Non essendo stato stabilito un termine per indicare l’oggetto del presente articolo, XS è la definizione arbitraria col quale intendo indicare la navetta aliena in oggetto. Una prima presentazione delle sue caratteristiche la si può trovare linkata a fine articolo. E’ però necessario un ulteriore approfondimento, in quanto questa tipologia è la maggiormente riscontrata in Valtellina e forse su tutto il pianeta da ormai molti anni.
Iniziò ad essere fotografata in numerose sue varianti estetiche, sin da prima degli anni 40’. In Valmalenco ne abbiamo riscontro sin dal 1960 mediante la foto dal quale è tratto l’ingrandimento n.3.
In ufologia il numero delle tipologie di velivoli riscontrati è tale da generare una enorme difficoltà di catalogazione; ma una ulteriore difficoltà è generata e quindi si va a sommare, dal fatto che una stessa tipologia si può presentare con estetiche diverse.
Estetiche diverse generate intenzionalmente e altre conseguenziali legate alla difficoltà del riprenderle correttamente. Ciò genera l’illusione che si tratta di tipologie diverse pur non essendolo. La navetta XS possiede tutte queste caratteristiche, pertanto ora andremo a costatare alcune varianti estetiche riscontrate.
1- Collage comparativo
Come affermato in precedenti articoli, questa navetta può rendersi totalmente invisibile, oppure fotografabile ma non visibile, oppure ancora visibile e fotografabile, oppure fotografabile e trasparente. Probabilmente questa trasparenza non è però reale, ma apparente e indotta mediante tecnologia, come si dimostrerà in seguito.
La soprastante immagine 1 propone quattro esempi in cui la navetta è più o meno trasparente. Se la navetta si presenta in questo modo, due sono le motivazioni ipotetiche che si possono dedurre:
A: L’intelligenza che gestisce la navetta ha stabilito che intende renderla visibile/fotografabile esattamente così come è stata ripresa.
B: Momentanea difficoltà nella gestione del sistema di occultamento, la stanno rendendo fotografabile.
Mentre nelle due immagini di sinistra non è presente la diretta interferenza luminosa del sole, nelle due di destra è palese l’incidenza del sole. La tecnologia del quale dispongono è però tale per cui possono agevolmente superare queste difficoltà, soprattutto in quanto, così come possono presentare una trasparenza inesistente, così possono presentare un apparente nulla, oppure ciò che più a loro aggrada. Ciò significa che, così come sono state riprese è esattamente come l’intelligenza che le gestiva ha inteso farsi riprendere. Aggiungiamo poi il fatto che le quattro navette sopra, nel momento dello scatto fotografico se ne stavano ferme o quasi, mentre se fossero state in movimento rapido era praticamente impossibile riprenderle.
2- Dal caso di Castel Masegra
Appurato, almeno teoricamente, che noi le fotografiamo con profitto quando ci è concesso e non diversamente, ciò significa che quanto otteniamo è, tranne eccezioni, un regalo che ci viene fatto affinché si prenda coscienza di questa realtà. A questo punto qualcuno obietterà: ma non possono farsi vedere meglio?
Certo che possono se vogliono. La stessa navetta può assumere una estetica che manifesta maggiore consistenza, ma facendolo diventa visibile ai nostri occhi, come nel caso soprastante di Castel Masegra: https://www.presenze-aliene.it/ufo-a-castel-masegra/ In questo caso la navetta era visibile, ferma, fotografabile, apparentemente consistente, materiale e luminosa, seppure di una luminosità che non irradiava.
Nell’ingrandimento sottostante vediamo la presunta stessa navetta tratta da una vecchia foto analogica in bianco e nero del 1960, proveniente sempre della Valmalenco. La navetta è al suolo o prossima ad esserlo, come si potrebbe ipotizzare in base all’ombra.
3- Da vecchia foto
Ora però consideriamo il fatto che i gestori delle navette intendano concederci di vedere e fotografare delle stesse, un qualcosa di più concreto, e pertanto materialmente dimostrabile. L’intelligenza aliena, così come può farci vedere il nulla, la trasparenza oppure un minimo di consistenza, così ci può far vedere sulla scocca della navetta, ciò che preferisce. Quindi anche il fatto che la navetta è fatta di materia e, della stessa ci farà vedere ciò che vuole, con le caratteristiche scelte a doc.
