Valmalenco: Ufo de/secretati

E’ di questi tempi, con l’uscita del libro “Ufo: I dossier italiani”, la notizia in base al quale due casi ufologici clamorosi, de/secretati dall’Aeronautica Militare, sono provenienti dalla Valmalenco.  In particolare il primo caso ha dello sconcertante! I cittadini segnalano al comandante della locale Stazione dell’Arma C.C., un UFO passare sopra il  paese e poi stazionare sopra la locale caserma dei Carabinieri. 

1- Ufo sopra Chiesa di Valmalenco

Si parla di almeno una settantina di persone in piazza che, col naso all’insù, indicano con l’indice quanto stanno vedendo! La foto due riprodurrebbe quanto detto in base all’affermazione di testimone e autore anonimo; mentre la uno è l’ingrandimento della due. L’ingrandimento confermerebbe quanto affermato nel libro. La maggioranza delle testimonianze afferma che il colore prevalente era il rosso-arancione in fase di movimento, mentre invece tendeva al grigio in fase di rallentamento o quando era fermo, come appunto si vede nella foto.

2- Ufo sopra la piazza di Chiesa V.

Vediamo quanto nel  libro è stato pubblicato sul primo caso, pag. 306:

Chiesa in Valmalenco (Sondrio), 7 agosto 2012

Agosto 2012, mese caldissimo anche sul fronte Ufo. Avvistamento di massa in provincia di Sondrio il 7 agosto 2012. La vicenda è fra le più clamorose. Le autorità vengono sommerse dalle segnalazioni di un disco volante, osservato per molti minuti da cittadini e turisti di Chiesa in Valmalenco. I Carabinieri ricevono persino una lettera anonima con due fotografie.. Serve a poco, dato che anche il comandante della locale stazione dell’Arma, A.D.R., è fra i testimoni dell’evento, un incontro ravvicinato. Il maresciallo giorni dopo scrive un dettagliato appunto in cui si riassume i fatti di quella stranissima serata e riferisce altre notizie apprese da testimoni di fatti successivi. Ecco il rapporto:

La sera di martedì 7 agosto ultimo scorso, verso le ore 22,27, venivo contattato al cellulare di servizio da R.M., celibe, falegname, il quale mi segnalava la presenza di una luce molto grossa e appariscente, di colore rosso-arancio sopra la Piazza S. Giacomo e Filippo di Chiesa in Valmalenco. Mi specificava che con lui c’era anche un suo amico. N.A. classe 1985, e che nella piazza erano presenti numerosi turisti che avevano visto anche loro la strana luce in cielo.

Nell’immediatezza venivo contattato anche dai miei figli D.R.M., classe 1995, D.R.I., classe 1998 e D.R.D., classe 2003, che si trovavano in piazza con un amico, Z.M., celibe, studente, segnalandomi anche loro la presenza di quell’ufo particolarmente visibile. Indicando che l’oggetto si stava muovendo a velocità moderata con andatura ondeggiante verso la caserma. Immediatamente uscivo all’esterno del Comando dove effettivamente vedevo avvicinarsi la luce arancione segnalatami poco prima.

L’oggetto volava ad un’altezza relativamente bassa, circa 500 mt., e nell’avvicinarsi era silenzioso. Aveva un volo ondeggiante simile ad una foglia al vento. Appariva come una luce sferica di colore arancione tendente al rosso, pulsante nei brevi momenti di accelerazione. Una volta raggiunta la mia posizione rallentava repentinamente, posizionandosi sopra la caserma. In questo frangente potevo distinguere nettamente il velivolo che si presentava con una luce più grande ed intensa al centro e una corona luminosa tenue verso l’esterno. Inoltre erano presenti n.9  cerchi o luci arancioni dislocate quasi simmetricamente sulla corona stessa. L’oggetto nel fermarsi, aveva ridotto notevolmente l’intensità della luce quasi a zero.

Mi portavo sotto il velivolo che rimaneva stabile sui 500 mt.  di altezza, potendo costatare con certezza che si trattava di un disco del diametro di mt. 10 circa (prendendo come riferimento il terrazzo della caserma), di colore scuro, probabilmente metallico perché era traslucido e  rifletteva parzialmente la luce pubblica della strada. Notavo che nella parte inferiore del disco appariva una barra di luce tratteggiata di tenue intensità luminosa, di colore giallo arancio, che iniziava a girare. Il movimento della barra luminosa ricordava vagamente il movimento rotatorio di un radar con vertice il centro del disco stesso. 

