Il signor Massimo da Balangero in sintesi scrive: Seguo il suo blog ed il suo lavoro di ricercatore da anni. Ho letto i suoi articoli relativi ai casi ufologici locali, ma ho anche notato che lei non ha mai riportato in merito alle luci anomali sopra Mombasso che in molti in zona hanno notato. Considerati i recenti avvistamenti in zona, non sarebbe il caso di parlarne?
Risposta: Si può fare, occorre però una premessa.
Come il Pentagono ha recentemente ammesso, di oggetti volanti non identificati, ne sono stati riscontrati su tutto il pianeta. In sostanza ufo ed entità aliene spaziano ovunque, ma per motivi da meglio accertare, in alcune località sono maggiormente riscontrabili e altre meno. Vi è da dire anche che la presenza aliena utilizza determinate abituali rotte, motivo per il quale su quelle rotte sono ripetitivi. Poi vi sono località che per fattori logistici loro, sono frequentate più assiduamente, come ad esempio la Valtellina e la Valmalenco, ma ve ne sono certamente molte altre un po’ ovunque.

La zona di Lanzo non è equiparabile alla Valtellina; semmai per intensità delle manifestazioni, è equiparabile al Musiné. Ovvero, di tanto in tanto qualche attento osservatore vede qualcosa e più raramente fotografa. Poi vi sarebbe da domandarsi se per caso il maggior numero di avvistamenti non avviene dove maggiore è l’interesse di vederli, onde per il quale si sviluppa una sorta di ricerca di conferma e di contatto.
In zona io ebbi il primo clamoroso avvistamento nel 1978, quando localizzato in Cirié, vidi sopraggiungere da Lanzo uno spettacolare oggetto volante. Ero impreparato per l’ufologia e ancor meno attrezzato per fotografarlo. Chi interessato può trovare qui la nota riassuntiva: https://www.presenze-aliene.it/la-prima-esperienza-ufologica/
CASO GINO
Ebbi altri riscontri, ma in quel periodo non ero in grado di valutare e riprendere; poi mi trasferii a Villanova Can.se. zona Prati e conobbi un certo Gino di Cafasse (non più tra noi) interessato ai fenomeni ufologici, il quale mi disse: Io il primo ufo l’ho visto sopra Mombasso un mattino. Era una sfera gialla/arancione abbastanza grande e comunque aveva colori che variavano. Dopo un momento è scomparsa.
Poi continuò: In seguito mentre ero localizzato in Vonzo, Fraz. Di Chialamberto in Val Grande di Lanzo, ho avuto occasione di vedere una sfera arancione similare alla prima e abbastanza grande, che per diversi minuti ha volteggiato intorno alla cima del Monte Bellavarda, per poi scomparire all’improvviso.
CASO di GERMAGNANO
Una quindicina di anni fa, venne a suonarmi il campanello un signore di mezza età giunto in bicicletta appositamente da Germagnano. Questo paese, per i non locali, si trova adiacente a Lanzo, con ottima vista su Mombasso. Mi disse: Cerco il signor Giacoletto l’ufologo, per una faccenda che mi sconcerta, mi chiamo XX, ma non voglio pubblicità.
Ci accomodammo su una panchina e facemmo una lunga chiacchierata. In sintesi mi disse: Io abito a Germagnano da un po’ di anni, e da dove abito ho un’ottima vista su Mombasso. Da quando abito qui, in modo saltuario ovvero non continuo ma frequente, mi è capitato più volte di vedere verso e sopra il crinale ed in là verso il monte Turu, delle luci arancioni vaganti. Ovviamente la prima domanda che le posi fu: Lei è certo che quelle luci non potessero essere dovute a podisti con pila, lampade cinesi, droni commerciali con luci, etc.?
Rispose: Ho passato molte ore a guardare queste luci, sono varianti di un giallo/arancione ma anche con sfumature azzurre e rosa. In alcune occasioni erano numerose e quasi parevano giocare tra di loro. Non riesco proprio a capire di cosa si tratta, perché nulla di quanto a me noto può creare una manifestazione del genere. Inizialmente anch’io ho ipotizzato cause naturali o convenzionali, ma da quando ho visto come queste luci battevano la zona sopra le pietraie e le ho viste schizzare in cielo, mi sono sorti dei dubbi perché nulla di naturale spiega questo.
Mediante la sottostante foto vediamo le pietraie di fronte a Germagnano dove si nota quanto è impervia e nessuno probabilmente andrebbe in un posto del genere per combinare scherzi.

