In un universo totalmente olografico, tutto quanto è manifesto, è di natura olografica. In un universo olografico non esiste là fuori la materia solida come generalmente fattaci credere, pertanto gli ufo solidi, il creato solido e l’atomo solido. Esiste il manifesto soggetto a mutazione, in base alla determinazione della regia!
Un UFO transmidium mutante è un oggetto volante non identificato, o meglio non facente parte del parco oggetti volanti prodotti da tecnologia umana, in grado di trascendere le leggi note della fisica. Nel presente caso che poi andremo ad esporre, si aggiunge il fatto che l’oggetto manifestatosi, palesa mutazione estetica.
La mutazione estetica di un oggetto volante, se riferito a oggetti volanti nostri, significa che la nostra tecnologia mira a forme di occultamento visivo e radar; senza dimenticare il fatto che anche i nostri potrebbero servirsi di meta materiali sia schermanti quanto mutanti esteticamente.
In precedenti articoli avevo abbondantemente sostenuto il fatto che i nostri amici del piano di sopra possono agevolmente farci vedere i gatti volare, pertanto possono farci vedere entità di ogni genere e per conseguenza ufo di ogni genere, per giunta mutanti di fronte ai nostri occhi. Quanto affermato, seppure sconcertante rispetto alla comune logica umana, mediante il presente caso in questione, sarà ampiamente esposto.
1 – Chiunque lo poteva vedere…forse.

Ci troviamo presso la stazione ferroviaria di Sondrio, quando una attenta persona alza gli occhi al cielo e nota uno strano oggetto volante. Volteggia senza produrre alcun rumore, parrebbe cambiare estetica, ma potrebbe essere unicamente una questione di riflessi della luce o di errata interpretazione. Il testimone incuriosito decide di provare a riprenderlo e, quanto ne verrà fuori è sconcertante. Non posso esporre tutte le foto della serie, in quanto vi proporrei un album, mentre invece l’aspetto che intendo proporre è il messaggio d’insieme che questo caso ci regala.
2 – Chiunque lo poteva fotografare…forse.

La foto 1 ci fa vedere un oggetto volante visto di lato già noto in zona in quanto a tipologia, poiché ripreso più volte; ora però emergeranno nuovi particolari. Occorre evidenziare il fatto che la stessa tipologia è stata vista e ripresa in altre parti del pianeta, e ciò dimostra che quanto elargito in Valmalenco non è esclusivo rispetto il resto del pianeta.
Mediante la nitida foto soprastante lo vediamo da altra prospettiva, pertanto si va a scoprire meglio i particolari. Foto del genere non sono pubblicate di frequente, in quanto vedere particolari con tanta nitidezza, non è abituale. Certamente i particolari sconcertano, poiché l’oggetto si presenta simile ad un piattello da sci chiuso al centro.
Il testimone riprende l’oggetto più volte, ma ad un certo punto l’oggetto scompare. Non è stato visto andare via e questo potrebbe significare che possono avere partenze repentine non visibili a occhio nudo, ma altre possibilità esistono. Ad un certo punto in cielo compare una scia tondeggiante.
3 – Chiunque poteva seguirne l’evoluzione

E’ cosa nota il fatto che in genere le scie tonde sono prodotte da velivoli non nostri, o quantomeno non dagli aerei di linea. Il colore delle scie è uguale o quasi, ma le loro non generano la falsa nuvolosità delle nostre. Cosa contengono le nostre lo si sa, o quantomeno ci siamo vicini, mentre poco o nulla sappiamo in merito a cosa contengono le scie di quelli di sopra.
Nulla prova in assoluto il fatto che l’oggetto della foto il quale produce la scia è lo stesso delle precedenti foto, ma nulla neppure prova il contrario. Certamente però ipotizzare che è lo stesso non è una assurdità improponibile. Prima l’oggetto va verso destra con la scia curva, poi scompare per riproporsi mentre viaggia linearmente verso sinistra come da foto sottostante. Nell’ingrandimento è palese il fatto che non vi è alcun aereo nostro a generare la scia che, si palesa non esteticamente coerente alle scie dei velivoli nostri.
4 – Similitudine con scie nostre

Nella foto soprastante già lo vediamo ormai lontano, pertanto scompare; ma all’improvviso nuovamente ricompare di fronte e nelle vicinanze del testimone fotografo. Non si comprende bene di cosa si tratta, ma facendo l’ingrandimento, una opinione seppure fantascientifica emerge: si tratta di una catinella rotta! Nell’ambito del mondo detto normale una cosa del genere non è pensabile; ma nel mondo ufologico/paranormale dove sono presenti le anomali manifestazioni olografiche, tutto può essere!

