Psicosi del falso fotografico in ufologia

Chi si accosta all’ufologia, prima o poi si ritrova a considerare la fotografia. Quando poi si va a valutare quanto la fotografia ha valore quale prova, iniziano i problemi. Le foto in gioco sono vere o sono false? Oggi un abile esperto della fotografia, è in grado di proporre falsi fotografici che non possono essere facilmente individuati e, questo è il primo problema.

Poi si nota che ci sono in circolazione molte fotografie le quali presentano scene che poco hanno a che fare con la normalità delle cose; ciò però dimostra che sono dei falsi? Di fronte alla fotografia, il soggetto interessato ha unicamente una strada sicura da percorrere, quella dell’esperienza diretta. Prendi in mano una fotocamera e vai per l’esperienza! La strada puramente teorica in base a materiale prodotto da altri, consente anch’essa di pervenire ad un risultato presumibilmente certo, ma il percorso è più lungo, e pieno di dubbi.

Questo è il motivo per il quale ad un certo punto della ricerca, mi sono dedicato alla fotografia e alle riprese video. Questa scelta fu fatta di conseguenza in quanto in precedenza avevo assistito a fenomeni ufologici che la scienza e l’informazione non spiegavano se non quali fulmini globulari. Per farla breve, ad un certo punto della ricerca, conobbi il ricercatore Nicola Angarano, il quale mi indirizzò in Valmalenco poiché sosteneva che questa era la migliore zona dove fare ricerca ufologica e fotografia. Quindi andammo in Valmalenco a conoscere i locali interessati all’ufologia e, per avere delle testimonianze da parte dei diretti testimoni.

1-anomalia antistante entità

Conobbi quindi i ricercatori Enrico Rossi, Felice Sirtori, Michele Farina ed una serie di testimoni diretti. Teneva allora banco la vicenda accaduta poco prima, in occasione della Santa Messa del centenario della croce in cima al Pizzo Scalino. Vicenda immortalata con circa duecento testimoni presenti, tra i quali il Comandante della locale Stazione Carabinieri assieme a Monsignor Diego Coletti con tanto di ufo sopra le loro teste. Ero risoluto in merito all’intento di percorrere la vallata per sentire i testimoni, di ricercare e fotografare in ogni dove, quindi decisi di andare anche a sentire cosa mi consigliava il Comandante della locale Caserma Carabinieri, Alessandro Di Roio.

L’incontro fu cordiale, scambiammo opinioni e battute sull’ufologia in generale e, dissi che avrei voluto arrivare a scattare fotografie di ufo ed alieni, come quelle che stavano circolando in zona. Mi disse: le foto hanno un grande valore documentale, ma sull’altro versante potrebbero non averne alcuno, poiché concedono ai detrattori, l’opportunità per denigrare e svilire il tutto! Ribadii che ci avrei comunque provato, motivo per il quale mi invitò ad informarlo circa eventuali risultati o problemi. L’indagine sul campo fu piacevole ed interessante, ma immediatamente emerse una quantomeno apparente incongruenza non districabile sul momento.

I testimoni asserivano di aver visto ufo ed entità non umane, ma asserivano pure che non tutti i presenti vedevano le stesse cose. Alcuni testimoni avevano fotografato quanto visto, mentre altri avevano cercato di fotografare ma nulla di straordinario era comparso nelle loro foto. Altri ancora asserivano che quando si cercava di fotografare queste presenze, la fotocamera si bloccava, oppure si scaricava di botto la batteria. Altri ancora asserivano di essersi trovati con foto che presentavano presenze anomali, senza che nulla di particolare fosse stato visto seppure teoricamente con evidenza tale da doversi vedere!

