Il sottosuolo di questo pianeta, presenta un dato di fatto incontrovertibile: sono esistiti gli “uomini talpa”. Ora si tratta di stabilire chi erano costoro. In un periodo relativamente recente, ovvero negli ultimi duemila anni, ha certamente scavato l’umano attuale; ma non è a costoro che si rivolge il presente articolo. In un passato remoto sono certamente esistite altre etnie umane o umanoidi che molto hanno scavato. Tra queste etnie vi è pure quella che ha dato luogo ai così detti “Erdstall Tunnel”. Stallaggi o stalli in italiano, dove taluni tirano in ballo le stelle. Questi tunnel sono presenti in tutto il centro Europa, ma come scopriremo pure altrove con altri termini ed indirizzi di lettura.
I termini italiani (stalli o stallaggi) ma non solo, portano nella direzione delle stalle ovvero ripari per animali domestici posti sottoterra. Ciò è maturato in conseguenza del fatto che in alcune zone in effetti in passato sono state utilizzate delle stalle poste sottoterra, cosa che ha generato la definizione di erdstall tunnel. Nulla però hanno a che vedere le stalle interrate con i tunnel, se non fosse che chi ha scavato le stalle in epoca più recente, lo ha fatto anche dove in precedenza già altri avevano scavato gli erdstall tunnel.
tipico erdstall tunnel (foto1)

Gli stalli o tunnel del centro Europa sono generalmente molto bassi e stretti: hanno una altezza da 1,0 a 1,4 metri e una larghezza massima di circa 70 centimetri. Inoltre, sono dotati di ulteriori passaggi molto stretti che collegano i piani superiori a quelli inferiori; detti “schlupf” (scivolamento, e qui crolla il concetto di stalla), che sono in genere estremamente stretti e alcuni pure impossibili da superare per il corpo umano medio. Crolla quindi l’ipotesi del costruttore umano.
Gli erdstall tunnel in genere sono dei tunnel lunghi non più di mt 50 quelli ispezionati, ma alcuni sono lunghi molti km, ed alcuni terminano ad anello, ovvero rientrano sul percorso di andata. Sono presenti su tutta l’Europa, ma pure altrove e, ciò che non si comprende o forse non si vuole comprendere per non dover ammettere, è a cosa potessero servire.
La versione ufficiale vuole far passare che si tratta di tunnel costruiti nel periodo medievale per motivi vari. Si va pertanto dalla ipotesi difensiva ovvero momentanei rifugi, al motivo spirituale o religioso. Questa ipotesi poi indirizza verso ipotetici ipogei o catacombe, esattamente come sono stati fatti passare nella zona mediterranea.
In quanto catacombe sarebbero luoghi di culto o di preghiera dei cristiani, quando non dei cimiteri interrati, ovvero delle necropoli. Per questo motivo tutto il centrosud d’Italia è costellato con cartellonistica indicante le necropoli dove ci sono scavate le domus de janas. Assolutamente nulla nella realtà dei fatti conferma la tesi che si tratta di necropoli se non l’intento fuorviante. Non basta il fatto che sia stata tracciata una croce in una catacomba, per dimostrare che gli autori sono stati i cristiani!
In base alle fiabe e al folklore popolare, il popolo che visse e scavò sottoterra sarebbe il così detto “piccolo popolo”, quindi si tratterebbe di nani, gnomi, folletti etc. Costoro disporrebbero delle arti magiche, ma pure di magica tecnologia per costruire gli erdstall tunnel e le città sotterranee.
Nell’immaginario collettivo italiano, in particolare nel centro/sud esiste ad esempio il folletto “is mazzamurredus” in Sardegna, variamente detto in altre regioni. Ovvero lo spiritello che di notte uscirebbe dai boschi e dal sottosuolo per andare a disturbare il sonno degli umani. Lo farebbe andando di notte a bussare, oppure battendo colpi contro i muri.
dal sottosuolo della Romania (foto 2)

In parallelo alla versione ufficiale che vorrebbe far risalire gli erdstall tunnell al periodo medievale (ma poi non ne spiega modi realizzativi e ragione e, men che meno alcuna prova), si contrappone la versione non allineata. Qui emergono ricercatori i quali sostengono che gli erdstall tunnel hanno una datazione non inferiore ai 12.000 anni.
La soprastante fotografia scattata in Romania, ci fa vedere il fatto che durante uno scavo sono emerse le entrate degli erdstall tunnel.
Ora io comune mortale, cosa posso fare per comprendere chi ha ragione se mai una ragione esiste? Considerando quanto è spudorata e mendace l’informazione ufficiale e poi ne emergeranno le prove, altro non ho a disposizione che la mia presunta ragionevolezza; pertanto ora vado a tentare di accertare come stanno le cose.
COME SONO COSTRUITI
Gli erdstall tunnel non sono costruiti tutti quanti in modo uguale per quanto riguarda una eventuale finalità. Ciò crea un primo problema; ma soprattutto non sono costruiti così come gli umani in genere creano i tunnel. I tunnel umani in genere sono costruiti per passarci con i mezzi motorizzati oggi, oppure trainati in passato. Oppure per passarci carrelli per trasporto materiale, pertanto devono rispettare pendenze e dimensioni, ma gli erdstall non rientrano tra questi.
Potrebbero i tunnel umani avere quale fine quello di attraversare una montagna, oppure raggiungere una meta sotterranea, oppure un rifugio, ma anche questa ipotesi non regge, poiché vi sono degli erdstall che finiscono nel nulla e altri che rientrano sul percorso di andata!
passaggi obbligati (foto 3)