All’improvviso scompare la catinella rotta e, compare uno strano volatile. Ha dimensioni notevoli e non presenta caratteristiche tali per il quale si può essere certi che trattasi di comune volatile. Certamente la domanda del comune essere umano a questo punto è: ma cosa vuoi che sia!
Nel mondo detto normale un uccello non può essere altro che un uccello, stop. Nel mondo paranormale un presunto uccello può essere la manifestazione di un apparente uccello che tale non è, poiché può essere la proiezione olografica di un qualsiasi volatile. Questo concetto è bene che si tenga sempre presente, quando si valutano aspetti ufologici trascendenti.
6 – Senza limite il cambio di estetica

A questo punto certamente gli acculturati saccenti del vecchio modo di pensare, si strapperanno le vesti e grideranno: anatema! Mentre invece i ricercatori veri sposteranno il sedere dalla poltrona e con fotocamera in mano andranno all’accertamento. La prova che ora porto è precedente di un anno, ci troviamo sempre a Sondrio, pressappoco nella stessa zona della foto sei.
All’improvviso sono comparsi dei volatili, non sono arrivati, ma sono comparsi all’improvviso mentre una persona stava fotografando. Lo scatto fotografico è straordinario, perché ci fa vedere l’attimo esatto in cui si forma l’immagine olografica dei volatili. Questo sconcertante riscontro non era cosa nuova per quanto riguardava l’apparizione di ufo ed entità aliene, ma lo era per quanto riguarda i volatili. A questo punto possiamo affermare senza tema di essere smentiti, che possono farci vedere e credere ciò che vogliono.

La presenza dell’anomalo volatile della foto sei, dura poco e subito scompare. Teniamo presente che quel volatile si trova a bassa quota sopra la città di Sondrio, in pieno giorno. Meglio non persistere, altrimenti potrebbero ammassarsi le persone per un qualcosa che forse non tutti devono vedere.
Scomparso il volatile, nei pressi compare una strana cosa bianca. Parrebbe quasi della carta bianca, un foglio di giornale, portato dalla corrente d’aria. Oppure un sacchetto di plastica se non, come ha ipotizzato un collega dell’ufologia, un paio di mutande.

Le nuvole si spostano abbastanza velocemente, mentre l’oggetto è in fase discendente verso destra, quando nello scatto seguente ci riserva la sorpresa. Il presunto pezzo di carta ora si presenta con la parvenza di un libro aperto.
Come se non bastasse questo mondo fiabesco dove le cose compaiono e scompaiono, anche la soprastante nuvola pare che abbia voglia di giocare. Certamente si tratta unicamente di pareidolia, ma sta di fatto che le sembianze di un volto mentre legge il libro, ci sono tutte. Sorge pertanto la domanda se questa pareidolia, rappresenta il volto del genio che ogni desiderio può realizzare mediante la magica lampada di Aladino.

All’improvviso il libro scompare. Il testimone scatta ancora altre fotografie, ma nulla ora è visibile ad occhio nudo. Solamente poi riguardando le foto si riscontra che nella prima foto dopo la scomparsa del libro, sono riscontrabili dei particolari non certamente normali. Non è possibile capire di cosa si tratta, ma quasi certamente la manifestazione è della stessa natura delle precedenti.

SINTESI DELLA MANIFESTAZIONE
A fronte di quanto riportato; ma la serie fotografica è molto più ampia, occorre domandarsi quale sia la corretta modalità di lettura della vicenda. Non molti anni addietro il giudizio sarebbe stato che il tutto era incongruente, motivo per il quale anche se non si riusciva a dimostrare che le foto erano dei fake in quanto non lo erano, il giudizio non poteva essere che negativo. Valutazione comprensibile, anche se non condivisibile da parte di coloro che già avevano approfondito l’ufologia paranormale, trascendente, quantica.
Allora però ancora non era stato ammesso dalla Marina USA e dal Pentagono, che gli UFO/UAP transmidium erano una realtà. Il termine transmidium significa oggetto in grado di mediare, pertanto viaggiare indipendentemente nella profondità degli oceani, come nello spazio profondo, in stato di antigravità. Ancora però non hanno ammesso che questi transmidium possono passare attraverso la materia solida, quanto comparire e scomparire a piacimento a velocità non immaginabili, come ufo oppure come comuni volatili!

