Molte sono le tipologie di oggetti volanti non identificati a dovere e, tra queste, quella che ci propone oggetti volanti in forma di triangolo equilatero. Poi, non tutti i triangoli hanno estetiche uguali, cambiano le gradazioni angolari, dimensioni e colorazioni. Per giunta vi è poi il parco velivoli triangolari prodotti da tecnologia nostra, quindi velivoli di varie dimensioni e colore (di solito in versione bianca o nera) con alcune tipologie che sono aerei e altri che sono droni con o senza pilota. Insomma, una matassa non facile da districare.
Il punto è ora stabilire quali sono nostri e quali hanno poche possibilità di esserlo e, in base a quali prove. Recentemente ho ricevuto numerose segnalazioni da parte di testimoni i quali hanno asserito di averne visti e, alcuni anche fotografati e filmati. Andiamo però con ordine, eliminando immediatamente un luogo comune.
E’ opinione prevalente e generalizzata, che il vedere o fotografare forme volanti triangolari, significa automaticamente che è presente un velivolo triangolare, seppure di incerta matrice. Le cose non stanno esattamente così, in quanto è possibile vedere o fotografare cose triangolari che velivoli in senso stretto non sono; in quanto questi sono aspetti estetici triangolari, ma non velivoli, anche se li vediamo volare.
Mi spiego meglio: Se un velivolo sferico, oppure di qualsiasi forma è completamente schermato, noi non lo vediamo. Se da quel velivolo, una finestra o occhio triangolare è de/schermato, noi vedremo la finestra triangolare, convinti che quello sia il velivolo! Esempio seppure da prendersi con le molle, la foto 2/A sottostante.
Stessa logica, applicata alle immagini 2/B e C; in quanto nessuna prova certa vi è che trattasi di velivoli triangolari a sé stanti. Molto probabilmente questi sono aspetti estetici relativi a parti di velivoli non visibili. Non intendo portare qui ora le prove di una tale ipotesi; mi limito a dire che la deduzione si ipotizza in base alla tipologia dei movimenti riscontrati in numerosi video a disposizione.
A questi possibili aspetti triangolari occorre poi aggiungere la possibilità che intelligenze superiori, ma forse già anche i nostri, possono farci vedere delle manifestazioni di tipo olografico che includono apparenti velivoli triangolari.
Messa da parte la possibilità che ci possano essere forme triangolari che volano senza essere per questo il velivolo; occorre ammettere che poi i velivoli triangolari esistono. Mettiamo anche da parte le illusioni ottiche generate dalla presenza di tre luci o più, le quali muovendosi mediante una certa sincronia, generano l’apparenza di essere le tre luci poste agli angoli dei velivoli triangolari.
Ora il bivio: Roba nostra o roba loro? Droni o aerei? A questo punto l’elettorato si spacca in due. E’ innegabile il fatto che la tecnologia nostra produce velivoli triangolari; ed è innegabile che di questi, una parte è stata ammessa e ufficialmente presentata. E’ pertanto ipotizzabile che i nostri sono pure gli autori di un settore di ricerca avanzata il quale produce velivoli sperimentali non ufficialmente ancora resi di dominio pubblico. Ciò però, è sufficiente per giustificare tutta la presenza di velivoli triangolari con caratteristiche non convenzionali?
Io affermo: ASSOLUTAMENTE NO!
Anche perché, per giustificare quanto è emerso in Valmalenco, se così fosse, sarebbe necessario riconoscere ma anche dimostrare che esiste un livello di tecnologia umana estremamente più avanzato rispetto a quanto è ufficialmente noto, che poi va ad esibire i velivoli supersegreti sopra la Valmalenco!
Ora, che esiste un livello superiore/nostro è pacifico, ma non tanto quanto poi emerge dalla costatazione sul campo quando si vede e riprende quello che è stato riscontrato in Valmalenco.
Taluni sostengono che l’avanguardia o ricerca dei nostri viaggia con circa 25/30 anni di vantaggio rispetto a quanto ufficialmente riconosciuto e a noi concesso. Benissimo, se è così trent’anni fa l’avanguardia tecnologica nostra già disponeva di quanto oggi in dotazione o ammesso. Ora però, dopo aver costatato che questa tecnologia avanzata esiste ed è manifesta su tutto il pianeta, occorre spiegare per quale motivo la riscontriamo in particolare sopra la Valmalenco. Cosa ha di particolare la Valmalenco già l’avevo specificato mediante una serie di articoli, in particolare mediante: https://www.presenze-aliene.it/ufo-caccia-cba/ La particolarità è che la Valtellina, la Valmalenco con il gruppo montuoso del Bernina si trovano al centro di una extra territorialità aerea ufficialmente esistente, anche se non resa di dominio pubblico. Quindi ora noi sappiamo che ad alto livello geo/politico sono consapevoli di quanto convenuto mediante questa zona che definiamo CBA.
Un tassello del genere ci consente di ipotizzare che qui possono venire a volare, aerei di molte nazioni, se vogliamo, anche avveniristici; ma poi occorre spiegare per quale motivo sono qui, quando in questa zona CBA non è presente una base aerea. Le più vicine sono Aviano, a oltre 200 km. di distanza, oppure Ghedi.
Ci vogliono far passare che gli ufo della Valmalenco sono roba nostra? Benissimo, diteci perché questi velivoli supersegreti, al punto da non essere ammessi ufficialmente, si fanno insistentemente vedere e filmare qui! Diteci poi per quale motivo la zona CBA non è stata istituita su Aviano, considerando che lì in quella base aerea Nato sono già presenti velivoli non convenzionali.
TRIANGOLI IN LOMBARDIA E PIEMONTE
Non tengo sotto osservazione tutto il territorio nazionale o estero, mi limito alle due regioni della mia zona. Per quanto riguarda la Lombardia, in questo contesto, costituiscono prova i due articoli di Centro Valle giornale valtellinese, nel quale si evidenziano le testimonianze numerose emerse nei mesi di agosto e settembre 2018.
Interessanti anche le segnalazioni pervenute dal Piemonte. In seguito al fragore generato dal caso di Corio, mi contatta tale Pietro Cabodi, figlio di Giovanni Cabodi, ora ottantenne il testimone principale della vicenda che vado a riportare. Dice Pietro: Più volte mio padre mi ha parlato di questa vicenda che aveva fortemente attratto la sua attenzione; purtroppo però non ricorda esattamente l’anno. Si era certamente nel mese di settembre, in quanto lui cacciatore stava andando a caccia del camoscio. Si era nella seconda metà degli anni ottanta, quindi presumibilmente 87/88.
Verso le 9 o 10 del mattino mio padre, si trovava in prossimità di cima Giardonera (mt. 2729), sulla catena spartiacque fra Val Grande di Lanzo e Valle Orco. Da tale punto di osservazione ricorda di aver notato, in direzione del confine italo-francese, quindi a nord-ovest, un oggetto argenteo di forma triangolare e di averlo osservato per 10/15 minuti ad occhio nudo e con il binocolo. Anche solamente ad occhio nudo era di una tale nitidezza che poco poteva essere aggiunto attraverso la visione per mezzo del binocolo.
Mio padre, risiedeva e ancora risiede a Chiaves, a dieci km da Lanzo Torinese. Tornato a casa, domanda in paese se nessuno aveva visto quanto detto. Scopre che altri hanno visto e tra questi, tale G.G.M. ora defunto ed ex sindaco di un paese vicino, il quale a sua volta, mentre il velivolo era visibile, aveva fermato auto e cercato di attrarre l’attenzione dei presenti.
Ho posto su cartina, mediante linea nera, la posizione e direzione nel quale Giovanni vide e in rosso, quella del G.G.M. L’incrocio indica grossomodo il punto dell’interessante avvistamento. Ricorda il Giovanni, che i notiziari di quel periodo riferirono le numerose segnalazioni del velivolo triangolare.
Ho riportato la testimonianza di questo caso, in quanto siamo a circa 31 anni fa, pertanto già allora i triangoli volanti erano presenti. Dirà qualcuno a questo punto: Certamente, ma siamo ancora nei limiti dei 25/30 anni di anticipo della terrestre ricerca avanzata. Non è però così, basta andare a sbirciare nella casistica del passato, mediante il seguente interessante e famoso caso.
4- Localizzazione caso di Lanzo T.se
Il 24 luglio 1952 due piloti dell’USAF con il grado di tenente colonnello, John L. McGinn e John R. Barton, decollarono dalla base aerea di Hamilton in California diretti a Colorado Springs. Alle 15.40, mentre stavano sorvolando con il loro aereo B-25 la regione di Carson Sink in Nevada, i piloti avvistarono sulla loro destra tre velivoli che volavano in formazione a V. Essi pensarono che si trattasse di tre caccia F-86, ma la loro altitudine sembrò essere troppo bassa: in base ai regolamenti dell’aeronautica civile, quel tipo di aerei avrebbe dovuto volare ad una quota più alta.
Avvicinandosi, Mc Ginn e Barton videro che non si trattava di F-86 né di alcun altro tipo di aereo conosciuto. I tre velivoli erano perfettamente triangolari, di colore argentato, del tipo con ala a delta ma senza cupolino né strutture di coda; inoltre erano completamente piatti, a parte una cresta centrale che andava dal muso alla coda. In pochi secondi i tre oggetti virarono verso sinistra, passarono ad una distanza fra 300 e 700 metri dalla cabina di pilotaggio, accelerarono a grande velocità (stimata dai testimoni intorno ai 3.000 km/h) e sparirono alla loro vista. Arrivati a Colorado Springs, i piloti fecero rapporto sull’avvistamento.
Qui siamo nel 1952, pertanto qualcosa come 66 anni fa e, faccio notare che ben tre velivoli, significa che non si era di fronte a velivoli sperimentali, ma a velivoli di serie che volavano in formazione! Si potrebbe andare a cercare altre testimonianze negli anni ancora precedenti, vedere i libri di Renato Vesco, oppure nel periodo precolombiano, immagine 5/A; ma mi fermo affermando il fatto che non vi è logica relazione temporale tra la presenza dei triangoli volanti e la tecnologia nostra, sia convenzionale quanto non convenzionale. Insomma, se consideriamo la versione ufficiale, i conti non tornano.
Mentre avveniva quanto detto, un lettore della Valtellina, attratto dalla serie di avvistamenti del mese di agosto e settembre riportati da Centro Valle, mi segnalava il seguente interessantissimo video: https://www.youtube.com/watch?v=KKuYNtg7M0s domandandomi se ci poteva essere relazione. Ebbene, non solamente vi è relazione tra il caso/video di Amsterdam del 2013 con gli avvistamenti 2018 in Valmalenco, ma vi è relazione anche con il caso di Chiaves 1987, o quantomeno così parrebbe..
COLORE DEI VELIVOLI TRIANGOLARI
I così detti nostri velivoli super segreti, droni o aerei che siano, generalmente sono o bianchi o neri. I presunti ufo di matrice aliena, riferito a questa tipologia di velivoli triangolari e non ad altre tipologie, generalmente sono visti e fotografati come bianchi, neri o argentati. Quindi, superficialmente si potrebbe dedurre che questo è ovvio in quanto questi sono i nostri, così vorrebbe far passare la propaganda. Qualcosa però non torna; in quanto ci sono velivoli che hanno il loro colore, bianco o nero che sia, che permane invariato indipendentemente dalle condizioni di luminosità e altri che passano dal bianco al nero e viceversa in base alla posizione dei raggi del sole.
Questi sono i velivoli i quali dispongono del sistema di occultamento che si basa sulla deflessione della luce. Quando l’oggetto è colpito dai raggi solari, quindi lo vediamo dalla parte sopra esposta, lo vediamo bianco. Quando lo vediamo dalla parte sotto esposta lo vediamo nero. Questo effetto cromatico è presente naturalmente quindi in parte è presente ovunque, ma quando si manifesta laddove è presente/attivo il sistema di occultamento; il tutto si amplifica, andando pure ad alterare la nitidezza e la correttezza dei profili. Mettiamola così: Se è roba convenzionale nostra, mantiene una certa correttezza della forma e quindi dei profili; quando è presente l’azione della deflessione luminosa, aumenta l’indice di deformazione, e anche quello del colore.
Mentre i nostri sono stabilmente bianchi o neri, i loro ovvero quelli della foto uno, li vediamo bianchi in quanto sono stati ripresi dalla parte in cui il sole li colpisce. Quale è però il colore reale? Non lo sappiamo; anche perché al momento non sono ancora riuscito a capire se i velivoli triangolari non nostri dispongono della stessa possibilità che hanno alcune navette loro; ovvero possono manifestare il colore che vogliono. Proprio in merito a questo quesito, Renato lettore di questo blog, ha posto la seguente domanda: Quando questi velivoli triangolari bianchi di giorno sono ripresi di notte, sono bianchi o sono neri?
