Il caso di Cesano Maderno 2024

Giovanna Di Mauro ha postato la sottostante fotografia tratta dal locale gruppo Facebook, con la seguente domanda: cosa sarà? Che traduco in: di cosa si tratta? Indubbiamente è visibile una anomala presenza che alcuni interpretano quale riflesso ed altri quale ufo. La tesi in base al quale trattasi di riflesso è sostenuta da Giampaola Canil del Centro Ufologico Nazionale, mentre la tesi del non riflesso la sostengono Marco Cacelli ed altri.
1 foto originale in oggetto

Giampaola sostiene che trattasi di riflesso sull’obbiettivo, generato dal lampione antistante, motivo per il quale si proietta un riflesso in cielo. Sostiene che questa tesi è suffragata dal fatto che il riscontro geometrico ciò evidenzia. A fronte di tale asserzione ho posto a Giampaola la seguente domanda: come la mettiamo se proprio nel punto in cui un eventuale riflesso deve essere presente, invece è presente un ufo?
Risponde Giampaola: già il fatto che la persona non ha visto nulla mentre fotografava ma solo dopo averla riguardata, per noi (intendo il CUN) queste immagini sono Post-Ufo. Ossia un fenomeno caratterizzato dall’assenza della testimonianza diretta, in quanto la sua presenza viene rilevata “a posteriori” da chi ha realizzato la foto. Pertanto non riteniamo questi fenomeni rilevanti dal punto di vista ufologico, per l’assenza della testimonianza diretta. Purtroppo la sola fotografia non può essere di molto aiuto, mancando, come prima descritto, i necessari dati testimoniali. Detto ciò, come scritto sopra, l’accertamento geometrico deduce proprio alla soluzione del riflesso. Non c’è nulla di speciale ufologicamente parlando.
Mi meraviglia il fatto che Giampaola parli a nome del Cun, in quanto sarebbe per lei meno impegnativo interloquire a livello personale; ma questo è, e non pone problema. L’affermazione in base al quale se una persona scatta una foto ad un oggetto anomalo, questo perde di credibilità se il soggetto non ha visivamente notato ma semplicemente lo ha riscontrato in foto, è come dire che se un tizio va nel bosco, pesta un fungo e poi scatta una foto al bosco e compare il fungo pestato, quel fungo non è più tale poiché il soggetto seppure lo ha fotografato, non lo ha visto!
Sostiene poi che casi del genere (ripresi ma non visti) sono irrilevanti dal punto di vista ufologico. Io sono dell’opinione invece che seppure casi del genere (generalmente delle luci ad una certa distanza) poco dicono per il riscontro dei particolari dell’oggetto, molto dicono per quanto riguarda la dimensione del fenomeno in generale. Giampaola poi conclude che non vi è nulla di speciale in questa fotografia che riporta un riflesso.
Stimolato dalle opinioni altrui, ora vado a valutare la foto mediante il sottostante geometrico riscontro. Per chi non lo sapesse, faccio presente che i riflessi avvengono in base ad una precisa logica geometrica che così si evidenzia. Divisa in quattro parti la foto mediante traccia delle diagonali; ogni riflesso si proietta sempre nel versante opposto e alla stessa distanza dal centro. Quando un presunto riflesso non è presente in quel punto, significa che non è un riflesso e questo lo dice la logica e la scienza. A questo punto occorre fare una precisazione: quando le fotocamere riprendono un riflesso, questo nella foto compare esattamente nel punto anzidetto. Quando la foto è scattata da un cellulare, in base ad eccezione tecnica che ora non andiamo ad evidenziare, il riflesso può non essere perfettamente centrato come per la fotocamera; ma può trovarsi a leggera distanza.
Il sottostante riscontro evidenzia il fatto che il presunto riflesso non si trova dove dovrebbe essere, motivo per il quale diventa estremamente arduo sostenere che si tratta di riflesso. Certamente è poco lontano dalla terza linea e, si potrebbe imputare ciò al fatto che si tratta di cellulare, ma se poi si misura con un righello la equidistanza menzionata da Giampaola, questa non corrisponde.

2 accertamento geometrico

Questo non è mai il mondo delle certezze assolute e definitive, che appena compaiono già sono smentite. Io propendo verso la tesi in base al quale non si tratta di riflesso ma di anomalo oggetto volante. Non è stato possibile eliminare l’ipotetica possibilità sostenuta da altri lettori, che trattasi del passaggio della stazione spaziale in quanto non dispongo dei dati di acquisizione. Vi sarebbe però un modo per eliminare ogni dubbio che è il seguente: lo stesso soggetto che ha scattato la foto (ma lo possono fare anche altri) si reca nello stesso luogo alla stessa ora e con tanto di lampione alla stessa distanza e situazione ambientale o quantomeno similare e scatta una foto. Se trattasi di riflesso, questo ricomparirà tale e quale. Se trattasi di oggetto anomalo da tecnologia umana, ben difficilmente sarà nuovamente presente. Se trattasi di oggetto volante alieno, tutto è da valutarsi con le molle, benché una certa logica indirizza verso una non presenza. Se poi il soggetto fotografo scatta più foto spostandosi leggermente rispetto il lampione, potrà riscontrare il fatto che il riflesso si sposta in base alla logica geometrica sopra esposta.
Marco Cacelli sostiene che non si tratta di riflesso, perché la parte luminosa della presenza anomala sta nella parte superiore e non inferiore. In effetti questo si evidenzia mediante l’ingrandimento e ciò non depone a favore del riflesso. Ora però andiamo a ripescare un attimo un vecchio caso del 2017 sempre da Cesano Maderno segnalato da Giovanna Di Mauro, già in precedenza pubblicato il quale presenta quanto ci interessa.
3 Cesano Maderno 2017

Questo caso ci presenta tre luci in movimento mediante una serie di foto. Essendo presenti più foto è riscontrabile come si manifesta il riflesso. Mentre le tre luci si muovono mediante la logica loro, il riflesso si sposta in base alla logica geometrica spiegata sopra.

Non è stato possibile definire cosa sia la presenza anomala, ma certamente qualcosa di anomalo è, pertanto ringrazio Giovanna per il suo senso di partecipazione e tutti coloro che hanno partecipato al dibattito; purtroppo la sottostante comparazione non lascia scampo, il riflesso certo e quello dubbio non possono essere fraintesi.
4 comparazione tra riverbero e non

Una postilla si rende necessaria onde puntualizzare un aspetto poco noto dell’ufologia in generale. Giampaola ha affermato a fronte della domanda postagli, che seppure non bisogna dire “mai”, è poco probabile che possa avvenire che un oggetto volante possa essere fotografato laddove deve essere presente un eventuale riflesso. Ebbene, dopo anni di ricerca, debbo dire che questo aspetto non è affatto remoto. La dimostrazione si palesa mediante il presente caso di Cesano Maderno, ma non devono i ricercatori in ambito ufologico sostenere che in ufologia (quella vera) ci sono eventi che si verificano a caso.
Nulla avviene a caso, pertanto tutto avviene a ragion veduta e, la ragion veduta è a disposizione di una superiore regia che tutto determina. Questa affermazione potrebbe non essere facilmente digeribile ai più, ma per il fatto che a questa logica io mi sono dovuto inchinare, non vi è futuro per coloro che suppongono di non doverlo fare anche loro. Tutto ciò è stato ampiamente esposto in precedenti articoli.

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