Entità aliene a Spondascia 24/8/2012

Il presente articolo affronterà la vicenda avvenuta il 24/8/2012 in alta Valmalenco in località Spondascia. Il testimone della vicenda, nonché autore di due eccezionali fotografie, pur essendosi esposto presso il giornale “Centro Valle” il quale poi rese nota la vicenda, non acconsentì che il suo nome fosse reso pubblico. Ovviamente in valle si mormorava, poiché le foto furono condivise anche con alcuni intimi conoscenti e questo è il motivo per il quale ora sono nella mia disponibilità in versione originale, ma questa è altra cosa. Il giornale Centro Valle, previo accertamento in merito alla genuinità delle due foto fornite, rese pubblica la vicenda il 20/10/2012 come da immagine sottostante.
Nel 2012 gli avvistamenti ed i riscontri ufologici in Valmalenco erano molto frequenti, presso il giornale probabilmente fioccavano le segnalazioni, motivo per il quale l’articolista commise qualche inesattezza. La sottostante immagine, mediante le tre foto accostate, riporta non uno ma tre distinti casi di tre diversi autori. Entità aliene furono viste e fotografate mediante le serie fotografiche della prima e terza foto e non della seconda.


1 articolo di giornale


La prima fotografia con tanto di entità aliena sul masso, riguarda il caso detto di Spondascia, mentre le altre due foto riguardano sempre casi avvenuti in alta Valmalenco, ma più in basso presso la Piana di Campagneda. Il caso della terza foto è stato definito il caso F.L. che poi sono le iniziali del testimone, il quale però si era defilato in quanto minorenne allora. Fatta la precisazione, lasciamo i casi della seconda e terza foto per rivolgere attenzione alle due foto del caso Spondascia.
Le due foto rilasciate in versione originale e pertanto provviste dei dati utili per l’accertamento circa la genuinità, presentano però la pecca di essere state arbitrariamente diversamente denominate, pertanto mancano del numero progressivo di scatto. Perché è stato fatto questo su delle foto certamente genuine ed importanti?
La risposta è molto semplice, poiché se fossero stati presenti i numeri progressivi originali, chiunque avrebbe compreso che i due numeri non erano in sequenza progressiva. Ciò comporta che l’autore non ha consegnato tutte le foto scattate, ma due non scattate in progressione e pertanto con altre foto in mezzo. Ciò significa che l’autore ha scattato un più alto numero di foto, ma solamente due sono state rese note; perché?
A livello di supposizione anche qui la risposta è semplice, ed è che l’autore ha ritenuto non opportuno rendere pubbliche le altre foto. Quale il motivo? Se fossero state foto mal riuscite oppure non meritevoli di essere rese note, non sarebbe stato il caso di cambiare la denominazione; se invece la o le foto a metà presentavano un qualcosa di sconcertante, non credibile e/o accettabile, non erano da pubblicarsi.


2 foto uno con ingrandimenti


Mediante le due foto consegnate è possibile notare il fatto che sono perfettamente centrate sull’obbiettivo che si intendeva riprendere, ciò significa che l’autore non era uno sprovveduto, quindi oltre che un alpinista e amante della fotografia, ha mantenuto estrema lucidità, ha probabilmente estratto la sua piccola ma buona fotocamera ed ha iniziato a riprendere la scena con lucida determinazione e senza paura. La distanza temporale tra le due foto e di 19”, un tempo breve se dedicato ad osservare il panorama, ma abbastanza ampio per scattare diverse foto se davanti vi sono delle entità aliene.
La fotocamera Konica Minolta DiMage X1, è un modello facile da portare e usare e con ottime prestazioni, nonché dotata di rapida successione. Quindi come minimo una è stata la foto a metà, ma molte potrebbero essere state eseguite.
A questo punto una parentesi si potrebbe aprire con la domanda: la presenza del divario di 19” è indice di certezza assoluta, oppure come in altre occasioni è stato riscontrato laddove sono avvenuti eventi ufologici particolari, è andato in frantumi il valore tempo? Questa è una domanda provocatoria rivolta ai soggetti che intendono approfondire, mentre per il quieto vivere si parte dal presupposto che oggettivamente i 19” sono reali.
Il testimone alpinista arriva nel punto da dove poi scatta la prima foto mentre sono le 16.10′.51″ ed ecco una fondamentale domanda: da quanto tempo era consapevole del fatto che sopra il masso antistante vi era l’entità aliena da fotografare? Questa risposta non è data conoscere senza la partecipazione del testimone. Passano 19″ e scatta la seconda foto in cui si vede volare via una presenza che si sottintende quella che stava sul masso, ma nulla lo dimostra in assoluto. Altre presenze del quale non si hanno informazioni potrebbero aver interagito nella scena. Ma poi ancora, il testimone perché non ha o avrebbe continuato a riprendere la piccola entità? In precedenza non l’aveva vista ma ripresa per caso? Potrebbe anche essere.
Queste entità sono fortemente telepatiche, pertanto ben prima che il testimone la vedesse, già questa era consapevole dell’arrivo del testimone. A mio parere l’ipotesi sorpresa non regge. Quindi se ha concesso di essere vista e fotografata, significa che questo ha inteso fare e pure ha concesso che si riprendesse la piccola entità che se ne stava in basso in mezzo all’anfratto roccioso. Abbiamo pertanto una entità aliena/umanoide adulta, e un piccolo della stessa o similare tipologia ed entrambi guardano dritto verso il testimone, ma poi è presente ben altro.