Io non dispongo della prova certa se questi velivoli cambiano colore in base alla situazione ambientale e quindi luminosa, oppure in base a possibilità tecnologica. Potrebbe trattarsi di entrambe le possibilità. L’accostamento della immagine 6, velivolo bianco di giorno e uno di notte di colore nero, non è posta a caso. Se quello ripreso al buio fosse realmente di colore bianco, lo si dovrebbe vedere diverso, anche se al buio. Non posso affermare che loro non potrebbero disporre di velivoli sia bianchi quanto neri, ma sono più propenso al fatto che dispongono della possibilità di gestire il colore, prevalentemente bianco o nero.
Domanda: E’ casuale il fatto che anche i nostri si presentano bianchi o neri?
LA RIVISTA NEXUS
Da anni il presente blog pubblica informazione relativa alla straordinaria realtà della Valmalenco. Per anni mi sono scontrato con gli oppositori, schierati su due fronti. Il fronte dell’ignoranza becera e il fronte dell’ignoranza per convenienza o presunta tale. Tra costoro, quelli pagati per fare disinformazione, e quelli che pur essendo almeno parzialmente informati e qui troviamo diversi ricercatori famosi, si erano collocati sulla posizione della negazione circa la genuinità del fenomeno. Uno scrollone alla situazione fu formalmente e fermamente sancito mediante: https://www.presenze-aliene.it/ufo-a-futura-memoria/ Dopo di allora qualcosa è andato cambiando; in quanto l’opinione di massa è andata prendendo atto e quindi coscienza che il fenomeno valtellinese è cosa reale e genuina. Ora si esprimono diversamente i giornali locali, ma ora ne parlano anche le riviste di settore. Una realtà come questa di Sondrio, non poteva essere ignorata da una delle migliori riviste in circolazione; ovvero da Nexus.
7- Quantità di prove esorbitante
Non è stato inutile il lavoro svolto dai precursori dell’ufologia valtellinese, quali Sirtori, Rossi, Angarano, Giacoletto e altri che non intendono rendersi pubblici; il giornale Centro Valle etc. Ora però, con la diffusione mediante una rivista come Nexus, il tutto prende una valenza e una dimensione maggiore. Tom Bosco, responsabile per Nexus, nel tentativo di non sbilanciarsi troppo, ovviamente pone più domande che risposte, e stessa strategia adotta Centro Valle. Al momento non affermano che in Valmalenco sono presenti velivoli alieni; ma domandano per quale motivo, se i velivoli non convenzionali sono roba super/segreta nostra, vanno ad esibirsi sopra Sondrio. Tutto questo indirizza verso l’ipotesi terrestre del TR3B; che comunque non spiega perché gli ipotetici TR3B i quali devono continuare a restare super/segreti, vengono ad esibirsi su Sondrio.
PROGETTO TR3B
TR-3B è la sigla col quale si indica un avveniristico progetto di matrice USA, relativo alla realizzazione di sistema di volo antigravitazionale, da alcuni ipotizzato come ricavato da studi di retro/ingegneria. Quindi ricavato da studi effettuati su mezzi alieni recuperati in seguito a schianti, oppure più in là ancora, mediante collaborazione con fazione aliena.
Il seguente video: https://www.youtube.com/watch?v=UnUpJw5sahg riprende un mezzo con caratteristiche superiori a quanto generalmente noto e certamente antigravitazionali. Frequentemente questo video, per il senso di autenticità che trasmette, è citato quale prova che il TR3B esiste.
Il titolo del video è proposto come possibile TR3B, non con la certezza dimostrata che tale sia! Più volte ho invitato chi eventualmente disponesse della prova certa che questo è un TR3B nostro, a fornirne la prova. Nessuno sino ad ora si è fatto avanti.
A parere mio, il TR3B è stato ed è un progetto con prevalente motivazione propagandistica, finalizzata su un versante alla salvaguardia del prestigio made in USA e sull’altro, al far credere che eventuali mezzi volanti manifestanti caratteristiche antigravitazionali, sono roba nostra. Questa storia del TR3B va avanti da parecchi anni e dopo tanto tempo, i gestori della propaganda avrebbero tutto l’interesse nel dimostrare che la storia del TR3B è vera, anche se non lo è. Se nulla hanno dimostrato, è perché nulla hanno da dimostrare! Lo ripeto per l’ennesima volta: IL VELIVOLO DEL VIDEO NON PUO’ ESSERE UN TR3B NOSTRO, PER IL SEMPLICE FATTO CHE E’ ROBA LORO. SE POI LORO QUESTO VELIVOLO LO CHIAMANO TR3B E PERTANTO IL TR3B ESISTE, E’ ALTRA COSA!