2-presunta anomalia della mano

Memore di quanto aveva affermato il Comandante, ebbi occasione di ritornare per accennare a questo riscontro in merito alle incongruenze fotografiche, il quale mi disse: la fotografia dovrebbe servire quale prova del fenomeno ufologico, ma siccome presenta tutta una serie di incongruenze, finisce per essere facilmente strumentalizzata dagli oppositori; poi ci sono in circolazione alcuni amanti di photoshop, ma questa è altra cosa di poco conto. Se però lei Giacoletto riesce a districare questa matassa relativa alla fotografia, si faccia sentire, perché non è cosa di poco valore. Quanto detto ci portò verso un intento amichevole e collaborativo, ma negli anni 2016/17 Alessandro cambiò umore e disponibilità, quando l’Aeronautica Militare rilasciò informazioni inerenti tra l’altro, alcuni clamorosi casi della Valmalenco e iniziarono le pressioni dei superiori.

Un periodo quindi di ridotta collaborazione con Alessandro, ma intensa con gli altri collaboratori locali, nonché l’acquisizione di dati ripetitivi, consentì di fissare alcuni paletti necessari per il proseguo. Questo avvenne mentre una pletora di personaggi, alcuni legati al sistema e altri alla mera imbecillità, prendevano foto vere, le pasticciavano e tentavano di farle passare per falsi, pur di screditare quanto andava emergendo. Ad un certo punto della ricerca dovemmo però convenire che non solamente la fotografia presentava anomalie non facilmente spiegabili, ma il fenomeno ufologico stesso si presentava come un coacervo di apparenti assurdità, sebbene incontrovertibili poiché riscontrate direttamente.

Ciò costrinse a porre un paletto di riferimento rispetto il quale non sarebbe più stato possibile ignorare. Occorreva prendere atto ed essere consapevoli del fatto che esiste la fotografia che spazia nell’ambito del mondo definito normale e visivo, ma poi esiste la fotografia che spazia nell’ambito del mondo detto paranormale ed extra/visivo e, questo territorio non è assolutamente da misurarsi come se fosse il primo.

3 entità di alta statura osserva

Esiste una ufologia tecnologica dadi e bulloni, propria del mondo oggettivo e normale, ma poi esiste una ufologia che trascende quella fatta di dadi e bulloni, pertanto abbiamo quelli che oggi chiamano ufo/UAP transmidium, per poi andare in quanto a concetto di realtà, a sconfinare nella fisica quantistica. Qui ci troviamo di fronte ad un livello di realtà noto a pochi e negato da opportunisti e disinformati. Per conseguenza qui emerge l’inevitabile domanda: un esperto di fotografia che nulla conosce della realtà paranormale, è legittimato per valutare le foto che spaziano nel paranormale?

Vogliamo far analizzare le foto dell’ambito ufologico/paranormale ad esperti di fotografia i quali conoscono solamente la realtà dadi e bulloni e non quella extra/visiva e paranormale? Quale valore reale avrà quel giudizio? Come si comporterà in seguito l’informazione di massa? Cosa ci diranno in TV?

L’asservita informazione di sistema, pur di screditare come da volere superiore, non evidenzierà quanto detto. Gli esperti di fotografia che non hanno informazioni relative alla realtà paranormale si accoderanno e le persone sostenitrici della legittimità delle foto con tanto di anomalie verranno derise! I denigratori non intendono assegnare importanza al fatto che se le foto con tanto di anomalie dovute al paranormale sono presenti, non dimostrano che le foto sono dei falsi, ma al contrario dimostrano che sono genuine. Eventuali falsari che intendono far passare foto false per vere, nulla hanno da guadagnare inserendo l’anomalia che fa gridare al falso!

4-il saluto

Quando però il ricercatore va ad impattare nell’azione di discredito, immediatamente mette a fuoco la situazione e, questo è possibile unicamente se le foto sono state scattate personalmente. Se io ho scattato la foto che l’esperto giudica un falso, io per certo posseggo la prova che quell’esperto non è tale! Siccome poi si scopre che parte dei presunti esperti sono in buona fede, questo significa che occorre scoprire l’arcano soggiacente! L’arcano soggiacente è un insieme di informazioni che non sono nella disponibilità del presunto esperto; che se ne facciano una ragione e smettano di belare!