Effettuati tre veloci giri, la barra di luce spariva e il disco repentinamente, senza nessun rumore, saliva vertiginosamente, posizionandosi a circa 1600 mt. (prendevo come riferimento la luce del campanile di Primolo). Qui il tutto si illuminava nuovamente di luce arancio-rosso e come un fulmine schizzava in direzione Caspoggio, in particolare verso la zona dove è ubicato il ripetitore del nostro apparato radio. Seguendola con lo sguardo, la luce si trovava sulla verticale del centro abitato di Caspoggio, zigzagando, si dirigeva verso l’arrivo della funivia dell’Alpe Palù (altezza 2000 mt.). 

L’oggetto proseguiva il volo verso la vicina vallata di Chiareggio, per poi riapparire poco dopo nuovamente sulla verticale della funivia. L’oggetto si dirigeva successivamente verso il centro di Lanzada e a seguire verso L’Alpe Prabello ed il Pizzo Scalino. La serata risultava calda e particolarmente serena e dava la possibilità di poter notare i movimenti dell’oggetto fino a lunghe distanze, anche perché la luce che proiettava era di un rosso molto intenso e ben visibile nella notte.

Chiamavo al cellulare P.W., gestore del Rifugio Cristina, posto all’Alpe Prabello, sotto la Cima di Monte Scalino, informandolo brevemente dell’avvistamento, chiedendogli di guardare l’arrivo  di quella sfera di luce verso di lui. Nell’immediatezza il giovane mi confermava di aver visto la grossa luce, la quale era già passata sopra di lui. Mi spiegava infatti che pochi secondi prima era al telefono con sua madre e lei stessa, che si trovava a Caspoggio, era stata testimone dell’avvistamento di quella grossa sfera di luce  rossa velocissima. 

P.W., inoltre, confermava che la sfera  di luce rossa-arancio, passando silenziosa sopra il suo rifugio, dopo aver raggiunto la cima del Pizzo Scalino, era ritornata, accelerando vertiginosamente, verso Chiesa Valmalenco, dove la perdeva di vista dietro la zona del Lago di Chiesa. Il tutto, precisava, si era verificato in una frazione di secondo, il tempo di una breve telefonata al cellulare mentre sua madre lo stava avvertendo della cosa. Raggiungevo in abiti borghesi la vicina piazza San Giacomo e Filippo, gremita di numerosi turisti, dove, nonostante gli stessi commentassero fervidamente l’avvistamento dell’oggetto, risultavano omertosi nel verbalizzare ufficialmente l’accaduto. Nella piazza, comunque, si trovavano circa una settantina di turisti, compresi molti giovani della zona.

E’ mio interesse segnalare che la percezione che ho avuto su quell’oggetto è di un velivolo che si spostava in maniera intelligente e nel passare nei pressi della caserma era stato attratto per qualche motivo dallo stabile di questo Comando, probabilmente aveva individuato i flussi delle onde radio rilasciate dal nostro apparato ricetrasmittente. A conferma di ciò, infatti, lo stesso aveva proseguito il suo volo verso  la zona del nostro ripetitore sito in Caspoggio. Questo territorio, negli ultimi mesi, non è nuovo ad avvistamenti simili mai potuti accertare o ufficializzare con certezza. Risultano comunque alcuni riscontri nella cronaca dei giornali locali dove vengono indicate dichiarazioni o fotografie anonime di avvistamenti UFO.

3- Foto del caso Lanzada 2011

(Quarta foto del caso Lanzada:

https://www.presenze-aliene.it/il-caso-lanzada-2011/ )

Il fatto è avvenuto in Lanzada il 1/11/2011. Un ragazzo, anonimamente, ha inviato delle foto ai giornali locali, scattate a suo dire durante un particolare avvistamento. Il caso evidenzia un oggetto simile all’oggetto visto in questo più recente avvistamento, oggi ufficializzato grazie alla collaborazione attiva dei testimoni indicati. Il giorno 15/8/2012, mentre P.W. presentava la modulistica per il rilevamento ottico relativo all’avvistamento del 7/8/2012, mi riferiva di aver compilato un ulteriore modello per l’avvistamento di un oggetto simile il giorno 9/8/2012, indicando un testimone, M.E.P., residente a Caspoggio, che aveva già compilato per la parte di sua competenza il relativo modulo di rilevamento.