3 foto due con ingrandimento piccolo alieno


Passati i 19” il testimone avrebbe scattato la soprastante foto 3/A e questa presenta un qualcosa di assolutamente anomalo per i non addentro alla tematica, ma assolutamente normale per coloro che la conoscono. Quella visibile macchia nera è o sarebbe l’entità aliena mentre di scatto ad alta velocità se ne vola via. Si è generata una situazione di pericolo o quantomeno di necessità o urgenza. Il piccoletto se ne è reso conto pertanto si ritrae sempre osservando il testimone.
Domanda: la situazione di pericolo, è stata generata dal testimone oppure da altri fattori? Assolutamente il pericolo non è stato generato dal testimone il quale se fosse stato considerato un pericolo, la regia che sovrintende e gestisce la presenza aliena lo avrebbero inibito e fuorviato, ma da qualcosa che ora andremo a scoprire. Quindi la domanda: cosa stava facendo l’entità adulta sopra quel masso e quale la causa di allarme?
Per rispondere torniamo alla prima foto, miglioriamo la visibilità dei particolari, motivo per il quale ora valutiamo la sottostante versione. I particolari che ora emergono sono molteplici, ma onde sintetizzare al minimo, ne consideriamo solamente alcuni. E’ innegabile il fatto che dentro l’evidenziato in azzurro e in nero, sono presenti due teste di un ipotetico essere. Quella in blu guarda a sinistra e quella in nero a destra. Il cerchiato in bianco evidenzia la pareidolia di un volto.


4 foto uno evidenziata


Il volto umanoide in bianco pare assolutamente sereno e rilassato mentre guarda verso la fotocamera, mentre i due musi animaleschi paiono gridare, soffrire e guardare altrove. Cosa ha generato questa scena? Se osserviamo con una certa attenzione possiamo riscontrare il fatto che l’entità principale dispone di arti palmati ed i palmi tengono le due teste schiacciate a terra. Per questo motivo i due animali stanno subendo e soffrendo con bocca aperta, tentando di scappare.
Ora la domanda: perché una scena del genere? Per rispondere a questa domanda occorre domandarsi quale ruolo sta svolgendo l’entità principale che da ora definiremo quale “alien hunter”. La definizione alien hunter è nata mediante la fantascienza e la fumettistica ad indicare un personaggio di fantasia con la funzione di “cacciatore di alieni”. L’entità sopra il masso ha cacciato due presenze aliene similmente animali; sappiamo che la presenza aliena sulla Terra dispone di forze dell’ordine adibite al tenere sotto controllo la situazione, pertanto fantasiosamente ma non poi tanto, possiamo identificare l’entità sul masso quale agente alieno preposto all’ordine.
Se noi consideriamo la fumettistica e gli autori non necessariamente sono degli sprovveduti poiché potrebbero pure essere ben informati, possiamo riscontrare mediante il personaggio di paperino, che costui si travestiva da alien hunter e andava a caccia dei cattivi “randall”. I randall erano esseri animaleschi alquanto cattivi, che si divertivano a cacciare o far paura ai piccoli alieni; motivo per il quale poi devono intervenire le forze dell’ordine. La sottostante immagine 5/b ci fa vedere il randall mediante la fumettistica.
Quanto presente nella prima foto dell’articolo ci fa vedere il piccolo alieno infastidito o cacciato da due randall, motivo per il quale è intervenuto alien hunter l’agente dell’ordine ad immobilizzare i due randall. Insomma, una tipica operazione a terra e qui ci si potrebbe domandare come e con cosa è arrivato l’alien hunter e come e perché era presente il piccoletto e pure come sono stati portati via i due randall. Intendetela come volete, pure una elucubrazione della fantasia di un demente; ma sta di fatto che i componenti sono presenti nella foto e sono innegabili.


5 presunta arma e cattivo Randall


A questo punto sorge un sospetto non privo di una certa logica; non sarà che l’autore delle foto non ha voluto rendere pubblica tutta la serie poiché evidenziano le figure dei randall e dell’operazione a terra, pertanto non proponibili alla massa? Non posseggo la risposta certa, ma ora sono passati dodici anni. Soprattutto sono cambiate le cose in ambito ufologico, perché non farsi avanti il testimone e condividere con tutti quanti le altre foto? Questa redazione ovviamente è a disposizione per la trattativa.