Il soprastante collage ci fa vedere quanto è difficoltoso entrare in queste escavazioni sotterranee; motivo per il quale gran parte dello scavato non è mai stato visitato e studiato. Qui si evidenzia la seguente domanda: in quanto a dimensioni i tunnel sono uguali ovunque sono stati scavati, oppure vi sono tunnel che si confanno ed esseri di corporatura diversa?
Ebbene, certamente per quanto riguarda il presente articolo, l’evidenza dice che quantomeno le escavazioni si addicono a due distinte tipologie, ma nulla esclude la possibilità che siano molte di più. Le città sotterranee della Turchia, si addicono ad un essere con statura non superiore a mt.1,70. Se andiamo a vedere i tunnel della Sicilia e della Sardegna, spunta l’ipotesi di una statura media di mt. 1,50, ma se consideriamo gli erdstall tunnel presenti in centro Europa, la statura ipotetica scende a cm. 70/80. Scopriremo in seguito quanto valgono queste ipotesi.
non a misura umana (foto4)

TUNNELL TIPOLOGIE
In Italia non vi è adeguata informazione in merito a queste escavazioni, mentre in altre nazioni (Francia, Germania, Austria, Spagna) è tutt’altra cosa. Ad esempio vediamo come nella sua pubblicazione del 2000 Die Regional-Typisierung der Erdställe, Herbert Wimmer ha creato un sistema di classificazione approssimativo per i vari tipi di erdstall:
⦁ Il tipo A presenta un’unica lunga galleria con passaggi di scivolamento e brevi pendenze laterali
⦁ Il tipo B ha più livelli collegati in più punti da passaggi di scorrimento verticali. Sono stati trovati tunnel di costruzione ausiliari che sono stati chiusi dopo il completamento. Alla fine di ogni tunnel, le nicchie per i posti a sedere sono state ritagliate o il tunnel è stato allargato con una panca più lunga.
⦁ Il tipo C ha più passaggi di scorrimento orizzontali e c’è un tunnel di andata e ritorno alla fine o al centro che è abbastanza alto da poter camminare in posizione verticale.
⦁ Il tipo D ha più camere collegate tramite tunnel. I passaggi di scorrimento sono per lo più orizzontali in questo tipo
Ovviamente questo è stato un primo tentativo di classificazione, laddove la realtà è molto più ricca e complessa. Per disporre di una opportuna panoramica, diventa necessario uscire dall’abituate territorio di indagine e considerare luoghi ed ipotesi alternative.
CHIUSURE DI ERDSTALL E TUNNEL
Un aspetto sconcertante che poi si andrà a considerare, è il fatto che un po’ ovunque sono stati riscontrati tunnel sotterranei che in un tempo non identificato sono stati chiusi. Non mi riferisco ai tunnel la cui entrata è stata chiusa per motivi vari in epoca più o meno recente, e neppure dove a causa del logorio del tempo, i tunnel si sono chiusi da soli. Mi riferisco ai tunnel che sono stati saturati ovvero “intenzionalmente” totalmente riempiti di materiale, come a cancellarli dai libri di storia.
Non intendo affrontare ora questo particolare, poiché non riguarda quanto riscontrato per ora con gli erdstall tunnel tipici. Con questi è invece stato riscontrato, come da sottostante immagine che taluni condotti ad un certo punto sono chiusi con massi.
estrapolazione da video (foto 5)