4- Estetica abituale
L’immagine 4 di destra ci fa vedere nei tre riquadri in rosso la stessa navetta ripresa mediante tre foto in sequenza. Pur essendo scattare in sequenza, ogni volta la navetta presenta caratteristiche diverse. Chi mai penserebbe che si tratta della stessa navetta se le foto fossero presentate separatamente? Eppure il riscontro dimostra che le cose stanno così. Questa foto è stata scattata nel 2007, quella di sinistra nel 2012, la navetta è esteticamente la stessa.
Se noi osserviamo l’ingrandimento della parte sottostante, riscontriamo che al centro è presente un particolare importante. Una sorta di piedistallo tondo che parrebbe essere leggermente rialzato ed essere utilizzato per l’appoggio a terra.
5- Effetto schermatura
Sulla parte opposta o superiore, parrebbe essere presente una cupola; dico pare in quanto l’insieme dei dati raccolti evidenzia che anche questa cupola può apparire, scomparire oppure presentarsi con estetica variabile come tutto il resto. Teniamo però sempre presente che non è possibile stabilire ciò che realmente ed oggettivamente è, in quanto loro dispongono della possibilità di farci vedere ciò che vogliono.
Questa loro tecnologia di occultamento utilizza tra le altre cose, la deflessione della luce, la quale può generare l’invisibilità, ma può anche semplicemente alterare tanto o poco l’apparenza estetica e, lo può fare anche a macchia di leopardo, ovvero in modo non uniforme su tutta la superfice/struttura del velivolo. Ciò genera una estetica non uniforme e coerente alle nostre logiche di valutazione.
Se osserviamo la navetta 5 non possiamo non notare una apparente incongruenza estetica che fornisce uno splendido appiglio ai denigratori dell’ufologia i quali hanno affermato e ancora affermeranno che la foto è un falso evidente in quanto l’ufo è pieno di taglia e incolla. Ebbene, la scansione dei pixel dimostra che non vi sono tracce di taglia e incolla, ma soprattutto nessun falsario proporrebbe una foto del genere. Proporrebbe una estetica che sia uniforme e credibile e pertanto non questa.
Poi arrivano gli esperti di fotografia i quali mai mettono sul piatto della bilancia il fatto che una cosa è la fotografia la quale riprende cose normali, altra cosa è la fotografia che subisce interferenze mediante deflessione della luce, oppure nell’ambito del paranormale. Poi vi è dell’altro che ora qui non è il caso di proporre per questione di spazio e per il fatto che non è adatto agli alunni delle elementari.
La foto 4 lato sinistro dal quale è stato tratto l’ingrandimento 5, è parte di una splendida serie fotografica relativa al caso F.L. Caso che al suo apparire fu fortemente contestato circa la genuinità, senza che però nulla sia mai stato dimostrato, proprio per la motivazione sopra esposta. Stessa sorte per il più famoso caso Monguzzi.
IL CASO GIAMPIERO MONGUZZI
La vicenda si svolse presso il ghiacciaio detto del Labirinto, che si trova in prossimità della vetta del Pizzo Bernina. Siamo al giorno 31/7/1952 quando i coniugi Monguzzi vedono e fotografano l’ufo con tanto di entità aliena. Le sottostanti sono tre foto della serie fotografica da loro fornita. Divenuta nota tale vicenda, si scatenarono i manovali della disinformazione al servizio del potere.
Il Monguzzi ebbe notevoli contrasti, dovette ritrattare, comparve un modellino del presunto ufo. La propaganda di regime portò avanti il suo sporco lavoro e il caso fu delegittimato. Ora però qualcosa è cambiato, non tanto in merito al fatto che la guerra all’ufologia comunque continua, ma al fatto che ora possiamo comparare le foto del caso Monguzzi, con decine se non centinaia di foto scattate in Valtellina alla navetta aliena XS, oggetto del presente articolo.
6- Dal caso Monguzzi
Se osserviamo la navetta del caso Monguzzi, si evidenziano taluni aspetti particolari presenti nella immagine uno e tre, per quanto riguarda il gioco di luci, ombre e sistema schermante. Quindi la domanda: Se come vollero spacciare allora i media, l’ufo fotografato dal Monguzzi era un modellino appeso a un filo, come fece il Monguzzi ad anticipare l’estetica che poi si è andata affermando mediante le foto presentate, più tutte le altre in archivio e mai presentate? Il Monguzzi era un veggente, un profeta, un indovino, oppure semplicemente il Monguzzi riportò il vero ma fu crocifisso?
ANDIAMO OLTRE
Sino a qui sono state esposte le motivazioni per il quale seppure mediante estetiche diverse, la navetta XS è sempre la stessa in quanto a tipologia sotto l’aspetto estetico, mentre vi sarebbe da accertare se vi sono in gioco tipologie diverse in quanto a dimensioni ed eventuali varianti. Ora però andiamo a considerare altre varianti estetiche della stessa navetta e, prendiamo in considerazione le due splendide foto sottostanti; ma prima due precisazioni.
