Un dato di fatto incontestabile poiché davanti agli occhi di tutti, ma da quasi tutti non notato, è il fatto che esiste una costante dal quale l’informazione vigente intenzionalmente tiene le distanze. Si tratta di quella costante in base al quale un alto numero di opere artistiche, dalle pitture ai graffiti alle statue, presentano una distonia che in prima battuta fa supporre un atto di distrazione dell’artista; ma quando poi si vanno a considerare i numeri di tali distrazioni aggiunto al fatto che sono presenti ovunque sul pianeta, ecco che si afferma l’idea che trattasi di precisa intenzionalità.
Quanto andrò a presentare in questo articolo, non è tutta farina del mio sacco, in quanto inizialmente mi resi conto della faccenda, ma poi costatai che il ricercatore Luca Zampi già era più avanti per quanto riguardava il riscontro del fenomeno, motivo per il quale dal suo sacco e previo consenso andrò in parte ad estrarre. Veniamo al dunque.
1 posture mani apkallu

La soprastante immagine 1/A ci fa vedere questa figura mitologica del passato e ben nota detta apkallu, con tanto di testa d’aquila. Se noi osserviamo la mano destra, questa è stata rappresentata con il pollice in posizione innaturale, quindi errata. Casualità si potrebbe supporre, ma quando andiamo a vedere altra figura di apkallu questa ha testa umana (1/B) e anche questa tiene la pigna in modo innaturale come la precedente, quindi trattasi di intenzionalità la postura inversa della mano.
Non tutte le rappresentazioni degli apkallu presentano però la mano in posizione innaturale, poiché mediante la 3/C vediamo o meglio parrebbe essere corretta la postura. Mediante la foto 1/D vediamo invece una mano a sei dita, pertanto la domanda: quante dita avevano le mani degli apkallu? Lasciamo questa strada e procediamo. La possibilità che l’artista si sia sbagliato rappresentando la mano in posizione errata oppure a sei dita, è pari a zero. Forse l’artista aveva le sue motivazioni che non conosciamo, forse questo è un caso isolato o forse vi è altro motivo; quindi procediamo altrove.
2 ovunque nel tempo

Mediante la soprastante immagine, Luca intende evidenziare il fatto che in tempi diversi, in posti diversi, artisti diversi rappresentavano mani capovolte in modo uguale seguendo la stessa occulta logica. La rappresentazione proveniente dalla Georgia è posta sulla facciata di una chiesa, si tratterebbe di un angelo con tanto di ali in bella mostra e ovviamente quale comunicazione a tutti i vedenti. La figura parrebbe angelica, ma gli occhi e comunque l’espressione del personaggio destano perplessità in quanto qualcuno ipotizza la presenza di occhi alieni, ma lasciamo questa strada. Dalla Mesopotamia riscontriamo la rappresentazione dell’uomo pesce e pure questo presenta una parvenza di pigna tenuta con il pollice inverso.
3 etruschi e aztechi

Etruschi o aztechi non fanno differenza, queste mani sono invertite. La figura azteca, sebbene furbescamente mimetizzata onde forse non rendere troppo palese la cosa, presenta il braccio destro con mano capovolta. Come sostenuto da Luca, per un artista il dover presentare un arto con postura capovolta, costituisce delle difficoltà maggiori e non minori o uguali. Quindi questo indica intenzionalità certa.
L’intenzionalità presuppone una motivazione, quindi la domanda: gli arti invertiti, cosa rappresentano? Ho cercato la risposta, ma la faccenda degli arti invertiti pare non interessare nessuno tra gli storici e gli archeologi. Eppure un significato lo devono avere. Sorge il dubbio che forse la cosa è tenuta in disparte in quanto non sanno come risolverla.
4 divinità diverse

Non fa differenza il momento in cui questo aspetto incongruo è stato rappresentato, non fa differenza il luogo oppure la cultura che l’ha espresso, in toto seppure saltuariamente tutti quanti hanno rappresentato degli umani oppure delle divinità con arti posizionati con modalità anomala. Parallelamente al fenomeno degli arti invertiti, altre anomalie sono state riscontrate, ma in questo caso si tratta di mani e piedi con dita non in numero di cinque. Ad esempio ci sono le rappresentazioni degli esadattili, ovvero con sei dita. Esadattili regolari oppure irregolari ovvero con sei dita solamente su alcuni arti e non altri.
Sono poi state riscontrate rappresentazioni di arti con tre o quattro dita, ma la motivazione di fondo potrebbe essere che in un passato remoto, sulla Terra sono esistite culture umanoidi non pentadattili. Se così è avvenuto, si spiega un certo aspetto dell’intera faccenda, ma solamente in parte, poiché non è comprensibile per quale motivo alcuni artisti hanno rappresentato personaggi del cristianesimo classico, con sei dita.
Il Moroni ad esempio a Fidenza ha rappresentato come da immagine sottostante, Gesù in croce, con la mano destra a sei dita. L’evidenza qui è innegabile e occorre spiegarne la motivazione. In altri casi gli artisti hanno posto delle anomalie lasciando però il beneficio del dubbio, ma qui è inequivocabile.
5 da giovane e da adulto

Nel caso che sia attribuita la casualità, si fa presente che (5/C) anche in questo caso Gesù bambino presenta sei dita, sebbene parrebbe che il quadro sarebbe stato ritoccato e pertanto mimetizzato il sesto dito. Non solamente queste anomalie sono relative alle mani, ad esempio il Raffaello o chi per lui sostengono alcuni, nel sottostante sposalizio della vergine, ha scelto di mettere il piede sinistro in bella mostra sfoggiando sei dita. Semplice bizzarria provocatoria, oppure una forma di messaggio il cui significato ci sfugge?
Al momento una risposta certa ancora non l’ho avuta e sempre di più sorge il dubbio che gli artisti abbiano voluto giocare e farsi beffe della critica. Poi, come da immagine 6/C sottostante, vediamo che anche il grande Leonardo ha inteso collocarsi tra costoro. Certamente lo ha fatto mascherando la bravata, ma tale innegabilmente è, qui però si tratta del piede destro.
6 intento palese