Anche la dimensione di questi massi genera qualche quesito, poiché denotano che lo scavo è avvenuto staccando massi alquanto grandi se consideriamo lo spazio angusto e il fatto che teoricamente la roccia scavata avrebbe dovuto essere molto frantumata! Quale l’ipotetica motivazione?
Una ipotesi tesa a spiegare questo aspetto è stata formulata ed è la seguente. Siccome nessuna mente umana è in grado di dimostrare che questi erdstall tunnel sono stati costruiti dall’umano attuale, ma bisogna pur offrire una ipotetica spiegazione, è stata ipotizzata la seguente tecnica. Gli autori prima avrebbero creato un pozzo centrale. Attorno al pozzo avrebbero quindi creato i cunicoli laterali, pertanto questa ipotesi spiega come sarebbe stato estratto il materiale dai cunicoli. A lavoro ultimato il pozzo sarebbe stato richiuso lasciando unicamente i collegamenti. Questa ipotesi non sarebbe male, se non fosse che al momento nulla la comprova.
LA CAUSA
Indipendentemente dal gruppo etnico che costruì i tunnel, tutti coloro che andarono a collocarsi (stabilmente o meno) sotto terra, lo fecero per un motivo che non era certamente la piacevolezza, ma la necessità. Non regge l’ipotesi in base al quale si rifugiarono momentaneamente per sottrarsi ad un periodo di intenso freddo, poiché in questo caso nulla avrebbe imposto la modalità col quale gli erdstall sono stati costruiti.
Certamente esistono ipotesi alternative e suggestive, quali quelle relative alla presenza aliena sulla Terra. Sino a ieri degli UFO e delle entità aliene non ne era ammessa la presenza. Di recente il Pentagono ha però ufficialmente ammesso la presenza degli UFO ora detti UAP, guidati da intelligenze; pertanto l’ipotesi prima considerata assurda ora prende consistenza. Spunta pertanto la domanda: da quanto tempo costoro sono qui?
Qualsiasi storico o archeologo è a conoscenza del fatto che la titanomachia presente nella mitologia non è stata solamente fantasia. Testi antichi, ma pure consistenti prove archeologiche, lo dimostrerebbero. Sarebbe sufficiente non chiudere gli occhi per non vedere, oppure per poter servire. Prende quindi consistenza l’ipotesi che gli erdstall servissero quali rifugi nei confronti di un nemico che stava all’esterno.
CHI HA SCAVATO?
Hanno scavato coloro che con la pietra avevano famigliarità per non dire padronanza. La spostavano e la lavoravano come l’essere umano lo può fare unicamente nei sogni! Una domanda che si potrebbe porre è la seguente: i costruttori e gli utilizzatori, erano gli stessi?
dolmen dalla Russia (foto 6)

Forse la domanda pare banale, ma occorre considerare che la risposta non è scontata. Ad esempio queste ultime due foto ci fanno vedere due dolmen presenti in Russia. La prima ci fa vedere dei blocchi di pietra fuori dalla portata umana in quanto a peso. con un foro di entrata tra i 40 e 50 cm. Un umano forse ci passerebbe, ma certamente non ci passerebbero tutti.
La foto 6/b ci fa vedere un piccolo dolmen con entrata inferiore ai cm.30 e qui possono al limite entrare dei bambini. Proprio in Russia circola la battuta o affermazione: i dolmen sono stati costruiti dai giganti, per i nani! Teoricamente ma poi neanche tanto, la spiegazione potrebbe anche essere corretta, ma certamente non si addice agli erdstall tunnel.
Poi esistono dolmen che non sono costruzioni assemblate ovvero con più blocchi, ma sono integralmente ricavati da singoli blocchi ed in alcuni casi pure portati lontani da dove cavati. Poi ci sono dolmen ricavati integralmente nella roccia. Questo per dire che umanoidi di costituzione diversa, hanno diversamente costruito le loro abitazioni fuori terra e poi nel sottosuolo.
DALLA VALTELLINA
Io non posso sapere chi esattamente ha scavato cosa, però posso portare delle prove sconcertanti, provenienti dalla Valmalenco. Qui sono stati visti e fotografati degli umanoidi (in altre parti spiritelli o “is mazzamurredus” in Sardegna, i quali di notte vanno in giro se non per spaventare, certamente incuranti che possano spaventare. Un esempio è la sottostante foto.
non umani (foto 7)

Nel caso che la foto non sia convincente, poiché l’ingrandimento è alterato per meglio evidenziare, occorre tenere presente che il flash aveva i suoi limiti. Propongo quindi altra foto in cui un automobilista vede due occhi umanoidi brillare lungo la strada, quindi si ferma e scatta la sottostante foto. Certamente non gli si è avvicinato oltre se non passando oltre con l’auto, ma vederli e riprenderli non è cosa abituale sebbene vederli sgattaiolare è cosa frequente.
Al momento non ho ancora ricevuto segnalazioni indicanti una certa pericolosità nei confronti degli umani. Certamente sono disponibili, hanno voglia di giocare e questo lo hanno dimostrato in più occasioni. Non vogliono essere toccati, ma non disdegnano l’avvicinamento. Ad esempio alcuni valligiani hanno provato lasciare a loro dei piccoli oggetti, cibo compreso, che è scomparso appena dopo.
In cambio anche loro lasciano alcune cose. In più parti della Valmalenco ad esempio sono state riscontrate pietre che per alcuni giorni se ne stavano ritte in verticale come se fossero magnetizzate, poiché potevano pure dondolare e ritornare in verticale, per poi cadere a distanza di alcuni giorni. In altri casi in seguito a nevicate, queste presenze si sono avvicinate alle case e, si sono divertite lasciando orme dei piedi e delle mani davanti la porta di casa.
occhi luminosi lungo le strade (foto 8)