Questa navetta non è ovale, ma tonda. Appare ovale in base alla prospettiva dal quale è osservata, ma appare ovale anche osservandola lateralmente. Ciò è dovuto al fatto che la navetta emette di sé stessa, un campo estetico ellittico se vista lateralmente. La presunta vera forma è quella delle due foto sottostanti.
7- Sul Pizzo scalino
Di primo acchito si sarebbe tentati di non riconoscere mediante queste due foto, la stessa navetta delle foto precedenti, se però osserviamo con attenzione, notiamo tutta una serie di particolari comuni.
1. La trasparenza apparente, ma anche il fatto che sulla superficie riflette o ripropone l’ambiente sottostante ovvero il nevaio.
2. La rotondità, la quale se vista da una certa prospettiva, propone l’estetica ellissoide.
3. La dimensione, la quale pur non essendo comprovabile, comunque concede l’ipotesi in base al quale potrebbero esserci di una stessa tipologia estetica, modelli di dimensioni diverse che spaziano da circa 10 a 30 mt. di diametro.
Per comprendere che si tratta della stessa navetta delle prime foto, e di gran parte di quelle presentate nel libro, dobbiamo togliere alle foto 7/A e 7/B, l’effetto specchio del nevaio. Gli diamo una verniciata come quella presente con l’ufo di Castel Masegra, quindi scopriamo che è esattamente uguale.
8- Vecchie fotografie
Le tre immagini soprastanti ci propongono scatti fotografici del passato, si riscontra che la forma è sempre la stessa, mentre l’estetica varia leggermente in conseguenza di quanto in precedenza affermato. Si può quindi quantomeno ipotizzare che tale tipologia è in circolazione da parecchio tempo. Per chi intendesse approfondire, un interessante libro potrebbe essere il soprastante, il quale seppure con numerosi anni sulle spalle, ci evidenzia che è attuale ancora oggi.
Ci dice che sotto un certo aspetto, nulla è cambiato per quanto riguarda questa tipologia di navetta. Anzi, senza affermarlo, il libro ci dice che se dopo circa cinquant’anni dalla sua stesura il fenomeno ufologico della stessa tipologia di navetta è continuato incessante come prima, significa che non lo si può cancellare o bollare come falso!
SINTESI FINALE
Una cosa è certa, non posso/possiamo al momento sapere quale sia la reale estetica di questa navetta. Abbiamo a disposizione una carrellata infinita di variabili; ma quale è quella verace o quantomeno quella che più si accosta al vero?
La navetta è tonda, ma in base alla prospettiva, molte volte pare ellittica. Aumenta l’illusione dell’ellittica il fatto che la navetta proietta intorno un campo di schermatura il quale genera maggiormente l’effetto della ellittica, ma può generare anche ulteriori apparenze e colorazioni. Molte testimonianze hanno affermato di averla vista cambiare colore. A tutto questo occorre aggiungere quanto compare in foto senza essere dovuto alla navetta in senso oggettivo, ma per effetto della velocità e della tecnica della fotografia.
Nel post: https://www.presenze-aliene.it/ufo-uap-sfere-bianche/ è fatto vedere come un certo velivolo triangolare, è in grado di generare intorno a se stesso, un campo sferico in grado di occultarne la presenza oppure di manipolare quanto noi vediamo. Per quale motivo non ipotizzare che anche la navetta XS dispone di possibilità del genere? Oppure qualcosa di più, nel momento in cui si può presentare come evidente nella foto 1/A?
In questo caso la struttura della navetta è come un insieme di monitor tipo video wall, ovvero come a dirci: Possiamo farvi vedere ciò che vogliamo passando dal nulla apparente a ciò che ci pare e, ve lo possiamo far vedere come voi vedete mediante televisore.
Questa tipologia di navetta è stata vista e ripresa numerose volte in Valmalenco. Una cosa emersa è che da queste scendono e salgono presenze aliene di varie tipologie, vedere: https://www.presenze-aliene.it/navetta-con-atterraggio-alieno/ Si va dalla presenza umanoide robotica, a quelle presumibilmente biologiche con tratti sia maschili quanto femminili. Presenze di alta statura, mt. 2.20/2.40 con tuta che appare in taluni casi come una divisa militare; ad esseri di bassa statura e taluni con evidenti tratti giovanili. Intanto la vicenda continua…