In forma anonima sono state fatte pervenire a questo Comando alcune foto scattate durante l’avvistamento da persone che, ad un attento esame delle riproduzioni fotografiche, possono essersi effettivamente trovate nei luoghi indicati e comunque sono verosimilmente compatibili con l’oggetto visto ed osservato personalmente dallo scrivente.

Prosegue il libro:

Il maresciallo allega diversi incartamenti, incluso il dattiloscritto anonimo menzionato nell’appunto. Questo l’inizio di questo testo:

“Comandante, siamo dei ragazzi della Valmalenco e ci scusi se non ci presentiamo di persona. Purtroppo, come ben sa la valle è piccola e se sapessero che abbiamo visto gli UFO saremmo derisi per tutta la vita. Detto questo sappiamo che ha chiesto informazioni sui testimoni dell’avvistamento dell’oggetto luminoso del 7 agosto 2012 in piazza, a Chiesa in Valmalenco. Pertanto vorremmo essere in qualche modo utili anche noi.”

I giovani allegano dunque delle foto, asserendo di averle scattate fra le 22,10 e le 22,30 da diversi punti della valle, da Caspoggio, Vassalini, e da Chiesa V.co. Tutti noi confermiamo l’avvistamento, scrive l’anonimo, precisando che le luci arancioni e rosse, sono apparse dalla zona del Lago di Chiesa. Una di queste in particolare, la più grossa, si è diretta verso il campanile di Primolo per poi dirigersi, abbassandosi, sopra il campanile del Santuario della Madonna degli Alpini. Da lì si è diretta successivamente verso l’altro campanile della Chiesetta della piazza S. Giacomo e Filippo. Dopo è stata vista sopra Caspoggio da altri nostri amici.

Non è la prima volta, si aggiunge nella missiva anonima, che vediamo queste cose e ultimamente si stanno intensificando. Questa, però, era molto bassa e ben visibile come quella dell’anno scorso a Lanzada.

4- Dal caso Lanzada 2011

Al contrario di questi ragazzi, alcuni testimoni compileranno, invece, la modulistica OVNI, con tanto di nome e cognome. Uno di essi è quel P.W. che il maresciallo chiama proprio nei minuti dell’avvistamento, il gestore del rifugio. Il testimone, 23 anni, conferma tutto e scrive di un fenomeno durato quindici secondi, stimando in 6-7 chilometri la  distanza fra lui e l’oggetto non identificato che, racconta, scendeva in trasversale ad alta velocità passando davanti ad una montagna con luce rossa e gialla a intermittenza, che cambiava ogni tre secondi circa. La forma dell’UFO, grande fra uno e dieci metri, era sferica, somigliante ad un pallone. 

B.N., una casalinga quarantacinquenne di Caspoggio, è precisissima: dichiara di avere assistito all’evento per 23 secondi, alle 22,37. L’oggetto era rosso, secondo lei, e si muoveva con moto rettilineo a circa 1300 metri dal suolo e a tre chilometri da casa sua. La donna riferisce anche quanto affermato dagli altri: la zona è visitata spesso. Racconta di avere già visto un UFO, sempre di sera, dalla zona di Santa Elisabetta, nella sua Caspoggio. Si trattava, sostiene, di un velivolo di  forma ovale bianca che si dirigeva verso Pizzo Scalino.

5- Oggetto volante ripreso da Caspoggio

M.R. un falegname di 20 anni, è fra le persone che quella sera chiamano il comandante della stazione dei Carabinieri, il quale convince il giovane a compilare la “Relazione su avvistamento di Oggetto Volante Non Identificato”. Anche il ragazzo riferisce di avere già notato in passato “luci simili”, “all’Alpe Lago di chiesa”, a Campagneda, Campo Moro e Lanzada, ma questa volta, aggiunge, è stata la più particolare”. Dichiara che la luce del 7 agosto, osservata mentre era in Piazza S. Giacomo e Filippo, era di colore arancione e si muoveva a velocità costante. In particolare il centro luminoso era circondato da un alone più tenue. 