REALTA’ UNIVOCA E REALTA’ PARALLELA
Questa vicenda di Spondascia ha destato vivo interesse tra coloro che indagano l’ufologia della Valmalenco; pertanto non poteva non interessare il ricercatore che decise di effettuare accertamenti in merito recandosi sul posto assieme ad altri interessati. Mediante la sottostante foto 6/A lo vediamo nella stessa posizione della entità aliena, mentre la 6/B ci fa vedere l’originale per poter effettuare una prima comparazione.


6 comparazione Sirtori/alien hunter


La comparazione che ora si sta facendo ha molteplici fini, dei quali ne evidenziamo due. La prima evidenza ci consente di stabilire grossomodo le dimensioni dell’entità. Vista così, l’entità pare avere un fisico pressappoco come quello umano medio mt.1,78 o poco oltre. Nulla però esclude la possibilità che abbiano gambe più lunghe delle nostre e meglio si possano distendere, tant’è che in altre occasioni la statura media riscontrata è stata intorno ai due metri. La sottostante comparazione ci consente di accertare il fatto che il loro cranio è alquanto più grande del nostro, quasi il doppio e gli occhi molto di più. In merito a ciò dobbiamo tenere presente la possibilità che quanto vediamo non sono gli occhi ma dei visori posti sugli stessi.
La seconda comparazione ci fa vedere una evidenza che è una costante quando si tratta di foto scattate dove avvengono fatti particolari. Osservando le due sottostanti foto, non possiamo non riscontrare il fatto che la prima foto è nitida, mentre la seconda è vitrea. Il pensiero di massa a questo punto è che si tratta di fotocamere di qualità diversa, oppure di diversa qualità delle foto se non anche manipolate, ma la motivazione è ben altra. Occorre sapere che quando si fotografa in un ambito di realtà che possiamo definire normale, le foto sono nitide, mentre quando alla realtà normale si sovrappone quella paranormale, le foto tendono tanto o poco a diventare vitree.


7 comparazione ravvicinata


I denigratori dell’ufologia ovvero i semplicemente ignoranti su di un versante e gli ignoranti di servizio ovvero quelli pagati per denigrare sull’altro, hanno ampiamente cavalcato la presenza del vitreo adducendo il fatto che se la foto è vitrea è perché si tratta di falso. Coloro che invece indagano e conoscono la tematica, sono invece consapevoli del fatto che se una foto scattata in ambito paranormale (e se compaiono ufo o entità aliene è questo il caso) si presenta vitrea, è perché questa è assolutamente genuina! Questo anche perché eventuali falsari non hanno interesse ad andare a falsificare il velo che genera il vitreo il quale complicherebbe di molto le cose a carico loro senza aggiungere nulla di utile.
In sostanza è come se ad un primo livello base di realtà normale, venisse sovrapposto un secondo livello di realtà paranormale ed in questo caso il secondo livello genera l’aspetto vitreo, nel caso però che ancora non sia avvenuta la fusione totale dei due livelli! La versione soprastante in giallo, la 4/A, non fa altro che meglio evidenziare il secondo livello. A questo punto il lettore potrebbe domandarsi: ma la realtà è quella del primo o quella del secondo livello?
Risposta: primo o secondo livello hanno lo stesso indice di veridicità e di realtà. La differenza la fa il soggetto oppure la fotocamera nella misura e modo in cui si rapporta a questo o quel livello del gioco. Ecco perché alcuni vedono e altri no. Oppure perché una fotocamera riprende il secondo livello e l’altra no. La regia che sovrintende il tutto, decide quale sarà la realtà che si manifesta, come e a chi!
La foto 5/A ci fa vedere una mitraglietta, questo in quanto al momento dell’uscita della notizia di Spondascia, i beceri della rete hanno cavalcato l’ipotesi che l’entità stava defecando e, altri hanno sostenuto che l’entità portava una mitraglietta. Ricordo che al momento non risulta che le entità riscontrate in Valtellina lasciano in giro le feci, ma neppure risulta che mai queste entità hanno sparato con armi da fuoco simili a quelle umane e nulla dimostra che di mitraglietta si tratta.

8 localizzazione evento

Quindi, riconoscente verso le entità aliene per il fatto che non sporcano come alcuni umani, che non sparano proiettili e cavolate da idioti come gli umani, ringrazio loro e la regia per averci concesso parte di quanto a noi utile per un fine di crescita. Dei troll denigratori spassosi in rete, ora sta facendo parziale giustizia il Pentagono con le recenti ufficiali ammissioni e del loro operato sempre meno utile, tra non molto la storia si dimenticherà! Un grazie all’autore delle foto e al giornale per aver resa pubblica la notizia. L’indagine continua e forse altre cose emergeranno, poiché di questa vicenda ancora non si è stabilito quanto realmente è durata, ovvero dall’istante in cui il testimone ha iniziato a vedere la scena, a quando e come è terminata scomparendo pure il piccoletto.

Condividi questo articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *