforneria CUN.1(Per loro abbiamo abbondantemente già dato. BASTA!) Se riguardassero le esperienze dirette e/o indirette di A. DI. ROIO Lo Acquisterei subito. Se ora hai due minuti di tempo voglio raccontarti qualcosa accaduto in un paese vicino a Sassari qualche estate fa. C’è un signore, un amico carissimo, serio, appassionato di ufologia, insegnante di matematica alle medie inferiori, che, appassionato della materia aveva coinvolto diversi allievi del suo corso. Vedeva ogni sera Ufo, formazioni etc. Dal suo terrazzo al secondo piano della sua palazzina, con vista del golfo dell,Asinara. Stanco solo di vedere e basta il continuo passaggio di UFO, mancando ARDENTEMENTE il contatto organizzo con 6 – 7 alunni una serata, secondo lui, finalmente risolutiva.
    Acquisto un faretto da 800 watt, compero’ una nuova fotocamera una NIKON e organizzo’ sul terrazzino un “appostamento” per beccare finalmente un UFO che PASSAVA tutte le sere sopra di loro e che ormai amichevolmente chiamavano “Bastiano”. Quindi dislocati 7 Allievi +l’insegnante a
    360 ° aspettando il passaggio di Bastiano che puntualissimo e silenzioso si presenta alle 22:39
    Il docente avverte l’allievo con il faretto di fare tre
    Flash in direzione dell’UFO che intanto era andato
    Un po’ avanti lentamente nel suo percorso. L’UFO si
    Arresta improvvisamente, torna indietro si ferma e manda tre lampi di risposta…… PANICO fra i contattisti in erba che, spaventati, mel trambusto hanno anche rotto il faretto da 800 watt.
    Sembra facile avere un contatto e in fatti gli allievi non ci hanno più rprovato. PECCATO!!!

    Reply
    1. dario.giacoletto Post author

      Il libro in questione riporta una serie di casi che l’Aeronautica Militare aveva de/secretato. Di questi, due riguardano la Valmalenco ed il Maresciallo Di Roio. Per quanto riguarda la vicenda di Sassari, la cosa non mi sorprende. Altri hanno fatto prove del genere con risultati similari. Io stesso ho avuto la fortuna di vedere una di queste sfere passarmi sopra. Quando l’ho indicata alle altre persone presenti, questa si è fermata. Ho avuto il tempo di riprenderla, dopo il quale è ripartita. In questi casi la paura non serve a nulla. Perché non riprovarci, quando sono amici e telepatici?

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