Il falegname vede quell’oggetto a occhio nudo, sulla sua verticale, per cinque secondi, una volta accortosi di varie persone che, nella piazza affollata, puntavano l’indice verso il cielo. A suo dire era grande fra i sei e i nove metri. Non emetteva rumori e, presume, proveniva da nord-ovest. Poi, volando a circa 700 metri da terra, è sparito verso nord, verso la caserma dei Carabinieri. Nel compilare i moduli, si è visto, tutti descrivono la Valmalenco come un’area molto frequentata dagli UFO. Altri avvistamenti, come riferito nel suo appunto dal comandante della locale stazione dei Carabinieri, sono segnalati il 9 agosto, anche se non vengono inseriti nelle statistiche ufficiali dell’Aeronautica. 

E’ P.W. a parlare con i militari di una “luce fissa con movimento ondulatorio, sferica e gialla” osservata davanti  al Sasso nero, dalla località Alpe Prabello. Sono le 23,35 e l’avvistamento, stavolta, è addirittura di tre ore e 35 minuti. L’oggetto non identificato compare da ovest, poi sparisce in salita dopo i Pizzi Gemelli. Per P.W. volava a 2400 metri dal suolo, a circa sei chilometri da lui. Lo definisce somigliante a un piatto e scrive apertamente di molti avvistamenti ormai, in zona, quasi ogni giorno. Le stesse parole usate dall’operaio di quarantacinque anni, M.E.P., che afferma di avere visto l’UFO alle 23,15 del 9 agosto 2012. 

Lui lo osserva mentre si trova sul balcone di casa a Caspoggio. L’oggetto sembra sorvolare Vassalini passando tra il Pizzo Cassandra ed il Palù. L’uomo riferisce di una luce giallo arancione che accende e spegne improvvisamente una sfera in movimento breve ma rettilineo, ad un chilometro di distanza e, apparentemente, a circa 900 metri di altezza. I contorni della sfera sono nitidi, senza fuoriuscite di alcunché, ne aloni, ne altro.

I controlli dell’Aeronautica Militare daranno esito negativo. Nessuna risposta per gli incredibili fatti della Valmalenco.

Così termina quanto tratto dal libro “UFO i dossier italiani”. Di fronte al materiale probante presentato a sostegno di quanto avvenuto e, a conferma in generale del fenomeno ufologico, vi è da restare sconcertati. Ma, ancora di più sconcerta il fatto che l’Aeronautica non rivela alcunché. Si comporta come se gli eventi ufologici frequenti in Valmalenco e altrove, fossero una questione unicamente di folklore locale, senza alcuna consistenza oggettiva. 

Le cose, stanno però veramente così? Io sostengo di no! Intanto se l’ufologia della Valmalenco e della Valtellina è unicamente una elucubrazione popolare locale, non si comprenderebbe per quale motivo in occasioni di ripetuti avvistamenti di UFO, compaiono i caccia dell’Aeronautica. Possibile che siano sempre lì casualmente e che, non vedono e scoprono nulla? 

Altra considerazione: La Valmalenco è una zona turistica, in particolare per le piste sciistiche. Tutta la zona è quindi sotto la sorveglianza delle webcam installate. Possibile che a nessuno di coloro che hanno investigato, sia mai venuto in mente di accertare se le webcam confermano o smentiscono quanto reso pubblico in fatto di UFO? 

6-Immagine webcam

Si può ipotizzare, che le Webcam hanno ripreso molte presenze ufologiche e, forse, è meglio che l’Aeronautica non sia andata ad accertare. Se lo avesse fatto, il materiale ora sarebbe secretato, così come lo è quello non reso pubblico ma facente parte dei casi riportati nel libro. Non pare essere l’Aeronautica o meglio RGS, interessato ad accertare e rendere noto il fenomeno ufologico. Preferiscono lavorare in incognito, lontano da occhi indiscreti e mantenere possibilmente il tutto, nell’oblio. I loro agenti arriveranno, o forse sono già arrivati; ma non lo sapremo mai. Non sono cose che interessano il popolo.

presenzealiene@gmail.com

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