Ora però la domanda: ma queste entità della Valmalenco, quale rapporto hanno col sottosuolo e la pietra e, cosa possono aver a che fare con gli erdstall tunnel?
Ebbene, è molto probabile poiché nessuna indicazione indirizza altrove, che queste entità della Valmalenco se ne stanno nel sottosuolo o comunque nella roccia. Probabilmente hanno delle entrate, dei siti di alloggiamento dal quale quando vogliono possono uscire.
La sottostante fotografia riprende una pietraia dell’alta Valmalenco che un ricercatore ha deciso di fotografare nel tentativo di riprendere pure qualche entità allogena, sapendo che le pietraie sono frequentate. Un colpo di fortuna ha premiato, poiché vediamo una di queste entità del sottosuolo. Come posso affermare che questa è una entità del sottosuolo? Lo scopriamo subito mediante altra foto.
nelle pietraie (foto 9)

La sottostante fotografia scattata nel 1961, quindi molto prima della scoperta ufficiale degli erdstall tunnel, riprende una zona che in quel momento era soggetta ad asportazione di materiale. Ad un certo punto la parete ha improvvisamente lasciato allo scoperto e pertanto fotografabile, quanto nessun umano si sarebbe aspettato di trovare. Ha lasciato allo scoperto una serie di entrate, alcune quadre e di piccole dimensioni ed altre semitonde con misure maggiori, come quelle della Romania!
Si potrebbe ipotizzare che le entrate erano il frutto della casualità, forse generate da infiltrazione di acqua, ma il tunnel con entrata perfettamente quadra (simile a quella della foto 5) e cotanto di entità allogena simile a quella della pietraia, non lascia scampo.
Non riporto in merito alle entrate simili a quelle degli erdstall tunnel ed eventuale altra tipologia di umanoide alieno, poiché già sono andato ben oltre l’abituale.
quando il suolo si svela (foto 10)

CITTA’ SOTTERRANEE
Tra le città sotterranee meglio documentate, certamente prevale Derinkuyu /Turchia. Quella sottostante è la ricostruzione operata dopo approfondito accertamento. Pozzi di aerazione, passaggi di discesa, cunicoli, strade per altri luoghi.
Ora però considerate il proposto sottostante video. Vi renderete conto che quanto propone è esattamente come il sottosuolo di Derinkuyu in versione ridotta, ovvero per abitanti di minore statura. Ora una domanda: rispetto il mondo sotterraneo della Turchia e della Baviera, come si pone il sottosuolo italiano e della Valmalenco? Per questione di spazio, non è questo il contesto onde approfondire; ma nulla impedisce di supporre che qualcosa di interessante si potrebbe scoprire.
ricostruzione di Derinkuyu (foto 11)

Di fronte alla evidenza circa l’esistenza di un mondo sotterraneo, nonché l’esistenza su questo pianeta, della concomitante presenza di entità allogene o aliene, avrei voluto avere maggiori informazioni. Avrei voluto sapere ad esempio se in Vaticano dispongono di questa informazioni.
Non potendo auspicare tanto, per tale fine di acquisizione il mio intento sarebbe stato pure quello di interpellare il CUN (Centro Ufologico Italiano), il maggiore Ente per quanto riguarda la libera ricerca ufologica in Italia.
Sono però stato dissuaso in tale senso, poiché informato circa la condotta del CUN in merito a precisa azione di discredito circa le entità aliene in Valmalenco. Costoro avrebbero tentato di far passare che ufo ed entità aliene della Valmalenco sono una frode orchestrata dalle Pro Loco locali per attrarre turismo in zona. Ho pertanto rinunciato alla eventuale collaborazione CUN, poiché non vorrei che anche gli erdstall tunnel della Baviera o della Romania dovessero mai diventare dei falsi per attrarre turismo in loco!
Qui mi fermo. Quanto esposto è più che sufficiente per dimostrare che gli erdstall tunnels esistono, così come esistono vere e proprie città sotterranee. Purtroppo anche in questo contesto archeologico, come peraltro in ufologia, non vede chi non vuole o non deve vedere, sostenuto dalla ruffianeria di sistema. Nella classifica mondiale circa l’informazione, l’Italia è posta intorno al cinquantesimo posto e la Russia oltre il centoventesimo. Forse sarebbe il caso che la classifica fosse rivista! Un grazie a coloro che hanno reso possibile questo articolo.
Link video eccezionale: https://youtu.be/K60x2zNALAY