L’argomento centrale del presente articolo è relativo agli arti capovolti riscontrabili per quanto riguarda un certo numero di divinità o dei e nulla questa faccenda parrebbe aver a che fare con altre bizzarrie. Lasciamo pertanto la strada degli arti con numero di dita irregolari per andare alla domanda: non sarà mica che la logica degli arti capovolti racchiude un messaggio o significato occulto?
Le mani sono mezzo di espressione. Ad esempio nell’antica Sardegna quando i locali non volevano far capire agli stranieri cosa dicevano, tra di loro si esprimevano mediante un linguaggio manuale. Ad un certo punto la necessità del linguaggio manuale si affermò ovunque, poiché anche i muti dovevano dialogare. Comparve quindi un preciso alfabeto manuale come da immagine sottostante, al quale si sono aggiunte altre espressioni spontanee e quindi divenute abituali pure queste.
7 linguaggio manuale

Tentata la pista del linguaggio manuale per giustificare la presenza degli arti invertiti e riscontrato il fatto che quantomeno apparentemente non esiste alcun nesso, la spiegazione deve essere cercata altrove. Certamente gli arti invertiti non sono il risultato di errori, pertanto un significato lo devono certamente avere, ma quale? Tentando una eventuale risposta ho considerato la seguente domanda: per quale motivo solamente un certo numero di divinità sono rappresentate con arti invertiti? Ma ancora: le divinità con arti invertiti fanno parte di uno specifico gruppo, oppure sono state scelte a casaccio nel mazzo?
Altra strada percorribile per tentare di comprendere la motivazione degli arti invertiti, potrebbe essere quella di considerare i gesti simbolici presenti in ambito religioso, nelle sette e tipiche pure della Massoneria o della Cabala, ma anche qui la risposta non pare soddisfacente. La bilancia parrebbe invece indicare altra direzione, quella ad esempio di un giudizio sommario espresso dall’artista, nei confronti di quella specifica divinità oppure un eventuale atto dispregiativo; ma poi non si comprenderebbe per quale motivo la cosa non è stata censurata dai suoi successori, ma lasciata lì in bella mostra come cosa da non cambiare.
Fatta questa esposizione, una risposta soddisfacente non è pervenuta, quindi ho cercato di far mente locale per quanto riguarda un periodo della storia del quale non siamo stati correttamente informati. La pietra, dove non totalmente cancellata, ci parla del passato. Sono riscontrabili su tutto il pianeta, delle opere in pietra le quali ci dicono che quantomeno una civiltà globale ha operato ovunque, dando luogo ad opere megalitiche e mura ciclopiche e/o poligonali. Innegabilmente però sono pure riscontrabili tracce di distruzioni non dovute ad opera dell’attuale essere umano, in fondo esiste il mito dello scontro tra Titani o titanomachia.
Tutte favole o mitologia dirà qualcuno, ma la pietra questo dice. Essendoci state due fazioni in lotta, ciascuna delle due era buona per i facenti parte e cattiva per gli altri. In seguito la storia verrà scritta dai vincenti, pertanto gli avversari saranno i cattivi e a questa logica si inchineranno gli storici, gli scribi e gli autori delle tavolette d’argilla e avanti sino al momento attuale. Forse le divinità rappresentate con errata postura degli arti erano da considerarsi in modo particolare?
8 anomalie ovunque

Il soprastante collage ci fa vedere (8/A) il ritratto di una donna, presente in una antica casa romana, con pollice invertito. Mediante 8/B vediamo un piede con quattro dita e l’altro con cinque e la mano destra con pollice invertito. Nel collage 8/C, quattro esempi di esseri umanoidi con tre dita per arto. Di fronte a questi quattro esempi la domanda d’obbligo diventa: in un lontano passato sono realmente esistiti degli esseri umanoidi del genere? La logica di sistema e pure l’intelligenza artificiale dicono di no, ma per quale motivo la naturale intelligenza media umana si chiede per quale motivo rappresentare concordemente su tutto il pianeta un qualcosa di mai esistito?
Il presente articolo ha posto sul tavolo della discussione un preciso aspetto non adeguatamente sviluppato e chiarito. E’ incredibile come gli esperti di settore ovviamente allineati alle logiche di sistema, sono bravi nel dirci in merito a certe particolarità non utili, ma stranamente poi non si accorgono di certe costanti presenti su tutto il pianeta! Oggi poi è presente l’intelligenza artificiale, questa è stata abilmente impostata per andare a censurare tutto quanto non coerente alla logica di sistema e, assolutamente ignara ed incapace quando si tratta di andare ad evidenziare le malefatte di sistema. Ok, ne faremo a meno.
Con la speranza che la presente ricerca ancora sia portata avanti, ringrazio Luca Zampi per aver posto a disposizione di tutti, quella che è stata una intuizione non da poco, ovvero il fatto che gli arti invertiti ma pure il numero anomalo delle dita non sono una eccezione oppure un errore dell’artista, ma una prassi ben consolidata. Allo stato attuale ancora non è stato compreso il perché, ma ciò che sconcerta maggiormente, è il fatto che la critica ufficiale, strumentalmente gestita, non se ne è ancora accorta! Termino con la frase: impossibile non vedersi, eppure persino su di una antica carta dei tarocchi troviamo la mano invertita! Grazie Luca, tu procedi e noi ti seguiremo.
9 fermati e osserva