Ora ci troviamo a valutare la presente vicenda e, lo possiamo fare in modi diversi. Possiamo valutare ogni immagine del soprastante collage, come se fossero realtà a sé stanti, ragionando come si sarebbe fatto in passato. Possiamo però anche considerare il tutto da altra angolazione, quella angolazione la quale ci fa supporre che l’oggettività non è un qualcosa di assoluto; poiché la simulazione di un apparente reale, prima di tutto è simulazione. Solamente a seguire si scopre che reale non è, pertanto si pone in discussione il “concetto di reale” e quindi si va a leggere il significato di fondo.
Considerando nel suo insieme le sconcertanti vicende valtellinesi a carattere ufologico, mi si affaccia la sensazione che queste sono tutte quante prodotte da una regia che, a piacimento è in grado di giocare col genere umano. Una regia in grado di farci vedere ciò che vuole, in funzione di una precisa logica. Proviamo a scoprire quale sia la logica mediante la seguente domanda: dove stava l’ufo delle prime quattro immagini, prima di essere di fronte al testimone e, dove se ne è andato terminata l’esibizione? Il vetusto ragionamento direbbe che se non si tratta di foto false, si tratta di sconfinamento dimensionale, oppure di droni extraterrestri. E se queste risposte fossero fuorviate e fuorvianti?
Dal mio punto di vista, una regia opera ad insaputa degli esseri umani e, può farci vedere ciò che vuole, compresi i gatti volare, le catinelle rotte, finti volatili, ma anche ogni tipologia di oggetto volante; esattamente come avviene da tempo immemore. Ora però non possiamo esimerci dal porre la seguente domanda: perché questa regia opera o opererebbe in questo modo e per chi o cosa?
12 – Per tutti ma non comunque

La risposta ci è fornita dalla soprastante fotografia della stessa serie delle precedenti. Ci troviamo sempre presso la Stazione ferroviaria di Sondrio, non in mezzo al deserto; motivo per il quale non possiamo non considerare la domanda: in quanti hanno riscontrato quanto avvenuto sopra le loro teste? Se la valutazione riguarda le quattro persone della foto, osservatele bene, nessuna ha visto o notato alcunché! Se io vado per la strada e vedo un tizio che sta insistentemente fotografando il cielo, la prima cosa che faccio è quella di capire cosa sta fotografando e perché!
Costoro invece paiono dei robot in veste umana, non autorizzati ad alzare la testa; pertanto mi ricordano quell’altro caso nel corso del quale mentre un testimone vedeva e fotografava un ufo, vi erano persone che alzavano lo sguardo per comprendere cosa il fotografo stava riprendendo, ma loro non vedevano nulla e proseguivano per la loro strada!
La morale della storia è che vedono coloro che devono vedere, riprendono coloro che devono riprendere e, comprendono il gioco coloro al quale è concesso, ovviamente dalla regia! Alle elementari per gli alunni il mondo o universo, è materiale e vale la fisica classica. Alle superiori non esiste materia solida ed assoluta, ma una simulazione tale per il quale in precedenza si credeva che il mondo fosse materiale.
Antipatico il fatto che poi quelli delle elementari pretendano di giudicare la realtà di quelli delle superiori, reputando quelli delle superiori, incapaci di valutare la realtà delle elementari. Come se costoro non avessero già da tempo superato la scuola dell’obbligo!
Poi arriva una vicenda come quella presentata e, si scopre che viviamo in una Matrix dove al piano di sopra esiste una regia in grado di farci vedere e vivere quanto stabilito per ciascuno di noi. Ringrazio pertanto questa regia per averci informati e fatti crescere, ringrazio il testimone fotografo per aver condiviso, sebbene mi rimane una curiosità: cosa vi era scritto nel libro della foto nove?