Dopodiché, il velivolo del video è un drone a guida remota, in quanto nessun umano potrebbe reggere le sollecitazioni che questo velivolo, ma anche quelli degli altri due video, manifestano. https://www.presenze-aliene.it/tecnologia-nostra-o-loro/
Il video sopra menzionato è del 2011 i tre triangoli volanti del caso USA è del 1952; ma vi pare che se da tanti anni i nostri avessero a disposizione una tecnologia del genere, continuerebbero a cimentarsi nella realizzazione di velivoli come quelli della immagine 8/B?
L’immagine propone i droni nostri che vanno per la maggiore. Supponendo che i due velivoli presenti sulla copertina di Nexus sono dei droni nostri; li possiamo accostare per similitudine al nEUROn oppure al X 45-C e, occorre ammettere che la somiglianza è forte. Poi però occorre considerare alcune cose; intanto il fatto che questi droni sono velivoli da guerra e non si comprende il perché su Sondrio; ma vi è il problema delle dimensioni alari, sia in questo caso, quanto in altri.
Testimoni oculari, nonché autori di foto, affermano che questi velivoli triangolari sono di notevoli dimensioni; si parla di Mt. 30/40, mentre il nEUROn ha una apertura alare di circa mt. 9 e l’X 45 C di poco superiore. Velivoli del genere ad una certa distanza in cielo, risultano piccolissimi; ma passiamo alle prestazioni. Questi droni nostri hanno una velocità massima intorno ai 900/950 km. orari. Vogliamo provare ora a comparare dimensioni (con foto 1) e prestazioni con il video di Parigi, ma anche quello di Amsterdam, Cuneo e Valmalenco?
Se poi i prodotti del Progetto Aurora e TR3B devono restare ancora segreti, perché renderli palesi sopra Sondrio, per giunta inviando sulla zona dei velivoli nostri di ultima generazione nel tentativo di intercettarli? Ma allora, si tratta dei nostri che intercettano i nostri mentre il tutto deve restare segreto? Ma non ci hanno detto sino alla nausea che i nostri droni di ultima generazione hanno spiccate doti di invisibilità? Perché allora palesarsi in questo modo?
Non sorge il dubbio che i velivoli avveniristici nostri tanto osannati dalla informazione di regime, altro non sono che pura propaganda per far passare che i velivoli loro sono nostri?
FOTO e IMMAGINI
1) Bellissima foto di una serie, riportata dai giornali e relativa all’avvistamento spettacolare di inizio settembre.
2) Forme volanti triangolari che potrebbero non essere velivoli, ma parte di essi. Spettacolare la 2/B che riprende la presenza sopra Sondrio, del quale si dispone anche di un interessantissimo video.
3) Due articoli di Centro Valle, firma Massimiliano Gianotti, relativi alle segnalazioni di agosto e settembre 2018.
4) Su cartina la ricostruzione del caso Cabodi; mentre a destra una estrapolazione del caso di Amsterdam.
5) Così come nel presente i gestori/pastori dell’umanità non vogliono che la massa sia consapevole della presenza aliena, così non vogliono che sia riconosciuta quella del passato. Queste due immagini, la prima dal sud America e la seconda dall’Egitto ne sono una prova. Per i detrattori si tratta di spille, decorazioni e null’altro. Ma se sono spille, forse che per questo quelli rappresentati non sono aerei? Forse che se una spilla riproducente un fiore, per il fatto che si tratta di una spilla, quello rappresentato non è più un fiore? E se le rappresentazioni dall’Egitto sono poste a decorazione, forse per questo non possono rappresentare oggetti volanti?
6) La foto 6/A è della stessa serie della foto 1. La 6/B è un frame di un video girato nella zona di Chiesa in Valmalenco; il quale riprende l’esibizione di un velivolo triangolare.
7) 7/A copertina rivista Nexus mese di settembre. 7/B, foto presenti nell’articolo interno, tratte dal blog “Presenze Aliene”.
8) 8/A Presentazione dello spettacolare video di Parigi. 8/B esposizione dei principali droni nostri di ultima generazione.
9) Articoli relativi alla spettacolare vicenda di Sondrio 9/3/2018:
http://presenze-aliene.blogspot.com/2018/03/ufo-su-sondrio-9-3-2018-parte-seconda.html
10) Dai video menzionati, l’attimo in cui il drone alieno si illumina diventando una sfera luminosa, prima di scattare a sconcertante velocità.