Domandai: Altri con lei le risulta che abbiano visto la stessa cosa e, come la spiegano? Risposta: Altre persone hanno visto e vedono, ma sembrano distratte e non interessate, come se si trattasse di qualcosa di naturale, per questo motivo sono venuto a cercarla.
Quindi le dissi: Potrei lasciarle il mio numero di telefono, in modo che mi avvisi quando vede le luci, ma io abito sul versante opposto e tutto potrebbe essere inutile, quindi facciamo diversamente. Lei si trovi una fotocamera, quando vede le luci le riprenda, poi si fa sentire e valutiamo il materiale. Sono ormai passati molti anni, ma di quel signore del quale non ricordo il nome, non ho più avuto notizia. Se si dovesse riconoscere in questo articolo, si faccia sentire per il seguito della storia. Questo è il momento giusto.
Il presente caso ha un po’ di anni, ma per una serie di motivi, non è mai diventato noto per come merita, neppure a livello locale. L’avvistamento è avvenuto a Cafasse (TO) e, unica segnalazione poi resa pubblica, è quella del 5/12/2012. Segnalazione e foto furono inviate da tale Piero alla redazione del blog: ECLISSI DAL MONDO nel quale si trova riportato:
Un testimone indiretto, Piero, che ringrazio, ha inviato a codesta redazione, la foto di un oggetto volante non identificato scattata a Cafasse, provincia di Torino. Ecco cosa racconta:

“Mi è stata data da dei vicini di mia suocera, non l’ho scattata io. Mi è stato riferito che una sera di luglio, se non sbaglio, i coniugi erano fuori a prendere la frescura serale, quando all’ improvviso hanno avuto una sensazione di silenzio totale tutto attorno a loro. Guardando in cielo hanno visto delle sfere luminose che procedevano in un moto non lineare. Hanno scattato delle foto, una delle quali (quella che vi allego), se ingrandita, svela qualcosa di particolare. Non marco sulla fotografia i possibili velivoli, cosi la fotografia rimane integra. Si nota soprattutto il “puntino” blu a sinistra del monitor che se ingrandito si può visualizzare, che questo è un velivolo anomalo.“
Io abito vicino a Cafasse, a due km circa dall’accaduto, pertanto non potevo non considerare la possibilità di trovare l’autore della foto che dall’articolo non risultava individuabile e neppure era noto al sito pubblicante. Mi misi pertanto alla ricerca della recinzione e della casa che si vede nella foto, lo feci finché trovai casa e recinzione. Suonai il campanello, quindi trovai l’autore della foto; tale Fulvio Perona che ringrazio per la disponibilità e per il fatto che non ha esitato a metterci nome e faccia come tutti dovrebbero fare.
4- Foto precedente con aumento di contrasto