Il così detto mondo paranormale non è il risultato di una magia astratta oppure di una favola, ma l’estensione del mondo detto normale, dove gli umani che si autodefiniscono normali, ancora non possono arrivare! In sostanza, se frequenti le elementari, non ti devi permettere di giudicare il programma di studio delle superiori! Ora però andiamo a valutare le foto presenti in questo articolo, le quali presentano aspetti della realtà paranormale, tenendo presente che tutta l’ufologia sta al di fuori del così detto normale e, questo è uno dei motivi per il quale non se ne viene a capo in modo soddisfacente.

LE FOTO DEL PRESENTE ARTICOLO

La scelta delle foto presenti in questo articolo non è casuale ma mirata. Tutte queste foto presentano scene non abituali oppure della realtà comunemente intesa, ma tratte dalla realtà paranormale. La realtà paranormale non è una realtà che si trova spazialmente altrove, ma un aspetto o livello di realtà sovrapposta e riscontrabile unicamente mediante acquisizione extra/sensoriale e, dal punto di vista tecnologico mediante preposta strumentazione per acquisizione ultra/sensoriale.

La vista umana spazia mediante una banda di acquisizione e, la stessa cosa è per la fotocamera; ma con la differenza che la banda della fotocamera è più ampia di quella umana. Quando avvengono manifestazioni ufologiche ma pure di entità aliene che alcune persone vedono e altri no, significa che la manifestazione è acquisibile mediante quella banda che sta oltre l’umano, ma dentro il fotografabile. Teoricamente a questo punto gli umani non dovrebbero vedere, ma anche i limiti degli umani sono limiti imposti, quindi se la regia che gestisce i limiti li cambia, anche il risultato degli umani cambia.

Vedranno coloro che devono vedere e, fotograferanno coloro che devono fotografare, mentre tutti quelli che frequentano le elementari non vedranno. I soggetti al quale è concesso vedere e fotografare oltre il sensoriale, in base alla logica della massa, saranno poi indicati quali sensitivi, mediatori, contattati e quando poi dovessero essere valutati secondo logica strumentale o mera ignoranza, dei mistificatori, saranno imbroglioni e falsari. Per questo motivo l’autore delle soprastanti fotografie, ovvero l’ex Comandante dei Carabinieri tale Alessandro Di Roio, è stato calunniato, vessato e denunciato ben cinque volte, sebbene poi ci sono state le dovute ma tardive assoluzioni.

5 uno dei selfie di Alessandro Di Roio

Parallelamente a questa vicenda già ampiamente riportata, è però avvenuto altro meno noto. Ad un certo punto il CUN (Centro Ufologico Italiano, ed il GAUS Gruppo Accademico Ufologico Scandicci), vollero vederci chiaro. Lo fecero richiedendo il materiale direttamente all’interessato, affinché lo fornisse in versione originale onde accertare la genuinità mediante Perizie Forensi. Le foto del presente articolo fanno parte di quelle periziate dal CUN mediante l’ingegner Massimo Angelucci. A fronte di ciò, tutte le foto periziate hanno sentenziato il fatto che risultavano non alterate da mano umana. Nulla però le perizie hanno sancito in merito al contenuto delle scene. Come a dire: le foto si presentano come certamente genuine, ma non ci esprimiamo in merito al contenuto per quanto riguarda ciò che esula dalla normalità delle cose.

L’autore delle foto non si limitò a fornire copia delle stesse, ma mise a disposizione pure la fotocamera con tanto di foto originali ancora al suo interno, motivo per il quale periziando a fondo una sola foto, ma accertando in merito allo strumento di acquisizione, per ricaduta si può affermare che tutte le foto presenti in quella fotocamera sono da considerarsi genuine. Per chi volesse approfondire quali sono le foto in questione e dove trovare la Perizia Forense, il tutto è stato reso pubblico qui: Si svelano gli arcani (atto secondo) – Presenze Aliene (presenze-aliene.it) Ciò che esula dalla normalità delle cose da ora verrà definita quale “anomalia” e se invece si tratta di anomalia spinta ad ulteriore livello, la chiameremo “discrasia fotografica”.