Disse durante il primo incontro: In questo momento non ricordo come possa essere finita quella foto in Internet, che comunque ho certamente fatto io. Evidentemente o io o più probabilmente mia moglie abbiamo passato la foto a qualcuno, forse tale Piero vicino di casa, che poi l’ha inviata al sito. Ricordo che eravamo di sera qui in giardino all’aria fresca a guardar le stelle; quando all’improvviso è come calata su di noi una cappa che ha reso tutto come insonorizzato, non si sentivano più i comuni rumori, uno sconcertante silenzio totale e tombale.
Cosa oggettivamente impossibile nella normalità delle cose, in una serata in piena estate in mezzo ad un paese. Ricordo che ad un certo punto abbiamo visto volteggiare delle luci sopra Cafasse, lato Mombasso/Monasterolo. Quindi decisi di scattare una foto ed eseguire un breve filmato. Non ricordo di aver visto quella che nella foto è la presenza maggiore, ma ricordo molto bene le luci di vario colore seppure con prevalenza di arancione, che vagavano a zig/zag.
Domandai quindi al testimone se era disponibile a rilasciarmi la foto in versione originale, e se era possibile parlare anche con l’altro testimone, ovvero la moglie. Rispose: In questo momento non ho a disposizione la foto che probabilmente è stata scattata con un precedente cellulare e probabilmente non la posseggo più. Vediamoci una prossima volta, intanto cercherò questa foto in versione originale se ancora esiste.
Passati alcuni giorni mi contatta dicendomi: Per fortuna la foto era stata scattata con una fotocamera e non con un cellulare poi buttato. Ho la fotocamera funzionante e con ancora all’interno la foto in versione originale. Venga a prenderla, così sentirà anche la testimonianza di mia moglie.
La testimonianza della moglie è praticamente una conferma di quella del marito, entrambi hanno sottolineato la presenza di quello strano silenzio sulla zona e, questo particolare ben noto in ufologia, non fa altro che confermare il fenomeno ufologico. La foto in originale porta il numero 0395 come da elaborato soprastante.
Poi mi confida: In seguito a questa vicenda abbiamo posto maggiore attenzione a quanto di anomalo di tanto in tanto qui in zona avviene. Ricordo una sera sotto le festività di Natale di alcuni anni fa, mentre eravamo io e mia figlia, nel parcheggio del supermarket Borello di Cafasse, quando mia figlia esclama: Papà, guarda là in cielo (versante di Balangero) c’è Babbo Natale che sta portando i regali con le renne e la slitta! Sul piazzale vi erano alcune decine di persone e, tutte hanno visto uno strano ed enorme missile luminoso che a bassa quota procedeva in direzione Lanzo!
Qui lascio la vicenda di Cafasse, comunque ancora in fase di sviluppo, poiché l’articolo riguarda il fenomeno “Mombasso” nel suo insieme. Eventualmente gli sviluppi della vicenda di Cafasse saranno proposti in seguito, quando si andrà a considerare l’evento in profondità.
CASO CLAUDIO MANNELLA
Alcuni anni fa, quando venne pubblicato l’articolo sottostante, decisi di andare a conoscere tale personaggio, col quale condivido comuni interessi di ricerca. Claudio abita in Vauda di Mathi, zona panoramica e rialzata, con l’antistante Mombasso e Turu in bella vista. Posizione perfetta per fotografare la zona antistante. Mi disse: Riprendere queste presenze non è facile, molte volte si vedono ma sfrecciano veloci, io pertanto faccio fotografia impostando su scatti non brevi. Le immagini si allungano, ma gli oggetti diventano più visibili.

Per meglio riprendere quanto avviene nel cielo antistante, mi servo però anche di una videocamera, in quanto è sconcertante vedere queste sfere generalmente bianche di giorno e giallo arancio di notte, vagare nella zona tra Mombasso e Varisella. Invitai pertanto il Mannella a farmi vedere il materiale, che condivise senza remore. Ebbene le riprese del Mannella sono esattamente come le mie, onde per cui questo signore non lo posso considerare un mistificatore. Certamente è un personaggio un po’ particolare, ma certamente intuitivo. Eventualmente in seguito pubblicherò materiale dei suoi video, comparati coi miei. Il Mannella però salì agli onori della cronaca ufologica nel 2018 quando si verificò lo sconcertate caso di Corio; in quanto fu tra i primi testimoni a metterci la faccia: https://www.presenze-aliene.it/ufo-su-corio-6-6-2018-seconda-parte/
Il Mannella, in quanto localizzato in Vauda di Mathi, vide l’ufo di Corio mentre spuntava da dietro il monte Giovetto, monte posto tra Balangero e Benne di Corio, onde per cui poté affermare che l’ufo era proveniente da sopra il lago della cava di amianto, ovvero dalla direzione di Lanzo.
CASO E.C.
E. C. è una donna residente in Lanzo T.se in zona panoramica e frontale a Mombasso. In quanto attenta osservatrice, ha più volte avuto occasione di vedere e testimoniare strane luci su Mombasso. Ad un certo punto ha quindi deciso di fotografarle.

La testimone ha gentilmente condiviso la foto 1/A, nella quale vediamo due luminosità anomali e, la foto 6 dove ne vediamo una. Le due foto sono state scattate in occasioni diverse. Dice la testimone: Nella occasione della foto con le due presenze, queste sono state visibili per circa un’ora.
Quindi io ora penso: Lanzo conta circa 5.000 abitanti. Con il circondario contando Balangero, Cafasse e altro ancora, arriviamo a non meno di 10.000 persone potenziali in grado di vedere quanto presente su Mombasso. Possibile che una sola persona ha visto e fotografato? Ed in effetti anche altre persone hanno visto e fotografato; ma la reticenza, la paura di rimetterci e l’inconsapevolezza circa l’importanza di rendere note queste cose, fa il seguito.
L’articolo si è fatto lungo oltre il previsto; eppure poco o nulla è stato detto rispetto ad un fenomeno che ancora è tutto da sviluppare. Voi che avete visto e ripreso, che mi avete confermato a voce in privato, fatevi avanti e metteteci la faccia. L’umanità cresce in quanto a consapevolezza collettiva, in rapporto alle azioni dei singoli. Nel frattempo però ringrazio i collaboratori.