Con l’intento di offrire una migliore esposizione, ora andiamo a considerare altro tassello a margine. Da alcuni anni il Pentagono ha fornito informazioni relative agli UFO che ora li chiamano UAP, e qui occorre domandarsi il perché. Al passo seguente gli ufo/uap sono stati definiti “transmidium”. Il termine transmidium deriva da trans/mediare, ovvero passare da una realtà ad un’altra. Ciò in quanto erano stati riscontrati oggetti volanti i quali volavano indifferentemente sott’acqua, in cielo e pure attraverso la materia solida, senza che si manifestasse l’interazione negativa (scontro) tra i diversi tipi di materia.

Quindi ciò sta ad indicare che gli autori (che gli umani vogliono far passare per extraterrestri), possono mediante la loro tecnologia, trascendere la realtà umana come generalmente intesa. Non solamente la trascendono mediante i presunti oggetti volanti, in quanto la trascendono pure mediante le presunte entità aliene! Quando poi la regia decide di manifestare mediante ufo/uap trascendenti, oppure mediante entità trascendenti, decide pure chi tra gli umani è abilitato per vederli e fotografarli! Tutto questo pare impossibile nel mondo detto normale; ma è assolutamente normale invece nel mondo detto paranormale!

Quando avviene la manifestazione trascendente, ufo o entità che sia, praticamente avviene una sovrapposizione dei livelli di realtà che generalmente sono detti sconfinamenti dimensionali. In molti frangenti quando ancora la sovrapposizione non è perfettamente modulata, le fotocamere riprendono imperfezioni estetiche se non forme di varia sfocatura e ciò, è quanto genera parte delle anomalie fotografiche al quale si vanno ad aggrappare i presunti esperti. Poi occorre comprendere cosa è la discrasia fotografica e sin dove arriva.

La discrasia fotografica è una incongruenza non generata da casualità o inconveniente tecnico, ma da precisa e mirata interferenza in grado di farci fotografare ciò che vuole e, in grado di interagire direttamente nella fotocamera come in qualsiasi altra apparecchiatura. Faccio poi presente un particolare poco noto ai più, ma ben noto in un certo ambito: quando si va a commissionare delle perizie fotografiche presso enti qualificati, costoro tendono a rigettare la fotografia se palesa aspetti paranormali. La fotografia fatta in ambito paranormale è considerata tecnicamente genuina, ma seppure ammesso verbalmente, mal volentieri verrà rilasciata documentazione attestante la genuinità.

Ora, cari soloni che ancora state a frequentare le elementari, smettetela di voler giudicare quanto ancora non fa parte del vostro programma di studio, non basta essere bravi con photoshop; ben altro vi attende se non punterete i piedi! Ecco cosa intendeva Alessandro di Roio quando affermava che le foto sono prove documentali, ma consentono ai beceri di belare!

LE FOTO:

Foto 1: foto oggetto della perizia forense definita tecnicamente genuina, ma con evidente discrasia estetica posta di fronte all’entità. Meglio ci si rende conto se si valuta tutta le serie fotografica scattata in sequenza.

Foto 2: l’entità nel cerchiato presenta una mano esteticamente non conforme alla logica umana; ma qui non ci troviamo nel mondo della logica umana e, nulla dimostra che non esistono entità del genere. Ci troviamo nell’ambito del manifesto trascendente, che la scienza ben conosce, ma nega per conto del potere che impone.

Foto 3; l’anomalia qui consiste nel fatto che l’entità è stranamente alta e la foto presenta velature non normali. Nessun falsario volendo far credere, metterebbe mai una entità del genere con tante discrasie!

Foto 4: non può essere vera una foto del genere, le entità non salutano e non si presentano in Valmalenco dicono i contestatori. Se mai una cosa del genere dovesse avvenire, avverrebbe al Pentagono, alla Casa Bianca oppure in Vaticano! Il potere umano alle elementari stabilisce il quando e il dove. Qui alle elementari le cose funzionano così, ma alle superiori tutto questo è mandato in frantumi!

Foto 5: l’entità non si presenta come quelle tipiche generalmente dette grigi, presenta sfumatura ed anomalia, quindi si tratta di un falso perché qui alle elementari nessuno è fesso!

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